venerdì 19 dicembre 2025

Pian del Voglio protagonista di un percorso partecipato per la rigenerazione urbana

 



Prende ufficialmente avvio il percorso di rigenerazione urbana di Pian del Voglio promosso dall’Amministrazione comunale, che ha scelto di mettere al centro la qualità dello spazio pubblico e il coinvolgimento diretto della comunità. Un progetto condiviso che vede impegnati i tecnici comunali e il gruppo di professionisti dello Studio Ciclostile Architettura, chiamati a immaginare e progettare, insieme ai cittadini, il futuro dei luoghi della socialità del paese.

Il percorso, intitolato “Vivere Pian del Voglio – Spazi di socialità e segni condivisi”, è stato presentato sabato 6 dicembre nel corso di un incontro pubblico durante il quale sono stati illustrati obiettivi, metodo di lavoro e aree di studio. Pian del Voglio diventa così oggetto di un confronto aperto sulle aspettative, sui bisogni e sulle possibili soluzioni per migliorare la qualità urbana del territorio, con particolare attenzione agli spazi pubblici intesi come luoghi di incontro, relazione e vita quotidiana.

«La partecipazione per noi è fondamentale – dichiara il vicesindaco Lorenzo Lamma –. Negli ultimi anni il nostro Comune ha già realizzato diversi percorsi partecipativi che hanno prodotto risultati concreti. Con questo nuovo progetto vogliamo costruire una visione condivisa di Pian del Voglio, capace di mettere al centro le persone e di individuare interventi che rispondano ai bisogni reali della comunità, rigenerando l’esistente anziché creare nuovi spazi».

Negli ultimi anni l’Amministrazione ha avviato un cambiamento nell’approccio alle politiche urbane, orientandosi sempre più verso la qualità piuttosto che verso la crescita quantitativa delle dotazioni pubbliche. «In passato – spiega il sindaco Alessandro Santoni – sono stati realizzati spazi che col tempo si sono rivelati poco utilizzati. Oggi la nostra scelta è diversa: valorizzare ciò che già esiste, puntando su riqualificazioni e ricuciture urbane che privilegino la qualità rispetto alla quantità».

In questo contesto si inserisce il concetto di architettura rigenerativa, intesa come strumento capace di promuovere inclusione, relazione e cura. «Una città centrata sulla persona – sottolinea il sindaco – restituisce valore anche a spazi di piccole dimensioni, ma socialmente generativi. La bellezza non sta nella monumentalità, ma nella qualità dell’esperienza umana che i luoghi riescono a offrire».

Una visione che si adatta in modo naturale a Pian del Voglio, dove la qualità paesaggistica è già un elemento distintivo. Lo spazio pubblico viene così interpretato non solo come bene materiale, ma come bene relazionale, la cui efficacia dipende dalle interazioni che è in grado di generare. «In un tempo in cui la modernizzazione tende a sacrificare gli spazi considerati “non produttivi” – conclude Santoni – la rigenerazione urbana ci ricorda che per costruire comunità non servono grandi opere, ma luoghi in cui fermarsi, incontrarsi e stare bene. Da qui partiamo, e lo facciamo insieme ai cittadini».

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