sabato 21 marzo 2015

Tre marocchini arrestati per rapina aggravata. L’Autorità Giudiziaria ordina l’immediata carcerazione.




I Carabinieri di Bologna hanno arrestato tre marocchini, un 20enne e un 27enne residenti a Castiglione dei Pepoli e un 37enne senza fissa dimora, per rapina aggravata in concorso.
Alle 3.30 di oggi, 21 marzo,  tre autoradio dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna si trovavano tra via San Vitale e vicolo Broglio per raccogliere la denuncia di un giovane che aveva chiamato il 112 dicendo di essere stato derubato del portafogli all’uscita di un club situato in via Castel Tialto. Mentre compilavano gli atti e acquisivano le testimonianze dei presenti, i militari sono stati raggiunti da un gruppo di giovani italiani, estranei alla vicenda del furto, che riferivano di aver subito una rapina ad opera di tre magrebini. Una delle vittime, uno studente 19enne di Catanzaro, riferiva ai Carabinieri che qualche istante prima, mentre si trovava all’esterno di una pizzeria situata in via Petroni, si era avvicinata a un marocchino chiedendogli se gli poteva prestare l’accendino. Qualche istante dopo, però, mentre il ragazzo italiano si accendeva la sigaretta, il marocchino, apparentemente gentile, si avvicinava al 19enne sfilandogli di tasca lo smartphone. Il giovane, accortosi del furto, ha tentato di riprendersi il telefonino colpendo il ladro con due pugni in faccia e questi, tutt’altro che impressionato, prima sferrava due calci allo stomaco di un coetaneo e amico della vittima, intervenuto in sua difesa e dopo estraeva un coltello a serramanico in segno di sfida e fuggiva con gli altri due complici. La fuga è terminata pochi minuti dopo, quando due pattuglie dell’Arma, al termine di una minuziosa ricerca per le vie del centro, sono riuscite ad individuare i tre malviventi in via Capo di Lucca. Il marocchino di 27 anni, l’autore del furto, è stato trovato in possesso del coltello a serramanico. La refurtiva, invece, non è stata ritrovata. Soltanto il più giovane dei tre è incensurato, mentre gli altri due sono gravati da precedenti di polizia.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, gli arrestati sono stati tradotti in carcere.


Dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna

1 commento:

Cesare Zecca ha detto...

Le condanne devono essere scontate nei paesi di provenienza con divieto definitivo di rientro e misure draconiane in caso di violazione di questa disposizione.

La schedatura col DNA permette di identificare con certezza queste persone e di comminare pene senza possibilità di errore.