mercoledì 17 dicembre 2025

Criminalità economica, 40 confische nel 2025 grazie alla collaborazione Gdf–Procura

 Aggressione ai patrimoni illeciti. Sequestrati beni per circa 2,2 milioni di euro.


Il Comando Provinciale Bologna della Guardia di Finanza

 

Prosegue anche nel 2025 la collaborazione tra la Guardia di finanza dell’Emilia-Romagna e la Procura generale presso la Corte d’Appello di Bologna, finalizzata all’esecuzione dei provvedimenti di confisca disposti dalla magistratura a seguito di sentenze definitive.

Giunta al terzo anno di attuazione, l’intesa si basa su un memorandum sottoscritto tra il Comando regionale Emilia-Romagna della Guardia di finanza e la Procura generale, con l’obiettivo di rendere più efficiente e sistematica l’azione di contrasto patrimoniale alla criminalità economica. Grazie a questa cooperazione, l’Autorità giudiziaria può avvalersi delle competenze specialistiche del Corpo, in qualità di forza di polizia economico-finanziaria, per individuare beni e asset patrimoniali riconducibili, anche per interposta persona, a soggetti condannati in via definitiva.

Nel corso del 2025, l’azione sinergica tra magistrati e finanzieri, sviluppata attraverso mirate attività investigative finalizzate alla ricostruzione delle situazioni patrimoniali dei condannati, ha consentito di recuperare a favore dell’erario beni e somme di denaro per circa 2,2 milioni di euro, che altrimenti sarebbero andati dispersi.

Nei rapporti con la Procura generale di Bologna, il ruolo di referente con funzioni di coordinamento operativo tra i diversi reparti del Corpo è stato svolto dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Bologna.

Alla luce dei risultati ottenuti — 40 confische eseguite — l’Autorità giudiziaria ha confermato la prosecuzione dell’intesa anche per il 2026.

Il sequestro dei patrimoni illeciti, detenuti in Italia o all’estero, riveste inoltre un rilevante valore sociale, poiché consente di restituire alla collettività le ricchezze accumulate dalla criminalità economica.

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