mercoledì 31 dicembre 2014

Mai tanti morti sui luoghi di lavoro come in questo anno orribilis che è il 2014.



Di Carlo Soricelli  

Sono quattordici i lavoratori morti in questi ultimi due giorni del 2014. Si spera che le notizie non siano vere, che esiste ancora una fievole speranza di trovare in vita i cinque autotrasportatori  imbarcati con il Tir sulla Norman Atlantic: si tratta di quattro napoletani e un messinese di cui non si sa più niente.   Anche dei marinai turchi dispersi al largo di Ravenna dopo una collisione non si trova traccia. A queste probabili vittime occorre aggiungere altri due lavoratori morti in provincia di Latina e sull'autostrada A 20 Messina-Palermo.
Come ho già scritto più volte si sta chiudendo un anno orribile per chi lavora. E' da quando ho aperto l'Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro il 1° gennaio 2008 che non ci sono tanti morti. Siamo a +12,8% rispetto all'intero 2013 e a +3,1 rispetto al 2008 e questo nonostante si siano persi da quell'anno milioni di posti di lavoro "buoni". I morti sul lavoro si sono solo spostati da contratti a tempo indeterminato a quelli precari, in nero e partite iva individuali. Da chi è assicurato all'INAIL e chi invece ha altre assicurazioni "precarie" o che addirittura non le ha.   E questo senza che sia ancora entrato in vigore il Jobs act che produrrà un'ulteriore precarizzazione del lavoro, con conseguente aumento degli infortuni, anche mortali. Chi si opporrà più alla richiesta di svolgere un lavoro pericoloso se corre il rischio di essere licenziati con una scusa se si rifiuta? Occorre una svolta radicale e dare a chi ha un lavoro dipendente e a una falsa partita iva una rappresentanza politica che adesso non hanno in parlamento. Basta divisioni nel mondo del lavoro. Impegniamoci tutti per dare una rappresentanza politica vera e diretta a chi lavora.

Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it

3 commenti:

Dante Franchi ha detto...

Terribile.
Il guappo di Firenze che certo non si fa mancare nulla in fatto di presenzialismo a reti unificate h 24, si guarda bene dall'illustrare questa realtà.
L'aumento del numero di morti sul lavoro a fronte di una cosi drammatica diminuzione dei posti di lavoro non ha bisogno di tanti commenti per essere compresa nelle sue cause.
La causa principale si chiama precarietà.
Ed è appunto la precarietà l'unica cosa che è cresciuta con i Governi nominati da Napolitano negli ultimi anni, con una aggravante che è data da quest'ultimo governo che in fatto di precarizzazione del mondo del lavoro batte tutti gli altri con numerose lunghezze.
Se già oggi questo è il quadro, immaginiamo cosa succederà quando comincerà a disvelare le sue micidiali perversità la legge sul lavoro appena licenziata dal Governo Renzi/Alfano, come giustamente fa osservare l'estensore dell'articolo.
Grazie per portare a tutti quelli che sono ancora in grado di valutare, questa triste evidenza sig. Soricelli.

Anonimo ha detto...

guarda mò, oltre a sel, che colleghi di sinistra hai

Anonimo ha detto...

E mo' vediamo quando aprono il traghetto quanti morti troveranno nel garage, che magari scopriamo che i camionisti trasportavano dei clandestini, e che magari la presenza di quella gente al freddo ha spinto alcuni ad accendere fuochi nella stiva, con le conseguenze che poi si son viste.