“Oggi ricordiamo le 16 vittime della strage del Rapido
904, colpite dal terrorismo politico-mafioso. Una strage nella quale si
intrecciano l’azione delle organizzazioni criminali e quella del terrorismo
nero, in uno dei passaggi più oscuri e drammatici della storia repubblicana.
Nella vicenda del nostro Paese, l’intreccio fra mafia, eversione neofascista e
servizi segreti deviati rappresenta un elemento di straordinaria gravità, che
deve essere ancora pienamente indagato e approfondito, nel rispetto della verità
e della giustizia”.
“Anche sulla cosiddetta ‘strage di
Natale’ del Rapido 904 – prosegue De Maria – permangono interrogativi e
responsabilità che attendono di essere chiariti. È un dovere delle istituzioni
continuare a sostenere il lavoro della magistratura e della ricerca storica,
affinché non restino zone d’ombra e venga affermata fino in fondo la
responsabilità di chi ha colpito cittadini innocenti”.
“Oggi rendiamo omaggio alle vittime
di quella strage e ci stringiamo ai loro familiari. La memoria non è solo un
atto di commemorazione, ma un impegno civile e democratico: ricordare significa
rafforzare la difesa dei valori costituzionali e contrastare ogni forma di
violenza e di eversione”.
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