Riceviamo
e riportiamo:
“L’obiettivo
della Philips non cambia. Quella ottenuta è solo una vittoria di
Pirro che alla fine dei conti non cambia il risultato. Purtroppo fino
a quando non cambierà il sistema nel suo insieme, le multinazionali
avranno sempre il coltello dalla parte del manico e, piaccia o non
piaccia, faranno sempre quello che più fa comodo a loro”.
Daniele
Marchetti, consigliere regionale della Lega Nord in Emilia-Romagna,
non si sente di festeggiare per quello che alcuni definiscono
l’accordo della salvezza per la Saeco di Gaggio Montano. “L’intesa
– attacca Marchetti –, prevede uscite volontarie, cassa
integrazione straordinaria fino a fine anno e parziale
reindustrializzazione di alcuni capannoni già chiusi”.
“E
alla fine dell’anno quando la cassa integrazione finirà che cosa
succederà? Saremo di nuovo davanti al teatrino di una multinazionale
che vuole scappare per delocalizzare all’estero? Salvare i posti di
lavoro, come ha annunciato il portavoce del ministro Guidi, vuol
forse dire puntare sulle dimissioni volontarie? Mi sembra proprio che
non ci siamo”.
“Al
contrario - attacca – bisogna usare questo anno di tempo per
rilanciare l’intera valle. Altrimenti a dicembre saremo punto e a
capo e, temo, non solo per la Saeco. Per questo come già annunciato,
a metà febbraio, proprio a Gaggio Montano i gruppi consigliari della
Lega Nord di Emilia-Romagna e Toscana si riuniranno per mettere sul
tavolo tutte le proposte per salvare l’alta valle del Reno
altrimenti destinata a scomparire. Tra i sorrisi di Guidi e
Bonaccini, però”.
2 commenti:
difatti alla fine ci ritroveremo sul gobbone altra cassintegrazione e mobilità.
che non vuol dire conservazione di 243 posti di lavoro bensì 243 persone che loro malgrado sceglieranno o subiranno le solite modalità di accompagnamento al... incognito
bello è che poi i politici si beano e si autogratificano di questo.
ve l' avevo detto.....i lavoratori della montagna non l' avrebbero avuta vinta. I governi nazionali che europei vedi germany hanno una volontà impositiva politica sociale ed economica di creare povertà ad ogni costo, facendo sparire ogni speranza di ripresina al ceto medio. Il ceto medio deve sparire affinchè rimangano solo i poveri, quelli tartassati, i disoccupati e pensionati alla fame e che pagano anche l' aria che respirano contro i ricchi che possono non pagare ed evadere, tanto c' è già chi paga x loro. Auguri!
Posta un commento