domenica 20 maggio 2018

Truffe anziani, falsi dipendenti delle poste: colpi in regione, presi nel bolognese

I Carabinieri hanno ricostruito tutti i colpi e le truffe messe a segno dalla banda fino a individuarli a Granarolo: a gennaio erano riusciti a derubare un'anziana di 15 mila euro


In trasferta da Bologna per mettere a segno nuove truffe agli anziani, seguendo un copione ben preciso: si spacciavano per dipendenti delle poste, ma alla fine sono stati smascherati dai Carabinieri di Faenza che hanno arrestato una 21enne e un 32enne. Sono loro gli autori di un colpo da 15mila euro che risale allo scorso 18 dicembre quando i due avevano suonato al campanello di una 83enne.

Finge di metterla in guardia, ma la truffatrice è lei

Con grande faccia tosta la ragazza aveva spiegato alla vittima che, in città, c'era un gran numero di truffatori che si presentavano come dirigenti postali e che raggiravano gli anziani. Proprio per questo motivo, la malvivente era arrivata a casa della 83enne per spiegarle che doveva ricevere una grossa somma come arretrato della pensione e che, allo stesso tempo, non era sicuro tenere dei valori nell'appartamento. La 21enne, quindi, aveva consigliato all'anziana di approfittare dell'occasione per mettere in custodia i propri gioielli in un'apposita cassetta di sicurezza delle Poste.

Gioielli consegnati per la finta messa in scurezza

La vittima quindi, era caduta nel tranello e, dal nascondiglio, aveva recuperato tutti i gioielli di famiglia per farli stimare alla truffatrice. La giovane, dopo aver raggirato l'anziana, aveva fatto sparire tutti i preziosi e, con una scusa, si era allontanata in tutta fretta per raggiungere il complice e fuggire. Ad assistere alla fuga era stata sia l'83enne, che si era affacciata alla finestra, che una sua vicina di casa ed entrambi erano riuscite ad annotare alcuni numeri della targa del veicolo usato dai truffatori.

I truffatori sono del bolognese

Grazie a questi indizi, gli inquirenti dell'Arma faentina sono così riusciti a risalire a una coppia di giostrai, residenti nel bolognese, che si muovevano a bordo di una Mercedes. Entrambi già noti alle forze dell'ordine per reati analoghi, la targa completa è stata immessa nel database delle forze dell'ordine e nei sistemi di videosorveglianza di Faenza.
Grazie agli occhi elettronici, i Carabinieri hanno così scoperto che, con la stessa vettura, il 32enne e altre due donne era nuovamente in giro per la città riuscendo a bloccarli dopo un tentativo di truffa analogo nei primi giorni di gennaio. In quella occasione, dopo la convalida del fermo il giudice li aveva rimessi in libertà con misure alternative al carcere. Il lavoro degli inquirenti dell'Arma, coordinato dal sostituto procuratore Antonio Bartolozzi, non si era però fermato e, il prosieguo delle indagini, ha permesso di ricostruire tutti i colpi e le truffe messe a segno dalla banda.

L'uomo è stato trovato a Granarolo

I riscontri dei carabinieri hanno così permesso al Gip di emettere un ordine di cattura per il 32enne, trovato in un campo nomadi di Granarolo Emilia, sulla base della sua "spiccata personalità criminale". La 21enne, invece, è stata trovata in un campo nomadi di Granarolo Emilia e, per lei, è stato disposto l'obbligo di dimora. Allo stesso tempo, la Mercedes della coppia è stata messa sotto sequestro.
Anche quest’ultima indagine - sottolinea il capitano Marella, comandante della Compagnia dei carabinieri di Faenza - dimostra quanto i truffatori, pur inventando sempre fantasiosi stratagemmi, seguano il solito copione: introdursi in casa per rubare. Spesso si presentano come persone distinte, eleganti e particolarmente gentili e fingono di essere funzionari delle Poste; altre volte raccontano di far parte di enti di beneficenza, dell'Inps o addetti delle compagnie di luce, acqua e gas. Altre volte ancora si spacciano come ufficiali delle forze dell'ordine. Il consiglio dell’Arma, soprattutto per gli anziani, è di non fidarsi delle apparenze, non sempre l'abito fa il monaco. L’unica difesa è di non aprire mai la porta agli sconosciuti ne' tantomeno farli entrare in casa, soprattutto se si è da soli.


Avvertimento ai familiari degli anziani: "Non lasciateli soli, chiamateli più volte al giorno"

Anche il ruolo dei familiari delle persone avanti con l'età è importantissimo. A loro consigliamo di non lasciare soli gli anziani e di farsi sentire più volte al giorno; interssarsi ai loro problemi quotidiani e ricordare loro di evitare di fermarsi a parlare con sconosciuti e comunque di contattare per ogni evenienza il 112 oltre che chiedere aiuto anche ai vicini di casa. Se nel vostro palazzo abitano anziani, scambiare quattro chiacchiere con loro li farà sentire meno soli e li renderà più sicuri. così facendo, il vicino di casa diventerà una efficace “sentinella” che potrà segnalare al 112 qualsiasi circostanza anomala o sospetta che coinvolga gli anziani della porta accanto”.

(Bologna Today)


1 commento:

Giovanni ha detto...

Sono degli schifosi.
Rubare a degli anziani.
Se invece di rimetterli in libertà li mettessero ai lavori forzati a pane e acqua potrebbero risarcire le vittime.