lunedì 20 gennaio 2020

Sassi sulla strada al 'Ponte delle Lepri' di Sasso Marconi. Falso allarme.

Foto d'archivio

La presenza prolungata dei Vigili del Fuoco, dei Carabinieri e anche della Forestale nel tratto di via Olivetta all'altezza del 'Ponte delle lepri' ha fatto prima allarmare, poi discutere la maggior parte degli abitanti e frequentatori della zona in quanto l'intervento in forza è parso un' inutile ennesima chiamata d'allarme a vuoto. Le forze di soccorso erano state allertate da qualcuno che aveva notato alcuni sassi sulla carreggiata, caduti dalla parete rocciosa che costeggia la strada e , per assicurare un controllo tranquillizzante, sono rimaste sul posto per l'intero pomeriggio. Secondo molti avrebbero potuto dedicarsi a emergenze più serie e il loro stazionamento prolungato 'poteva appesantire o ritardare soccorsi a un allarme vero', si diceva. Fra i più severi censori, il proprietario del Bar Mulino, Cesare Benini: “Lo sanno tutti da tempo che in quel punto il distacco di sassi è frequente ma non pericoloso”, sentenzia. “Il fianco della strada è una ripida parete di sabbia e sassi e ad ogni azione atmosferica rilevante i distacchi di materiali, appesantiti da acqua o gelo, sono all'ordine del giorno. Bastava spostare a lato dell'asfalto i piccoli pezzi di materia distaccata e lasciare Vigili, Carabinieri e Forestale a spendere in modo più proficuo il loro tempo”. Non si sa chi sia stato colui o coloro che hanno voluto la rassicurazione che transitare sul fianco di Monte Frascone non fosse pericoloso, ma il tutto preoccupava anche perchè “ il falso allarme di ieri non è il primo,” denunciava irritato ancora Cesare, “e ciò avrebbe dovuto insegnare a chi ha 'allarme facile' che in quel punto il distacco di sassi non è pericoloso, tanto meno l'inizio di una frana”. 

 Certo gli abitanti dell'area sono stati a lungo 'provati' dal pesante disagio provocato dalla  frana sulla vicina via Tignano che li ha costretti a numerosi mesi di sacrifici. Pertanto, probabilmente,  la paura che si ripeta una analoga situazione su una via che spesso percorrono avrà spinto qualcuno a correre ai ripari. 

Come si suol dire: " Chi è stato bruciato dall'acqua calda ha paura anche della fredda".  

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non si capisce davvero il perche' di questa inutile polemica.

Unknown ha detto...

Interessante come è invecchiato bene questo articolo. Ad un anno di distanza la zona in questione è franata in seguito alle piogge e nevicate avvenute da inizio 2021. Fortunatamente nella zona erano state poste delle barriere in cemento provvisorie, probabilmente in seguito al falso allarme denunciato nell'articolo. Se non fossero state messe le barriere, la strada sarebbe stata bloccata dalla frana (la frana è arrivata al livello delle barriere e in caso di nuove frane probabilmente non saranno in grado di contenerle). Appena riapriranno i Bar, mi sembra corretto andare a chiedere a Cesare Benini cosa ne pensa dei falsi allarmi che lo hanno tanto irritato ad inizio 2020. Mi sembra anche corretto che l'autore del Blog pubblichi un articolo sul tema, a rettifica di quanto pubblicato l'anno scorso.