È stato adottato il decreto di autorizzazione a
contrarre per l’affidamento del servizio di accoglienza e assistenza dei
cittadini ucraini presenti sul territorio, con riferimento al periodo 1° gennaio – 30 giugno 2026.
Il provvedimento si inserisce nel quadro emergenziale
avviato nel febbraio 2022, quando il Consiglio dei ministri dichiarò lo stato
di emergenza a seguito del conflitto in Ucraina, demandando alle Prefetture il
compito di fronteggiare le straordinarie esigenze di soccorso, assistenza e accoglienza
dei profughi.
Il
decreto tiene conto anche delle più recenti disposizioni nazionali ed europee:
dalla proroga della protezione temporanea per i cittadini ucraini fino al 4
marzo 2026, decisa dal Consiglio dell’Unione europea, alla normativa italiana
che estende fino al 31 dicembre 2025 l’assistenza sanitaria, le esenzioni e le
misure di accoglienza.
In attesa
della conclusione delle nuove procedure di gara già avviate per
l’individuazione di più operatori economici sul territorio della città
metropolitana di Bologna, la Prefettura ha ritenuto necessario assicurare la
continuità del servizio di accoglienza per i cittadini ucraini già ospitati,
considerata l’assenza di posti disponibili nella rete ordinaria.
Per tali motivi è stato disposto un nuovo affidamento diretto al Consorzio
Cooperative “L’Arcolaio” per il periodo gennaio–giugno 2026.
L’affidamento riguarda 75 posti
complessivi, distribuiti in strutture con capienza fino a 50 posti,
situate nei comuni di Bologna, Loiano e Monzuno.
La retta giornaliera è fissata in 25,81 euro pro capite/pro die (IVA esclusa),
cui si aggiungono i costi per servizi e prestazioni accessorie, tra cui: kit di
primo ingresso, scheda telefonica una tantum, pocket money giornaliero,
fornitura di pannolini per neonati, interventi a chiamata dell’operatore notturno
e del medico, rimborso di farmaci e prestazioni non coperte dal Servizio
sanitario nazionale, nonché spese per materiale didattico, trasporto scolastico
e attività ludiche per i minori.
L’importo complessivo
dell’affidamento, comprensivo delle eventuali estensioni, ammonta a 639.822 euro, cui si aggiunge un
incentivo di 10.634 euro per le
funzioni tecniche, come previsto dall’art. 45 del Codice dei contratti
pubblici.
Il decreto
conferma così l’impegno dell’amministrazione a garantire continuità, standard
adeguati e tutela dei diritti fondamentali nell’accoglienza delle persone in
fuga dalla guerra.
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