Procura ha iscritto Raffaele Stolder già nel 2023
Il boss di camorra Raffaele Stolder, 67 anni, risulta iscritto dalla procura di Firenze nel registro degli indagati per la strage del Rapido 904, il treno Napoli-Milano su cui esplose un ordigno il 23 dicembre 1984 mentre transitava in Appennino, nella galleria tra Vernio (Prato) e San Benedetto val di Sambro .
La strage fece 16 morti e 267 feriti.
Lo riporta La
Nazione ricordando che Stolder è stato capo di un clan omonimo vicino al clan
Giuliano di Forcella. Non è la prima volta che la presenza di elementi della
criminalità organizzata, anche della camorra - insieme a pezzi deviati dei
Servizi segreti ed estremisti di destra - viene ipotizzata tra i responsabili
dell'attentato. La Nazione oggi riporta che nel 2012 un pentito, Maurizio
Ferraiuolo, nipote di Stolder, raccontò ai magistrati di aver saputo che lo zio
intorno al 2007 avrebbe ricevuto la proposta di un patto da parte dei Servizi
di tenere sotto controllo il territorio "di sua competenza" senza
spargimenti di sangue.
L'ex procuratore di Firenze Filippo Spiezia alla vigilia del
Natale 2024 disse che nell'inchiesta sulla 'strage di Natale' del Rapido 904
erano confluiti atti dei Servizi "declassificati" dall'Archivio
storico centrale dello Stato a Roma e anche altri atti giudiziari da altre sedi
giudiziarie.
Per la strage del Rapido 904 ci sono condanne passate in
giudicato per Pippo Calò, il cassiere della mafia, (ergastolo), e il tedesco
Federico Schaudinn trafficante ed esperto di armi ed esplosivi (22 anni). Nel
corso del tempo per la stessa strage fu processato Totò Riina come mandante; fu
assolto in primo grado, poi la sua morte fece estinguere il processo d'appello
dove la corte aveva deciso di far riaprire l'istruttoria. (ANSA)
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