mercoledì 8 giugno 2016

Approvato a Monzuno il regolamento per i passi carrai: canone annuo di 15 € al metro. Il sindaco spiega “è un atto di equità”.


Il Consiglio Comunale di Monzuno ha approvato una delibera che istituisce i passi carrai e li regolamenta: ciò significa che tutti i possessori di accessi su strada pubblica (comunale, vicinale di uso pubblico o provinciale) dovranno inoltrare domanda in comune per ottenere l'autorizzazione ed il cartello numerato di passo carraio da installare. Sono esclusi gli accessi pedonali e quelli comunque di larghezza inferiore a 2,5 metri lineari.
Anticipando le obiezioni di chi potrebbe intravedere in questa decisione l’introduzione di una nuova tassa, il sindaco Marco Mastacchi spiega che “Si tratta di un atto di equità: i cittadini che dispongono di un accesso su una strada provinciale già dal 2011 sono tenuti a pagare un canone alla Provincia di Bologna, ora Città metropolitana. Paradossalmente, pur pagando il servizio, fino ad oggi non ne potevano usufruire a pieno perché serviva una regolamentazione comunale che organizzasse tra le altre cose l’affissione di cartelli adeguati. Adesso il regolamento c’è e abbiamo pensato che sia giusto che tutti coloro che usufruiscono di un passo carraio nel Comune di Monzuno sia trattati equamente, indipendentemente da chi sia l’ente proprietario della strada”.
Le domande andranno inoltrate in Comune entro il 30 settembre 2016; sono esclusi i proprietari di passi carrai su strada provinciale, i quali continueranno a pagare il canone alla Città metropolitana. Tuttavia se l’accesso su strada provinciale è all’interno del centro abitato, i proprietari continueranno a pagare come prima ma potranno fare domanda al Comune, (presentando il nulla osta della Città metropolitana) per ottenere il cartello da affiggere, che costa 8 €. Per tutti gli accessi su strade comunali o vicinali invece la domanda è necessaria e prevede un canone annuo di € 15 a metro lineare di larghezza dell'accesso; questo va misurato tra i limiti dello stesso individuati fisicamente (anche tramite colonne, picchetti, pali di recinzione), prevedendo i necessari arrotondamenti.
Una volta presentata la domanda con l’indicazione del titolo abitativo (concessione edilizia, autorizzazione, DIA eccetera), dopo il controllo da parte degli uffici viene rilasciata l'autorizzazione ed il cartello numerato. Viceversa, in caso di passo carraio privo di titolo abitativo, è necessario un sopralluogo da parte della polizia municipale che prevede un costo di 25 € per l’accertamento di eventuali pericoli per la circolazione e l’eventuale necessità di adeguare il passo carraio.
Per l'anno 2016 la tariffa sarà uguale per tutti a prescindere dalla data della domanda e commisurata al periodo dal 01/10/2016 al 31/12/2016 e cioè 3,75 €/ml. Chi presenterà prima la domanda tuttavia potrà usufruire da subito del servizio, che contempla la possibilità di far rimuovere forzatamente le vetture che occupano l’accesso: dalle 8 alle 14 sarà possibile contattare la Polizia Municipale, negli altri orari si dovrà chiamare il 112. Maggiori informazioni sul sito istituzionale del Comune di Monzuno.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Informazioni parzialmente false, è un vecchio trucco delle amministrazioni comunali per rapinare soldi ai cittadini. Chi ha un accesso ma non gli interessa il passo carraio, se l'acceso è a raso e senza opere non è tenuto a pagare, prima di cadere in questi meschini tranelli dei vampiri assetati di gabelle informatevi bene, in internet trovate abbondante documentazione.

Anonimo ha detto...

ah ah ah ah questi parlano di NON arroganza e di ascoltare TUTTI

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/elezioni-merola-pd-de-maria-1.2233569


Danilo Zappaterra ha detto...

La Corte di Cassazione con la sentenza n. 16733/2007 ribadisce che "non sono soggetti a tassa i passi carrabili a raso, cioé senza taglio di marciapiede, listoni delimitativi o altre opere, e che ciò “non determina un’occupazione visibile del suolo pubblico”. Questo poichè "manca qualsiasi opera o manufatto realizzato su suolo pubblico e che non presenta interruzioni sul marciapiede o modifiche del piano stradale che permettano, al proprietario dell’accesso, una posizione ed un uso diverso del marciapiede da quello di cui può fruire tutta la collettività”. La prima risposta dei comuni ad una sentenza che poteva compromettere entrate di cassa certe e costanti, è stata di modificare questa imposizione da TOSAP a COSAP (quindi da tassa a canone) e successivamente di applicare l’articolo 46 del regolamento del Codice della strada (DPR n. 495/1992) che aveva pure ribadito che il “passo carrabile deve essere segnalato mediante l’apposito segnale”, cioè il cartello di divieto di sosta, per il quale si deve pagare un canone annuo. Il proprietario quindi non è obbligato a pagare (in caso di passi carrai a raso) ed io verificherei anche se la PM è poi in grado di far rispettare il cartello, cioè avere un servizio di rimozione di mezzi che intralciano il passo carraio (rimozione, deposito ecc). Ovviamente deve essere un servizio garantito tutti i giorni, h24. Danilo Zappaterra Movimento 5 Stelle - Loiano