martedì 16 dicembre 2025

'Interval Signals', al MamBo un'opera in omaggio a Marconi

 Installazione sonora di Susan Philipsz entra nella Collezione permanente


Un'opera in omaggio a Guglielmo Marconi è stata presentata dal Settore Musei Civici del Comune di Bologna nell'ambito di un più ampio progetto scientifico-culturale ed educativo consacrato allo scienziato, patrocinato e sostenuto dal Comitato nazionale per le celebrazioni del 150/o anniversario dalla sua nascita: è 'Interval Signals', un'installazione sonora permanente contemporanea ideata dall'artista Susan Philipsz (1965, Glasgow) e realizzata grazie alla collaborazione tra MamBo-Museo d'Arte Moderna e Neu Radio-Nuova Emittente Urbana, con la curatela di Lorenzo Balbi.
    Il 25 aprile 1874 nasceva a Bologna il padre del wireless e della radio, premio Nobel per la Fisica nel 1909.

Nella primavera 1895, a Villa Griffone, Marconi riuscì ad emettere un segnale che percorse due chilometri, scavalcò una collina, e raggiunse infine un ricevitore: fu quella la prima trasmissione di telegrafia senza fili.

In pochi anni i segnali del giovane Marconi scavalcarono l'Atlantico. Quegli stessi segnali salveranno le vite in mare, porteranno voci, musiche e messaggi nel mondo attraverso la radiofonia e permetteranno di vedere le stelle e studiare l'universo. Nel panorama artistico contemporaneo, Susan Philipsz, che vive e lavora a Berlino, è una delle figure chiave nella realizzazione di installazioni sonore che dialogano con l'ambiente all'interno del quale si inseriscono: il suo lavoro esplora le dimensioni psicologiche e scultoree del suono, con registrazioni della sua voce e una varietà di composizioni musicali rielaborate.
    L'opera 'Interval Signals' - che entra nelle collezioni permanenti del MamBo - è composta dalle registrazioni, fatte da Philipsz su un vibrafono, di alcuni segnali radiofonici di intervallo, ovvero brevi sequenze musicali che solitamente vengono riprodotte prima dell'inizio o durante le pause di una trasmissione radiofonica. Il formato è stato sviluppato negli anni '20 e '30 come firma musicale per identificare la stazione radio ascoltata e, anche se l'uso dei segnali di intervallo è diminuito con l'avvento della radio digitale, non è del tutto scomparso. (ANSA)

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