di
Deborah Dirani
Il mercato immobiliare italiano sta attraversando una
trasformazione profonda. Aumentano le aspettative dei candidati, cresce il
turnover e le nuove generazioni mostrano priorità sempre più lontane dai
modelli tradizionali. In questo contesto, per le agenzie non è più sufficiente
inserire “nuovi agenti”: diventa essenziale individuare persone realmente
compatibili con la cultura aziendale, i valori e gli obiettivi
dell’organizzazione.
È quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio Guru
Jobs, società specializzata nella selezione del personale per il settore
immobiliare, secondo cui oggi la vera discriminante non è il numero delle
candidature, ma la loro qualità.
Negli ultimi cinque anni il turnover
nel comparto è aumentato del 35%, un dato che evidenzia una crescente
difficoltà nel trattenere le risorse. Solo il 30% dei nuovi agenti rimane oltre
i primi sei mesi, mentre l’80% interrompe la collaborazione a causa della
mancanza di supporto, di chiarezza sul ruolo e di un onboarding efficace. Il
problema, dunque, non è la scarsità di profili, ma la loro capacità di integrarsi
in modo solido e coerente nel percorso aziendale.
Le aspettative dei candidati
confermano questo cambiamento. In particolare la Generazione Z, sempre più
presente nei processi di selezione, non cerca soltanto un impiego stabile, ma
opportunità di crescita personale, riconoscimento concreto e coerenza valoriale
con l’azienda. Per i più giovani il lavoro non significa “restare”, ma crescere
nel posto giusto.
L’Osservatorio Guru Jobs, analizzando
i primi dieci mesi del 2025, evidenzia anche un altro elemento chiave: il
settore attrae sempre più persone in cerca di un riposizionamento
professionale. Su un campione di 132 mila candidature, il 68% dei candidati ha
cambiato ruolo nell’ultima esperienza lavorativa, l’85% proviene da un settore
completamente diverso e il 76% si è candidato per posizioni appartenenti a
un’area aziendale differente da quella di provenienza. Un segnale chiaro di
come il curriculum, che racconta il passato, non sia più sufficiente a
prevedere performance, motivazione e stabilità futura.
Dall’analisi delle candidature e dal
confronto con i dati di performance delle agenzie, Guru Jobs ha individuato tre
attitudini determinanti per il successo nel ruolo di agente immobiliare. La
prima è l’espansività, ovvero la capacità di creare connessioni autentiche e
immediate con le persone. La seconda è l’attitudine commerciale, intesa come
combinazione di influenza, orientamento al risultato e abilità nel guidare il
cliente verso una scelta consapevole. La terza è l’automotivazione,
fondamentale per sostenere costanza, resilienza e continuità anche nei momenti
più complessi.
Il settore immobiliare, dunque, non
sta semplicemente cambiando, ma sta ridefinendo i criteri con cui seleziona e
valorizza i propri professionisti.
«La stabilità non è più garantita: va costruita. E il futuro dell’immobiliare appartiene a chi sa attrarre, comprendere e valorizzare le persone», sottolinea il team di Guru Jobs.
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