Ci è stata inviata la risoluzione
presentata dal consigliere
regionale di Lega Nord, Daniele
Marchetti ( nella foto), all’Assemblea
legislativa della Regione Emilia
Romagna che riportiamo:
Premesso che:
- Il Consiglio comunale di Vergato del 10 maggio ha approvato
a maggioranza un ordine del giorno per fare il punto sul
riordino dei servizi territoriali e ospedalieri del Distretto
dell’Appennino Bolognese, confermando di condividere il
piano operativo 2018 predisposto dall’AUSL e accolto dal
Distretto dell’Appennino bolognese, ma chiedendo anche
certezze sulle modalità e i tempi di attuazione.
- Il Piano di riordino dei servizi approvato lo scorso anno
prevede il mantenimento delle funzioni dell’Ospedale di
Vergato per i pazienti in fase acuta, con l’implementazione al
suo interno delle cure intermedie ed il potenziamento dei
servizi della Casa della Salute mentre per il reparto di ortopedia
è prevista una riorganizzazione che individua per l’ospedale di
Vergato il mantenimento di una attività chirurgica
ambulatoriale e di day surgery, in grado di rispondere
teoricamente ai bisogni più diffusi sul territorio, e per l’ospedale
di Porretta la concentrazione delle attività chirurgiche.
Considerato che:
- Concernente al riordino del Distretto Appennino Bolognese,
il piano di riassetto delle attività del Distretto dell’Appennino
Bolognese, approvato dai sindaci riuniti in Comitato di Distretto
in data 15 settembre 2017 e sottoposto all’esame della
Conferenza Territoriale Socio Sanitaria Metropolitana in più
occasioni, l’ultima delle quali il 18 dicembre 2017, non è
indipendente dal riordino generale metropolitano.
- Tale riordino si colloca nel quadro più ampio delineato nel
Piano di Programmazione ed Innovazione dell’Assistenza
Territoriale e della Rete Ospedaliera dell’area metropolitana,
rispetto al quale la ridefinizione delle attività in ambito
distrettuale non può che avvenire in coerenza con quanto previsto
per l’intero ambito metropolitano.
Ritenuto che:
- Se l’attività chirurgica ortopedica cosiddetta “pesante”
venisse trasferita presso l’Ospedale di Porretta, i pazienti in un
secondo momento dovrebbero essere trasferiti a Vergato
all’OSCO per il ricovero in lunga degenza e per lo svolgimento
dell’attività fisioterapica di recupero;
- L’ospedale di Vergato risulta più centrale sull’asse della
Valle del Reno, meno distante da Bologna e meglio servito dai
trasporti pubblici, condizioni che potrebbero portare un maggior
carico di lavoro per la stessa struttura;
- Il timore espresso da molti è che, dopo il trasferimento, sia
il punto di Vergato che quello di Porretta registreranno un calo di
accessi, che porteranno poi alla chiusura definitiva e che a
risentirne maggiormente saranno i cittadini cosiddetti fragili e
pluripatologici;
Rilevato che:
- In mancanza del Piano di Programmazione ed Innovazione
dell’Assistenza Territoriale e della Rete Ospedaliera dell’area
metropolitana non è possibile effettuare un riordino come previsto
dal Consiglio comunale di Vergato del 10 maggio;
IMPEGNA IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE:
- A bloccare immediatamente qualsiasi trasferimento e
riorganizzazione dell’Ospedale di Vergato vista la mancanza del
Piano di Programmazione ed Innovazione dell’Assistenza
Territoriale e della Rete Ospedaliera dell’area metropolitana.
Nessun commento:
Posta un commento