lunedì 8 dicembre 2014

La ‘GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI’ a Casalecchio di Reno.




In occasione della  Giornata Mondiale dei diritti umani e anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti umani ONU (10 dicembre 1948), l'Istituzione Casalecchio delle Culture, in collaborazione con diverse associazioni di impegno civile, propone un programma di iniziative culturali per riflettere sul tema, incrociando la questione dei diritti umani a quelle del pacifismo, delle guerre, della disabilità, delle migrazioni e della legalità.

Domani, martedì 9 dicembre alle 18, in Piazza delle Culture, Vittorio Pallotti e Francesco Pugliese presenteranno in anteprima editoriale il libro Manifesti raccontano... le molte vie per chiudere con la guerra, da loro curato e in uscita a giorni per i tipi Futura. A dialogare con i curatori sarà Christine Weise, attivista e componente del Coordinamento Donne di Amnesty International.
Il libro nasce da un'esperienza ultratrentennale di raccolta, catalogazione, studio e valorizzazione di manifesti a carattere pacifista e ambientalista, oggi raccolti nel CDMPI – Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale con sede presso la Casa per la Pace ‘La Filanda’ di Casalecchio di Reno, che costituisce, con quasi 5.000 documenti, la più grande raccolta di manifesti pacifisti al mondo. Manifesti raccontano…, realizzato in collaborazione con l'International Network of Museums for Peace, consente di ripercorrere per immagini la storia dei movimenti per la pace e la nonviolenza, per l’ambiente e i diritti umani in vari luoghi del mondo, partendo dalla frase del giornalista Robert Fisk secondo cui "I manifesti, come al solito, dicono tutto" per problematizzarla criticamente attraverso schede interpretative di immagini significative e saggi generali, introdotti dalle prestigiose prefazioni di Peter van den Dungen (che sottolinea: "Nonostante i social media e altre innovazioni nel mondo delle comunicazioni, l’umile manifesto continua a rivestire una funzione essenziale, che questo libro straordinario celebra degnamente”) e Joyce Apsel.
La presentazione, durante la quale sarà proiettata una selezione di manifesti pacifisti, è a ingresso libero.

Sempre domani, martedì 9 dicembre, alle  21,  il Pubblico Teatro ospita lo spettacolo-inchiesta Rwanda. Dio è qui, proposto in collaborazione con Amnesty International Bologna.
Dopo l'apprezzatissimo La Scelta sul conflitto balcanico, Marco Cortesi e Mara Moschini ricordano, con il testo da loro scritto e interpretato e prodotto da MC Teatro Civile, il ventennale del genocidio ruandese, "il più veloce e sistematico della storia dell'umanità", con una stima di 800.000 vittime nelle poche settimane tra aprile e luglio 1994. Anche in questo nuovo avvincente spettacolo di teatro civile è al centro una scelta: quella di un uomo e una donna che, nel pieno del massacro, decidono di fare la cosa giusta preferendo la lotta alla fuga, con un gesto di inimmaginabile coraggio.
L'ingresso allo spettacolo, la cui visione è sconsigliata a un pubblico di età inferiore ai 14 anni per la durezza dei temi trattati, è a offerta libera a favore delle attività di Amnesty International, con possibilità di prenotazione presso il Gruppo di Bologna (gr019@amnesty.it).

Sguardo su un'altra Africa per l'iniziativa di mercoledì 10 dicembre alle ore 20.30 in Casa della Conoscenza, quando in Piazza delle Culture è in programma, in collaborazione con CEFA ONLUS, la proiezione del documentario Less is More. Crossing Disability in Tanzania (Italia, 2014 – 52') di Luca Vasco, presentato in occasione della Giornata dei Diritti delle Persone con Disabilità del 3 dicembre.
Il film testimonia l'emozionante ritorno in Tanzania di Norberto De Angelis, già campione europeo di football americano, che in quel Paese nel 1992 fu vittima di un grave incidente stradale che lo lasciò in sedia a rotelle, per un viaggio di 750 km in handbike, da Njombe e Dar Es Salaam. De Angelis ha incontrato la popolazione delle terre attraversate per incarnare e proporre uno straordinario messaggio di incoraggiamento e speranza per tutte le persone disabili, che spesso nel contesto sociale tanzaniano sono emarginate e nascoste: lo stesso "si può fare" che il CEFA promuove in Tanzania con il progetto LESS is More, dove "LESS" sta per "Labour, Empowerment and Social Services", al fine di promuovere l'inserimento lavorativo e sociale delle persone con disabilità.
La proiezione, a ingresso libero, sarà introdotta da un breve videomessaggio del regista Luca Vasco e dagli interventi di John Martin Kregel, responsabile comunicazione del progetto Less is More che ha seguito tutto il percorso di De Angelis, e Marco Benassi, responsabile dei progetti CEFA in Tanzania.

Ultimo appuntamento mercoledì 17 dicembre alle ore 11.00, sempre in Casa della Conoscenza – Piazza delle Culture, con la conferenza-spettacolo Leila della tempesta, proposta da Associazione Carta Bianca (in collaborazione con la Biblioteca C. Pavese) e curata da Giorgia Boldrini nell'ambito del progetto "Sulle tracce di Dossetti" sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna.
Il testo di Ignazio de Francesco, islamologo e membro della Piccola Famiglia dell'Annunziata fondata da Dossetti, nasce da un dialogo durato quattro anni con detenuti di lingua araba in Italia, e traspone la loro esperienza di migranti nella storia della giovane Leila: la sua partenza da un villaggio tunisino, il naufragio nel Mediterraneo e l'arrivo a Lampedusa, la scelta di spostarsi nel Nord Italia, il traffico di droga, il carcere e la possibilità di un nuovo inizio attraverso un "incontro con l'Altro".
Lo spettacolo in cinque scene, interpretato da Serena Dibiase e Alessandro Berti con Giancarlo Sissa come cronista, è seguito da un momento di dibattito sui temi sollevati (dialogo interculturale e interreligioso, immigrazione, accoglienza, legalità). Leila della tempesta è destinato alle classi quarte del Liceo L. Da Vinci di Csasalecchio di Reno, ed è aperto al pubblico con ingresso libero fino a esaurimento posti.

Per informazioni, tel. 051.598243 oppure  e-mail info@casalecchiodelleculture.it


2 commenti:

Anonimo ha detto...

Meno chiacchiere, piu' ascolto dei cittadini

Cesare Zecca ha detto...

Non esistono diritti senza doveri corrispondenti.
Purtroppo nella religione "sinistra", "dirittista" questa ovvia ed elementare verità è stata rimossa insieme ad altre, come del resto avviene in tutte gli inquinamenti religiosi: le mezze verità (o falsità) campate per aria.
Bah.

Il "genocidio" ruandese è stato ampiamente studiato ed è uno dei classici esempi di collasso per sovraccarico antropico.
Si veda qui, ad esempio, il lavoro di Jared Diamond.

Non c'è alcun diritto a migrare.
Le migrazioni di massa sono una violenza contro Gaia e contro le comunità contro le quali questo avviene.
La storia è piena di genocidi, di massacri, di violenze dovute alla migrazioni di massa. Ignorare la storia è scemo.
Ciò (la migrazione di massa) è ancora più grave in una scatola di sardine stipate come l'Italia e il fatto che esso avvenga con la violenza della prevaricazione, dell'entrare a forza in un organismo sociale che è contrario, un aggravante.

Non ho mai letto tante stupidaggini neoreligiose, catechistiche messe insieme come in questa pagina.