sabato 11 gennaio 2020

L’allarme dei sindacati: chiudono uffici della Polstrada di Casalecchio

Il Siulp, Sap e Siap si rivolgono ai candidati presidente della Regione: «Intervengano». Bonaccini: «Mi sono subito attivato con il ministro Lamorgese»


Pubblicazione sollecitata da Dubbio


Facciamo «appello a tutte le forze politiche, ai parlamentari locali, agli aspiranti candidati alla presidenza della Regione Emilia-Romagna e a tutti i cittadini di chiedere a gran voce ed in tutte le sedi la sospensione del decreto di soppressione del distaccamento di polizia stradale di Casalecchio di Reno», in provincia di Bologna. A lanciare l’appello sono i sindacati di Polizia bolognese Siulp, Sap e Siap. «Come un «dejavu», in piena campagna elettorale, è spuntato un decreto firmato dal capo della Polizia, direttore generale della pubblica sicurezza, che ne annuncia la soppressione», fanno sapere le organizzazioni sindacali. «Spiace constatare che nella mattinata di ieri (venerdì 11 gennaio, ndr)abbiamo incontrato il nuovo dirigente della Polizia stradale dell’Emilia-Romagna e la stessa abbia ben pensato di non fare alcun cenno alla questione».
L’accordo con l’Anci
Ma quello che lascia più «perplessi e disorientati» Siulp, Sap e Siap è che «nello stesso giorno in cui il ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, alla luce di un accordo sottoscritto con Anci» e diramato ai prefetti della Repubblica una nota in tema di prevenzione e contrasto all’incidentalità stradale, «arriva l’amara notizia della soppressione di un importante distaccamento di polizia stradale», che quest’anno avrebbe compiuto 60 anni. Peraltro, il sindaco di Casalecchio di Reno, «aveva formalmente messo a disposizione locali idonei ad ospitare il distaccamento - fanno sapere i sindacati - con un importantissimo abbattimento dell’attuale canone di locazione, proprio per le finalità di pubblica utilità».
Bonaccini: «Mi sono attivato con il Ministro»
«Chiudere il distaccamento della Polizia stradale di Casalecchio di Reno vorrebbe dire privare il territorio e la rete viaria di uno degli snodi più importanti della regione e del Paese di un presidio fondamentale di sicurezza e professionalità. Una struttura presente da decenni e agenti altamente formati». «Insieme alle altre istituzioni e autorità competenti — ha aggiunto Bonaccini — va trovata una soluzione che salvaguardi tale presenza. Per questo, mi sono subito attivato facendo presente il problema al Ministero. Un tema, quello della sicurezza e del presidio del territorio, sul quale lo Stato, che ha competenza diretta, non può fare passi indietro. Comuni e territori devono infatti essere sostenuti sulle politiche di sicurezza, a beneficio delle comunità locali e dei cittadini».

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