Il consigliere del Movimento 5
Stelle di Vergato, Massimo Gamberi ( nella foto), chiede la pubblicazione delle sue considerazioni
in merito alla proposta di riordino dell’assistenza territoriale ed
ospedaliera nel distretto dell’Appennino bolognese, presentata nel
recente consiglio aperto al pubblico,
Soddisfiamo la sua richiesta:
Ci è stato detto, al momento
della consegna del documento 'Nuovo Profilo Ospedali dell'Appennino'
sul tema del riordino ospedaliero, avvenuta tre giorni fa, che si
tratta di materia 'valutabile', ma, se con questo si intendeva dire
che il parere dei cittadini e delle opposizioni sarebbe stato
considerato, non si capisce come mai tutte le operazioni di
trasferimento previste siano già in atto. Non solo: nella premessa
del 'Nuovo Profilo Ospedali dell'Appennino Bolognese' si evince dalle
prime nove righe che la situazione attuale è ottima per le persone
da curare e poi nella decima riga si parla di revisione dell'assetto
organizzativo. Non viene però mai specificato quanti sono i
risparmi previsti. Dal momento che la situazione attuale è ottima,
non ci possono essere significativi miglioramenti del servizio,
quindi, dovrebbero esserci dei risparmi, ma i risparmi non sono mai
specificati nel documento. Questa vicenda, d'altra parte, si è
svolta con la stessa logica fin dalle origini. Ci è stato chiesto in
data 12 aprile 2017 di votare una delibera di questa giunta sul
riordino ospedaliero senza aver ricevuto alcuna documentazione.
E' stata bocciata la nostra
richiesta di sospensiva, per rimandare il consiglio fintantoché non
avessimo ricevuto i documenti.
Dapprima è stata respinta la
richiesta di indire una seduta di consiglio sull'ordine ospedaliero
aperta alla discussione pubblica che avevamo richiesto, poi è stata
indetta tardivamente, in modo da procrastinare l'incontro fino a
cose praticamente attuate. Insomma tutto quanto fatto finora, è
stato fatto non solo senza considerazione per i cittadini, ma anche
segretamente , e in una occasione anche infrangendo quelle norme
istituzionali che prevedono che la materia messa ai voti sia fornita
in precedenza nella sua documentazione alle opposizioni.
Perciò è con queste premesse
che faccio le seguenti osservazioni : Nel corso dei sette anni di
attività del nuovo Ospedale di VERGATO il percorso di 'intensità di
cura e cure intermedie ' avrebbe dovuto essere già stato avviato con
il modello di cura precedentemente previsto, e ad oggi doveva essere
ben conosciuto e superato il problema della fragilità
socio/sanitaria in cui versava il nostro territorio, che a quanto
pare invece è aumentato, fatto che non si può sbrigativamente
imputare ad un aumento della popolazione anziana, primo perché
l'aumento è maggiore a Porretta, e allora non si capisce l'utilità
dell'intervento di trasferimento a Vergato della cura degli anziani,
secondo perché lo smantellamento di una struttura ospedaliera di
base, completa ed efficiente, ha delle conseguenze negative anche
sull'economia del territorio, oltre che sulla vita delle persone ed è
quindi un depauperamento del benessere che deve essere adeguatamente
compensato. Come? e soprattutto perché'?
Se il sistema adottato fino ad
ora non è stato efficace, questo è dovuto anche al fatto che ad
esempio, ci si doveva occupare prima della necessità di personale,
e, anche senza costi aggiuntivi, si poteva almeno mantenerlo e così
mantenere l'adeguatezza ospedaliera. Si sarebbe potuto e dovuto
sostenere di più chi si faceva carico delle persone più fragili,
come i famigliari degli invalidi che affrontano la problematica
situazione di mantenere al proprio domicilio il parente. Invece
che,al contrario, aumentare il costo del servizio a domicilio,
seguendo la modifica ministeriale al metodo di calcolo del valore
ISEE, e bocciando la nostra proposta, già da noi presentata e
approvata in regione, che avrebbe garantito un seguito non solo di
una maggiore equità e benessere, ma anche un riscontro sanitario
positivo, sia sul piano della salute, che su quello economico e
sociale. Si sarebbe dovuto appurare le responsabilità per il mancato
completamento del terzo piano del Nuovo Ospedale, recentemente
inaugurato (nel 2011), terzo piano lasciato al grezzo, e invece si
intende metterci semplicemente una pietra sopra, senza tener conto
delle necessità per cui era stato concepito, né del valore e del
peso della responsabilità di chi ha causato questo danno, e di
quanto debba essere risarcita la comunità per il danno subito. Nel
terzo piano avrebbero dovuto andarci le sale operatorie. Uno dei
motivi addotti per il trasferimento dell'ortopedia a Porretta è
'l'ospedale di Porretta è sismicamente adeguato; la struttura di
Vergato, invece, dovrebbe essere adeguata dal punto di vista sismico
per poter mantenere le funzioni chirurgiche ortopediche'. Non risulta
che dal 2011 siano cambiate le norme antisismiche. Quanto ai conti,
andrebbero indicati in cifre, e non con stime qualitative che non
possono essere oggettive, nemmeno supponendo la buona fede di chi le
presenta, e, in ogni caso, vanno considerate nel quadro generale per
valutarne il peso, sia nell'ambito della qualità della prestazione
medica, che nell'ambito più generale della vita della comunità.
Per esempio, posto che la ludopatia è in aumento, si sarebbe potuta
approvare, la nostra mozione per prevenirla, non con volantini
informativi o psicologi, che intervengono solo dopo che il danno è
già fatto, ma detassando quegli esercizi che non tenendo le macchine
per giochi di azzardo, rinunciano ad un sicuro introito.
L'ortopedia funzionava
egregiamente a Vergato, per una serie di concause: professionisti
competenti, motivati e appassionati e con una grande esperienza
maturata in anni di lavoro e perciò con un gran numero di utenti di
ogni fascia di età. Inoltre la sede dell'Ospedale di Vergato è di
facile accesso. Incomprensibilmente, hanno deciso di trasferire
ortopedia a Porretta. Che ricaduta ci sarà sulla popolazione, sulle
attività commerciali e sullo sviluppo economico del territorio?
Questi, e molti altri motivi che
hanno contribuito al progressivo smantellamento, dalla Medicina
chirurgica all’ortopedia, della struttura portante dell'ospedale,
fanno ritenere che l'Ospedale di Vergato non è inadeguato e perciò
si è deciso di trasferirlo, ma, siccome è stato deciso di
trasferirlo, è stato fatto il possibile per renderlo inadeguato.
La pretestuosità degli
argomenti poi per 'accreditare' questo nuovo riordino*, è pari alla
sua disinformazione. Ad esempio si considera positivo l'aumento,
dovuto alla messa in comune di certe attività con altri comuni, di
personale disponibile, senza però menzionare che il costo pagato dal
paziente è aumentato di tre volte. Questo dà l'idea di quale grado
di chiarezza venga usato.
Tra le altre, c'è una questione
particolarmente importante: l'inserimento di una struttura privata in
una struttura pubblica: non una collaborazione, ma un legame di
struttura, che vincola il pubblico alla tutela, ma non vincola il
privato che è libero di seguire la logica del profitto (altrimenti
il privato sarebbe un dipendente). Nello specifico si tratta di
Villa Nobili, struttura privata convenzionata di Castiglione dei
Pepoli che secondo questo piano dovrebbe costituire un polo della
struttura più grande che comprende Vergato e Porretta.
2 commenti:
il problema viene da lontano a cosa servono due ospedali a 15 minuti di auto e a 19 km di distanza uno dall'altro in una valle di montagna?
Interessanti considerazioni
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