venerdì 19 dicembre 2025

Carcere per un presunto esponente della criminalità organizzata

 



La guardia di 

Finanza informa: 


Alle prime luci dell’alba i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno arrestato un uomo di origine calabrese, residente in città, ritenuto contiguo ad ambienti camorristici e ’ndranghetisti. L’arresto è avvenuto in esecuzione di un provvedimento di cattura emesso dal Tribunale di Bologna.

L’uomo era indagato insieme ad altre 14 persone nell’ambito di un’inchiesta condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Bologna, relativa a numerosi reati, alcuni aggravati dal cosiddetto “metodo mafioso”. Le accuse comprendono, tra l’altro, riciclaggio, reimpiego di proventi illeciti, usura, estorsione, malversazione di fondi pubblici, trasferimento fraudolento di valori, reati in materia di stupefacenti, violazioni della normativa antiriciclaggio, sfruttamento della prostituzione e tentato sequestro di persona.

Secondo gli investigatori, l’indagato avrebbe svolto il ruolo di referente a Bologna per alcune famiglie criminali, facilitando il riciclaggio e il reinvestimento di ingenti capitali illeciti in attività economiche apparentemente lecite, grazie anche a una rete di relazioni nel mondo imprenditoriale dell’Emilia-Romagna.

Già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari, l’uomo è ora stato trasferito in carcere a seguito della definitività del provvedimento, intervenuta dopo la pronuncia della Corte di Cassazione.

L’operazione conferma l’impegno della Guardia di Finanza, sotto il coordinamento dell’Autorità giudiziaria, nel contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale. Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che, fino a sentenza definitiva, vale il principio di presunzione di innocenza.

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