lunedì 23 aprile 2018

25 APRILE, IL M5S VA A MONTE SOLE. PICCININI: “OCCASIONE PER RICORDARE”

Silvia Piccinini, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle,  parteciperà alle manifestazioni in programma per la l’anniversario della Liberazione d’Italia.

Una giornata importante da passare in un luogo che rappresenta, e lo sarà sempre, una pietra miliare della nostra memoria. Il MoVimento 5 Stelle sarà a Monte Sole per l’anniversario della Liberazione d’Italia: mercoledì 25 aprile la capogruppo regionale Silvia Piccinini, anche in qualità di componente del consiglio di indirizzo della Fondazione della Scuola di Pace, parteciperà alla manifestazione in programma per celebrare la Liberazione dell’Italia dal nazifascismo e ricordare l’eccidio che nel 1944 si consumò alle pendici di Monte Sole. 

“Come ogni anno anche quest’anno saremo a Monte Sole per festeggiare il 25 aprile ma anche per ricordare gli orrori del nazifascismo – spiega Silvia Piccinini -  Il tema della memoria, così come quello dell’antifascismo, rappresentano uno dei nostri punti di riferimento e Monte Sole, con il suo carico di significato, è il luogo dove ricordando un evento così doloroso e drammatico è possibile continuare a costruire e tutelare la nostra idea di futuro e libertà”.


5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ora che si avvicina l'anniversario della strage dei fratelli Govoni ricordiamo alcune cosine un po' trascurate come questa.
Tanto per non "ricordare" le cose a metà.

Anonimo ha detto...

con quelli come il 15.45 le cose sono state sistemate il 25 aprile del '45.

Anonimo ha detto...

Ho letto delle strage di Argelato (primo commento).
Io non la sapevo sta cosa.
Ci sono cose brutte che sono state tenute nascoste.
Non è bello manipolare la gente.
Questi, ora, vogliano dare lezioni di pace a tutti? Dopo crimini così?

Anonimo ha detto...

Cari lettori 23 aprile 15.43 e 24 aprile 17.38, da qualche anno certi armadi chiusi a chiave e certe voci che per decenni avevano taciuto sono tornati a parlare. Ci sono gia' molti libri sull'argomento e potete leggerli. Non e' certamente in discussione l'importanza della resistenza nel nostro paese, ma l'aureola di santita' e' GIA' caduta da un pezzo, perche' sono state provate molte malefatte, compiute da partigiani lasciati liberi di agire, per esempio fra la fine della guerra e il '46 con centinaia di omicidi anche nella nostra zona. E' solo questione di tempo perche' le solite trombe e tromboni smettano di romperci... le orecchie con discorsi di parte il 25 aprile, che e' una festa di tutta l'Italia.

Anonimo ha detto...

In questa pagina e in tutte le altre in questo luogo e in altri, ancora si parla sempre di orrori del nazifascismo e non c'è alcuna menzione di quelli dei partigiani, quasi sempre delle squadre comuniste, orrori che hanno interessato persino i partigiani non comunisti.
Qualcuno ha mai fatto un conto delle barbarie fasciste e di quelle comuniste?
Perché alla fine, bisogna poi anche capire chi ha effettivamente compiuto i crimini peggiori.
E a parte la retorica faziosa "la nostra parte è migliore, per definizione", bisogna anche capire chi ha fatto più vittime e non parlo delle prime vittime, i morti, ma anche dei feriti, torturati, dei seviziati.
Quanti sono i morti politici vittime dei neri e quanti sono i morti politici vittime dei rossi?
Perché ci sono omissioni totali, completi, della parte vincitrice?
Chi autorizza questa ad ergersi arbitro e giudice, moralmente? Con quali criteri?
Perché si dà per scontato che i vincitori siano moralmente superiori cosa che non è affatto scontata.
La storia ha sempre premiato i più violenti, i più malefici, i più organizzati nel sopprimere ed eliminare i competitori e non certo il viceversa.
La ragione, molto spesso, sta dalla parte degli sconfitti.
Il fascismo rosso c'è ancora, basti vedere che qui è apparso uno di questi, l'autore del secondo commento, che ripropone ancora quei metodi di soppressione fisica, ideologica.
Anche in questo i comunisti hanno superato in peggio qualsiasi altro sistema totalitario.
In molti paesi, infatti, ci sono reati "di ricostituzione del partito comunista" corrispondenti all'analogo reato di ricostituzione del partito fascista.
L'etica e la morale non possono dipendere da qualche chilometro, no!?