La Sacra Famiglia |
La notte di Natale a Panico di Marzabotto, resa
magica dal ‘presepe vivente’ e straordinariamente affascinante dalla cornice storica
offerta dalla chiesa romanica, monumento nazionale che caratterizza e abbellisce
il caseggiato, è sembrata ancor ‘più santa’.
Ad attendere i fedeli della Messa di Natale un
tracciato di fuochi che, oltre a dare sollievo per il freddo, guidava lungo un
percorso in cui erano rappresentati mestieri tradizionali e personaggi
caratteristici con le proposte culinarie semplici di un tempo come il formaggio,
il pane, la carne arrostita e la frutta. Il tracciato si concludeva nella capanna
in cui Giuseppe, Maria e due angioletti mostravano il neonato Re dei Re.
Ad affascinare erano la bellezza dei costumi, curati e aderenti al periodo storico, le
attrezzature dei ‘mestieranti’ tanto da
far immergere il ‘fedele’ in una atmosfere gioiosa e nel contempo mistica e
straordinaria.
Fra le figure presenti quelle di due militari
etrusco-romani, vestiti di tutto punto che affascinavano e intimorivano i più
piccini. Alla spiegazione della loro presenza e della funzione delle loro armi,
rimanevano incantati e non lasciavano più i due soldati come se si trovassero
di fronte a ‘un gioco vivente’.
Poi tutti i figuranti hanno accompagnato in
processione l’officiante, don Aldemo Mercuri, entro la chiesa e lo hanno ‘servito
all’altare’ per tutta la durata della funzione dando alla Messa una atmosfera
unica.
Mancava solo l’arrivo di re Erode e dei suoi sgherri
e l’impressione di essere stati trasportati dalla macchina del tempo indietro di due
millenni sarebbe divenuta reale. Solo l’accostarsi alla ‘Comunione’ del
generale in armi etrusco-romane ha reso tutto più vicino a noi. Se la macchina
del tempo aveva agito si era fermata a un secolo post Costantino poiché i
soldati ricevevano i Sacramenti.
E lo spirito di un’altra presenza era in quel luogo.
Quello di Maghinardo da Panico, che fu fra i più fieri avversari della Bologna
guelfa e che ebbe nel castello di Panico, con annesso edificio religioso, un
punto organizzativo formidabile. Dalla piana dell’antico edificio, distrutto
dai Bolognesi vincitori, avrà guardato compiaciuto i bagliori dei fuochi che
rompevano le tenebre annebbiate e si
sarà detto. “E’ valsa la pena combattere e sacrificarsi per difendere l’
indipendenza di una meraviglia come quella della gola di Panico”.
La capanna |
I re Magi. |
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