Da Bologna Today
"Siamo
molto dispiaciuti per quanto è accaduto domenica, in primis il padre di
famiglia che ha commesso il gesto chiede scusa". I capifamiglia
dell'area di sosta di via Allende a Casalecchio, chiedono scusa per l'aggressione al Consigliere di Forza Italia Galeazzo Bignami, e ammettono di aver "sbagliato
enormemente ricorrendo alla violenza. Ci prendiamo la responsabilità di
essere in errore in quanto la violenza non è giustificabile per alcun
motivo".
Nessuna
giustificazione ma i nomadi, "che nomadi non sono piu'",
precisa il sindaco di Casalecchio, Massimo Bosso, sostengono di non avere alcun
"tipo di protezione nei confronti di quanti passando lungo la strada
adiacente si sentono autorizzati ad esprimere insulti verbali nei nostri
confronti". Si sentono esposti ad atti discriminatori e vivono
"costantemente nella paura che le ingiurie si trasformino in azioni
concrete", spiegano nella lettera diffusa dal Comune di Casalecchio e in
cui invitano a "scorrere le pagine di Facebook o Twitter e leggere i
commenti successivi all'episodio di domenica per comprendere il livello di
intolleranza di cui siamo vittime".
LA VERSIONE
DEI CAPIFAMIGLIA. Quando
domenica in via Allende è stata avvistata l'auto da cui è sceso il guidatore
per fare delle foto con il suo telefonino "Noi abbiamo pensato che
fotografasse i bambini seduti nel prato. Un residente gli ha chiesto se aveva
bisogno di qualcosa. Il signore non ci ha risposto e continuava a fare
fotografie. Dopo l'ennesima richiesta di spiegazione ha risposto dicendo
di non avere bisogno di niente dandoci dei 'coglioni'. Dopo di che è andato
via. Uno di noi l'ha rincorso per chiedere cosa volesse fare con le foto dei
bambini. La risposta che ha ricevuto è stata che lui poteva fare tutto ciò che
voleva". E' finita con lo schiaffo, seguito però da immediate scuse.
Secondo la versione dei capifamiglia a Bignami sarebbe anche stato spiegato che
bastava presentarsi e "non ci sarebbe stato nessun equivoco".
Ad ogni modo, scrivono i residenti, "ribadiamo di aver sbagliato"
consapevoli che "la violenza e le ingiurie non facilitano la conoscenza e
la convivenza pacifica, pertanto al fine di favorire la conoscenza invitiamo il
consigliere a fare una visita al nostro campo".
IL CAMPO DI
CASALECCHIO Anche il
Sindaco di Casalecchio chiede di abbassare i toni e precisa che quello non è
più un campo nomadi ma un posto di "famiglie italiane residenti, 37
persone di cui 16 minori che frequentano le nostre scuole". E
aggiunge: "Quello che sottolineo fortemente è quindi che non ha più senso
investire sul mantenimento o la ristrutturazione di questi spazi, bensì sui
percorsi di uscita dei residenti per arrivare a una chiusura definitiva
della struttura. Noi abbiamo già avviato questo percorso nel passato
mandato - tre famiglie sono già uscite e una uscirà a breve - ma per
accelerarlo abbiamo bisogno di un investimento serio della Regione. Non
chiediamo finanziamenti a pioggia, ma contributi mirati su progetti concreti
per dare una possibilità di autonomia a chi si comporta bene, ha un lavoro o lo
cerca, è autosufficiente".
Casalecchio
ha scelto di non utilizzare i finanziamenti regionali che aveva ottenuto per la
ristrutturazione del campo (a fronte di una compartecipazione economica anche
da parte del Comune), "perchè il nostro obiettivo è smantellarlo.
Per questo ci auguriamo che tali fondi possano essere riconvertiti su progetti
di autonomia dei residenti e superamento delle aree sosta". I sindaci,
aggiunge Bosso, "con le loro comunità non vanno lasciate sole in questo
complesso percorso di integrazione".
In Regione,
intanto, Tommaso Foti (Fdi) chiede di accelerare la discussione sul suo
progetto di legge per la chiusura dei campi nomadi: "Non è ancora stato
iscritto all'ordine del giorno della commissione", ma "se qualcuno
pensa d'insabbiarla o di tenerla in naftalina si sbaglia e di grosso. Capisco
l'imbarazzo sul punto della sinistra rosso antico, tuttavia i fatti
dimostrano e chiaramente che nei campi nomadi nè si aiuta gli ospiti a
diventare tolleranti verso gli altri e l'aggressione al consigliere Bignami lo
conferma". Anche la vicepresidente della Regione Elisabetta Gualmini ha
convenuto sulla necessità di una chiusura e allora, conclude Foti, "non si
vede, quindi, perchè a parole, da una parte, la sinistra si dichiari d'accordo
nel chiudere il campo nomadi e, dall'altra, non solo li tenga aperta ma
continui inopinatamente a finanziarne il funzionamento". (agenzia Dire)
La risposta di Bignami su facebook:
POI LA CHIUDIAMO
I nomadi si scusano per avermi messo le mani addosso. Non per altro.
Non perché da tre anni i cittadini pagano loro acqua, gas, luce al posto loro, per oltre quattrocentomila (400.000!!) euro.
Non perché da anni quel campo è fuori controllo.
Non perché non versano nulla di quanto previsto dalle leggi e dai regolamenti.
Si scusano per il fatto che personalmente reputo meno grave.
Non dicono una parola sulla necessità di rientrare nella legalità, per il banale motivo che non ci pensano neanche.
Per questo dico le scuse non andavo indirizzate a me: hanno sbagliato indirizzo.
Dovevano scrivere ai cittadini di Casalecchio scusandosi perché gravano sulla collettività, perché le bollette di casa mia me le pago come tutti, non le porto in Comune.
E se ci sono delle regole, si rispettano. Punto.
11 commenti:
Pazienza, ormai ci siamo ! Aspettiamo a breve Salvini !
il sindaco faccia il sindaco . non l'avvocato
i non piu' nomadi chiamino come fanno tutti i cittadini le forze dell'ordine invece di chiedere ai passanti perchè fanno foto.
...Inoltre imparino anche a fare la raccolta differenziata come tutti gli altri cittadini di Casalecchio ...
Secondo me stiamo delirando! Questi vengono qui a spese nostre sovvenzionati in tutto e per tutto e hanno anche il coraggio di fare le vittime???? invitei tutti i lettori del blog a guardare chi paga le bollette di casa loro...!!! No perchè a quella gente li le bollette gliela paga il comune.... sveglia signori svegliaaaaaa!!!
E' inutile parlare, tanto qua da noi sono trattati meglio i disonesti, gli zingari, i romeni nullafacenti (che però girano in BMW o Mercedes)come al mio paese. Sono tutti trattati meglio che gli onesti cittadini.
C'era un detto che diceva che quando da una maglia scappa un punto, inevitabilmente si disfa tutta la maglia.... e così anche l'Italia si stà DISFANDO .... i nomadi continuano a rubare, stanno in libertà e non pagano un tubo di quello che consumano facendolo pagare a noi italiani. CORAGGIO !
Anonimo 10:25 dice sveglia, ma a chi ??? Se il Comune paga con i soldi dei contribuenti significa che lo può fare ! Sono i contribuenti che devono smettere di pagare le tasse per poi andare in galera e non tutelati da nessuno ? I cittadini non sono scemi o addormentati, anonimo spieghi ai signori già svegli cosa devono fare ! Una rivoluzione ?
Anonimo 21:46 dice che i NON PIU' nomadi devono chiamare le forze dell'ordine COME FANNO TUTTI I CITTADINI, ma altrettanto COME FANNO TUTTI I CITTADINI, paghino loro anche le tasse, luce, acqua, gas....ESATTAMENTE COME FANNO TUTTI I CITTADINI ! Poi la prima volta che si beccano a rubare, rispedirli diritti diritti a CASA LORO !
Ogni mese che passa mi rendo conto di quanti disastri e danni faccia l'assistenzialismo in tutte le sue forme e come ciò aumenti le forme di più becero sfruttamento, peraltro mascherate e adulterate da pruriti moralisticheggianti.
Assitenzialismo fatto a spese di chi non è d'accordo, peraltro.
Un po' come l'accoglientismo senza se e senza ma a casa tua, nel tuo quartiere, con le tue tasse, con i reati e la crimininalità nella tua vita.
Generosi e buoni, assistenzialisti con le vite degli altri.
Bravo Zecca. Accomuna l'assistenzialismo ai treni vuoti da bologna a marzabotto.
Ma cosa si aspetta a SMANTELLARE quell'area lurida, priva di igiene e con quella gente da noi mantenuta che si fà le leggi da sola ?? Ci vogliono le RUSPE, bisogna bonificare l'area e la gente che c'è dentro torna da dove è venuta: fatti e poche chiacchiere.
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