domenica 26 gennaio 2020

Corruzione e prostituzione, secondo Nonna Gegè

Riflessione di Nonna Gegè

I mestieri del CORROTTO e della PROSTITUTA sono sempre attuali.

Fin dai tempi antichi la figura della prostituta viene descritta come creatura immonda e immorale, del corrotto si fa notizia ma senza pesanti giudizi.
La donna mercifica il suo corpo e il corrotto vende la sua anima cedendo favori.

ANINA e CORPO: sicuramente si possono fare diverse disquisizioni sull’argomento ma comunque non vedo differenza MORALE fra prostituzione e corruzione.
La donna con il suo corpo, non sempre per sua scelta o volontà, da piacere all’uomo, l’uomo invece agisce solo per se stesso preso da guadagni facili e ingordigia.
Impossibile debellare questo marcio esistenziale. Una cosa comunque è certa che se l’uomo e per uomo intendo il maschio volesse mettere fine a questa ignominia potrebbe riuscirci: innanzitutto redimersi diventando incorruttibile e con sua grande volontà, non mortificare il corpo di donna rinunciando al piacere sessuale mercenario .

CORRUZIONE e PROSTITUZIONE, solo rima baciata ma nulla di poetico.
Il mondo ha sempre camminato sulle gambe delle donne, ma purtroppo, la segnaletica stradale è ancora tracciata dagli uomini forse, con gli anni, una fantomatica 'vigilessa' riuscirà a modificarne i percorsi.

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