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Potrebbe
esserci un imprenditore locale interessato alla Gaggio Tech di Gaggio Montano.
Si tratterebbe di Claudio Tedeschi, titolare dell’azienda Dismeco di
Marzabotto. A indicarne il nome è Primo Sacchetti, funzionario della Fiom di
Bologna, in un post pubblicato sul proprio profilo Facebook.
La Regione Emilia-Romagna ha intanto convocato un
incontro di verifica per il prossimo 23 dicembre, alle ore 16, presso la sede
regionale. Alla riunione parteciperanno il vicepresidente Vincenzo Colla e
l’assessore Giovanni Paglia.
Dalla convocazione, spiega Sacchetti,
emerge il nominativo dell’imprenditore potenzialmente interessato
all’operazione: Claudio Tedeschi, alla guida della Dismeco, azienda con sede a
Marzabotto che occupa attualmente circa 20 addetti. Si tratta di una realtà che
opera nel settore della raccolta, del trattamento e dello smaltimento dei
rifiuti, oltre che nel recupero di materiali, in particolare nel comparto
ferroso ed elettronico, attività riconducibili ai principi dell’economia
circolare.
«Parteciperemo all’incontro con senso
di responsabilità e senza alcun pregiudizio – afferma il sindacalista – con
l’obiettivo di comprendere nel dettaglio quale progetto industriale verrà
proposto e quali garanzie potrà offrire».
Tra i punti ritenuti fondamentali
dalla Fiom, Sacchetti indica la tutela e la garanzia di tutti i livelli
occupazionali, il mantenimento del sito industriale a Gaggio Montano, la
compatibilità del nuovo progetto con quello attuale anche in termini di spazi e
convivenza produttiva, oltre alla richiesta che la Regione si faccia garante
delle condizioni poste, degli investimenti previsti e dei tempi di
realizzazione. Tempi che, sottolinea il sindacalista, dovranno essere coerenti
con le scadenze della cassa integrazione per cessazione.
Resta infine un nodo centrale, evidenzia Sacchetti: «Comprendere come un’azienda con un fatturato di circa 3 milioni di euro possa farsi carico di un’operazione che coinvolge un sito con oltre cento lavoratrici e lavoratori». E conclude: «Saremo rigorosi, perché di fregature questa gente ne ha già avute tante».
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