mercoledì 30 maggio 2018

Appennino. La riqualificazione della Porrettana non può più attendere.

Bignami ha presentato una interrogazione al Governo nella quale ricorda che un accordo da Regione e RFI destina alla linea ferrata Porrettana 9 milioni. Evangelisti: "A quando la riqualificazione complessiva? "


A che punto sono i lavori di riqualificazione della Porrettana e quali ulteriori interventi sono previsti?”. E’ quanto chiede Galeazzo Bignami, deputato di Forza Italia, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti portando direttamente in Parlamento le criticità di una tratta ferroviaria strategica per l’intero Appennino bolognese.
Di questa tratta si servono quotidianamente centinaia di pendolari che si recano al lavoro nelle zone centrali della Città metropolitana di Bologna – ricorda Bignami -. Una tratta che purtroppo appare sistematicamente oggetto di disservizi, guasti e disfunzioni, quali soppressioni frequenti di corse senza alcun preavviso con notevoli ritardi accumulati specialmente in orari di lavoro”.
Tra l’altro, ricorda Bignami, “con l’ultima ondata di maltempo dello scorso marzo si sono verificati notevoli disagi a causa di una frana verificatasi nella zona di Marano, situazione che ha costretto RFI a intervenire in situazione di emergenza con un servizio sostitutivo di pullman che, tuttavia, è risultato solo parziale”.
E’ chiaro che gli interventi ‘spot’ che si effettuano nell’urgenza non sono risolutivi – prosegue Marta Evangelisti, consigliera metropolitana -. Per questo chiediamo che il Ministero chiarisca le tempistiche della riqualificazione e del rinnovo completo del parco mezzi oltre a definire interventi risolutivi sul fronte del dissesto idrogeologico che compromette spesso l’efficienza e la funzionalità della tratta stessa”.
Nell’atto ispettivo Bignami ricorda anche l’annuncio di accordo del 2016 siglato tra Regione Emilia-Romagna, RFI, Trenitalia e Tper Spa “per un programma di interventi volti a migliorare e potenziare il servizio su questa tratta con investimenti pari a circa 9 milioni di euro da realizzarsi in un paio di anni”.
Auspichiamo che tali interventi siano quanto più possibile definitivi – conclude Bignami – nella certezza che la montagna non può e non deve essere oggetto di attenzione solo nell’emergenza ma la sua tutela e la sua valorizzazione devono trovare una pianificazione chiara, costante e puntuale nel tempo".

1 commento:

Anonimo ha detto...

Molto giusto, la strada pericolosa in vari tratti causa lo stato dell'asfalto