La
neonata proloco, che riunisce i paesi di San Giacomo, Baragazza e
Roncobilaccio, si propone il rilancio dell’Appennino bolognese al
confine con la Toscana e si è già messa in azione ripulendo il
sentiero che conduce a Monte Castello. Tra i volontari anche alcuni
richiedenti asilo
L'Unione
dei Comuni dell'Appennino bolognese informa:
C’è
un’area dell’Appennino bolognese, quella che corrisponde
all’estremo sud del Comune di Castiglione, al confine con la
provincia di Firenze, che sta riscoprendo la sua vocazione turistica
e paesaggistica. Proprio in queste settimane infatti è nata la
proloco Valle del Gambellato, che riunisce cittadini di San Giacomo,
Baragazza e Roncobilaccio. Presieduta
da Piero Passignani, conta già una settantina di soci.
L’area
è già abituata alle visite di pellegrini che si recano al Santuario
della Madonna di Boccadirio o alla chiesa di San Giacomo, ma di
recente anche di appassionati di trekking che scoprono Monte
Tavianella, il lago di Tavianella, altri centri di interesse come il
vivaio forestale delle Cottede.
Proprio
pensando ai camminatori sabato 7 e sabato 14 aprile alcuni volontari
della proloco hanno pulito l'antico sentiero che unisce Baragazza
(dalla località Serra) alla sommità di Monte Castello (dove una
volta era presente una rocca, databile intorno alla fine
dell’undicesimo secolo). Con loro c’erano anche dei ragazzi
venuti da molto lontano, come spiega l’assessore alla cultura e al
volontariato Davide Mazzoni.
“I
volontari hanno lavorato assieme a richiedenti asilo che risiedono a
Roncobilaccio. Quattro ragazzi provenienti da Pakistan e Bangladesh
tra i 18 e i 30 anni. Si è trattato del primo progetto di pulizia:
vogliamo recuperare vecchi e sentieri e crearne di nuovi,
percorribili a piedi, a cavallo e in bici. L’obiettivo è creare
delle bretelle in grado di collegare trasversalmente i due grandi
percorsi che passano paralleli a quella zona del nostro comune: da un
lato la Via degli Dei e dall'altro la Via della Lana e della Seta”.
Numerosi
i progetti che la proloco ha intenzione di mettere in campo: il
ripristino della zona dove sono presenti i resti delle mura della
Rocca di Civitella (antica rocca di guardia del tredicesimo secolo),
il ripristino dell'antico sentiero che va da San Giacomo a
Roncobilaccio e che permetterebbe il primo collegamento diretto, non
asfaltato, tra la Via degli Dei e il Santuario di Boccadirio).
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