Bignami (FI) interroga il Governo. Erika
Seta,
capogruppo FI a Casalecchio: "Il Comune caldeggi vigilanza
privata"
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“Il fenomeno delle baby gang sta diventando sempre più preoccupante. Occorre agire sia sul fronte della prevenzione che della repressione, prevedendo anche un rinforzo di organico delle Forze dell’Ordine dove necessario”. Così il deputato di FI Galeazzo Bignami, interviene sulla recente (e purtroppo non unica) aggressione a opera di una baby gang nella zona di Casalecchio, nel parco del quartiere Meridiana.
“Il fenomeno delle baby gang sta diventando sempre più preoccupante. Occorre agire sia sul fronte della prevenzione che della repressione, prevedendo anche un rinforzo di organico delle Forze dell’Ordine dove necessario”. Così il deputato di FI Galeazzo Bignami, interviene sulla recente (e purtroppo non unica) aggressione a opera di una baby gang nella zona di Casalecchio, nel parco del quartiere Meridiana.
“Ho
intenzione di presentare un atto ispettivo al Governo affinché
relazioni sulla dimensione reale del fenomeno e sulle iniziative che
sono state o che saranno adottate – spiega Bignami -. Sono
molteplici infatti gli aspetti che devono indurre ad agire, e anche
in fretta. In primo luogo il fatto che si sia in presenza di minori
e quindi il monitoraggio di questi fenomeni deve coinvolgere mondi
come quello della scuola, dello sport, dei servizi sociali. Occorre
seriamente interrogarsi sul perché, a 15 o 16 anni, si raggiungano
tali livelli di violenza, su cosa manca davvero a questi ragazzi”.
“Infine,
anche l’aspetto repressivo deve essere debitamente tenuto in
considerazione – conclude Bignami – Perché, laddove esistono,
le baby gang creano un allarme sociale evidente come purtroppo sta
accadendo a Casalecchio. E vivere le proprie Città in sicurezza è
un diritto che le Istituzioni devono garantire ai cittadini”.
Sulla
vicenda interviene anche Erika Seta, capogruppo di FI a Casalecchio.
“I Carabinieri sono spesso in giro, quindi l’attenzione è alta.
La zona non è semplice da presidiare poiché è un dedalo di
corridoi e vie di fuga buie. Il Comune dovrebbe caldeggiare una
vigilanza privata che comprenda anche le aree non strettamente
commerciali, come proposto da alcuni residenti nel corso dell’ultima
Assemblea pubblica. Purtroppo il tema è delicato e complesso: siamo
in presenza di ragazzini probabilmente resi pericolosi da percorsi
di vita complicati e paradossalmente non hanno già più nulla da
perdere a 15 anni. Devo però dire, non senza rammarico, che avevo
già sollevato il tema della pericolosità di atti di bullismo
accaduti in quel contesto almeno sei anni fa. All’epoca
l’assessorato competente aveva minimizzato la situazione”.
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