Sono riusciti a ricreare la magica atmosfera della
notte della Natività, ambientandola in un piccolo borgo di pastori, contadini e
artigiani e l’hanno resa più viva aggiungendo il movimento prodotto dall’acqua
del ruscello che mette in azione meccanismi in grado di azionare la sega del
falegname, la fonte per la lavandaia, il mulino e tutti quegli strumenti necessari
alle attività dei vari personaggi.
Benedetto Bonanno e Romolo Cocchianella |
Il Presepe allestito nella piccola chiesa di PRUNAROLO
è un vero esempio di ingegnosità dovuto a tre parrocchiani Benedetto Bonanno,
Romolo Cocchianella e Claudio Cocchi, due pensionati e un ‘esodato’, che hanno
dedicato gli ultimi due mesi ad ideare e allestire la ambientazione della Nascita
di Gesù e a completare le ‘piccole scene’ di vita quotidiana con minuscoli
arnesi di lavoro o di vita comune e a mettere a punto il meccanismo. Hanno
spiegato, per esempio, che l’acqua viene continuamente fatta scorrere tramite
due pompe da lavatrice. Hanno inoltre posto in bella posizione un modello in
scala della loro graziosa chiesetta, realizzando anche gli arredi interni (le panche, la statuetta della Madonna) e
contano il prossimo anno di completarla con il campanile.
Sarà un peccato smantellarlo alla fine del periodo
natalizio, abbiamo detto riferendoci al fatto che il presepe occupa buona parte
della navata della piccola chiesa. “Speriamo di recuperare un ambiente qui
vicino per dedicarlo al posizionamento permanente del presepe”, hanno detto. “Ci
aiuterà in questo un muratore in quanto c’è bisogno di un restauro per le
infiltrazioni di umidità. Ma è un posto ampio e secondo noi molto adatto. Era
anticamente una stalla, proprio come quella dove è nato Gesù.”
Un bell’esempio del grande cuore montanaro che non
si fa scoraggiare dalle avversità del periodo ma riesce a trovare nelle azioni
spontanee della tradizione religiosa le motivazioni per vivere in modo sereno e
per sperare nel futuro.
Un baluardo importante che mantiene viva la collina
e la montagna quando tutto quanto sembra portare altrove, in attesa di un inevitabile
ritorno al recupero di questi luoghi troppo belli per passare nell’abbandono.
Anche la bella, storica frazione di Panico di Marzabotto accoglierà la Nascita di Gesù con la rappresentazione del presepe vivente.
Nel sagrato della chiesa romanica dedicata a San Lorenzo, dalle 20.30 alle 22.30, figuranti in costume ripresenteranno la storia della Natività con minuziosa cura.
Nessun commento:
Posta un commento