Vergato ha reso omaggio, con reverenza e gratitudine,
ai 125 giovani concittadini caduti durante la Prima Guerra Mondiale. In
occasione del centenario della realizzazione del monumento a loro dedicato, la
comunità si è raccolta ai suoi piedi per una solenne cerimonia commemorativa.
A guidare l’evento il sindaco Giuseppe Argentieri,
affiancato da numerose autorità civili e militari. Nel suo intervento, il primo
cittadino ha ricordato le drammatiche circostanze che portarono allo scoppio
del primo conflitto mondiale, costato la vita a oltre 600 mila italiani e che
lasciò invalidi altri 2 milioni. Ha poi citato le parole di Papa Benedetto XV,
che definì quella guerra una “inutile strage”, e ha richiamato l’attenzione sul
difficile dopoguerra, che aprì la strada alla nascita del Fascismo.
Argentieri ha esteso il ricordo anche
ai caduti della Seconda Guerra Mondiale, sia tra le forze armate che tra i
partigiani, concludendo con un monito rivolto al futuro: “Due liste di caduti
bastano e avanzano”. Ha infine ringraziato quanti hanno contribuito alla
riuscita della cerimonia, con un particolare riconoscimento al vicesindaco
Stefano Pozzi.
Presente alla cerimonia anche il
Generale Antonio De Vita, in rappresentanza di Emanuele Filiberto di Savoia,
impossibilitato a intervenire di persona. Nel suo discorso, De Vita ha
sottolineato l'importanza della memoria storica: “Un popolo senza memoria è un
popolo senza futuro”. Ha inoltre ricordato come l’impegno degli italiani dell’epoca
abbia contribuito a costruire l’Italia di oggi, criticando la definizione di
“disfatta” attribuita alla rotta di Caporetto: “Se fosse stata davvero una
disfatta, non si spiegherebbe come, solo un anno dopo, quell’esercito abbia
raggiunto la vittoria”.
È stato poi letto un messaggio del
Ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha espresso rammarico per non aver
potuto presenziare.
A seguire, si è svolta la deposizione della corona d’alloro ai piedi del monumento, con la benedizione impartita da don Franco Lodi.
Il parroco ha ripreso le parole di Papa Benedetto XV,
sottolineando come le tensioni del presente non siano così lontane da quelle
che portarono al conflitto del 1914.
La cerimonia è stata accompagnata
dall’esibizione della banda di Riola, che ha eseguito brani in sintonia con il
contesto commemorativo. Tra i musicisti anche un giovanissimo esecutore, segno
che il futuro della banda è già in buone mani.


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12 commenti:
io ho contato più alberi che persone.
Bellissima iniziativa, niente da dire. Ma vorrei capire: il Generale Antonio De Vita (del Regio Esercito?), in rappresentanza di Emanuele Filiberto di Savoia.
Emanuele Filiberto di Savoia è stato invitato in qualità di ??? Siamo tornati alla monarchia ? Non mi sembra proprio un invito da fare, cambia tutto il senso della manifestazione.
Monarchi..SI,SI, infatti la democrazia batte in ritirata ovunque, in realtà non è mai esistita.
Qui potrai trovare la risposta. https://vergatonews24.it/2025/07/09/100-anniversario-del-monumento-in-memoria-dei-caduti-della-grande-guerra/
Storicamente la casa Savoia ha svolto un ruolo determinante per l'unità D'ITALIA, in realtà la mente fu CAVOUR, la grande responsabilità di VITTORIO EMANUELE III è stata di consentire di instaurare una dittatura ( non dimentichiamo le cause, biennio rosso ) alcuni storici affermano che Mussolini non volesse la dittatura ma a spingere furono i fasci di combattimento che alla fine degli anni 20 erano potenti, poi Mussolini li eliminò politicamente, INFINE il Re consentì che Mussolini Diventasse il capo dell'esercito, con i disastri connessi. MORALE: personalmente penso che sia giusto ricordare, o invitare gli ex Reali D'Italia, TANTI anni fa in T.V. fecero la storia della casa Savoia e suonarono il loro Inno, mio Padre balzò in piedi sull'attenti, rimasi sbigottito per il fatto che amo la Repubblica e la Democrazia, GENERAZIONI!
io ho contato più morti che alberi, in quel "bel periodo di mattanza voluto" e propagandato dai regnanti dell'epoca. Carne da cannone e per mitragliatrici e le vittime civili.
Scheggie di bombe, elmetti, fucili, baionette, borraccie, oggetti in metallo ecc.. era quello che si trovava sul monte Grappa e altri monti, con il metaldetector. Usati fino agli anni 70 e 80. Ma sicuramente c'erano anche ossa di cadaveri sotto terra che il metal dei ricercatori non rilevava.
Qualcuno ha pagato per questi massacri confermati di Soldati italiani?
I Savoia... e l'Impero Borbonico. Paghiamo le conseguenze ancora oggi.
Pirlotto 13 luglio 2025 alle ore 12:34, si parla di presenze all'evento.
..devi contare anche i nomi scritti sulle lapidi e nei cimiteri italiani…pirlotto delle 15:52, sono presenti anche loro all’evento. Nomi che corrispondono a persone giovani mandati a morire.
Pirlotto al quadrato 13 luglio 2025 alle ore 18:06, ho contato il numero di persone viventi e presenti.
..ma vah, davvero? Non l'avevo capito. Scambio di idee molto utili. Sopratutto costruttive.
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