lunedì 31 maggio 2021

Covid: in Emilia Romagna meno di 200 nuovi casi, tre vittime

Negli ospedali lieve rimbalzo di ricoveri, 10 pazienti in più

© ANSA

Meno di duecento nuovi casi di coronavirus in Emilia-Romagna e tre vittime con Covid-19 in regione, mentre negli ospedali c'è un lieve rimbalzo di ricoveri con dieci pazienti in più rispetto a ieri. È quanto emerge dal bollettino quotidiano della Regione.

    I contagi sono 188 rilevati su 8.506 tamponi delle ultime 24 ore (un numero minore della media come sempre accade nel weekend). Età media 36 anni. Tre sono le vittime registrate oggi, due uomini di 81 e 93 anni nel Bolognese e un 67enne nel Riminese. Il totale dei morti da inizio pandemia è di 13.186. In terapia intensiva ci sono ad oggi cento pazienti, uno in più rispetto a ieri, e nei reparti Covid 530 persone (nove in più).
    Nelle province, Modena in testa con 38 nuovi casi nelle ultime 24 ore, seguita da Parma (32). Poi Bologna (24), Rimini (22), Forlì (20).
    I casi attivi, cioè i malati effettivi, a oggi sono 15.273 (-487 rispetto a ieri), di cui il 95,8% in isolamento domiciliare.
    Vaccinazioni: alle 15 risultano somministrate complessivamente 2.655.315. Sul 978.330 sono i cittadini che hanno completato il ciclo di immunizzazione.


Coronavirus. A Bologna e provincia 24 i nuovi contagi , 548.663 le persone vaccinate. Salgono a 310.534 le prenotazioni


L'Azienda USL di Bologna informa:

 
Dei 24 nuovi casi di positività in provincia di Bologna, 17 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 6 sono stati individuati grazie all’attività di contact tracing, mentre è in corso l’indagine epidemiologica per 1.
Tra i 24 nuovi contagi, 18 sono inseriti in focolai e 6 sono sporadici. Nessun caso è stato importato dall’estero nè da altre regioni.

Sono 350.373 le prime vaccinazioni e 198.290 le seconde, effettuate dal Vaccine Day a ieri, 30 maggio. In totale 548.663.

Salgono a 310.534 le prenotazioni complessive per le fasce di età alle quali è attualmente rivolta la campagna vaccinale.

Un'ape causa l'uscita di strada di un mezzo carico di liquami

E' stato necessario il travaso per poter recuperare e rimettere in strada l'autobotte.


Nel primo pomeriggio di oggi nelle vicinanze di Paganino di Sasso Marconi un mezzo, che stava trasportando per Hera le scorie del depuratore di Lama di Reno, ha sbandato, ha tranciato un tratto di guard rail ed è finito in un campo abbattendo anche una pianta di un filare.

L'autista ha spiegato che stava procedendo regolarmente lungo la Porrettana, in una semicurva, quando un insetto lo ha punto al petto. Nel tentativo di scacciare la presenza sgradita ha abbassato lo sguardo, ha gesticolato con la mano per spaventarlo e ha perso così il controllo del mezzo. Quando ha alzato lo sguardo era troppo tardi. L'autobotte aveva già sfondato il guard rail e il fondo erboso in cui erano finite le ruote non ha permesso di riprendere il controllo e indirizzare il mezzo sulla strada. Fortunatamente nessuna conseguenza per l'autista. Nel campo invaso era all'opera un uomo, lontano però dal punto dell'incidente. Sono in corso le operazioni di travaso del liquame per alleggerire il carico e permettere di rimettere in carreggiata l'autobotte.

 




Casalecchio ha una nuova postazione del 118

Inaugurazione domani  presso la sede della Croce Rossa



Il Comune informa:

Verà  inaugurata domani, martedì 1° giugno, alle 12, presso la Sede della Croce Rossa di Casalecchio di Reno (via Porrettana, 430) la nuova postazione operativa del 118, con un'ambulanza BLSD (Basic Life Support and Defibrillation) a disposizione per fronteggiare le emergenze del territorio in servizio 12 ore al giorno (ore 8-20) tutti i giorni, festivi compresi.

All’inaugurazione  del presidio saranno presenti Massimo Bosso, Sindaco di Casalecchio di Reno, Marco Migliorini, Presidente Croce Rossa Comitato Bologna e rappresentanti dell’Azienda USL di Bologna.

Il nuovo presidio sanitario costituisce una novità per Casalecchio e per tutto il comprensorio limitrofo. La sede che ospita l’ambulanza si trova a pochi passi dal centro di Casalecchio e in posizione strategicamente vicina alle principali arterie stradali.

 

Si va verso i nuovi Centri di Mobilità. Si comincia da Vergato e da Castel San Pietro Terme

Saranno i primi due "hub della mobilità sostenibile" della città metropolitana

La Città metropolitana informa:

Avviato il processo di progettazione partecipata che porterà a ridisegnare l’area intorno alle stazioni del Servizio Ferroviario Metropolitano di Castel San Pietro Terme e Vergato

Dopo l’approvazione delle Linee di indirizzo che hanno tracciato i criteri per la loro progettazione e realizzazione, si entra ora nel vivo con l’avvio dei primi percorsi che porteranno alla definizione dei progetti di fattibilità tecnico-economica dei primi due Centri di Mobilità del territorio: le nuove “porte” di accesso al territorio previste dal Piano Urbano della Mobilità sostenibile-PUMS. 

Castel San Pietro e Vergato fanno quindi da apripista con due progetti pilota, di un piano complessivo più ambizioso, che punta a creare una rete metropolitana di 30 centri su tutto il territorio con l’obiettivo di creare le condizioni per una vera integrazione tra mezzi di trasporto ecologici con una forte attenzione alla riqualificazione urbana. 

Gli appuntamenti che avvieranno i percorsi sono in programma giovedì 27 maggio a Vergato e venerdì 28 maggio a Castel San Pietro Terme con l’inaugurazione dei "cantieri effimeri", punti temporanei dedicati agli incontri con i cittadini e le realtà sociali. 

Entrambi gli incontri saranno aperti dal consigliere metropolitano con delega a Pianificazione e Mobilità sostenibile Marco Monesi, e dai rispettivi sindaci Giuseppe Argentieri per Vergato e Fausto Tinti per Castel San Pietro Terme, interverranno il direttore dell’area pianificazione della Città metropolitana di Bologna Alessandro Delpiano e il team impegnato nel processo di progettazione partecipata. La partecipazione sarà lanciata da una nuova campagna di comunicazione sui poster e sui social network. 

Il percorso di progettazione partecipata "Verso un nuovo Centro di Mobilità per Vergato e Castello" proseguirà con altri appuntamenti che coinvolgeranno in laboratori, passeggiate e incontri, i cittadini e le cittadine, le scuole, le imprese e le realtà sociali dei due comuni. Un viaggio in 5 tappe che porterà a ridisegnare le aree intorno a due stazioni del Servizio Ferroviario Metropolitano, immaginandole come hub di servizi per la mobilità sostenibile e come spazi pubblici accoglienti e integrati con il resto della città. Una visione in cui trasporti, rigenerazione urbana e vita collettiva sono collegati.


I dettagli del programma su pumsbologna.it/centrodimobilita

 

Cos’è un Centro di Mobilità? Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) di Bologna descrive la mobilità come una rete che integra i diversi sistemi di trasporto collettivo e i mezzi privati (auto, moto, bici…), per rendere la mobilità più sostenibile. In questa rete, i Centri di Mobilità (CdM) sono luoghi di interscambio e al contempo nodi urbani di qualità: il PUMS ne prevede 30, in gran parte in corrispondenza delle stazioni del Sistema Ferroviario Metropolitano. Nel 2021 la Città metropolitana di Bologna e RFI (Rete Ferroviaria Italiana) hanno redatto le Linee di Indirizzo per la progettazione dei Centri di Mobilità.


Oltre la stazione, per la città. I Centri di Mobilità integrano l’area intorno alle stazioni SFM per offrire alle persone in movimento gli spazi e i servizi di cui hanno bisogno nel passaggio da un mezzo di trasporto all’altro, favorendo la scelta di quelli più ecocompatibili: parcheggi scambiatori, velostazioni con parcheggi e servizi per le biciclette, punti di ricarica per i mezzi elettrici, soluzioni per la mobilità condivisa e nuove connessioni per la mobilità attiva.


La mobilità rigenerante. Un nuovo Centro di Mobilità è anche l’occasione per progettare la riqualificazione di spazi pubblici e la rigenerazione di edifici, mettendo in comunicazione tra loro non solo aree urbane spesso separate dalla città, ma anche le persone che le attraversano: studenti, pendolari, famiglie, commercianti, associazioni… 


Per Vergato, per Castello… E per te? In parole semplici, il nuovo Centro di Mobilità sarà comodo, leggero, verde, vicino… A seconda del territorio in cui si inserisce e delle aspettative di chi lo abita, il progetto assume diversi significati: la campagna di comunicazione del processo partecipato ne riporta alcuni. E invita i cittadini e le cittadine ad aggiungere il proprio.


 

Burattini e teatro di figura a Sasso Marconi

Laboratori e spettacoli per tutta la famiglia dal 1 al 13 giugno

 

Il Comune di Sasso Marconi informa:

Torna con una nuova edizione - la numero XXII - “Piccoli Teatri”, la rassegna che intende svelare a grandi e piccini la magia del teatro di figura attraverso laboratori e spettacoli ispirati a note fiabe per bambini.

L'edizione 2021 prende il via domani, martedì 1 giugno (ore 21), con "Il rapimento del principe Carlo", spettacolo a cura del Teatro del Drago, e prosegue mercoledì 2 con il laboratorio "Animali in fuga" e giovedì 3 con "Pinocchio", spettacolo portato in scena da "Il cerchio tondo".

"Piccoli Teatri" osserverà poi una pausa per riprendere venerdì 11 giugno, con altri appuntamenti nell'arco del week-end. In tutto la rassegna comprende tre laboratori pomeridiani per imparare a costruire oggetti e maschere con materiali di riciclo e cinque spettacoli serali, portati in scena con l'ausilio di burattini, marionette, pupazzi narrazioni.

 Spettacoli e laboratori sono ad INGRESSO GRATUITO e si svolgono nella Piazzetta del Teatro del capoluogo (o nell'adiacente Teatro comunale in caso di maltempo).

Per gli
spettacoli, l'ingresso è libero fino ad esaurimento posti (contingentati e distanziati nel rispetto delle norme anti-Covid in vigore), con l'unica eccezione dello spettacolo del 12 giugno, per cui è richiesta la prenotazione a info.giullare@gmail.com

 Per i laboratori i posti sono limitati ed è obbligatoria la prenotazione a info.giullare@gmail.com - I materiali per le attività (colori, colla e forbici) vanno portati da casa

 
La rassegna è 
promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune con la Direzione artistica di  Teatrino Giullare, compagnia teatrale di Sasso Marconi già insignita di importanti riconoscimenti nazionali (come il Premio della Critica e il Premio Speciale “Ubu”).
"Piccoli Teatri" è inserita nel calendario 2021 di "Bologna Estate".

 

Il programma della rassegna:

 


 


 

domenica 30 maggio 2021

La Madonna del Sasso è tornata a Casa

Il trasferimento dall'oratorio al Santuario

La Madonna del Sasso è ritornata nel suo Santuario, nel centro di Sasso Marconi. Trasferita provvisoriamente nell'oratorio di Santa Apollonia per permettere un incisivo intervento di risistemazione alla chiesa, alla canonica e al teatrino parrocchiale, è stata oggi riaccompagnata nell'edificio a Lei dedicato con una solenne cerimonia officiata dal Cardinale Matteo Zuppi. Il prelato ha guidato la processione di trasferimento dall'oratorio al santuario e ha accompagnato la sacra statua alle sua dimora, attesa da numerosissimi fedeli che hanno riempito l'intera navata e la piazza . “ E' una emozione grande per tutti noi rientrare dove la nostra Madre ci accoglie” ha detto il Cardinale dopo che l'immagine della Madonna era stata collocata nella cappella a lei dedicata: “Questa casa ci riunisce” ha poi continuato riferendosi al Santuario, “In questa casa la Madre ci aspetta e noi con Lei siamo a casa”. 


Dopo la cerimonia di unzione, d'incensazione, illuminazione dell'altare e al termine della funzione religiosa , il rettore del santuario, don Paolo Russo, ha ringraziato i presenti fra cui i parlamentari Andrea De Maria e Gianluca Benamati, il sindaco di Sasso Marconi Roberto Parmeggiani ( nella foto) e i tanti che hanno avuto un ruolo nel far sì che la grande impresa di riorganizzazione e risistemazione dell'intero complesso religioso divenisse una realtà: in particolare ha ricordato don Dario Zanini, alla guida della comunità religiosa di Sasso Marconi per ben 58 anni, la cui parsimonia ha reso possibile accumulare il necessario per affrontare una così impegnativa azione di riammodernamento. E' seguito un caloroso applauso da parte dei fedeli. Ha inoltre ringraziato per la capace collaborazione il progettista, l'architetto Moreno Cassani, il direttore dei lavori Mirco Cioni e l'Ufficio Tecnico della Curia. Infine il sindaco Parmeggiani ha portato il saluto dell'intera comunità sassese, ha elogiato l'intervento che rende ancor più frequentabile la piazza su cui insiste anche il Municipio. “ Gli impegni attorno alla piazza aiuteranno a crescere insieme con serenità,” ha auspicato congratulandosi per la qualificante operazione. Alla cerimonia erano presenti anche don Carlo e don Vittorio che hanno collaborato in passato come cappellani con don Dario nella guida della numerosa comunità religiosa. Anche per loro un sentito applauso.

 
























La cerimonia di consacrazione del nuovo altare










La cappella che ospiterà l'immagine della Madonna del Sasso






Covid: in Emilia Romagna ricoveri in terapia intensiva sotto quota 100

Non succedeva da ottobre. Ancora 190 casi e tre morti

Per la prima volta da ottobre scendono sotto quota 100 i ricoverati in terapia intensiva, mentre i contagi quotidiani sono ancora al di sotto dei 200. I numeri del Coronavirus in Emilia-Romagna testimoniano ancora una rapida discesa della curva: nelle ultime 24 ore, infatti, i nuovi positivi sono 190, individuati sulla base 11.910 tamponi, fra molecolari e antigenici.

Dei nuovi positivi, 66 sono asintomatici, individuati grazie al contact tracing e ai vari screening. L'età media è di 37,7 anni.
    Scendono i casi attivi (sono 15.762), ma sale ancora, al 96%, la percentuale di chi è in isolamento a casa, perché non necessita di cure particolari. I ricoveri, infatti, sono in rapida diminuzione: quelli in terapia intensiva sono 99 (cinque in meno di ieri), mentre nei reparti Covid ci sono attualmente 521 pazienti (-11). Si contano altri tre morti: una donna di 69 anni di Castel San Giovanni (Piacenza), una donna di 94 anni di Lugo (Ravenna) e una di 75 anni di Novi (Modena). Dall'inizio della pandemia i morti in regione sono 13.183.
    La provincia con l'incidenza più alta, continua ad essere quella di Forlì-Cesena con 35 casi, tre in meno di quella di Bologna, che però è molto più popolosa. (ANSA).

 

Una vita da protagonista quella di Giorgio Quadri, sia quale barbiere, sia nel volontariato


di Jessica Celati e Roberto Brusori

 

Giorgio Quadri (nella foto) ha appeso definitivamente il camice al chiodo. Il barbiere storico di Vado ha deciso di ritirarsi dalla attività esercitata ininterrottamente per 71 anni, prima come garzone apprendista, poi, quando il suo titolare si è ritirato, come titolare. La sua presenza è stata talmente apprezzata e legata al paese da farlo divenire una icona di Vado. Fra i suoi grandi meriti quello di essere stato fra i fondatori della Pubblica Assistenza di Vado e quale volontario di non essersi mai negato ad ogni richiesta di intervento. Succedeva persino che arrivava la chiamata quando era intento a servire un cliente e Giorgio lasciava tutto per accorrere e salire in autoambulanza. Il cliente rimaneva così, con la barba mezza fatta e mezza no, o con la sfumatura dei capelli incompleta. Ma nessuno si è mai lamentato. Nessuno lo avrebbe mai rimproverato. Tutti sapevano la ragione dell'abbandono del lavoro a metà e spesso aspettavano pazientemente il suo rientro dal servizio di soccorso.



I suoi colleghi hanno scritto:



Chiude l'attività di barbiere il nostro volontario GiorgioQuadri

Correva l'anno 1950 quando nel mese di giugno iniziò quale apprendista l'impegno di barbiere a Vado. E al suo mestiere è rimasto fedele fino al 29 maggio scorso operando nel suo storico negozio a Vado in via Musolesi. Con un po di tristezza e tanti ricordi egli ha oggi abbassato la serranda per l'ultima volta 'quale barbiere di Vado'. L'età di Giorgio rende giusto il suo volersi ora riposare.

E' stato fra i fondatori nel 1981 della Pubblica Assistenza Vado e in tutti questi anni è stato un grande esempio di altruismo e umanità.

Con una breve ma significativa cerimonia, cui hanno partecipato il sindaco di Monzuno Bruno Pasquini e alcuni volontari della Pubblica Assistenza, Giorgio è stato ringraziato per tutto quello che ha fatto, sia nella sua professione, sia quale volontario della Pubblica Assistenza.

Quadri si è evidenziato per altre passioni : quella per il ciclismo e per la pesca che lo hanno visto tra gli organizzatori di gare di pesca e cicloraduni. E poi quella che testimonia il suo amore per Vado: il collezionismo di cartoline d'epoca che riportano immagini lontane nel tempo della Valle del Setta. Ha organizzato mostre e pubblicato corpose raccolte di immagini con racconti storici che rimarranno una importante testimonianza per il futuro. E' inoltre un collezionista di francobolli antichi e entrando nel suo negozio ci si stupiva per i numerosi campanelli da bici, circa 500 esemplari, che formano una raccolta unica nel suo genere.

In sintesi la vita di Giorgio Quadri si può riassumere in una esistenza tra famiglia, bottega e volontariato.

Grazie Giorgio per quello che hai donato e doni alla Pubblica Assistenza Vado.

FINESTRE SULLA FILOSOFIA


di Marco Leoni


A N A S S I M A N D R O 

e l’infinito


( lezione di Matteo Saudino , fatastico prof. di filosofia )


Oggi leggiamo insieme un frammento tratto da un pensatore 'sincretistico', Simplicio , vissuto nel sesto secolo d.C., che ha descritto il principio filosofico di Anassimandro .


Di Anassimandro non abbiamo tantissime fonti, così ne abbiamo dovute raccogliere da diversi pensatori posteriori e tutti
di fatto ci hanno fornito una immagine di Anassimandro quale grande genio naturalistico , uno dei pensatori più anticonformisti dell’antichità.


Infatti egli è riuscito a teorizzare un principio particolare, quello dell’
APEIRON che rimanda all’indeterminatezza, all’infinito, al caos ed è riuscito a presentarci teorie originali come quella della separazione degli opposti del caos che genera i mondi e della deflagrazione di questi mondi che, esplodendo e implodendo, ritornano negli elementi originari, al caos primordiale. Per non parlare della posizione 'protoevoluzionista' secondo cui l’uomo deriva appunto dal pesce .

Vediamo questo frammento insieme.

Tra quanti affermano che il principio, l'ARCHE’ è un movimento infinito, Anassimandro, figlio di Prassiade Milesio, successore e discepolo di Talete, è proprio colui che afferma che principio ed elemento degli esseri è L’INFINITO e ha introdotto per primo questo nome del principio .

Simplicio ci ricorda che fra i pensatori antichi, colui che ha individuato come archè un principio indeterminato e infinito è propèrio Anassimandro. Questo è un elemento di profondo anticonformismo e originalità perché l’infinito è un concetto limite che per tutto il mondo greco e anche per tutto il mondo Cristiano viene in gran parte rigettato, rifiutato .

L’infinito era inteso come 'non essere', come 'non pensabile' mentre tutto ciò che è pensabile è finito è limitato è determinato. Il cristianesimo ribadirà con forza quest’idea di infinito come non pensabile e come concetto da respingere, l’infinito, il vuoto.

Dunque Anassimandro fra i pensatori antichi è colui che ha osato concettualizzare l’infinito e lo ha posto come principio da cui deriva il finito, L’ARCHE’. Cioè il principio primo che governa il cosmo è l’infinito, L’APEIRON che è una quantità infinita e indefinita di materia. Egli ha osato concettualizzare, maneggiare l’infinito mentre la maggior parte degli autori contemporanei e anche poi i seguenti successori non hanno osato fare questo .

C’è stato un vero e proprio slancio che io definisco coraggio: è un filosofo coraggioso che ha osato andare dove altri non si sono sentiti minimamente di procedere, il principio dell'infinito indeterminato. E ci dice anche che il principio non è uno dei cosiddetti elementi, il principio non è un elemento della natura, non è l’acqua non è l’aria come dirà Anassimene ma un’altra natura infinita dalla quale tutti i cieli provengono e i mondi che in essi esistono .

Gli elementi naturali acqua e aria non sono l’elemento che governa il mondo , il mondo è governato da una infinita indeterminata ingenerata caotica materia primordiale da cui i mondi finiti determinati nello spazio e nel tempo derivano.


I pianeti, le stelle derivano da questa quantità originale primordiale di materia ,
dunque la materia primordiale formerà

i pianeti , formerà le stelle , formerà i cieli i quali vivendo si

consumeranno e ritorneranno appunto all’ APEIRON , alla

materia indefinita primordiale.

Ecco il naturalismo radicale di Anassimandro. Anassimandro cerca il principio della natura rimanendo in natura ma andando anche oltre l’elemento naturale singolo alla Talete o all’Anassimene ma andando verso un elemento naturale indeterminato indefinito assimilabile alla moderna teoria del BIG BANG, ecco ancora una volta l’anticonformismo: io faccio derivare l’ordine dal caos , faccio derivare l’ordine dalla caotica magmatica materia primordiale animata da opposti che si scontrano .

C’è una somma di elementi in costante movimento: il caldo, il freddo, l’acqua, la terra, il fuoco, tutti gli elementi sono in movimento dentro L’APEIRON, secondo lui, quindi la nascita delle cose avviene in seguito ad alterazioni dell’elemento per distacco dei contrari a causa dell’ eterno movimento .

Qua ci sono elementi di dinamica , elementi di futura Fisica .

Il mondo non sarebbe nato come governato o come in equilibrio, da un singolo elemento, il cosmo è sorto dal movimento degli opposti che all’interno dell’APEIRON, scontrandosi, sono usciti. Teoria della separazione: gli opposti non si attraggono ma si respingono e respingendosi fuoriescono da questo APEIRON originario , generano aggregandosi i mondi, i pianeti, i cieli, vivono si consumano e si disgregano, poi disgregandosi portano questi elementi che li compongono a rientrare ciclicamente nell’ APERON originario, continuando a muoversi si separano e rigenereranno nuovi mondi .

I mondi son destinati a nascere e a morire, è un ciclo vitale, APEIRON, teoria della separazione, mondi che nascono, vivono si consumano, muoiono, deflagrazione e ritorno all’ APEIRON, un ciclo che è infinito nello spazio e nel tempo, perché nascono muoiono e si rigenerano .

Apeiron e l'utopia razionale

Anassimandro ha avuto il coraggio di pensare all’infinito nel tempo e nello spazio, ha avuto il coraggio di concettualizzare l’indeterminato, non ha inserito elementi di extra physis, non va oltre natura, è dentro natura e l’equilibrio che ne risulta è governato da una divinità che è la
giustizia, ecco ancora un elemento mitico: il mondo che risulta, i mondi che si compongono, il cosmo, la 'satellità' stanno in equilibrio perchè regna la Giustizia divina. Ma la giustizia non è morale, bene o male, la giustizia non è del singolo, è una giustizia della totalità. C’è un equilibrio del mondo, del cosmo, che rimane tale nel tempo e nello spazio, c’è un equilibrio che è un equilibrio giusto: i mondi che si formano dall’ APEIRON sono in equilibrio sulla giustizia, l’elemento mitico permane ma è ridotto ai minimi termini rispetto a una visione e a un'impostazione naturalistica protoscientifica di un vero e proprio genio greco che ha avuto il coraggio di inserire nel mondo antico i temi e i concetti dell’infinito, dell’indeterminatezza e della ciclicità come orizzonte filosofico e culturale dell’uomo .

 

Le statistiche sui nuovi contagi Covid in Appennino danno dei dati che ci fanno sperare in un buon futuro

Ormai da parecchi giorni i nuovi contagi nelle valli del Reno e del Setta si sono ridotti a poche unità. La situazione è sotto controllo e con questo  post, contenute i grafici diffusi dall'Ausl di Bologna, si può considerare esaurita la necessità di informare sulle statistiche Covid. Quattro comuni, per il lungo periodo di assenza di nuovi contagi, non sono nemmeno più presenti nell'elenco delle statistiche.  

Casalecchio: gli ultimi  contagi il 25 maggio

Sasso Marconi: l'ultimo  il 26
Alto Reno Terme:  il 28 un contagio
Camugnano: l'ultimo il 18 maggio

 
A Castiglione dei pepoli: l'ultimo il 25 maggio
Grizzana Morandi:  2 contagi il 28 maggio

Marzabotto: ultimo il 25

Monzuno: un  contagio il 28, dopo un lungo periodo senza Covid

San Benedetto Val di Sambro: 3 contagi il 28 

Vergato: ultimo contagio il 20




 

Da domani chiuso il tratto di Porretrtana dal 45esimo al 48esimo chilometro


Anas Comunica

A partire dalle 8 di domani, lunedì 31 maggio, verrà chiusa al traffico la Porrettana dal km 45+800 al km 48+900 su tutte le corsie e resterà chiusa fino alle 17 del prossimo 16 giugno.

La circolazione con direzione Porretta Terme verrà indirizzata sulla viabilità dei comuni di Gaggio Montano e Vergato, con uscita obbligatoria in corrispondenza dello svincolo in località Lissano. La circolazione condirezione Bologna verrà indirizzata sulla medesima viabilità dei comuni di Gaggio Montano e Vergato con uscita obbligatoria in corrispondenza dello svincolo in località Marano. I percorsi alternativi saranno indicati in loco mediante segnaletica provvisoria.

Gli obblighi, i divieti e le segnalazioni necessarie per l’attuazionedellapresente Ordinanza saranno notificati al pubblico con i segnali previsti dal Nuovo Codice della Strada e relativo Regolamento di esecuzione conformemente agli schemi segnaletici di cui al D.M. Infrastrutture eTrasporti.

 

sabato 29 maggio 2021

Covid: calo di contagi e ricoveri in Emilia Romagna, altri sei morti

I nuovi casi sono 224, poco più di cento i pazienti intensiva

Sono 224 in Emilia-Romagna i nuovi casi di coronavirus rilevati nelle ultime 24 ore, sulla base di oltre 21.700 tamponi. Numeri che confermano il trend in calo dei contagi degli ultimi giorni.

Anche negli ospedali terapie intensive e reparti Covid si stanno svuotando: sono 104 i pazienti in intensiva (cinque in meno da ieri) e 532 quelli nei reparti Covid (28 in meno). Ci sono ancora sei morti, per un totale di 13.180 in regione da inizio pandemia. Tra le vittime anche un 46enne della provincia di Modena.
    La situazione dei contagi nelle province vede da Modena in testa con 47 nuovi casi, seguita da Bologna (40), Rimini (32), Reggio Emilia (28), Ravenna (19) e Forlì (18). Complessivamente i casi attivi a oggi sono 16.063 (-324 rispetto a ieri), il 96% a casa.
    Vaccini: alle 14.30 risultano somministrate complessivamente 2.592.589 dosi. In 943.544 sono i cittadini che hanno completato il percorso di immunizzazione. (ANSA).

 

Pauroso incidente sulla Porrettana a Carbona di Vergato



Scontro fra quattro veicoli oggi alle 10.30 sulla statale Porrettana nelle vicinanze di Carbona. Due erano diretti a Porretta e altri due verso Vergato. Limpatto è stato violento. Ha risposto all'allarme la Polizia Locale che ha provveduto a bloccare il traffico nei due sensi di marcia per permettere l'intervento dei soccorritori senza intralci e l'arrivo delle ambulanze . Immediato anche l'intervento dei Vigili del Fuoco che hanno aperto un varco fra le lamiere di una delle auto coinvolte per estrarre una signora rimasta bloccata all'interno del veicolo. A confronto della violenze dello scontro, il bilancio dei danni fisici alle persone è non è fortunatamente molto grave. I tre a bordo di una vettura che procedeva in direzione Vergato, una Jaguar, padre, madre e figlia di 5 anni sono stati trasferiti al pronto Soccorso di Vergato e non hanno riportato conseguenze gravi. Il ragazzo alla guida della seconda auto che procedeva verso Vergato, una Ford Fiesta, non è stato neppure refertato, non ha accusato danni fisici. La signora di Vergato che si trovava su la Chevrolet diretta a Porretta, è stata trasferita con l'elisoccorso al Maggiore in Codice 2, quindi non in gravissime condizioni. La ragazza alla guida del quarto veicolo, una Opel Corsa, è stata trasferita all'Ospedale di Vergato per le cure e gli accertamenti medici, ma la sua situazione è tranquillizzante. La Polizia Locale, guidata dal comandante Elena Corsini, ha provveduto ai rilievi utili per poter risalire alla dinamica dell'accaduto. Operazione che al momento pare non facile. Il tratto di strada lontano dall'abitato dove è avvenuto l'incidente potrebbe non aver avuto testimoni

La viabilità è stata ripristinata alle 13.

 



E' nato il 'Distretto Appenninico Tosco-Romagnolo' dei Vigili del Fuoco

Accordo Toscana e Emilia-Romagna per sistema di soccorso integrato nelle aree di confine

 

Le Direzioni regionali dei Vigili del Fuoco della Toscana e dell'Emilia Romagna hanno attivato un 'Sistema di soccordo integrato in zona appenninica' e scrivono:

Il protocollo d'intesa stipulato tra le due Direzioni regionali prevede l'operatività dei comandi e delle articolazioni locali negli interventi di soccorso pubblico di competenza, con notevoli vantaggi in termini di tempestività, efficienza ed efficacia. I comuni interessati sono quelli di confine, ovvero Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio nell'Alto Mugello, Brisighella, Modigliana, Casola Valsenio, Castiglione dei Pepoli, Monghidoro, Fontanelice.

“Con il protocollo stipulato tra le Direzioni Vigili del Fuoco Emilia Romagna e Toscana si formalizza un progetto che ha superato le storiche competenze territoriali con l’obiettivo di potenziare l’integrazione tra le risorse Vigili del Fuoco delle due regioni nell’area dell’Appennino Tosco-Romagnolo al fine di rispondere alle richieste di soccorso di competenza dei Vigili del Fuoco con sempre maggior tempestività efficacia ed efficienza. L’area interessata, per conformazione del territorio, viabilità e distribuzione delle strutture del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco è quella ove l’integrazione interregionale delle risorse porta maggiori vantaggi operativi”, dichiara il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco Prefetto Laura Lega.

L'accordo relativo al “Sistema di soccorso integrato in zona appenninica tra le province di Firenze, Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena” stipulato tra le Direzioni Regionali Vigili del Fuoco della Toscana e dell'Emilia Romagna è stato presentato in videoconferenza questo pomeriggio.

Tra i presenti, il Capo Dipartimento dei Vigili del Fuoco, Prefetto Laura Lega, i Direttori Regionali dei Vigili del Fuoco dell'Emila Romagna ing. Michele DeVincentis e della Toscana Ing. Giuseppe Romano, il presidente dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello e sindaco di Palazzuolo sul Senio Philip Gian Piero Moschetti, il sindaco di Casola Valsenio Giorgio Sagrini, il sindaco di Firenzuola Giampaolo Buti ed il vice sindaco di Marradi Vittoria Mercatali.


Vaccini: in Emilia-Romagna via libera agli hub nelle aziende

Dal 3 giugno, stimata platea iniziale di 180mila lavoratori

Hub capaci di garantire tra le 200 e le 500 vaccinazioni al giorno e che fungano da centri aggregati per più aziende, compresi i lavoratori dell'indotto e quelli in appalto. Dopo il via libera del commissario nazionale Francesco Paolo Figliuolo, l'incontro con il Tavolo del Patto per il lavoro e per il clima e l'approvazione formale in giunta, la Regione Emilia-Romagna è pronta a partire con le vaccinazioni in azienda, con il duplice obiettivo di garantire la ripresa in sicurezza dell'intero sistema produttivo ed economico, e accelerare la campagna vaccinale mettendo al servizio del territorio le strutture disponibili.

Di qui la scelta di hub con grandi capacità di somministrazioni, per evitare una dispersione di dosi che finirebbe per rallentare la campagna vaccinale.
    L'avvio delle somministrazioni è previsto con gradualità a partire dal 3 giugno, compatibilmente con la disponibilità di vaccino, e si stima una platea iniziale di 180mila persone: i lavoratori nelle oltre 300mila aziende emiliano-romagnole sono più di 1 milione e 450mila, ma molti di loro hanno già prenotato o ricevuto il vaccino perché aventi diritto per età, fattori di rischio o situazione familiare.
    "L'avvio delle vaccinazioni in azienda è una iniziativa di salute pubblica che va oltre la fondamentale messa in sicurezza dei luoghi di lavoro", hanno detto gli assessori allo Sviluppo economico, Vincenza Colla, e alla Salute, Raffaele Donini.
    "Tutti i criteri che abbiamo adottato, a partire dal favorire l'aggregazione tra più aziende possibili per contenere la dispersione di dosi e personale, vanno nella direzione di una integrazione con il piano regionale dei vaccini", hanno aggiunto i due assessori.

 

Achille Chillari: “Sei di Sasso se ... sei del PD”

Si raffredda la temperatura della pandemia e si rialza quella del confronto politico a Sasso Marconi. A dare forza al dibattito, il gruppo 'Dimmi' con una lettera inviata ai segretari del PD bolognese e sassese e al sindaco Roberto Parmeggiani in cui lamentano di essere da tempo censurati dalla pagina facebook 'Sei di Sasso Marconi se ...' e attribuisce l'esclusione al fatto che la gestione e l’operatività del gruppo Facebook è affidata a iscritti o simpatizzanti del PD.

I Dimmi sostengono che la diversità di opinioni è un arricchimento democratico, democrazia che Sasso Marconi può vantarsi di avere rispettato dalla rinascita della pluralità dei partiti.

Il gruppo chiede anche una rotazione nella gestione che possa comprendere esponenti di altre sensibilità ideologico-amministrative.

Rafforza la critica e la richiesta la comunicazione del consigliere comunale Dimmi, Achille Chillari ( nella foto) che in una nota dal titolo 'Sei di Sasso se sei del PD' , scrive:

Siamo davanti ad un pluriennale ‘regime dei social’, gestito da persone ben conosciute. In pratica si realizza una sovranità assoluta locale che a suo piacimento e a propria convenienza politica gestisce arbitrariamente e politicamente le questioni locali, talvolta anche confondendo la realtà delle tematiche affrontate e sollevate ed escludendo dal confronto ogni altra opinione.

Ho avuto modo di pubblicare su Sei di Sasso se.. , però ho dovuto accettare le limitazioni richieste dagli amministratori-moderatori. La libertà di opinione garantita dalla Costituzione dove è andata a finire ? Il Pd che giornalmente si batte il petto reclamando il rispetto della libertà di opinione, dimostri ora la sua sincera convinzione rispettando coerentemente tali principi in questa vicenda, garantendo così la pluralità democratica. Le minoranze sono state incaricate dai sassesi di informarli e intervenire sulle problematiche cittadine. Impedire ciò è antidemocratico”.


Dopo questo sfogo di Chillari, come informatore delle varie posizioni nel dibattito mi sono rivolto ai destinatari della missiva che però si sono dichiarati non interessati a rispondere a una sollecitazione che ritengono assolutamente pretestuosa e con poco senso e ciò dà a me la possibilità di dire la mia sulla tematica:


Innanzitto va ricordato che la pagina facebook è un'area privata e quindi la richiesta di introdursi va fatta come quando si entra in casa d'altri, chiedendo 'con permesso'.

Questo non vuole comunque condannare i Dimmi che pongono all'attenzione un tema di grande importanza, quello dalla pluralità dell'informazione di cui ha diritto il cittadino. E non parlo dell'informazione 'non faziosa' o 'di parte' poiché ognuno di noi inconsapevolmente è condizionato dalle proprie idee nell'esporre le sue opinioni. Il confronto sulla stessa tematica è perciò veramente importante per chi vuole informazioni e non la mera conferma che la sua appartenenza politica è quella giusta. Vuole conoscere le opinioni del maggior numero possibile di persone per farsi una propria idea. Il rispetto di questo diritto del cittadino trova però una limitazione nella disparità di possibilità comunicative fra i protagonisti. E' storica la battaglia sulle emittenti televisive poiché condizionate dalla proprietà. A conforto di chi si sente discriminato comunque c'è la certezza che l'informazione palesemente propagandistica ha poca efficacia. Un esempio lo danno le pubblicazioni comunali di resoconto sulla attività della macchina pubblica. Essendo palese che sono di emanazione autoreferenziale suscitano scarso interesse.

Ma ritorniamo ai Dimmi: se la preoccupazione è il numero delle adesioni alla pagina che li discrimina sappiano che in ogni realtà tutti vogliono stare con chi ha vinto per una logica anche comprensibile: immaginate un cittadino che critica l'amministrazione comunale poi il giorno dopo va dal sindaco a chiedere l'attenzione a un suo problema o una concessione. E' chiaro che il suo biglietto da visita è squalificato.

Ultima considerazione quella relativa alla storia di questo blog. Nato per dare una voce a tutti, ha accettato i commenti anonimi, purchè rispettosi, proprio per dare la possibilità di dire la propria opinione senza il timore di irritare i 'potenti' locali, questo anche nel rispetto di principi che persino la Costituzione statunitense tutela, accettando la critica anonima quale espressione di libertà di opinione fuori dal rischio di ripercussioni punitive . Il risultato di questa mia accettazione è stato però che io sono mal visto da tutti, persino evitato e possibilmente boicottato, come se i commenti fossero miei.

Voglio concludere con un consiglio ai Dimmi: che aprano anche loro una pagina facebook, magari intitolata 'Sei democratico se...' e trattino dal loro punto di vista le stesse pubblicazioni di 'Sei di Sasso Marconi se...', i mi piace saranno meno, le adesioni pure perchè stare con chi è all'opposizione non aiuta, ma i lettori saranno molti. Così il conto si pareggia, sempre che anche il centro destra partecipi con una propria pubblicazione così avremo tutto il ventaglio del consiglio comunale.

In quanto al 'Sei di Sasso Marconi se...' va riconosciuta l'onestà di presentazione, sono tutti del PD o vicini al PD. Unicità che però nasconde un rischio: una opinione scontata e quindi anche limitante.

 

L'Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese ha avviato le procedure per la formazione di una graduatoria di 'educatori professionali'

Il fine è quello di assumere personale qualificato nei Comuni dell'Unione stessa

 

L’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese ha indetto una selezione per titoli e colloquio finalizzata alla formazione di una graduatoria per l’eventuale assunzione di personale a tempo determinato, nel profilo di Educatore professionale.

La graduatoria conserva efficacia per due anni e potrà essere utilizzata da tutti i Comuni aderenti all’Unione per il corrispondente corso di validità, per far fronte ad esigenze corrispondenti al profilo individuato.

La domanda di ammissione dotrà essere presentata in modalità telematica seguendo le indicazioni riportate nel sito http://www.unioneappennino.bo.it/ nell’area dedicata ai “Bandi di concorso” e inviata attraverso la procedura on-line entro le ore 23,59 di LUNEDI’ 14 GIUGNO 2021.

Informazioni, copia dell’avviso o dello schema di domanda, possono essere richiesti al Servizio Associato per la gestione del personale presso l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese: N° telefono 051/911056 – e-mail: personale@unioneappennino.bo.it


 

Covid: Emilia Romagna verso 'zona bianca' da metà giugno

Donini, l'andamento epidemiologico fa coltivare questa speranza

© ANSA


 "Per entrare in zona bianca occorre un'incidenza settimanale dei casi di coronavirus sotto 50 su 100mila abitanti per tre settimane di fila e l'Emilia-Romagna è candidata a poterci arrivare a metà giugno, noi confidiamo e speriamo di poterci arrivare anche grazie a un evidente decremento dei casi". Lo ha detto Raffaele Donini, assessore alla Salute in Emilia-Romagna, nel punto sul piano vaccinale in regione.

"L'andamento epidemiologico è favorevole per coltivare questa speranza", ha detto. 

 

Progetto Scuole Sicure a Casalecchio di Reno

Campagna di sensibilizzazione contro uso e spaccio di stupefacenti rivolta agli studenti degli istituti superiori



Il Comune informa:

 

Grazie a un finanziamento stanziato dal Ministero dell'Interno finalizzato all'attuazione di progetti di prevenzione dell'uso di sostanze stupefacenti, il Comune di Casalecchio di Reno insieme alla Polizia Locale Reno Lavino, d’intesa con la Prefettura di Bologna, ha realizzato un progetto di sensibilizzazione e controllo rivolto principalmente ai ragazzi/e frequentanti le scuole secondarie di età compresa tra i 13 ed i 19 anni.

Il progetto si propone infatti di sensibilizzare gli studenti sugli effetti dell’uso di sostanze stupefacenti e di portarli a conoscenza delle conseguenze legali connesse. Dopo una prima fase preparatoria in cui sono stati coinvolti anche altri servizi comunali, è stata fatta in questi giorni una distribuzione di materiale informativo all'esterno degli istituti superiori. 

Allo stesso tempo vengono svolte attività di controllo nei pressi della scuola, negli orari di ingresso e uscita, grazie all’utilizzo di un veicolo “senza i colori di istituto” appositamente acquistato.

Il progetto è stato analizzato e avallato dal Comitato per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica composto dal Prefetto, dal Questore e dai Comandanti Provinciali di tutte le Forze di Polizia; prevede un monitoraggio e una reportistica che verrà analizzata anche insieme alla Prefettura di Bologna.