venerdì 13 aprile 2018

La Porrettana può attendere.


L'assessore regionale Raffaele Donini ( foto), nei cantieri del nuovo People mover( la monorotaia che metterà in comunicazione veloce l'aeroporto di Bologna con il quartiere fieristico), per una verifica sull'andamento dei lavori, è stato interrogato dai cronisti locali in merito alle prospettive di viabilità locale fra cui le soluzioni del nodo di Rastignano e di quello di Casalecchio di Reno.
Mentre per il primo non ci sono problemi, se non quelli logistici per l'impegnativa area di attraversamento (è stato realizzato il primo lotto e il secondo è già alla fase 'starter'), per Casalecchio il discorso è diverso: i lavori per l'interramento delle Porrettana potrebbero partire all'inizio del 2020 e non alla fine del 2018 o all'inizio del 2019 come dichiarato più volte. 'Chi la slonga a la scheimpa', dice un noto detto popolare bolognese, anche perchè di mezzo ci saranno le elezioni amministrative che potrebbero essere laceranti per gli attuali equilibri politico-partici e portare altri intoppi. L'assessore si è anche vantato di aver riportato 'in pista' l'interramento della ferrovia con la previsione del finanziamento di 110 milioni da parte di Ferrovie, il primo in elenco del miliardo previsto per questo tipo di interventi della ferrovia. Ma dalla previsione in bilancio all'avvio dei lavori, l'esperienza insegna, ce ne passa e non poco. Insomma tutti in avvio fuorchè il nodo di Casalecchio, anche perchè il raddoppio del binario Casalecchio-Vignola non ha ostacoli.

Abbiamo parlato con Nicola Bersanetti ( nella foto) , assessore alla qualità urbana di Casalecchio di Reno, comune certamente più interessato alla soluzione del nodo, nella speranza di avere risposte incoraggianti:

Il 2020 sarà veramente la volta buona ? I lavori per l'interramento della Porrettana a Casalecchio di Reno e la congiunzione senza interruzione della nuova Porrettana di Sasso Marconi con la tangenziale di Bologna partiranno?
Sì, credo che questa sia la volta buona. Il ministero ha seguito esattamente quanto indicato dalla Corte dei Conti durante la precedente delibera Cipe, per cui faccio fatica ad individuare altri possibili elementi ostativi a quanto approvato dal Cipe durante la seduta di mercoledì 28 febbraio.
Per quanto riguarda i tempi, anzitutto si dovrà attendere la nuova espressione della Corte dei Conti sull’ultima delibera Cipe, poi l’espletamento della gara da parte di Anas. Senza ulteriori intoppi, o eventuali ricorsi alla gara, i tempi sono compatibili per arrivare all’aggiudicazione definitiva nel 2019, a cavallo tra la fine di questo mandato amministrativo e l’inizio del prossimo.
Quindi l’avvio dei cantieri non è certamente pensabile nel 2018, mentre è possibile entro la fine del 2019, più verosimile nel 2020”.

L'annuncio che all'interramento della statale si aggiungerà quello della linea ferroviaria è anch'esso al 'palo di partenza' o rimane ancora una vaga promessa – intenzione ? Cosa c'è di concreto all'orizzonte ?
Di concreto ci sono i 100 milioni di euro che la Regione e l’assessore Donini sono riusciti ad ottenere nell’accordo siglato con FER ed RFI sul trasporto ferroviario regionale l’11 dicembre 2017.
Questo ci offre quindi, finalmente, la possibilità di ragionare di possibili, concrete, soluzioni al superamento del passaggio a livello di via Marconi e quindi alla ricucitura del centro cittadino che da sempre, dal Regno d’Italia ad oggi, è tagliato in due dalla ferrovia.
Siamo in attesa che nei prossimi mesi RFI ci fornisca alcune ipotesi su cui ragionare; questo aprirà certamente una fase di riflessione con la città sulla strada da prendere. Sul fatto che l’interramento della ferrovia avvenga in parallelo alla parte stradale, benché auspicabile ed è ciò che chiederemo ad ANAS ed RFI, è tutto da verificare nella sua fattibilità amministrativa visti i tempi”.

Il nodo di Casalecchio è oggi l'imbuto viario per le valli del Reno e del Setta. Risulta quindi un 'freno' allo sviluppo residenziale, commerciale e imprenditoriale per le due vallate. Mentre il comune di Casalecchio è impegnato in diversi interventi ( ad esempio rotatorie) per cercare di alleviare la strozzatura, pare che gli altri comuni siano assenti in queste attività e facciano anche sentire poco la loro voce su tale problematica, che incide negativamente proprio sulle comunità a monte di Casalecchio. Cosa ne dice ?
Per posizione geografica, Casalecchio è da sempre, dagli Etruschi in poi, crocevia dei collegamenti nord-sud del paese e porta d’accesso all’Appennino e alla Toscana, quindi è storicamente uno snodo infrastrutturale. Questa peculiarità ne determina conseguentemente le criticità, in particolare il traffico d’attraversamento e le fratture urbanistiche a causa delle infrastrutture, ma anche le potenzialità in termini di competitività territoriale. Certamente ridurre le criticità appena citate e aumentare l’accessibilità dei nostri territori significa aumentarne la competitività, e quindi l’appetibilità per un più florido sviluppo economico e sociale.
In realtà credo che tutti si stia facendo la propria parte: tutti gli importanti passaggi amministrativi svolti negli ultimi anni che ci consentono oggi di vedere davvero vicina l’aggiudicazione delle opere e l’avvio dei cantieri sono il frutto della stretta collaborazione tra Enti Locali, Regione, parlamentari locali e Ministero”.

L'apertura del nuovo casello autostradale 'Sasso Marconi Nord' ha fatto registrare miglioramenti significativi?
Stiamo analizzando i dati di attraversamento sulla Porrettana ss 64 grazie alle spire di rilevamento presenti sul tracciato per misurare concretamente le percentuali di riduzione del traffico veicolare. Di primo acchito ci sembra che il Casello stia dando i risultati attesi con una riduzione vicina al 20%, complessivamente inteso tra auto e mezzi pesanti.
Non a caso quel casello, dopo lo spostamento del casello di Sasso Marconi in località Cinque Cerri, ed il completamento della Nuova Porrettana non ancora avvenuto, nasce dalla richiesta dei Comuni di Casalecchio di Reno e Sasso Marconi a Società Autostrade per l’Italia durante il mandato amministrativo 2004-2009 (sindaci Gamberini e Fabbri), come soluzione tampone in grado di alleviare parzialmente il mancato completamento della Nuova Porrettana. Inizialmente infatti il casello era pensato come provvisorio, in realtà poi ASPI, in parte in ragione della forte automazione, ha valutato per il suo mantenimento definitivo, il che è assolutamente positivo e rilevante per la competitività delle zone produttive al confine tra Casalecchio e Sasso-Borgonuovo”. 

Il progetto: 



 

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