giovedì 11 dicembre 2014

Attenzione ai petulanti della truffa. La loro fantasia truffaldina è molto fertile.




Un nostro lettore molto attento segnala questa truffa rilevata da Federconsumatori  e riportata da Libero . it:

"Scusi signora può aprirmi il portone, sono dell'agenzia delle Entrate". La richiesta al citofono ha messo sottosopra mezza Varese. Centinaia di cittadini hanno fatto entrare in casa gli "ispettori" che subito dopo si sono palesati come uomini inviati dalla Rai per stipulare un contratto col versamento del canone per viale Mazzini. La vicenda, come detto, è avvenuta a Varese ma a quanto pare come ricorda Federconsumatori potrebbe espandersi in tutta Italia. Innanzitutto va chiarito subito che chi citofona non è nè un dipendente dell'agenzia delle Entrate, nè un ispettore del Fisco. Come ricorda l'associazione dei consumatori "questi finti ispettori sono dei privati cittadini, dei procacciatori di contratti per la precisione, gli stessi ingaggiati ad esempio dagli operatori telefonici – avverte Francesco De Lorenzo della Federconsumatori – Presentandosi come incaricati delle Agenzie delle Entrate agiscono sul filo dell’illegalità".

Nuovi metodi - Come ricorda la Provincia di Varese la Rai, nel tentativo di recuperare entro fine anno un po’ di denari, ha adottato una nuova strategia da affiancare alla solita campagna anti-evasione combattuta per posta con delle lettere dai toni perentori allegate a semplici bollettini in bianco inviati ai nuclei familiari "inadempienti". Una strategia che vorrebbe essere più aggressiva ed efficace perché basata su un’azione diretta, porta a porta.

La visita a casa - Pare che la Rai, come ricorda Federconsumatori, si sia rivolta a delle agenzie per mettere in campo dei "procacciatori di contratti" che si presentano direttamente a casa dei presunti evasori qualificandosi come "incaricati dell’Agenzia delle entrate". "Ma non sono dei pubblici ufficiali e non hanno nessun tesserino di riconoscimento - avverte De Lorenzo – Quindi i cittadini che ricevono la loro visita non sono tenuti a farli entrare in casa". Questi procacciatori non fanno altro che consegnare dei bollettini per sottoscrivere un nuovo abbonamento (un po’ come accade a chi compra per la prima volta un televisore) assicurando che basta pagarlo per azzerare ogni debito con la Rai. "La verità è che si tratta ancora una volta di una campagna abbonamenti e di aggressione alla morosità che spara nel mucchio, senza tenere conto di chi davvero non è tenuto a pagare il Canone", avvertono sempre dalla Federconsumatori.

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