La storia più recente, quella che ha avuto protagonisti i nonni e i bisnonni
degli scolari di oggi, è al centro del progetto SEM.BET che coinvolge studenti delle scuole non solo
italiane, ma anche di altri paesi europei .
Il fine è quello di lasciare testimonianza e memoria
del passato più recente, quello vero vissuto dalla gente comune e che purtroppo ‘non fa storia’, ma che dà alle
giovani generazioni un messaggio utile per essere consapevoli di dove veniamo e
per capire meglio dove stiamo andando.
L'assessore Pavesi mostra i pannelli |
I video e i tabelloni con le foto d’epoca raccolti
dagli studenti sono veramente ‘toccanti’
e portano chi ha i capelli bianchi a rinverdire un passato conosciuto
anche se per poco e le generazioni seguenti, quelle nate con l’uomo già sulla
luna, il personal computer e il telefono
portatile, un messaggio incredulo fra ‘la favola e la fantascienza’. Comunque
uno spaccato di realtà vera da vedere e da ‘assaporare’ che fa un po’
sorridere, ma fa anche tanta tenerezza perche parla di come vivevano coloro che
per la comunicazione avevano necessità di interagire con contatti
diretti, interpersonali o per lettera. I vari materiali sono ovviamente, visti
i tempi, già confrontabili via internet
fra le classi impegnate delle diverse nazioni per valutare i diversi
modi di vivere di un tempo, quando la globalizzazione era una parola
sconosciuta.
Il sito di riferimento è raggiungibile tramite l’indirizzo
www.sembet.eu/it
Durante il 2014 la partnership di SEMBET ha
sviluppato il principale prodotto previsto da progetto: una metodologia che,
partendo appunto dalla memoria individuale, contribuisca a recuperare la
memoria collettiva legata ad un periodo specifico o ad una determinata
comunità. L’approccio intergenerazionale nel raccogliere e costruire la memoria
collettiva permette la trasmissione di conoscenze, attitudini e competenze
dagli anziani alle nuove generazioni, che in precedenza era limitata all’interno
del contesto familiare.
La metodologia è stata sperimentata nei 5 paesi partecipanti che hanno affrontato diversi argomenti del passato (eventi storici, vita quotidiana, patrimonio culturale,…) utilizzando diverse attività e approcci. I risultati delle esperienze pilota saranno utilizzati per costruire la versione finale della metodologia.
Un workshop finale per presentare i risultati di progetto sarà organizzato insieme all’Università dei Paesi Baschi a San Sebastian (Spagna). La Facoltà di Antropologia ospiterà il seminario il 1° Dicembre con l'obiettivo di condividere un'esperienza Europea con i propri studenti e le altre organizzazioni interessate alla memoria locale e alla costruzione dell'identità.
I micro-monumenti
Tra i frutti della metodologia ideata diversi “micro-monumenti di vita" sono stati realizzati nei Paesi coinvolti, come ancore di memoria per la comunità. Hanno diversi formati (oggetti fisici o prodotti on-line) e saranno disponibili sul sito del progetto.
Per l’Italia, Futura sta realizzando dei pannelli che riportano immagini e testi evocanti le memorie raccolte, che disseminerà sul territorio provinciale, in particolare nei Comuni coinvolti nella sperimentazione della metodologia. I pannelli saranno posizionati in luoghi pubblici e tramite un QR-Code rimanderanno al sito di SEM.BET, nel quale saranno raccolti i micro-monumenti e le memorie di tutti i paesi Europei coinvolti. Sono inoltre in fase di elaborazione alcuni video tematici (sulla vita quotidiana, il lavoro, la vita amorosa…), anch’essi disponibili online.
La metodologia è stata sperimentata nei 5 paesi partecipanti che hanno affrontato diversi argomenti del passato (eventi storici, vita quotidiana, patrimonio culturale,…) utilizzando diverse attività e approcci. I risultati delle esperienze pilota saranno utilizzati per costruire la versione finale della metodologia.
Un workshop finale per presentare i risultati di progetto sarà organizzato insieme all’Università dei Paesi Baschi a San Sebastian (Spagna). La Facoltà di Antropologia ospiterà il seminario il 1° Dicembre con l'obiettivo di condividere un'esperienza Europea con i propri studenti e le altre organizzazioni interessate alla memoria locale e alla costruzione dell'identità.
I micro-monumenti
Tra i frutti della metodologia ideata diversi “micro-monumenti di vita" sono stati realizzati nei Paesi coinvolti, come ancore di memoria per la comunità. Hanno diversi formati (oggetti fisici o prodotti on-line) e saranno disponibili sul sito del progetto.
Per l’Italia, Futura sta realizzando dei pannelli che riportano immagini e testi evocanti le memorie raccolte, che disseminerà sul territorio provinciale, in particolare nei Comuni coinvolti nella sperimentazione della metodologia. I pannelli saranno posizionati in luoghi pubblici e tramite un QR-Code rimanderanno al sito di SEM.BET, nel quale saranno raccolti i micro-monumenti e le memorie di tutti i paesi Europei coinvolti. Sono inoltre in fase di elaborazione alcuni video tematici (sulla vita quotidiana, il lavoro, la vita amorosa…), anch’essi disponibili online.
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