sabato 20 dicembre 2025

In edicola il n. 69 di Savena Setta Sambro: l’Appennino raccontato tra storia e bellezza

 Un viaggio tra memoria e territorio



È già disponibile in edicola il sessantanovesimo numero della rivista Savena Setta Sambro, edito dall’omonimo gruppo di studi. Sempre interessanti gli argomenti trattati, che spaziano tra storia, ambiente, tradizioni, arte e personaggi del nostro Appennino.

In questo numero sono di particolare rilievo la corposa ricerca sulle possibili origini di molti cognomi dei monghidoresi, curata da Paola Dalli e Arnaldo Vitelli, e lo studio sulle storie di vita, nomi e numeri dei “figli di nessuno”, a cura di Eugenio Nascetti. Inoltre, è presente un’interessante illustrazione di Luciano Righetti del progetto del reattore organico del Brasimone, Il nucleare dimenticato, elaborato nei primi anni Sessanta.

Per il settore arte, si segnalano alcuni Compianti e Pietà dell’Appennino bolognese, presentati da Domenico Cerami, e una descrizione tecnico-storica di Valerio Bignami del seicentesco oratorio di Sant’Apollonia, uno dei più preziosi monumenti storici rimasti a Sasso Marconi, recentemente oggetto di un accurato recupero strutturale e di un restyling.

Per quanto riguarda i personaggi, è da citare la ricerca sulle origini della banda musicale di Pian del Voglio, realizzata da Ida Zanini, che è risalita a uno dei primi protagonisti, il conte Ranuzzi. Per Sasso Marconi viene inoltre ricordata la figura dell’amato dottor Annibale Clò, benefattore e non soltanto medico, vissuto nei primi anni del Novecento.

Per l’ambiente e la natura, tornano le consuete e bellissime fotografie di William Vivarelli, capaci di cogliere attimi di bellezza stupefacente del nostro Appennino; una bellezza che purtroppo, in molti casi, viene trascurata e lasciata in stato di abbandono, come sottolinea Fabrizio Monari nel suo La scomparsa del bosco, vista ormai come inevitabile conclusione di un’evoluzione della nostra civiltà in cui tutto «sta sparendo o cambiando faccia».

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