mercoledì 12 dicembre 2012

Nella letterina a Babbo Natale degli abitanti di Badolo Battedizzo anche la richiesta di risolvere il ‘Giro dell’Oca’ all’ex casello autostradale di Sasso Marconi.






La consulta di frazione di Badolo-Battedizzo ha presentato il ‘conto’ al sindaco Stefano Mazzetti nell’incontro prenatalizio di fine anno coordinato dal presidente Gianluigi Gaspari.




Diversi i temi posti sul piatto:
Il più sentito è la soluzione ormai non più procrastinabile del cosiddetto ‘ giro dell’oca’ cui è costretto chi, provenendo da Vado percorrendo la ex A1, vuole immettersi nella nuova Porrettana.  All’altezza del casello abbattuto deve uscire dal tratto ricavato dalla ex autostrada raggiungere la rotonda in prossimità del ponte sul Reno, percorrerla tutta e dopo un giro completo rientrare, con notevole aggravio di tempo.



Vincenzo Caruso presenta la sia invenzione.

Altra richiesta che è emersa dall’incontro è una soluzione per ripristinare il sentiero di villa Quiete chiuso dai residenti sia ai pedoni che ai ciclisti.
Per quest’ultimo punto il sindaco ha informato che è già pronta una soluzione gradita ai residenti di Monte Mario che consentirà l’ingresso al sentiero però ai soli pedoni.  Il percorso sarà inibito ai ciclisti per quali  esistono comunque percorsi alternativi altrettanto ambientalmente piacevoli. La proposta ha soddisfatto tutti i presenti ad eccezione di Valerio Brecci del CSI che ha ricordato come il sentiero di Monte Mario faccia parte di una mappa sentieristica di grande importanza e seguita persino da numerosi stranieri. L’apertura dovrebbe quindi essere certa e senza limiti anche per i dettati sanciti dalla Costituzione che considera patrimonio collettivo quei siti particolarmente ricchi di ambiente come Monte Mario.
Per ciò che riguarda il ‘giro dell’oca’ il primo cittadino ha assicurato che il tema è seguito e che l’ultimo responso avuto da Società Autostrade,  cui compete la sistemazione del tratto viario,  è quello che l’intervento verrà fatto contemporaneamente ai lavori per il nuovo casello di Borgonuovo. A tal proposito ha ricordato che il 3 dicembre si è tenuta la conferenza di servizio  per l’accettazione del progetto del nuovo casello. Ha posto una eccezione solamente il Ministero della Difesa che ha ricordato come l’area interessata dal casello di Borgonuovo ospiti un oleodotto militare in disuso. Ha chiesto quindi che si operi in modo che in caso di riutilizzo della condotta sotterrata si possa agire con sicurezza. Il 23 gennaio vi sarà l’incontro definitivo che concluderà finalmente l’iter burocratico. Si aprirà allora quello della assegnazione dei lavori.  Una volta concluso anche questo si apriranno i cantieri e nel giro di 12 – 14 mesi, ha detto il sindaco, Borgonuovo potrà dirsi detentore di un casello autostradale.
L’incontro di Badolo Battedizzo ha messo in evidenza anche i disagi per i lavori incompiuti lasciati dagli operatori della Variante di Valico che, anche se non di forte impatto, creano comunque notevoli fastidi ai residenti, come quelli provocati dalle acque dei rii e piovane  mal incanalate che ristagnano e gli accumuli  di terra non risistemati a dovere che creano pericolo.
Inoltre si è fatto presente che il rischio di incidenti nel tratto della provinciale Val di Setta all’altezza del borgo Cinque Cerri,  per chi  uscendo dalla comunale deve immettersi nella provinciale, è concreto in quanto la visibilità è inibita dalle numerose auto che costantemente  parcheggiano in contrasto con i divieti.
Rischi possono venire anche per la scarsa illuminazione, sempre della provinciale Val di Setta nel tratto di Casa Pierino  per la quale è stato richiesto, oltre alla installazione di almeno altri due punti luce, anche un dissuasore di velocità.
Per quest’ultimo problema il sindaco ha assicurato che si valuterà il da farsi.
Infine l’incontro si è concluso con una piacevole parentesi  offerta dall’inventore del luogo.  Vincenzo Caruso ha fatto una dimostrazione pratica di una sua ideazione e cioè di un sistema di condutture capace di alzare l’acqua di 70 centimetri rispetto a un punto base senza l’aiuto di alcuna forza motrice.  Il neo ‘Marconi’ non ha voluto però riferire il principio si cui si basa la sua scoperta poiché, ha detto ‘io ci ho perso la testa, fate altrettanto anche voi’.
Dopo di che tutti i presenti si sono trasferiti in una sala preparata per il buffet e il brindisi di ‘buone feste’.

1 commento:

Anonimo ha detto...

coraggio fra 14 mesi più il canonico ritardo di almeno altri 14 mesi il gioco dell'oca terminerà per far posto a ciò che anche l'ultimo operaio avrebbe fatto, logicamente, subito.
Basta con i volatili che sicuramente non sono aquile