sabato 31 ottobre 2020

Covid: nuovi contagi oltre quota duemila in Emilia Romagna, 19 morti

Su quasi 19mila tamponi. Aumentano i pazienti ricoverati

Sfonda quota duemila l'aumento giornaliero dei casi di coronavirus in Emilia-Romagna: nelle ultime 24 ore sull'altrettanto cifra record di quasi 19mila tamponi sono state rilevate 2.046 positività. Età media 44 anni. Di queste, 963 sono persone asintomatiche individuate nelle attività di screening regionale e di contact tracing. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è oggi del 10,8%.

In regione aumenta il numero delle vittime: 19 da ieri, tutti ultraottantenni e ultranovantenni tranne due, una donna di 73 anni in provincia di Ferrara e un uomo di 65 anni a Cesena. Aumentano le persone ricoverate negli ospedali: altri sei pazienti nelle terapie intensive, per un totale di 125, e altri 66 nei reparti Covid (1.223).

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 481 nuovi casi, poi Reggio Emilia (367) Modena (322). I casi attivi, cioè il numero di malati effettivi, a oggi sono 23.213 (1.794 in più di quelli registrati ieri).

 

Rifiuta il matrimonio combinato e riceve pesanti minacce, fino alla pena di morte.

Consigliata dal fidanzato e dagli amici, fugge da casa e chiede aiuto ai Carabinieri

Foto dei Carabinieri Alto Reno Terme

Una ragazza maggiorenne ha chiesto aiuto ai Carabinieri di Alto Reno Terme perché temeva per la propria incolumità, minacciata dalla sua famiglia di nazionalità non italiana che non tollerava l’idea di vedere la figlia sposarsi con un ragazzo diverso da quello che loro avrebbero voluto imporle, stabilendo una pena di morte se avesse violato la tradizione, convolando a nozze di nascosto. 

Aiutata dal fidanzato e da alcuni amici, tutti stranieri, che le hanno consigliato di rivolgersi all’Arma dei Carabinieri, la promessa sposa si è presentata nella caserma ad Alto Reno Terme , chiedendo aiuto ai militari e raccontando le minacce ricevute dalla famiglia, il cui tenore delle frasi si stava facendo sempre più preoccupante.

I Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna, disposti alla ricezione del pubblico nelle caserme dislocate sul territorio, sono qualificati e costantemente aggiornati sulle metodologie di approccio nella gestione di problematiche familiari, come quella accaduta alla ragazza, vittima di maltrattamenti in famiglia.

Comando Provinciale Carabinieri Bologna


Continuano i controlli dei Carabinieri per verificare il rispetto delle disposizioni Anti-coronavirus.

Sanzioni e denunce. Individuati anche due latitanti, un pakistano e una rumena


Foto dei Carabinieri di Bologna
Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

Nella giornata di ieri, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bologna hanno identificato 605 persone durante i controlli, con particolare attenzione alle “Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale”, come previsto dalla normativa sul Nuovo coronavirus. Nonostante le raccomandazioni sui comportamenti sociali da tenere per evitare la diffusione del virus, alcuni continuano a violarle, contribuendo a incrementare la diffusione della pandemia. A Bologna, una “Task force” capeggiata dai Carabinieri della Stazione Bologna, col supporto del Nucleo Radiomobile Carabinieri di Bologna e degli Agenti della Polizia Locale, ha identificato, con una certa difficoltà dovuta a comportamenti poco collaborativi, una trentina di giovani che si erano ammassati davanti agli esercizi pubblici situati nel Quartiere Saragozza (sono centinaia gli esercizi pubblici controllati nella serata di ieri a Bologna e in Provincia dai Carabinieri del Comando Provinciale). La titolare di un locale è stata sanzionata per aver continuato a svolgere l’attività di ristorazione in un orario non consentito dalla normativa anti Covid-19, mentre due clienti sono stati sanzionati perché non indossavano la mascherina di protezione. La stessa mancanza di collaborazione è stata riscontrata dai Carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale che, durante i controlli, si sono trovati costretti, oltre all’elevazione di tre sanzioni per la normativa anti Covid-19, a denunciare per minaccia e oltraggio a un pubblico ufficiale un 53enne italiano che era andato su tutte le furie, minacciando i militari che stavano applicando la normativa, sanzionandolo per la mascherina di protezione non indossata. L’incremento di militari impiegati nei controlli del territorio dal Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, ha portato anche all’identificazione di due latitanti, un pakistano, irregolare sul territorio italiano dal 2018, rintracciato presso un autolavaggio situato in Valsamoggia e una rumena sulla ventina scovata in un albergo di Anzola Emilia. La ragazza era destinataria di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’Autorità Giudiziaria di Macerata che aveva avviato le indagini, coordinando i Carabinieri della Compagnia di Camerino (MC), per individuare una coppia di criminali, tra cui la rumena in fuga nel bolognese e nascostasi nell’albergo, responsabili di furti con destrezza commessi ai danni di anziani ultra settantenni. Un fatto singolare emerso durante i controlli, è accaduto in un centro commerciale situato in Provincia di Bologna, dove gli addetti alle vendite e alla sicurezza si sono rifiutati di fare entrare una giovane cliente che non indossava la mascherina di protezione, nonostante l’esibizione di un certificato medico mostrato dalla ragazza che la esonerava per motivi di salute a indossare il dispositivo di protezione. Sul caso in questione, i Carabinieri della Compagnia di Borgo Panigale hanno avviato gli accertamenti.


Sasso Marconi. Il gruppo consiliare Dimmi vota 'ni' alla variante al Piano Regolatore. Veronesi no.

 


Differenziazione all'interno del gruppo consiliare Dimmi. A un provvedimento che prevede il ricupero di situazioni in piano regolatore a rischio per la prossima entrata in vigore della regolamentazione regionale in materia, il gruppo si è astenuto, mentre Marco Veronesi ha votato no.

Il provvedimento salvaguarda per lo più i diritti acquisiti di coloro che avevano una opportunità di edificazione in piano e hanno sempre pagato la rata annuale dell'Imu, ma, per situazioni oggettive o comunque degne di salvaguardia, non sono riusciti ad attuarle all'interno dell'arco di validità temporale del piano regolatore.

La proposta è stata illustrata dall'assessore Gianluca Rossi che ha elencato in modo dettagliato tutte le varianti, cui ha replicato caso per caso il consigliere Veronesi. 

Ma ciò che ha sorpreso sono state le dichiarazioni di voto: mentre il capogruppo della Dimmi, Marco Mastacchi, pur esprimendo riserve, giudicava positivo il fatto che la Giunta avesse operato per onorare i diritti acquisiti dei contribuenti e anzi sottolineava che altri potrebbero, pur essendo nelle stesse condizioni dei salvaguardati, non essere stati informati e quindi perdere inconsapevolmente dei diritti, dichiarava l'astensione del gruppo.

Marco Veronesi, dello stesso gruppo, invece annunciava il suo voto contrario in linea con le sue prese di posizione passate quando era consigliere comunale per la Lista Civica Sasso Libera, pur dichiarando di apprezzare questa maggioranza e l'assenza di due consiglieri, la cui partecipazione al voto avrebbe potuto dare forma all'ipotesi di ' interesse privato in atti di ufficio'.

L'accaduto ha sorpreso, sia per l'apprezzamento rivolta alla maggioranza di Veronesi che però ne ha bocciato la proposta, sia l'indifferenza con cui il resto del gruppo Dimmi ha accettato lo 'strappo' di Veronesi.

Abbiamo considerato il fatto che a suo tempo Veronesi ha fortemente criticato e votato contro la proposta di piano regolatore che ora si esaurisce e di conseguenza accettato che non avallasse l'ultima 'coda' operativa di quel piano”, spiega il capogruppo della Dimmi Marco Mastacchi. “Nessuna spaccatura nel gruppo, ma semplicemente l'accettazione di diverse opinioni”, ha concluso.

Siamo solo all'inizio del mandato e ci sarà quindi modo di verificare se si tratta di un episodio o del sopraggiungere di un malessere più serio. Come si suol dire ' chi vivrà vedrà'.

 

La consigliera metropolitana Erika Seta non partecipa al voto per la nomina del rappresentante di opposizione nel Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto


La consigliera ( nella foto) dichiara:

In merito alla nomina del rappresentante della Città metropolitana in capo ai gruppi di opposizione per il Comitato Regionale per le Onoranze ai Caduti di Marzabotto prendo atto della difficoltà di raggiungere un accordo unitario.
Se la prima proposta di candidatura avanzata da Santoni di Rete Civica indicante Carlo Monaco ci trovava in accordo, nel rispetto dello spirito di unità dell’opposizione, di presenza sul territorio dato il suo attuale incarico di Assessore, elemento considerabile quale valore aggiunto, candidatura poi fatta saltare in aula dallo stesso gruppo che lo aveva proposto, la candidatura del collega Mengoli risulta politicamente irricevibile, data la sua appartenenza politica.
Prendo atto della volontà, da parte di alcuni gruppi, di voler mantenere una continuità politica all’interno di un Comitato che, se da una parte gestisce ingenti risorse economiche, dall’altra parte ha visto le dimissioni di entrambi i membri della Città metropolitana, una del Pd ed una di opposizione, per mancato coinvolgimento nella operatività anche istituzionale del Comitato. Atto che avrebbe dovuto generare una profonda riflessione bipartisan.
Presentare un ulteriore candidato in aula sarebbe stato un esercizio di stile privo di contenuto, dati i numeri al voto.
Dato il senso delle istituzioni e non ultima la stima verso il collega candidato Mengoli, riteniamo di prendere atto delle scelte ma, non ritenendole consone, ho scelto, a nome del gruppo, di non partecipare al voto.”

Erika Seta
Capogruppo Uniti per l’Alternativa della Città metropolitana di Bologna


Dov'è finito il Consorzio Olivicoltori di Sasso Marconi ?


Come mai il Consorzio Olivicoltori dei Colli Bolognesi non funziona ?” è il secco interrogativo che il consigliere comunale della Lega, Mauro Muratori (nella foto) , ha posto all'amministrazione comunale. Il Comune è fra l'altro uno fra i soci fondatori. “La nuova realtà associativa, che è attiva dal 2003, ha visto negli anni l’erogazione da parte del Comune di circa 35.000 euro per l’acquisto di piante certificate di olivo che sono state distribuite agli agricoltori interessati. 

Il frutto delle piantumazioni ha prodotto discreti e riconoscibili livelli di qualità, tant’è che nell’ambito della Rassegna Pandolea, tenutasi presso il Ministero dell’Agricoltura, l’olio prodotto dagli Studenti dell’Istituto Professionale Ferrarini di Sasso Marconi, si è classificato al TERZO posto. Si spera di trovare una soluzione idonea a incrementarne la produzione di cui beneficerebbe sicuramente tutto il Comune di Sasso Marconi,” precisa Muratori nella sua richiesta.


All'interrogazione ha dato risposta l'assessore Raschi che, dopo aver chiarito che il Comune si era reso promotore, anche con un significativo contributo economico, per avviare l'importante coltivazione che ha interessanti precedenti nell'economia agricola dell'area, ha poi lasciato che il Consorzio camminasse con le proprie 'gambe' e quindi l'amministrazione è passata agli organismi con cui si era strutturata la nuova realtà. Quindi alla domanda di Muratori i più preparati a dare una risposta esaustiva e concreta erano certamente le componenti consortili.

Alla rassegnata reazione in consiglio comunale, il consigliere della Lega, ha fatto seguire un comunicato in cui scrive:

"Sono senza parole per la risposta ricevuta all'interrogazione che ho fatto sul Consorzio olivicoltori. Realtà che esiste ancora a Sasso Marconi ma che, da quello che ho capito. non ha mai funzionato. Volevo solo un chiarimento e cercavo di spronare il Comune a dare un patrocinio, anche senza la partecipazione al Consorzio. Speravo in un po' più di interesse. Sono rimasto sconcertato.  Le piantumazioni di olivi hanno anche portato alla premiazione da parte di un organismo nazionale. Una produzione di nicchia, come l’olio extravergine del nostro territorio, merita di essere valorizzata e ciò darebbe un beneficio a tutto il Comune. Ora vorrei sapere  se i vecchi consorziati olivicoltori siano ancora interessati alla sopravvivenza del loro Consorzio e sono disposti a lavorare tutti insieme per avere  un frantoio in loco”.

 


venerdì 30 ottobre 2020

In Emilia Romagna contagio Covid sale ma criticità ancora 'moderata'

Preoccupano ricoveri, Rt a 1,63. Donini, 'il sistema regge'

Aumenta, in Emilia-Romagna, l'indice del contagio. Ma secondo l'Istituto Superiore della Sanità, che ha fatto un monitoraggio dei dati sulla scorsa settimana, non è una delle undici regioni a rischio più elevato. Questo nonostante l'indice Rt, ovvero quello che misura la trasmissibilità dei casi sintomatici, sia salito a 1,63, al di sotto della media nazionale di 1,7, ma comunque al di sopra della soglia 'di guardia' di 1,5.

Se l'Emilia-Romagna non fa parte delle undici regioni per le quali sta già suonando l'allarme, tuttavia, è soprattutto perché secondo l'Iss al momento c'è un impatto del Covid sui servizi assistenziali considerato 'basso'. Per questo, allo stato, la criticità è considerata "moderata", ma con probabilità alta di progressione.

E i numeri delle ultime 24 ore, diffuse nel bollettino della regione, lo dimostrano: si è infatti registrato, come avviene ormai da giorni, un numero record di nuovi positivi: 1.763, scovati a fronte di 17.577 tamponi. Più di un nuovo positivo su due (929) è asintomatico, individuato cioè grazie all'attività di screening. Si registrano 11 morti, di età compresa fra i 78 e i 99 anni. Il numero di casi attivi sfonda per la prima volta quota 20mila (sono 21.421), ma calano i ricoverati in terapia intensiva che sono quattro in meno rispetto a ieri (119), mentre crescono quelli negli altri reparti Covid, che sono 1.157, 103 in più di ieri.

A preoccupare maggiormente è il numero dei ricoverati: "I dati - ha detto l'assessore alla Salute Raffaele Donini - sono cresciuti cinque volte tanto in 20 giorni e per noi è motivo di tensione e di sforzo infinito per chi lavora nelle strutture sanitarie. Gli ospedali stanno reggendo: questa azione combinata, tra ospedale e medicina territoriale sta reggendo, ma sempre con maggiore fatica e maggiore carico di lavoro".


Coronavirus, a Bologna 343 nuovi contagi


L'Azienda USL di Bologna informa:

 

Sui 343 casi in provincia di Bologna, 166 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 5 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 7 attraverso i test per le categorie più a rischio mentre per 165 nuovi positivi l’indagine epidemiologica è ancora in corso.
Tra i 343 nuovi contagi, 320 sono sporadici e 23 sono inseriti in focolai (familiari e scolastici). 2 casi, infine, risultano importati da fuori regione e 1 caso dall'estero.

 

Covid: nuovo record di contagi in Emilia Romagna, sono 1.763

Undici morti nelle ultime 24 ore, 4 in meno in terapia intensiva

Sono in crescita i contagi in Emilia-Romagna: nelle ultime 24 ore sono stati 1.763, nuovo record, come avviene da giorni. Sono stati fatti 17.577 tamponi e più di un nuovo positivo su due (929) è asintomatico, 307 dei quali individuati grazie all'attività di contact tracing.

Si registrano undici morti, di età compresa fra i 78 e i 99 anni: tre nel Riminese e nel Parmense. Il numero di casi attivi sfonda quota 20mila (sono 21.421), ma calano i ricoverati in terapia intensiva che sono quattro in meno rispetto a ieri (119), mentre crescono quelli negli altri reparti Covid, che sono 1.157, 103 in più di ieri. La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 365 nuovi casi, quindi Bologna (343) e Reggio Emilia (246). (ANSA).



 

Bonus mobilità: dal 3 novembre rimborsi e sconti diventano realtà

Sarà infatti aperta la piattaforma che consentirà, a chi ha già acquistato un mezzo, di chiedere la restituzione di parte del prezzo pagato, e a chi non lo ha ancora fatto, di ottenere un “buono”

bonus bici

L’agevolazione prevista dal Dl “Rilancio”, per dare una spinta alla mobilità sostenibile attraverso l’acquisto di mezzi di spostamento non inquinanti che contribuiscono a decongestionare il traffico dei grandi centri urbani, come le biciclette (non per niente il beneficio è conosciuto anche come bonus bici), prende forma. Dal prossimo 3 novembre, infatti, sul sito del ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, nell’area dedicata “Bonus mobilità 2020” sarà aperta anche agli acquirenti la piattaforma web, già operativa dal 19 ottobre per la registrazione degli esercenti del settore. La registrazione da parte dei negozianti sulla piattaforma del buono mobilità, infatti, è necessaria per partecipare al programma delle agevolazioni.

A partire da questa data, chi ha già comprato un mezzo (entro il 2 novembre) potrà chiedere il rimborso sul prezzo della quota agevolata presentando la fattura o lo scontrino parlante. Chi, invece, non ha ancora effettuato l’acquisto, dal 3 novembre 2020 al 31 dicembre 2020 potrà acquistare beni e servizi esclusivamente presso gli esercenti accreditati, il cui elenco è disponibile sull'applicazione web e chiedere la generazione del “buono mobilità” da utilizzare per ottenere lo sconto presso l’esercente prescelto tra coloro che si sono registrati sul sito ad hoc. In pratica, i cittadini che hanno comprato in anticipo (dal 4 maggio e fino al giorno prima dall’attivazione dell’applicazione
web) riceveranno il rimborso con un bonifico, quelli che lo faranno dopo si vedranno assegnato un “buono mobilità” da consegnare al negoziante accreditato, il quale sarà poi rimborsato dal ministero. Il tutto nei limiti delle risorse disponibili.

Stiamo parlando del bonus introdotto, in particolare, dall’articolo 229 del decreto “Rilancio” (vedi “
Dl “Rilancio” a piccolo dosi – 16. Al via il bonus mobilità”) consistente in un contributo pari al 60% della spesa sostenuta e, comunque, in misura non superiore a 500 euro, per l’acquisto di biciclette nuove o usate, sia tradizionali che a pedalata assistita, handbike nuove o usate, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica (ad esempio monopattini, hoverboard e segway).
Il contributo è valido anche per l’utilizzo di servizi di mobilità condivisa a uso individuale (esclusi quelli mediante autovetture): una modalità di spostamento che prevede l’uso di mezzi e veicoli “condivisi” messi a disposizione da operatori pubblici e privati, cioè i servizi di “
sharing mobility” (ad esempio, scooter sharing e bike sharing) fruibili in numerose città d’Italia.
Non si possono acquistare accessori e/o componentistica (telai, ruote, motori elettrici, caschi, batterie, catene, lucchetti, eccetera).

Il buono mobilità può essere richiesto una sola volta e per l’acquisto di un solo bene e, fanno sapere dal ministero, va utilizzato entro 30 giorni dalla relativa generazione e comunque entro il 31 dicembre 2020, pena l’annullamento.

Infine, considerato che per accedere all'applicazione è necessario disporre delle credenziali Spid (Sistema pubblico di Identità digitale), ricordiamo, a chi non ne fosse ancora sprovvisto, di attivarle al più presto, anche perché utili per l’accesso a tutta una serie di servizi
online offerti dalla pubblica amministrazione.

 

Dubbio, da Fisco Oggi.it

Approvato il Restyling allo Stadio Dall’Ara

Dalla Giunta via libera all’interesse pubblico del progetto presentato dal Bologna F.C.

 

La Giunta del Comune di Bologna guidata dal Sindaco Virginio Merola ha dichiarato l’interesse pubblico della proposta di riqualificazione e ammodernamento dello Stadio Dall’Ara presentata dal Bologna F.C. SpA con la società Bologna Stadio SpA.

È l’importante passo che ora permetterà di presentare il progetto definitivo sul quale si aprirà la conferenza decisoria della durata di 120 giorni al termine della quale il progetto approvato andrà a base di gara che dovrà concludersi entro i successivi novanta giorni.

Sulla base del percorso individuato dalla Legge sugli stadi, il via libera della Giunta segue la presentazione della proposta da parte del Bologna F.C. e la conclusione positiva della Conferenza preliminare dei servizi che era stata avviata lo scorso 24 luglio nella quale si sono espressi, oltre al Comune, istituzioni, enti e gestori di pubblici servizi.

“Soprattutto in giorni come questi ci sembra impossibile pensare al futuro, stretti come siamo nel presente della pandemia. Per questo saluto con grande soddisfazione la delibera approvata perché mette un altro mattone sulla riqualificazione di un quadrante strategico della nostra città – ha sottolineato il Sindaco Virginio Merola -. L’operazione stadio porterà beneficio a Bologna intera innescando un circuito virtuoso di investimenti, occupazione e quindi sviluppo. Il Comune, grazie a un bilancio in salute nonostante il coronavirus, sarà partner di un intervento fondamentale”.

 

Casalecchio di Reno. L'edizione 2020 di Politicamente Scorretto rinviata al 2021

Il Comune informa:

 Le ultime disposizioni governative sul contenimento dell’emergenza sanitaria in corso vietano gli spettacoli teatrali e rendono possibili solo in modalità di videoconferenza incontri e convegni.

Da sempre queste attività sono il fulcro della rassegna stampa Politicamente Scorretto che indaga i temi della legalità in una chiave a metà strada tra l’arte (letteratura, cinema, teatro, fumetto...) e l’indagine di approfondimento. La presenza del pubblico, anche fisica, per interazioni, domande e dibattiti costituisce la cifra degli eventi e farne a meno comporta un ridisegno organizzativo che per quest’anno non è possibile fare.

Conscia della necessità di attenersi alle indicazioni sul contenimento della curva epidemiologica, l’Amministrazione comunale di Casalecchio di Reno ha quindi deciso di rinviare alla primavera 2021, nel mese di aprile, la prossima edizione di Politicamente Scorretto che avrebbe dovuto tenersi dal 18 al 22 novembre.

 Speriamo tutti che ci saranno le condizioni per ritornare ad incontrarci in presenza e viverla appieno.

giovedì 29 ottobre 2020

Coronavirus: in Emilia Romagna nuovo record, 1.545 nuovi casi

Quattro persone in più ricoverate in terapia intensiva, 8 morti

 

Sfonda quota 1.500 il dato dei nuovi casi di coronavirus in Emilia-Romagna: secondo il bollettino della Regione, aggiornato alle 12, rispetto a ieri sono stati rilevati 1.545 nuovi contagi su quasi 22mila tamponi.
    L'età media dei nuovi positivi è di 43 anni. Aumenta anche il numero delle vittime: altre 8, per lo più ultra ottantenni e novantenni ma anche una donna di 65 anni e un uomo di 72 (tre in provincia di Modena, due a Bologna e Parma e uno a Piacenza). In terapia intensiva ci sono quattro pazienti in più per un totale di 123. Negli altri reparti Covid sono state ricoverate altre 55 persone, per un totale di 1.054.
    La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 7,1%. Dei nuovi contagiati, sono 741 gli asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali. Le province con più contagi sono Bologna con 305 nuovi casi, poi Reggio Emilia (288), Modena (283), Piacenza (159), Parma (140), Rimini (108), Ravenna (91), Ferrara (42). Poi Forlì (55), Imola (44) e Cesena (30). (ANSA).


 

Coronavirus, a Bologna 305 nuovi contagi. 30 registrati in 22 istituti scolastici nel bolognese. Una classe in quarantena ad Anzola dell’Emilia

Sui 305 casi in provincia di Bologna, 136 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 6 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, mentre per 163 nuovi positivi l’indagine epidemiologica è ancora in corso.

Tra i 305 nuovi contagi, 273 sono sporadici e 32 sono inseriti in focolai (familiari e scolastici). 1 caso, infine, risulta importato da fuori regione, nessuno dall'estero.

 

Relativamente ai focolai scolastici, ieri, 28 ottobre, sono stati notificati al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Ausl di Bologna 30 casi di positività a Sars-CoV-2 riconducibili a 22 diversi istituti scolastici di Bologna, Anzola dell’Emilia, Budrio, Casalecchio di Reno, San Giorgio di Piano, San Giovanni in Persiceto, Valsamoggia

 

·    Un caso, sintomatico, frequenta il Liceo “Galvani” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 20 ottobre

·    Un caso, sintomatico, frequenta il Liceo “Laura Bassi” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 21 ottobre

·    Due casi, entrambi sintomatici, frequentano, in classi diverse, il Liceo “Sabin” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola, per entrambe, è stato lo scorso 21 ottobre

·    Un caso, sintomatico, frequenta il Liceo “Arcangeli” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 21 ottobre

·    Due casi, entrambi sintomatici, frequentano, in classi diverse, il Liceo “Righi” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato, per il primo caso, lo scorso 23 ottobre e per il secondo caso lo scorso 22 ottobre

·    Un caso, sintomatico, frequenta il Liceo “Copernico” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 19 ottobre

·    Un caso, sintomatico, frequenta l’Istituto Superiore “Aldini Valeriani” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 21 ottobre

·    Un caso, sintomatico, frequenta l’Istituto Superiore “Salesiano” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 21 ottobre

·    Un caso, sintomatico, frequenta il Liceo dell’Istituto Paritario “Manzoni” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 23 ottobre

·    Un caso, sintomatico, frequenta la scuola media dell’Istituto Paritetico “S. Alberto Magno” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 22 ottobre

·    Un caso, sintomatico, frequenta la Scuola Primaria “Bottego” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 16 ottobre

·    Un caso, sintomatico, frequenta il nido comunale “De Giovanni” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 22 ottobre

·    Un caso, sintomatico, frequenta il nido comunale “Allende” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 23 ottobre

·    Un caso, sintomatico, è un educatrice del nido comunale “Coccheri” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 23 ottobre

•    Quattro casi, tre asintomatici e un sintomatico, frequentano la Scuola Superiore di Primo Grado “Pascoli” ad Anzola dell’Emilia. Per i tre casi asintomatici l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 23 ottobre, per il quarto caso, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 21 ottobre. La classe è in quarantena

•    Un caso, sintomatico, frequenta la Scuola Primaria a Budrio, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 26 ottobre

•    Un caso, sintomatico, frequenta l’Istituto Professionale Alberghiero “Veronelli” a Casalecchio di Reno, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 19 ottobre

·    Un caso, sintomatico, frequenta la Scuola Primaria “XXV Aprile” a Casalecchio di Reno, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 22 ottobre

·    Tre casi, sintomatici, frequentano la Scuola Secondaria di Primo Grado “Moruzzi -Ceretolo” a Casalecchio di Reno, l’ultimo giorno di scuola è stato, per un caso, lo scorso 22 ottobre e per gli altri due casi lo scorso 16 ottobre

·    Un caso, sintomatico, frequenta la Scuola dell’Infanzia “Aurora Battaglia” a San Giorgio di Piano, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 23 ottobre

·    Due casi, entrambi asintomatici, frequentano l’istituto Superiore “Archimede” a San Giovanni in Persiceto, l’ultimo giorno di scuola è stato, per un caso, lo scorso 20 ottobre, per l’altro caso, lo scorso 22 ottobre

·    Un caso, sintomatico, frequenta la Scuola Secondaria di Primo Grado “Casini-Savigno” in Valsamoggia, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 24 ottobre

 

Il Dipartimento di Sanità Pubblica, in collaborazione con i Dirigenti scolastici ed i referenti Covid dei ventidue istituti scolastici coinvolti, si è attivato per la presa in carico dei soggetti positivi e dei rispettivi contatti stretti (compagni di classe e personale docente).


Toro infuriato vaga libero a Valsamoggia

Chi lo dovesse avvistare informi il 112

 

Il Comando Provinciale Carabinieri Bologna informa:


I Carabinieri della Stazione di Bazzano e Crespellano sono impegnati nelle ricerche di un toro francese infuriato che è fuggito da un allevamento situato in zona e si è nascosto tra la vegetazione della campagna circostante. In caso di avvistamento dell’animale è possibile chiamare la Centrale del Numero Unico di Emergenza 112, i cui operatori dell’Arma stanno seguendo la situazione, coordinando i militari sul territorio impegnati nelle ricerche.



 

Statale Porrettana bloccata per un incidente a Vergato

Frontale tra due auto. Un ferito

Foto d'archivio

Porrettana chiusa in entrambe le direzioni a causa di un  frontale fra due auto avvenuto al km 61, in prossimità di Vergato. 

Nell'impatto è rimasto ferito uno degli occupanti. 

Sul posto sono presenti le squadre Anas e le Forze dell'Ordine per organizzare il traffico e per i rilievi. 

Si opera per la riapertura della statale. 

 

Ambiente: a Cervia un convegno sulle foreste urbane

Venerdì 30 ottobre interverranno in streaming docenti ed esperti

Dopo quella sanitaria, quella ambientale sarà la sfida più importante del secolo. Più della metà della popolazione mondiale vive oggi in aree urbane, che rappresentano solo il 2% della superficie terrestre ma che consumano circa il 75% delle risorse naturali. In questo contesto, le foreste urbane, giocheranno nei prossimi anni un ruolo sempre maggiore nella lotta ai cambiamenti climatici, ma non solo.
    Per parlare del valore della foresta urbana, degli alberi più in generale e dei cambiamenti climatici, l'Amministrazione comunale di Cervia organizzato il convegno "La bellezza di vivere in una foresta urbana", che si terrà domani, venerdì 30 ottobre, in modalità a distanza (inizio ore 9.30).
    Quindici interventi tenuti da docenti universitari, esperti in materie ambientali, in cui si parlerà di questi temi, che sarà possibile seguire in streaming su Facebook (in italiano) e su YouTube (in inglese).
    Il convegno è organizzato con il Patrocinio di: Ministero dell'Ambiente, Regione Emilia-Romagna, Anci Emilia-Romagna, European Arboricultural Council, Parco Delta del Po, Green City Network, Pubblici Giardini e CerviaAmbiente.


 

Donato al Comune di Sasso Marconi un termoscanner di alta precisione

 

 “Plexa srl”, azienda di Sasso Marconi specializzata in sistemi di sicurezza e controllo degli accessi, ha donato un termoscanner al Comune.


Il termoscanner, consegnato al sindaco Roberto Parmeggiani dal direttore commerciale di Plexa, Gabriele Roda ( a destra nella foto), è dotato di un sensore ad infrarossi ad alta precisione che consente la rilevazione a distanza del volto e la contestuale misurazione della temperatura corporea.

Il dispositivo sarà presto in funzione e verrà utilizzato per la rilevazione della temperatura all'ingresso del Municipio.

Voglio ringraziare Plexa per questo importante e significativo gesto di solidarietà”, ha commentato il sindaco Roberto Parmeggiani.Fa piacere che un’importante realtà produttiva del territorio abbia voluto offrire un contributo concreto in un momento così delicato, mettendo a disposizione dell'Amministrazione comunale uno strumento prezioso per l’attività di prevenzione e tutela della salute pubblica”.

A Casalecchio di Reno raccolti 19.280 euro per la campagna 'Su le Serrande'


Riceviamo:

 Per sostenere il commercio di vicinato, le cui sofferenze si sono acuite durante la fase di lockdown collegata all'emergenza sanitaria, l'Amministrazione comunale di Casalecchio di Reno ha messo in campo azioni che hanno riguardato, da una parte, esenzioni e agevolazioni legate al canone sul suolo pubblico (COSAP) e, dall’altra, “Su le serrande”, la raccolta fondi sul conto corrente del Comune durata da maggio a settembre con l’obiettivo di destinare i soldi raccolti a quelle attività di vicinato rimaste chiuse durante la fase più critica dell’emergenza sanitaria che vede proprio in questi giorni una drammatica ripresa.

L’iniziativa è stata sostenuta anche dalle associazioni di categoria locali Ascom Confcommercio, Confesercenti, CNA e Confartigianato.

 

I fondi della campagna ammontano a 19.280 euro, ringraziamo i singoli cittadini e le aziende Marzocchi Pompe SpA, Free Shark Italia Srl, Nykor Pilot Pen Italia Srl, Ecocap's Srl, Giorgio Fanti SpA, S.I.T. Società Italiana Tecnospazzole che ci hanno permesso di arrivare a questo traguardo.

 

Il Comune, insieme alle associazioni di categoria, è ora al lavoro per individuare la modalità più rapida ed efficace per far arrivare i fondi alle attività che ne hanno più bisogno.

Ulteriori aggiornamenti verranno dati attraverso un successivo comunicato e tutti gli strumenti on e offline a disposizione dell’Amministrazione comunale.

 

mercoledì 28 ottobre 2020

Coronavirus, a Bologna 222 nuovi contagi. 7 registrati in 6 istituti scolastici nel bolognese


AUSL informa:

Sui 222 casi in provincia di Bologna, 90 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 15 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, 4 attraverso i test per le categorie più a rischio, 1 attraverso i test pre-ricovero, mentre per 112 nuovi positivi l’indagine epidemiologica è ancora in corso.
Tra i 222 nuovi contagi, 172 sono sporadici e 50 sono inseriti in focolai (familiari e scolastici). 1 caso, infine, risulta importato da fuori regione, nessuno dall'estero.

Relativamente ai focolai scolastici, ieri, 27 ottobre, sono stati notificati al Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda Ausl di Bologna 7 casi di positività a Sars-CoV-2 riconducibili a 6 diversi istituti scolastici di Bologna, Casalecchio di Reno e San Lazzaro di Savena.

·    Due casi, uno sintomatico l’altro asintomatico, frequentano due diverse classi dell’Istituto Professionale “Belluzzi - Fioravanti” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato, per un caso, è stato lo scorso 22 ottobre, per l’altro caso il 24 ottobre
·    Un caso, sintomatico, frequenta l’Istituto Professionale “Aldini Valeriani” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 20 ottobre
·    Un caso, sintomatico, frequenta il Liceo “Fermi” a Bologna, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 20 ottobre
·    Un caso, sintomatico, frequenta l’Istituto professionale Alberghiero “Veronelli” a Casalecchio di Reno, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 15 ottobre
·    Un caso, sintomatico, frequenta il Liceo “Da Vinci” a Casalecchio di Reno, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 20 ottobre
·    Un caso, sintomatico, frequenta l’Istituto Superiore di Secondo Grado “Mattei” a San Lazzaro di Savena, l’ultimo giorno di scuola è stato lo scorso 21 ottobre

Il Dipartimento di Sanità Pubblica, in collaborazione con i Dirigenti scolastici ed i referenti Covid dei sei istituti scolastici coinvolti, si è attivato per la presa in carico dei soggetti positivi e dei rispettivi contatti stretti (compagni di classe e personale docente).

Covid: in Emilia Romagna, calano i contagi, ma crescono i ricoveri

Bonaccini, screening prosegue anche per gli asintomatici

Se da un lato calano i contagi giornalieri da Covid in Emilia-Romagna, dall'altro continuano ad aumentare i ricoverati: sono le due facce dei dati della pandemia che fotografano la situazione dell'Emilia-Romagna nelle ultime 24 ore. Rispetto a ieri si registrano infatti 1.212 casi in più, su un totale di 21.376 tamponi. Dall'inizio dell'epidemia il numero di positivi supera quota 50mila (50.494). Dei nuovi positivi sono 582 gli asintomatici, 196 erano già in isolamento.
    E mentre si contano quattordici nuovi morti, tra i 72 e i 91 anni (quattro a Ravenna, tre a Bologna e Parma, due a Modena, uno a Reggio e Ferrara), aumentano sensibilmente i ricoverati: sono 119 in terapia intensiva, 16 più di ieri e 999 quelli in altri reparti Covid (+65).
    Va avanti, intanto, il sistema di tracciamento: il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini ne ha parlato in consiglio regionale, facendo chiarezza anche su un malinteso sorto nei giorni scorsi: le Regioni non hanno mai chiesto di non fare i tamponi agli asintomatici. "Alla luce dei numeri più alti che rendono inefficace la strategia precedente - ha detto - abbiamo chiesto di individuare delle priorità e validare tutti i sistemi di screening oggi presenti nei paesi più avanzati, per non dovere aspettare la lunga e complessa procedura dell'Iss.
    Questa cosa è indispensabile per allargare la capacità di screening, trovare i positivi asintomatici, altro che escluderli, e dare risposte tempestive ai cittadini. In Emilia-Romagna abbiamo attivato un sistema esteso coi test sierologici che ci permette ogni giorno di trovare positivi asintomatici". Bonaccini ha anche annunciato che la Regione aggiungerà 10 milioni di risorse ai ristori previsti del governo, per pubblici esercizi, palestre piscine, operatori culturali, discoteche e i settori più danneggiati.
    Intanto anche a Bologna è andata in scena, in piazza Maggiore, una protesta di gestori di locali o di alberghi, baristi, ristoratori, titolari di palestre, scuole di danza o circoli sportivi, tassisti.
    Alcune centinaia di persone hanno manifestato pacificamente, 'apparecchiando' simbolicamente il Crescentone con piatti e tovaglie.


Multato il gestore di un bar per disubbidienza alle prescrizioni anti Covid e poi denunciato

Uno sfogo sui social incontrollato ha portato alla denuncia per minaccia aggravata, diffamazione aggravata, oltraggio a un pubblico ufficiale, istigazione a delinquere e vilipendio della repubblica delle istituzioni costituzionali e delle forze armate, per aver manifestato, non mera critica, ma puro disprezzo verso l’Arma dei Carabinieri.

I controlli

I Carabinieri hanno sanzionato il gestore di un bar e un suo cliente durante i controlli per verificare il rispetto delle normative sull’emergenza epidemiologica.

Alle 20:40 di ieri, i militari, transitando davanti al locale, si sono accorti che all’interno c’era un cliente che stava bevendo una birra davanti al bancone, contrariamente a quanto disposto dai provvedimenti vigenti, in seguito all’emergenza sanitaria internazionale, in particolare alle “Misure urgenti di contenimento del contagio sull’intero territorio nazionale”.

Il cliente e il gestore sono stati identificati e sanzionati per aver violato le norme anti Covid-19. Qualche ora dopo, infastidito dall’intervento dei militari, il gestore ha pubblicato un video su un social network, proferendo delle frasi nei confronti dei militari che hanno dato luogo a una denuncia nei suoi confronti per i seguenti reati: minaccia aggravata, diffamazione aggravata, oltraggio a un pubblico ufficiale, istigazione a delinquere e vilipendio della repubblica delle istituzioni costituzionali e delle forze armate, per aver manifestato, non mera critica, ma puro disprezzo verso l’Arma dei Carabinieri.

 

Covid: 1.212 nuovi casi e 14 morti in Emilia Romagna

Lieve calo dei positivi giornalieri, aumentano i ricoverati

Lieve calo dei contagi giornalieri in Emilia-Romagna, ma continuano a aumentare ricoverati e morti per Coronavirus. Rispetto a ieri si registrano 1.212 casi in più, su un totale di 21.376 tamponi e dall'inizio dell'epidemia il numero di positivi supera quota 50mila (50.494).
    La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti passa così dal 6,6% di ieri al 5,7% di oggi. Dei nuovi contagiati, sono 582 gli asintomatici, 196 erano in isolamento e 326 sono state individuati in focolai già noti. L'età media dei nuovi positivi è 43,3 anni.
    La situazione dei contagi nelle province vede quella di Modena con 280 nuovi casi, poi Bologna (222), Reggio Emilia (171), Rimini (114), Ravenna (96), Piacenza (91), Parma (75).
    Poi la provincia di Ferrara (57), l'Imolese (37), Cesena (36) e Forlì (33).
    I casi attivi sono 18.230 (+1.153), in isolamento a casa 17.112 (+1.072), il 93,8%. Quattordici i nuovi morti: quattro in provincia di Ravenna (una donna di 91 anni e tre uomini di 78, 90 e 91 anni), tre in provincia di Bologna (tre uomini di 73, 82 e 95 anni), tre in provincia di Parma (uomini di 72, 88 e 89 anni), due in provincia di Modena (2 uomini di 80 e 81 anni), uno in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 85 anni) e uno in provincia di Ferrara (un uomo di 91 anni). I ricoverati in terapia intensiva sono 119 (+16), 999 quelli in altri reparti Covid (+65). Le persone complessivamente guarite salgono a 27.671 (+45 rispetto a ieri).


Alla riunione al capezzale della Ferrovia Porrettana c'erano in tanti. Notata l'assenza RFI



Sergio Salsedo informa:

Lunedì pomeriggio in collegamento remoto si è tenuto l'incontro richiesto all'assessore regionale dall'Unione dei Comuni dell'Appennino per discutere della situazione della Ferrovia Porrettana.

Erano collegati l'assessore Corsini e il suo staff, l'amministratore delegato di Trenitalia/TPER Tullio, il rappresentante degli utenti Valerio Giusti e per le amministrazioni locali oltre a me i sindaci Franco Rubini, Giuseppe Argentieri, Valentina Cuppi e gli assessori Nicolò Savigni e Alessandro Raschi.

Spiccava per la propria assenza RFI che non ha ritenuto di intervenire.

A nome dell'Unione ho aperto la riunione rappresentando la grave situazione in cui si trova la linea sulla quale, a dispetto dei rilevanti investimenti fatti dalla regione e dei ricorrenti proclami di noi amministratori che prospettiamo il trasporto ferroviario come soluzione ideale alle necessità di mobilità delle persone della nostra valle, ciclicamente si verificano periodi di crisi in cui ritardi, cancellazioni e limitazioni delle corse rendono il sistema inaffidabile e sottopongono l'utenza a disagi enormi, costringendo molti ad utilizzare il mezzo privato con i conseguenti costi economici ed ambientali.

Mi sono augurato che gli interlocutori aziendali non ci prospettassero la solita teoria, basata su dati statistici relativi all'insieme delle corse, per cui alla fine "viviamo nel migliore dei mondi possibili" e anzi dobbiamo ringraziare perché "ci sono linee messe molto peggio". Come vedremo purtroppo questo è esattamente quello che è successo...

Dopo di me Valerio Giusti ha fornito un'esauriente panoramica delle cause dei problemi ricorrenti: inadeguatezza dei mezzi assegnati, problemi di gestione della linea, guasti ed incidenti ai passaggi a livello. Ed ha avanzato alcune proposte quali la reintroduzione degli Stadler in almeno alcune coppie di corse, e la realizzazione di sistemi di avviso più efficaci in corrispondenza dei passaggi a livello vista la frequenza degli incidenti. Valerio ha anche ricordato come i previsti lavori per l'adeguamento dei profili delle gallerie NON siano stati svolti.

Nel suo intervento Franco Rubini ha ribadito l'esistenza di frequenti disservizi e ha chiesto il ripristino di un livello di qualità degno della nostra regione.

Purtroppo come temevo nella sua replica Tullio ha riconosciuto solo che si è avuta una specifica settimana in cui si sono verificati diversi disagi, per i quali si è scusato... dopodiché come da copione ha negato che la Porrettana sia soggetta a problemi seri, ha rivendicato un livello di servizio elevato e inevitabilmente ha invitato a confrontare la situazione con quella di "ben altre" linee.

Sia io che Giusti abbiamo contestato questa interpretazione, ricordando come il notevole carico di viaggiatori della nostra linea implica che se anche una percentuale apparentemente minima di corse ritarda o viene cancellata, si ha un impatto su migliaia di cittadini. E che i puntuali resoconti del comitato sono disponibili a dimostrazione che i problemi non sono né episodici né limitati nel tempo.

Purtroppo come spesso capita, non si è quindi avuta nessuna presa in carico della responsabilità né proposte effettive per risolvere i problemi.

Da parte sua l'assessore Corsini, a parte ribadire l'importanza della linea e rivendicare gli importanti investimenti fatti, ha proposto di tenere tra 30 giorni una nuova riunione per verificare l'evoluzione della situazione.

Unica nota positiva dal mio punto di vista. Corsini ha annunciato che il raddoppio almeno parziale della linea è stato inserito dalla regione tra le proposte prioritarie delle opere finanziabili con il recovery fund. Speriamo che questa sia la volta buona per rendere reale un potenziamento infrastrutturale che avrebbe anche ricadute sulla affidabilità del servizio ed aprirebbe la strada a possibili rimodulazioni dello schema di esercizio, con l'introduzione di corse veloci a lunga percorrenza.

Certo è che se non si ottengono dai gestori impegni chiari a risolvere i problemi di affidabilità del materiale circolante, e ad affrontare le cause arcinote di problemi alla linea - a partire dai passaggi a livello - ci ritroveremo ancora a vivere giornate campali come quelle viste più volte nelle ultime settimane. Ed avremo sempre più gente costretta ad abbandonare il treno e ricorrere all'auto per poter raggiungere in tempi certi il luogo di lavoro o di studio.

A Vergato un 25enne senegalese è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale

Non si era fermato al posto di controllo


Foto dei Carabinieri
Il Comando Provinciale Carabinieri Bologna informa:

Nel corso del mese, i Carabinieri hanno accertato 3.869 violazioni al Codice della Strada. Di recente, oltre alle violazioni che i militari hanno elevato a carico degli utenti della strada, tre automobilisti sono stati denunciati per fatti accaduti in Provincia di Bologna. A Molinella , un 35enne marocchino è stato denunciato dai Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile per guida sotto l’effetto dell’alcol. L’uomo, recentemente coinvolto in un incidente stradale, è stato denunciato perché il prelievo di sangue cui era stato sottoposto presso una struttura sanitaria, ha rilevato che al momento dei fatti era ubriaco. Per il 35enne marocchino sono scattati il ritiro della patente di guida e il sequestro dell’automobile. A Vergato , un 25enne senegalese è stato denunciato per resistenza a un pubblico ufficiale per non essersi fermato a un posto di controllo alla circolazione stradale. Raggiunto dai militari e identificato, il giovane ha riferito di essere fuggito perché stava guidando con il foglio rosa. A San Martino in Argine , i Carabinieri hanno denunciato una 43enne moldava per lesioni personali. La denuncia è scaturita nel corso delle indagini che i militari avevano avviato per risalire all’identità di un’automobilista che aveva schiacciato il piede di un’altra utente della strada che si era momentaneamente fermata in via Selva per accompagnare i due figli piccoli a raccogliere le more di un rovo selvatico situato lungo la strada. Irritata dalla presenza del veicolo che le stava ostruendo il passaggio, facendole perdere tempo, l’automobilista alla guida del SUV, dopo aver litigato con la malcapitata, un’insegnante italiana sulla quarantina, riprendeva la marcia, nonostante lo spazio ridotto, schiacciandole un piede. Vedendola urlare per il dolore, invece di scusarsi e prestarle soccorso, la 43enne moldava, scendeva dal SUV e la prendeva a schiaffi. Di fronte alla scena, il passeggero del SUV, invece di intervenire per riportare la calma, rincarava la dose minacciando la vittima. Per questo, anche il passeggero del SUV, 45enne italiano, è stato denunciato per minaccia. L’insegnante, soccorsa dai sanitari del 118 è stata medicata e dimessa con una prognosi di cinque giorni.

Don Dario ritornerà nel Santuario di Sasso Marconi

Don Dario Zanini ( nella foto) troverà l'ultima dimora nel Santuario della Madonna di Sasso Marconi. La tomba sarà collocata nel pavimento, all'entrata dell'edificio religioso, ora in corso di ristrutturazione, per il quale don Dario si è adoperò instancabilmente. La dignità di Santuario nel dopoguerra si era infatti offuscata per la perdita dell'immagine originaria della Beata Vergine, venerata dai sassesi, e non solo, da oltre sette secoli, prima nella grotta santuario della Rupe, poi nella chiesa costruita per Lei nel centro del Borgo. Salvata dal crollo della Rupe non fu possibile salvarla delle bombe della guerra, che si presero non solo l'immagine della Madonna, ma anche la chiesa completamente distrutta. Don Dario riposerà quindi per sempre nel Santuario che ha servito con instancabile slancio per oltre sessantanni. Un tributo dovuto, oltre a un fatto di giustizia. Si sta già costruendo l'Urna che dovrà accogliere le sue spoglie e si pensa di attuare il trasferimento da Brigola, il cui cimitero ora ne ospita la tomba, in occasione di quello che sarebbe stato il suo centesimo compleanno. Quindi nel 2024.

La novità è stata riferita da don Paolo in occasione dell'incontro pubblico di San Lorenzo, in cui il sacerdote e i tenici professionisti, l'architetto Moreno Cassani, progettista, e l'ingegner Mirco Cioni, direttore dei lavori, facevano il punto sullo stato dell'opera in corso. Lavori che comporteranno una profonda ristrutturazione, riorganizzazione, ammodernamento e adeguamento della chiesa, della canonica e delle strutture socio-culturali che completano l'ampia costruzione religiosa. L'impegno di spesa supera il milione e duecentomila euro.

Fra i tanti lavori, alcuni per dare un'idea dell'ampiezza dell'intervento. Nella chiesa verrà ricostruito e alzato di tre gradini il presbiterio con condizionamento e riscaldamento sotto il pavimento, rifatto l'altare, riorganizzata la navata per consentirne una capacità di 300 posti a sedere, rivisti tutte le cappelle laterali e tutti gli spazi interni. L'impiantistica sarà a risparmio energetico e con comandi anche in remoto. La cantoria verrà ampliata e anch'essa riorganizzata. La canonica avrà un ascensore interno per la comunicazione fra i tre piani ( l'interrato, il primo e il secondo) per consentire di ospitare incontri organizzativi e religiosi. Conterrà , fra l'altro, l'appartamento per il sacerdote e le stanze per i collaboratori e altri sacerdoti. Si presuppone che il Santuario diventi il punto organizzativo religioso di una vasta area per sopperire alla diminuzione di vocazioni. Già ora Badolo, Battedizzo e Sirano sono state aggregate a Sasso Marconi e presto lo saranno Fontana e San Leo. Il teatrino è stato completamente riorganizzato anch'esso con la riapertura di due finestre sulla parete sud per avere più luce, dotato di bagni e docce di servizio anche al campo del prete e di di una nuova e capace cucina rispettosa del prescrizioni in materia. Si presume che i lavori termino in maggio del prossimo anno e si conta di trasferire l'immagine della Madonna del Sasso, ora collocata nell'oratorio di Sant'Appollonia , nel suo santuario proprio nel mese a Lei dedicato. Alla cerimonia presiederà l'arcivescovo di Bologna che guiderà la processione di traslazione dall'oratorio al Borgo in una cerimonia suggestiva: giunto in piazza il corteo troverà le porte del santuario chiuse. Il cardinale busserà e gli sarà aperto e sarà ancora il prelato a portare a dimora l'immagine sacra.

L'immagine della Madonna troverà sede in una una cappella laterale, quella ora dedicata a Sant'Antonio, la cui statua, unica risparmiata dalle bombe, verrà collocata in un posto d'onore. Don Paolo ha spiegato che la collocazione dell'immagine della Madonna è stata decisa dall'organismo deputato della Curia, la Commissione Liturgica Arte Sacra, che l'ha motivata con queste parole: “ L'immagine della Madonna del Sasso, proprio per una sua maggiore valorizzazione e perché possa essere meglio venerata dai fedeli con fiori, luci, preghiere ed ex-voto, si propende per collocarla nella cappella ora dedicata a S.Antonio, nella cornice di marmo già presente. In tal modo avrà una collocazione sua propria e non sembrerà sempre in collocazione provvisoria e in tenuta da viaggio e nelle ricorrenze annuali straordinarie potrà essere collocata con onore in presbiterio, evidenziando meglio la differenza tra i tempi ordinari e quelli straordinari”.

L'intraprendenza di don Paolo ( nella foto) ha riservato un'altra novità: si intende intervenire anche nel complesso religioso di San Lorenzo per completare il recupero seguito al crollo di un soffitto, adattare spazi alla attività di catechesi per i bambini, riorganizzare l'edificio del custode per rendere possibile l'utilizzo ottimale agli scouts e ricollocare in modo adeguato l'ampio e bellissimo presepe meccanico che arricchisce il complesso.

Tutto ciò testimonia il grande attaccamento di don Paolo alla comunità parrocchiale che gli è stata affidata e il suo apostolato rimarrà uno dei più significativi nella storia del Santuario.