domenica 29 aprile 2018

Il 1° Maggio portiamo il lutto al braccio. Le morti sul lavoro lo richiedono.

di Carlo Soricelli
Dopo la morte del piccolo Guglielmo di tre giorni fa, schiacciato dal trattore guidato dal padre, i casi proseguono come avevamo previsto. Si sta verificando una strage incredibile: sono ben sei i guidatori di trattori schiacciati in neppure tre giorni. Questo mezzo  uccide anche senza commettere errori, ma per il terreno infido. Sensibilizziamo quindi i familiari di chi le guida.
Hanno perso la vita uno nella provincia di Rieti, due nella provincia di Messina, uno in Basilicata, uno nella provincia di Siena e il sesto nella provincia di Venezia. ma purtroppo temo non finisca qui. In questo lungo ponte del 1° Maggio ci saranno altre morti, occorre allarmare i famigliari di chi guida questo mezzo mortale.
Le sei vittime di queste in sole 48 ore hanno dai 40 ai 60 anni. Uomini nel pieno dell'efficienza psicofisica. Non si può assistere impotenti a questa strage che si può dimezzare con un po' di buona volontà. Il Trentino Alto Adige , alcuni anni fa, era la Regione con più vittime provocate da questo mezzo. In pochi anni, probabilmente grazie a interventi mirati, hanno fatto praticamente sparire i morti provocati dal trattore. Spero che i media parlino di questa carneficina.

Sono già 35 i morti schiacciati dal trattore dall'inizio dell'anno. Il 1° Maggio portiamo il lutto al braccio per sensibilizzare gli italiani su queste tragedie. Complessivamente sui LUOGHI DI LAVORO sono morti 215 lavoratori, con le morti sulle strade e in itinere arriviamo a superare i 450 morti complessivi.  http://cadutisullavoro,blogspot.it 


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