domenica 12 gennaio 2020

Confagricoltura Bologna: "La gestione dei cinghiali nelle aree limitrofe alla città di Bologna richiede collaborazioni. Gli agricoltori 'ci sono "'.

di Barbara Bertuzzi

«È giunto il momento di attuare un reale e costante coordinamento tra i vari soggetti preposti alla gestione del problema “cinghiale” nel territorio limitrofo alla città di Bologna, che comprende anche il Parco dei Gessi e Calanchi dell’Abbadessa. E' necessario che Ente Parco, ATC e aziende private collaborino attivamente e mettano in campo azioni concertate e sinergiche. Il mondo agricolo ha le competenze necessarie per svolgere questo ruolo di coordinamento affinché si possa raggiungere, senza se e senza ma, quella tanto agognata riduzione numerica che tutti noi, da anni, richiediamo». È la replica di Confagricoltura Bologna alla nota diffusa dall’Ente Parco dei Gessi, con dati aggiornati relativi agli abbattimenti e al controllo del numero dei capi. Che riprende le parole del presidente, Gabriele Minghetti, quando afferma che “si sarebbe potuto fare e ottenere ben di più; si tratta di prendere atto del fatto che se lo si vuole davvero, il problema può essere affrontato e risolto in tempi contenuti, attraverso il lavoro convinto e condiviso di tutti i soggetti coinvolti”.
«Accogliamo positivamente - prosegue Confagricoltura Bologna - la notizia della possibile inversione di tendenza sul numero di capi, che fa ben sperare sulla riduzione della presenza del cinghiale nel territorio del Parco. È la prima volta che accade dopo anni, anche se temiamo che qualche motivo sia da ricercare nell’eccesso di burocrazia per la segnalazione dei danni. Ma guardiamo il bicchiere mezzo pieno stavolta».
Peraltro, come sottolineato dal presidente delle comunità del Parco, “se in tutte le aree esterne al Parco dei Gessi Bolognesi si fosse messa in atto la stessa pressione di prelievo esercitata nell'area protetta, sarebbero stati abbattuti 6.350 capi in più, a tutto vantaggio del raggiungimento dell'obiettivo da tutti condiviso".
Il riferimento va al Piano straordinario fortemente voluto dal mondo agricolo e varato dalla Regione nella primavera 2018 per ridurre il numero di cinghiali nel territorio limitrofo alla città di Bologna, che comprende anche il Parco dei Gessi. I cinghiali, da oltre dieci anni, sono diventati una calamità per agricoltori, cittadini, automobilisti e tutela della biodiversità.


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