Cura e valorizzazione del patrimonio forestale
Sul blog dedicato alla Mela
Rosa Romana dell’Appennino si legge:
È stata una giornata significativa per la tutela e la
valorizzazione del patrimonio forestale dell’Appennino bolognese e delle sue
eccellenze agricole e ambientali. Al centro dell’attenzione, la promozione dei
frutti antichi e in particolare della Mela Rosa Romana, simbolo di biodiversità
e di un’agricoltura legata ai saperi tradizionali.
Nel corso della giornata si è svolto
un convegno promosso da Ascom, dedicato alla Mela Rosa Romana, al quale hanno
partecipato rappresentanti del mondo istituzionale, giornalisti ed esperti del
settore agroalimentare e ortofrutticolo. L’iniziativa si è tenuta su invito del
professor Dario Mingarelli, presidente del Consorzio Melarosa Romana, e
dell’imprenditore Antonio Contini Carboni, titolare di Orto Frutta Contini
Carboni di Riola, da tempo impegnato nel sostegno agli investimenti per lo
sviluppo e la valorizzazione di questo frutto antico. Presente anche il
direttore di Ascom Bologna, Tonelli, insieme a numerose realtà territoriali
dell’Appennino bolognese attive nella promozione e nella tutela del territorio.
Nel corso della stessa giornata si è
svolto anche un secondo convegno, ospitato in Curia, dedicato alla cura e alla
tutela del patrimonio forestale, che ha visto la partecipazione di personalità
di primo piano a livello regionale. Tra i presenti Sua Eminenza il Cardinale
Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza
Episcopale Italiana, il Comandante dei Carabinieri della Regione
Emilia-Romagna, oltre a rappresentanti istituzionali, assessori regionali,
politici, tecnici ed esperti del settore forestale.
In entrambe le occasioni è stato
possibile promuovere i frutti antichi dell’Appennino come parte integrante del
patrimonio forestale e ambientale del territorio. Si tratta di varietà che
rappresentano una ricchezza storica e agricola, selezionate nel corso dei
secoli dai contadini e dai tagliaboschi dell’Appennino, che necessitavano di
alimenti energetici, sani e facilmente conservabili per affrontare il lavoro
nei campi e nei boschi.
La Mela Rosa Romana e gli altri
frutti antichi si distinguono infatti per le loro caratteristiche naturali: non
richiedono trattamenti chimici intensivi, non impoveriscono il suolo, non
danneggiano la salute e si conservano per mesi seguendo i ritmi naturali, anche
senza l’uso di frigoriferi.
La loro promozione, a livello
territoriale durante l’evento Ascom e a livello regionale nel convegno in
Curia, è stata indicata come un tassello fondamentale delle politiche di tutela
e valorizzazione del patrimonio forestale dell’Appennino bolognese.
Custodire l’Appennino significa infatti preservarne la storia, la biodiversità e i saperi antichi che ne hanno modellato il paesaggio e l’identità.
1 commento:
Non capisco proprio cosa c'entri la curia.
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