mercoledì 30 novembre 2016

Sapaba fra i protagonisti della galleria Santa Lucia e realizzatrice del nuovo casello di Borgonuovo.


La sezione della galleria Santa Lucia. I cunicoli sotto la pavimentazione stradale assicurano la fuga in caso di pericolo.
L'assessore ai Lavori pubblici di Sasso Marconi, Renzo Corti, ha presentato in Consiglio comunale il nuovo progetto della galleria Santa Lucia che avrà fra i protagonisti la Sapaba di Sasso Marconi. La galleria, verrà realizzata nel versante toscano coinvolto nella Variante di Valico e avrà fra gli operatori l'azienda sassese che ha vinto l'appalto per la realizzazione dei Conci (prefabbricati in cemento armato che costituiranno la cornice portante del foro di galleria). Inoltre realizzerà la 'camicia', sempre in cemento armato, dei cunicoli finalizzati ad assicurare una via di fuga in caso di pericolo come quello del blocco per un incendio.


Corti ( nella foto), oltre ad aver sottolineato come la novità comporterà 40 nuovi posti di lavoro che si aggiungeranno ai 60 già previsti, ha posto l'accento sull'importanza tecnica e tecnologica della novità progettuale, prima in Europa. “ Entra in azione la fresa più grande d'Europa,” spiega l'assessore. “ Ha un diametro di 16 metri, produrrà un foro di identiche dimensioni e ha una capacità di perforazione di dieci metri al giorno. Ma la vera novità è il posizionamento dei cunicoli di sicurezza sotto la pavimentazione stradale, per tutta la lunghezza della galleria. Il cunicolo sarà raggiungibile tramite numerose scale di accesso. La tipologia 'cunicolo' si è resa necessaria poiché la galleria ha un solo senso di marcia e quindi non consente di utilizzare come via di fuga la comunicazione diretta con il tracciato della linea parallela e di senso contrario”.

Abbiamo poi chiesto all'assessore se ci sono altre novità sulla viabilità e ha riferito che anche la costruzione del nuovo casello autostradale di Borgonuovo è stato affidato a Sapaba. “L'azienda si è impegnata a mantenere i tempi di realizzazione concordati. Quindi l'ultimazione del casello entro l'estate 2017,” ha precisato l'assessore.

Ha poi riferito dei progetti per il superamento dei passaggi a livello di via Vizzano ( con un sottopasso pedonale-ciclabile e carrabile per le sole auto) e quello di via Cartiera con un sottopasso pedonale e ciclabile.

In merito all'ultimazione della nuova Porrettana con il tracciato di innesco direttamente nella tangenziale attraversando Casalecchio in trincea e in galleria, l'assessore ha riconfermato che gli organismi ministeriali hanno disposto il finanziamento dell'intero tratto mancante e ha detto che non ci sono tempi lunghi per l'avvio dei lavori. Ha evitato di dare dare date poiché, ha precisato, “sono argomento all'attenzione degli amministratori di Casalecchio”. Così come il mancato riposizionamento in galleria del tratto ferroviario poiché RFI non intenderebbe impegnare le risorse necessarie. Quest'ultima carenza non consentirà di realizzare la 'metropolitana di superficie Bologna-Sasso Marconi' con cadenza al quarto d'ora, ritenuta invece molto importante per i collegamenti adeguati fra vallata e città. A impedire tale organizzazione del servizio ferroviario è il passaggio a livello in superficie a Casalecchio. Una cadenza di 15 minuti richiederebbe una frequentissima chiusura del passaggio a livello con un insopportabile blocco del traffico nel centro dell'abitato. Corti non lo ha detto, ma gli amministratori sperano ancora che la direzione ferroviaria ci ripensi e partecipi al progetto di riorganizzazione dei trasporti in Casalecchio. Il beneficio sarebbe veramente elevato per tutta la vallata del Reno.
Anche il casello di Ponte Albano a Sasso Marconi rappresenta un impedimento per la 'metropolitana di superficie con cadenza ogni 15 minuti' in modo analogo a quello di Casalecchio. Si spera di trovare una soluzione adeguata.

Disponibile il nuovo CD natalizio della Banda Bignardi.

La Banda Bignardi, venerdì prossimo, 2 dicembre, alle 21, nella chiesa parrocchiale di Monzuno, presenta il suo nuovo CD con un concerto dal titolo 'Le Magie di Natale'. Il Cd contiene  alcune delle sue più belle esecuzioni di musica natalizia. Sarà  disponibile proprio in occasione delle prossime esibizioni e prenotabile on line al sito della banda. 

Si potrà così acquistare un 'bel regalo di Natale' e chi lo riceverà potrà gustare dell'ottima musica e nello stesso tempo sapere che al suo piacere si aggiunge quello dell'aiuto a una istituzione che ogni anno prepara numerosi giovanissimi musicisti e conserva, con la banda, uno dei più bei simboli dell'Appennino bolognese.

 

Speed check, se dentro non c’è la telecamera la colonnina è fuorilegge.

Da Il Fatto Quotidiano.

Speed check, se dentro non c’è la telecamera la colonnina è fuorilegge

Quanto mi costi!

Di frequente le amministrazioni locali usano come dissuasori di velocità le famose colonnine arancioni, spesso prive di telecamere perché acquisto, manutenzione e taratura sono costose. Tuttavia il Ministero dei Trasporti ha chiarito che questa pratica non rientra nella normativa del Codice della Strada. Anzi, configura un danno erariale


Piccolo test: conoscete i dissuasori di velocità? No? Invece sì e senz’altro, perché ne avrete incontrati centinaia di volte lungo le strade dei vostri abituali spostamenti in automobile. Esistono in effetti da tempo, ma sempre più di frequente le amministrazioni locali li utilizzano in modo improprio.
Primo, la tecnica: si tratta dei dispositivi elettronici che rilevano la velocità dei veicoli in transito, normalmente posizionati lungo strade dove l’andatura eccessiva può causare più facilmente situazioni di pericolo: il loro scopo è indurre i conducenti a rallentare la propria andatura. L’elemento più visibile è il display digitale che indica la velocità rilevata, spesso combinato ad un messaggio che riporta – in caso di eccesso – la corrispondente sanzione in cui si può incorrere. Punto di forza di questo apparecchio è la rilevazione istantanea della velocità al passaggio del veicolo.
dissuasore velocità
Il dissuasore elettronico è dunque un sistema ideato su base educativa e non punitiva, con la sua applicazione più virtuosa costituita dall’impianto di monitoraggio che, al superamento del limite di velocità, combina l’accensione del semaforo rosso posizionato qualche centinaio di metri più avanti, obbligando l’automobilista indisciplinato ad una fastidiosa sosta.
Ma c’è anche un “però”. Perché il marchingegno più utilizzato dalle amministrazioni come dissuasore rimane in realtà lo “speed check”, la colonnina cilindrica di colore arancione posta a bordo strada, spesso nei centri abitati o su vie di collegamento ad alta percorrenza: in gran parte, queste colonnine sono vuote e lavorano sfruttando soltanto l’effetto deterrente, poiché acquisto, manutenzione e taratura periodica delle telecamere di rilevazione della velocità approvate dalla legge (che andrebbero montate al loro interno) sono molto costose e dunque spesso evitate.
Ma qui… casca il famoso asino. Perché, come spiega il sito specializzato laleggepertutti.it, il parere 24 luglio 2012 n. 4295 del Ministero Infrastrutture e Trasporti in risposta alle prefetture spiega chiaramente che gli “speed check”, se impiegati senza contenere l’apparecchio elettronico di rilevamento vero e proprio, non sono in realtà approvati da alcuna normativa in corso, poiché non richiamabili ad alcuna categoria di segnaletica stradale prevista dal Codice della Strada. Insomma: l’uso della più economica colonnina “vuota”, esclusivamente in vece di deterrente psicologico non è legale e può essere indagato per danno erariale, poiché si tratta di acquisto con soldi pubblici di dispositivo non regolare.




Sanità, Calenda al convegno di Unipol tira la volata a welfare privato: “Definiamo di cosa lo Stato continuerà a occuparsi”.

Sollecitato

 
Sanità, Calenda al convegno di Unipol tira la volata a welfare privato: “Definiamo di cosa lo Stato continuerà a occuparsi”


Il ministro dello Sviluppo: "Il governo mira a favorire l’integrazione pubblico-privato". Ancora più esplicito Salvatore Rossi, dg di Bankitalia e presidente dell'authority di vigilanza Ivass: "C'è un grande mercato per le compagnie assicurative". Stefano Patriarca, consigliere economico della presidenza del Consiglio, si è concentrato invece sulle pensioni: "Il privato intervenga dove il pubblico non arriva". Musica per le orecchie dell'ad del gruppo Carlo Cimbri

Per “razionalizzare il Servizio sanitario nazionale” occorre “definire quello di cui il pubblico può continuare a occuparsi e quello che può essere demandato al privato, senza deludere le aspettative dei cittadini”. Quanto alla previdenza, “l’azione del governo mira a favorire l’integrazione pubblico-privato”. C’è perfetta unità di vedute tra il ministro dello Sviluppo, uno dei consiglieri economici di punta del governo Renzi e i vertici del secondo gruppo assicurativo italiano. E al coro si è unito anche il rappresentante della vigilanza sulle assicurazioni. Cornice del quadretto il convegno White Economy: innovazione e crescita. Energie pubbliche e private per i nuovi modelli di welfare, organizzato a Roma da Unipol. Che, a fronte del continuo calo dei ricavi da Rc auto (il settore “va nella direzione di una perdita tecnica“, ha ammesso il numero uno Carlo Cimbri), sta puntando molto sulle polizze sanitarie. Come dimostra anche la scelta di sponsorizzare il Giubileo straordinario (e offrire prodotti ad hoc ai pellegrini).


La vera differenza tra servizi non è tra pubblico e privato, ma fra prestazioni a pagamento o gratuite“, ha tirato la volata il titolare dello Sviluppo economico Carlo Calenda, sul palco al fianco di Cimbri, amministratore delegato di Unipol, per il dibattito conclusivo. “Non è detto che il privato sia sempre più efficiente, ma questo discorso va sviluppato se vogliamo razionalizzare il nostro Servizio sanitario nazionale, definendo”, appunto, “quello di cui il pubblico può continuare a occuparsi e quello che può essere demandato al privato, senza deludere le aspettative dei cittadini sul patto sociale universale che prevede gran parte delle prestazioni sanitarie gratis“. Del resto durante la crisi “la spesa pubblica per la salute si è fermata”, ha avvertito il presidente dell’Istat Giorgio Alleva, mentre “la spesa delle famiglie è continuata a crescere”. E la speranza degli operatori del settore è che quella spesa sia sempre più “intermediata” da fondi e assicurazioni. Speranza condivisa dal responsabile del dicastero che si occupa di politica industriale, che ha sottolineato: “Il welfare e i servizi di welfare erogati dai privati sono un grandissimo generatore di crescita“.
Musica per le orecchie di Cimbri, che dopo avere ricordato come il settore della ‘white economy’ (la filiera delle attività, sia pubbliche sia private, di assistenza, cura e previdenza) valga “il 20% del pil” e occupi “il 16% della forza lavoro, numeri che ne testimoniano l’importanza”, ha auspicato che lo Stato avvii in questo campo “una gestione e una programmazione di medio-lungo periodo: è necessario passare da una gestione spot ad una programmazione vera”. E anche “riorganizzare a livello pubblico” il settore dell’assistenza domiciliare perché “molte patologie, coi nuovi strumenti tecnologici e la telemedicina, possono essere curate a domicilio“. Del resto le polizze di Unisalute prevedono, appunto, anche l’invio di personale sanitario a casa. Sia per gli over 65 sia per chi affronta la riabilitazione dopo un infortunio.

Stefano Patriarca, consigliere economico della presidenza del Consiglio, ha dato manforte a Calenda concentrandosi però sul tema pensioni: “La previdenza integrativa, in un Paese nel quale c’è il 33% di aliquota contributiva più un altro 7% di fatto obbligatorio, ha ben poco spazio, ma l’azione del governo mira a favorire l’integrazione pubblico-privato”. Privato che “non deve fare il doppione del pubblico, ma intervenire dove il pubblico non arriva, e in questa direzione vanno le misure come l’Ape (anticipo pensionistico, ndr) intraprese da questo governo”. Si noti che l’Ape, in pratica un prestito bancario con annessa polizza assicurativa obbligatoria grazie al quale i 63enni potranno lasciare il lavoro prima di quanto previsto dalla legge Fornero, finirà per costare a chi lo richiede fino al 20% della pensione netta.
Sulla stessa linea dei rappresentanti dell’esecutivo, ma ancora più esplicito, Salvatore Rossi, direttore generale della Banca d’Italia e presidente dell’Ivass, l’Istituto di vigilanza sul settore assicurativo: “È indubbio che il tema sanità si intreccia, in Italia, col dato demografico, e il ‘long term care‘ è la questione fondamentale: è qui che c’è un grande mercato per le compagnie assicurative”, ha dichiarato il responsabile della tutela dei consumatori nel rapporto con le compagnie. Per poi aggiungere che “il settore pubblico potrebbe favorire questo mercato con incentivi fiscali, e non tutti devono necessariamente pesare sul bilancio dello Stato, perché alcuni possono migliorare il complessivo rapporto costo-efficienza“. Quanto alle pensioni, “i lavoratori ancora non sono consapevoli che la previdenza pubblica non svolge più quel ruolo che svolgeva in passato e non lo svolgerà più”, perché “il tasso di sostituzione atteso tra salario e pensione che un tempo era la magica cifra dell’80% e oggi è il 50″, e “quindi devono integrare” con i fondi pensione privati. Ma “questa integrazione privata però ancora non decolla, stenta“.

martedì 29 novembre 2016

Sasso Marconi. Denunciato dai Carabinieri per possesso di metadone.


I Carabinieri di Sasso Marconi, impegnati in un servizio antidroga, hanno denunciato un 39enne italiano per detenzione ai fini di spaccio di quattro fiale di 'Metadone' che aveva con sé mentre si trovava in compagnia di altri due connazionali, tra l’altro, uno con precedenti di polizia per droga, in una zona isolata situata nei pressi di via Ponte Albano. Le fiale rinvenute dai militari, di cui, una nella tasca del giubbotto indossato dal 39enne e le altre tre a bordo di un’automobile con cui lo stesso aveva raggiunto il luogo d’incontro, sono state sequestrate.

Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

Gaggio Montano. Truffa online: due calabresi denunciati dai Carabinieri.


Ancora truffe online. I Carabinieri di Gaggio Montano hanno denunciato due calabresi, un disoccupato 50enne e un geometra 33enne, per truffa ai danni di una 57enne di Camugnano con cui avevano avviato una trattativa telematica per la vendita di un 'mini escavatore' pubblicizzato in un sito internet di annunci vari. La cliente ha versato una caparra di 1.450 euro, ma i due 'venditori', invece di portare a termine l’affare, hanno temporeggiato con scuse varie, fino a rendersi irreperibili. I due truffatori sono esperti del 'mestiere', in particolare il 50enne che è gravato da numerosi precedenti di polizia specifici.

Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna 



Le grandi nevicate nei secoli a Bologna raccontate da Marco Poli in San Petronio.

Riceviamo:

Con una serata da brividi, si concluderà, domani sera, mercoledì 30 novembre), alle 21, nella Sala della Musica della Basilica di San Petronio (ingresso da via de’ Pignattari, 9), la rassegna Bologna e le sue storie, organizzata da Emil Banca, durante la quale Marco Poli ha raccontato i personaggi e i fatti che hanno lasciato un segno indelebile nella storia quasi millenaria della città.


Nell’ultima serata, corredato da bellissime immagini d’epoca, Poli si occuperà del rapporto, a volte tragico, tra Bologna e la neve.

La conferenza è ad ingresso libero e gratuito ma i posti sono limitati: si consiglia di prenotare telefonando allo 051-6317744

Sasso Marconi. Mazzetti e Salamone sul ring per il referendum.

Nel momento più caldo della campagna referendaria quando sui canali televisivi e nelle sale pubbliche si moltiplicano i confronti fra il SI' e il NO, anche Sasso Marconi mette in campo una sfida d'eccezione: il sindaco Stefano Mazzetti ( per il SI') e il consigliere comunale Eugenio Salamone ( per il NO) si confrontano, post domani, giovedì 1 dicembre, alle 18.30, in una chiacchierata referendaria al RobbiCafe.

Ironico, ma incisivo, il volantino dell'annuncio che si preannuncia infatti un vero scontro da ring.

Vietati però i 'colpi bassi'. 

 

Automobilisti occhio alle truffe.

Da un lettore.
I furbetti sono sempre in cerca di nuove soluzioni per truffare il prossimo, con trucchi inventati ad hoc soprattutto in relazione alle auto. Negli ultimi tempi è stata segnalata una nuova tecnica che va ad aggiungersi alle molte già esistenti e che a volte tornano in auge dopo un periodo di relativa calma: il foglietto sul parabrezza.
Si tratta di un metodo piuttosto semplice che potrebbe trarre in inganno molti sprovveduti automobilisti. I truffatori lasciano un semplice bigliettino sul parabrezza dell'auto parcheggiata, segnalando al proprietario della vettura di aver urtato accidentalmente nelle manovre di parcheggio la propria auto.
I truffatori cercheranno poi di risolvere la questione tra privati, senza l'intervento delle assicurazioni e delle Forze dell'Ordine, con la scusa che l'incidente potrebbe far diventare più onerosa la polizza. In tal caso, invece, si tratta solo dell'ennesimo stratagemma per estorcere denaro al malcapitato. Che cosa fare? Come difendersi? Mettersi in contatto con i Carabinieri è la prima cosa da fare, portando a testimonianza il biglietto lasciato dai truffatori sul parabrezza, che una volta avvertiti della denuncia spariranno alla velocità della luce in cerca di nuovi soggetti da raggirare.
Negli ultimi tempi sembra essere tornata di moda anche la truffa del pongo. Una vettura in fase di sorpasso lancia una pallina di pongo sull'auto del malcapitato, che pensando di aver urtato l'auto accosta per rendersi conto dell'accaduto e dei danni causati alle rispettive vetture. Sulla carrozzeria dell'auto si potrà notare una "strisciata" che potrebbe far pensare all'urto, mentre in realtà si tratta solo del pongo scagliato contro la macchina. A questo punto i furfanti chiederanno la compilazione della constatazione amichevole o peggio un accomodamento "amichevole". In realtà si tratta solo dell'ennesimo raggiro. 
Sempre meglio essere assicurati, dunque, scegliendo la polizza migliore sul mercato con il comparatore Segugio.it, che ti permetterà di risparmiare centinaia di euro ogni anno in modo semplice e veloce. Collegandosi al sito di Segugio.it è possibile effettuare una simulazione RC Auto e verificare la convenienza delle tariffe. Ipotizzando al 25 ottobre 2016 che un quarantenne voglia assicurare nella provincia di Milano una Fiat Panda 1.2 Pop (immatricolata nel 2016), si scopre che la migliore offerta risulta quella di Italiana Assicurazioni ad un prezzo di 265,65 euro. La compagnia applica una formula di guida libera, in modo da abilitare alla guida del veicolo qualsiasi patentato. A seguire troviamo Genertel.it al costo di 292,95 euro, con guida libera o al costo di 300,52 euro se si include anche la tutela legale, assistenza, assistenza quality driver. 

I motivi del NO al Referendum di Carlo Soricelli.


Da Carlo Soricelli , curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro.


Come curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro e metalmeccanico in pensione volevo spiegare a chi mi conosce e apprezza il mio lavoro volontario dei motivi del mio No al Referendum.
Alcuni sono proprio sul referendum. Il primo motivo è la legge chiamata Italicum, che da un premio di maggioranza incredibile a chi prende più voti.
Se un partito prende anche solo il 25% dei voti ma è quello con più voti prende la maggioranza assoluta dei seggi. Immaginate il partito più lontano da voi, quello per cui tremate al solo pensiero che possa prendere il potere. Questo, grazie a una maggioranza relativa, potrebbe arrivare alla guida del paese, fare leggi per distruggere l’unità nazionale e, attraverso questa maggioranza, eleggere senatori, il Presidente della Repubblica, i membri della Corte Costituzionale ecc. Tantissimi italiani non verrebbero così rappresentati in Parlamento.
Verrà modificato in casa del vittoria del Si?
Non posso non ricordarmi di 'un stai sereno' riferito all’allora primo ministro Letta.
Secondo motivo. Il Senato non viene abolito, come in tanti auspicavano, ma viene tolta solo la possibilità che i senatori siano eletti dai cittadini, visto che i senatori verrebbero di fatto nominati dai partiti politici. Il Senato esisteva già ai tempi dell’antica Roma e già allora le classi meno abbiente eleggevano direttamente i loro senatori. Tra l’altro il risparmio con questa riforma è irrisorio, visto che tutta la struttura burocratica del Senato rimane. Già questi motivi basterebbero per votare No.
Come curatore dell’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro posso affermare, senza temere smentite, che la maggioranza dei morti sul lavoro in questi nove anni di monitoraggio sono nelle piccole aziende, tra gli agricoltori, gli artigiani e le Partite Iva. Quasi inesistenti nelle aziende dove il Sindacato è presente. Il disinteresse del Governo Renzi verso queste tragedie è stato totale, se pur avvertiti con mail fin dall’insediamento della strage di agricoltori schiacciati dal trattore delle imminenti stragi che si verificano puntuali ogni anno, non è mai stata spesa una parola di Solidarietà e neppure di interventi mirati per far diminuire questa carneficina. Da quando si sono insediati il Primo Ministro Renzi, il Ministro del Lavoro Poletti e quello delle Politiche Agricole Martina i morti schiacciati dal trattore sono stati oltre 400, un numero pazzesco se pensiamo che sono vite umane perse di tutte le età. Twittano su tutto, ma mai sentito niente sui lavoratori che l’anno scorso sono morti numerosissimi, con un incremento anche rispetto al 2008, anno d’apertura dell’Osservatorio.
Ma quello che più mi ha inquietato di questo governo è stato il Jobs act. Nulla di più nefasto di questa legge per i lavoratori dipendenti che di fatto diventano tutti precari, sia i nuovi assunti che quelli che continuano a mantenere l’articolo 18. Ne spiego i motivi. Senza l’articolo 18, si limita di fatto la libera iscrizione a un sindacato che non sia al servizio delle aziende. E questo basta poco a capirlo, chi avrà il coraggio di iscriversi a un sindacato scomodo se con una scusa (ma anche senza) può essere licenziato? Crolleranno le iscrizioni al sindacato e con questo la possibilità per i lavoratori di dire la loro opinione sull’organizzazione aziendale, sulla Sicurezza, su un’ingiustizia subita, sui salari che crolleranno. Insomma senza l’articolo 18 i lavoratori sono alla mercé di ogni tipo di angheria. Ci sono anche ottimi imprenditori e qui a Bologna ce ne sono tanti, ma ce ne sono almeno altrettanti che approfitteranno di questa libertà di “fare” per imporre tutto quello che vogliono. Lavoravo prima dell’introduzione dello Statuto dei Lavoratori e potrei raccontarne tantissime su questo arbitrio che c’era sui luoghi di lavoro. Le prossime vittime del Jobs act saranno i lavoratori non indispensabili assunti a tempo indeterminato, in caso di crisi, vera o creata appositamente. Saranno loro a essere licenziati per poi essere rimpiazzati da lavoratori senza più l’articolo 18. Se poi io fossi un Dipendente Pubblico non dormirei sonni tranquilli su questo fronte. Con la vincita del Si questo governo si spingerà oltre e la possibilità d’introduzione del jobs act anche per questi lavoratori sarà nella logica delle cose.
Si, spero proprio che questo governo cada, che questo Parlamento dominato da lobby di ogni tipo vada a casa, che si vada finalmente alle elezioni sperando che i lavoratori dipendenti e pensionati si accorgano finalmente che in parlamento non hanno nessuno che li rappresenti e li tuteli, che in questi ultimi vent’anni hanno votato partiti e parlamentari che non hanno mai difeso i loro interessi, che decine di milioni di voti non hanno nessuna rappresentanza politica organizzata.





Nella Enews 454, l'invito al voto di Matteo Renzi.

Inizia la settimana decisiva per il futuro dell'Italia.
Tra sei giorni sapremo se - finalmente - potremo iniziare il futuro con semplicità e forza.
In questa settimana vi scriverò più spesso, mi perdonerete.
Ma abbiamo bisogno di voi per vincere la sfida del referendum. La partita è apertissima, gli indecisi sono ancora tanti e dunque tutto si giocherà con la mobilitazione personale.
L'Economist si è schierato per il NO e propone all'Italia l'ennesimo governo tecnico e tecnocratico.
Beppe Grillo ha chiesto ai suoi elettori di "non votare col cervello, ma con la pancia". Sa perfettamente che se votano con il cervello votano sì anche loro perché votare contro alla semplificazione del sistema e alla riduzione degli sprechi è molto difficile per tutti, specie per i gli elettori del Movimento 5 Stelle. Io vi chiedo di votare con il cervello. E anche con il cuore. Questa è la più grande possibilità che abbiamo di pensare ai nostri figli. E se rifiutiamo questo treno oggi, dovremo aspettare decenni. Per questo utilizzerò le E-News nei prossimi giorni chiedendovi un aiuto.

1 - Oggi però mi limito ad alcune considerazioni di natura istituzionale.


Maltempo. Abbiamo fatto sentire la nostra vicinanza alle popolazioni colpite sia in Piemonte che in Liguria. Il Governo c'è, a fianco dei comuni colpiti. Analoga attenzione sarà riservata alla Sicilia e agli altri territori in difficoltà.

 

  1. Sono stato a portare la solidarietà del Governo e di tutti gli Italiani alla stazione dei Carabinieri colpita da un vile attentato dinamitardo nella notte tra sabato e domenica. Volevano far male. E lo avrebbero fatto se due carabinieri non fossero stati molto tempestivi nell'intervento. Chi colpisce l'Arma dei Carabinieri, colpisce l'Italia. E noi stiamo dalla parte dei Carabinieri. Prenderemo i responsabili, costi quel che costi.
  2. Ho incontrato Renzo Piano e il prof. Giovanni Azzone, project manager del progetto Casa Italia. Stiamo andando avanti con idee concrete molto belle ed efficaci. Considero la scelta di puntare su Casa Italia una delle più belle novità di questo Governo: la prevenzione, non solo l'emergenza. Per chi vuole, qui c'è una bella intervista di Gianantonio Stella a Renzo Piano)
  3. Molti criticavano lo strumento dei patti territoriali. Oggi invece vedo che stanno funzionando molto più del previsto. Li ho firmati con il presidente della Lombardia Roberto Maroni (che da leghista dialogante e saggio ha detto ridendo e scherzando: Se poi arriva il Governo tecnico, non si sa mai: io intanto firmo), con il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, con il sindaco di Genova Marco Doria. Mi piace il metodo: progetti scelti dal territorio, finanziamenti chiari, tempi certi. Una banalità, penserete voi. Ma una rivoluzione per la pubblica amministrazione italiana.
  4. Scuola. Sono stato alla Pablo Neruda, scuola nella periferia romana che il Governo ha sbloccato dopo anni (ho incontrato due simpaticissime nonne che mi raccontavano delle prime manifestazioni per questa scuola: era il 1976!). Davanti ai ragazzi abbiamo firmato un nuovo accordo con la Banca Europea degli Investimenti per altri 530 milioni di euro sulla sicurezza scolastica. Ma ancora non basta, ancora non basta, ancora non basta: abbiamo fatto dell'edilizia scolastica una priorità, voglio che tutti insieme facciamo ancora di più.
  5. Scuole di alta formazione. Continuo a visitare i centri di formazione più prestigiosi delle nostre forze dell'ordine e forze armate per dare un segnale di fiducia nel futuro alle allieve e agli allievi. Qui trovate il discorso fatto alla Guardia di Finanza a Roma, qui all'Esercito a Torino.
  6. Legge di stabilità. Oggi con Pier Carlo Padoan facciamo il punto sullo stato dell'arte per la Legge di Stabilità 2017, dopo l'approvazione in prima lettura
  7. Abbiamo approvato oggi il Testo Unico sul Vino. In una sola legge abbiamo semplificato tutte le norme del settore dopo anni di attesa. Un piccolo passo, forse. Ma il settore del vino e dell'agroalimentare ha potenzialità fantastiche. E come sapete noi scommettiamo moltissimo su questo
Pensierino della Sera.
Sono stato a Cassino, stabilimento della Fiat - Alfa Romeo, uno dei luoghi storici
Ho salutato operai che ricordavano ancora quando si produceva la 126. Molti italiani hanno nel cuore ricordi meravigliosi dei tempi della loro 126. Ma non si vive di sola nostalgia. Oggi Cassino ha nuove auto, a cominciare dalla Stelvio e dalla Giulia. Sono le auto del futuro. La nostalgia è bellissima, la speranza del futuro lo è di più: è una metafora delle auto, ma anche della politica.
Del resto questa fabbrica ha un futuro perché i signori del "No a tutto!" hanno perso la loro sfida e oggi sono in fabbrica 4.300 persone che diventeranno 6.100 entro diciotto mesi. Se avessero vinto i profeti del "No a tutto!" oggi non avremmo più l'industria dell'auto in Italia, giusto ricordarlo. Avanti tutta, verso il futuro.
Basta un sì.
In questa settimana (
qui il video con tutti gli appuntamenti più importanti, istituzionali e politici) ho toccato con mano il centro nord, dopo la settimana del sud.
Sono stati quattordici incontri a Piombino, Livorno, Pisa, Reggio Emilia, Modena, Verona, Vicenza, Venezia, Genova, Savona, Roma, Torino, Monza, Bologna: io trovo un sacco di gente che ha voglia di dire sì al futuro. E questo mi dà una forza straordinaria, avanti tutta.
Quanto alla mia agenda: sarò ancora nelle Marche, in Campania, in Sicilia, in Calabria prima della chiusura nella meravigliosa cornice di Piazza della Signoria a Firenze venerdì sera. Ma ne parleremo nelle prossime enews.


PS: Per chi vuole conoscere meglio che cosa è accaduto con la sentenza della Corte Costituzionale sulla riforma Madia, qui allego il
post di Patrizio Caligiuri, responsabile dello staff del ministro Madia. A me sembra assurdo che per licenziare uno dei furbetti del cartellino, che timbra e se ne va dobbiamo fare tutta questa trafila. A me sembra assurdo che per diminuire le poltrone delle aziende municipalizzate dobbiamo fare tutta questa trafila. E a maggior ragione mi sembra importante il Sì al referendum. Leggete voi e ditemi che ne pensate: matteo@matteorenzi.it


lunedì 28 novembre 2016

Sasso Marconi. Arriva la Banda Bignardi per gli auguri di Natale.

Il comitato soci Emilbanca di Sasso Marconi informa: 
 
Sabato prossimo, 3 dicembre, alle 21, si terrà l'ormai
TRADIZIONALE
CONCERTO DI NATALE
della Banda 'Pietro Bignardi' di Monzuno , presso la Sala polivalente della Parrocchia di San Lorenzo. 


 L'INGRESSO è GRATUITO. Si potrà liberamente destinare un contributo che sarà interamente devoluto al Progetto 'Brutti ma buoni'.

AL TERMINE BRINDISI PER LO SCAMBIO DEGLI AUGURI DELLE FESTE NATALIZIE.

Per l' OCCASIONE SARA' PRESENTATO IL NUOVO CD della Banda Bignardi.




Interrotto mentre urina contro il muro di una casa s’infuria ed estrae la pistola: arrestato.

Foto dei  Carabinieri di Castello d’Argile.

Colto in 'flagranza di reato' mentre urina contro un muro reagisce estraendo una pistola. Colui che voleva solo 'difendere' il muro di casa da chi si dimostrava 'maleducato' è ricorso ai Carabinieri, che hanno trovato l'uomo in stato confusionale, alticcio e con cinque colpi nella pistola. Il carcera è stata l'inevitabile conseguenza.

E' successo a Castello d’Argile e 'arrestato' con l'accusa di minacce gravi e porto abusivo di arma illegalmente detenuta, è un 61enne italiano, incensurato.
Il tutto è accaduto ieri sera, quando un 39enne italiano che si trovava in casa con la moglie e il figlio di cinque anni, intento a cenare, ha sentito dei rumori sospetti provenire da fuori. Il 39enne è uscito per controllare e ha trovato un uomo adulto che stava urinando contro il muro dell’abitazione. Dopo avergli chiesto spiegazioni per quello che stava facendo, il soggetto si è infuriato, ha cominciato a urlare e si è diretto verso una Fiat Punto parcheggiata lungo la strada. Ha aperto lo sportello e ha estratto una pistola cromata. Il 39enne si è spaventato ed è rientrato velocemente in casa per mettersi al riparo e chiamare il 112. A quel punto, il soggetto armato è salito a bordo dell’utilitaria ed è partito velocemente. Diverse pattuglie dell’Arma si sono messe alla ricerca dell’uomo e lo hanno trovato poco dopo, in stato confusionale a seguito di un abuso di bevande alcoliche, presso la sua abitazione di Castello d’Argile. All’interno della Fiat Punto, intestata alla moglie e parcheggiata nelle vicinanze, i Carabinieri hanno trovato una pistola revolver cromata di grosso calibro, senza matricola e con 5 proiettili inesplosi all’interno del tamburo.
L'arma è stata sequestrata per motivi cautelari, come pure altre regolarmente detenute dall’uomo che su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna è stato tradotto in carcere.
Sono tuttora in corso accurate indagini da parte degli inquirenti per cercare di scoprire la provenienza dell’arma e se sia stata implicata in altre situazioni.


Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

I Carabinieri ringraziano il presidente Renzi per la visita dopo l'attentato.


Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

PARTICOLARMENTE APPREZZATA E’ STATA LA VISITA AFFETTUOSA DEL PRESIDENTE RENZI ALLA STAZIONE CC DI BOLOGNA CORTICELLA DOVE IL PRESIDENTE E’ STATO RICEVUTO DAL COMANDANTE INTERREGIONALE “VITTORIO VENETO”, GENERALE DI CORPO D’ARMATA CARMINE ADINOLFI, E DAL COMANDANTE DELLA LEGIONE CC EMILIA ROMAGNA, GENERALE DI DIVISIONE ADOLFO FISCHIONE.

NUMEROSI CITTADINI ERANO PRESENTI CON CARTELLI DI SOLIDARIETA’ E VICINANZA AI CARABINIERI A TESTIMONIANZA DI QUANTO LE STAZIONI DELL’ARMA SIANO APPREZZATE DALLA POPOLAZIONE.
ASPETTO PERALTRO SOTTOLINEATO DALLO STESSO PRESIDENTE RENZI CHE HA RIBADITO IL RUOLO FONDAMENTALE DEI CARABINIERI NEL CONTROLLO DEL TERRITORIO GRAZIE ALLA PRESENZA CAPILLARE DELLE STAZIONI DELL’ARMA CONSIDERATE INSOSTITUIBILI NEL LORO PREZIOSO RUOLO DI GARANTI DELLA LEGALITA’.

OGGI, NEL PRIMO POMERIGGIO IL COMANDANTE GENERALE DELL’ARMA, GENERALE DI CORPO D’ARMATA TULLIO DEL SETTE, FARA’ VISITA AI CARABINIERI DELLA STAZIONE CC DI BOLOGNA CORTICELLA PER PORTARE L’AFFETTUOSO SALUTO E L’APPREZZAMENTO PIU VIVO SUO E DELL’ARMA TUTTA PER QUANTO QUOTIDIANAMENTE FANNO SUL TERRITORIO CON GRANDE GENEROSITA’ E ABNEGAZIONE .
SUL FRONTE DELLE INDAGINI C’E’ STRETTO RISERBO. OGGI IL GENERALE ADINOLFI E IL GENERALE FISCHIONE HANNO FATTO UN PUNTO INVESTIGATIVO CON IL COMANDANTE PROVINCIALE DI BOLOGNA, COLONNELLO VALERIO GIARDINA,  E IL COMANDANTE DEL REPARTO OPERATIVO E GLI ALTRI REPARTI DELL’ARMA INTERESSATI ALLE INDAGINI, IN PARTICOLARE ROS E RIS.

IL GENERALE ADINOLFI  -CHE NEI PROSSIMI GIORNI LASCERA’ IL COMANDO DELL’INTERREGIONALE VITTORIO VENETO-  HA INCONTRATO, NELLA MATTINATA,  IL PREFETTO,  DOTT. ENNIO SODANO, IL PROCURATORE GENERALE, DOTT. IGNAZIO DE FRANCISCI, IL PRESIDENTE DELLA CORTE D’APPELLO, DOTT. GIUSEPPE COLONNA, E IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA, DOTT. GIUSEPPE AMATO.

AL TERMINE HA SALUTATO IL PERSONALE ESPRIMENDO IL SUO PIU’ VIVO E GRATO COMPIACIMENTO PER IL COSTANTE, LODEVOLE E GENEROSO IMPEGNO NEL SERVIZIO.


La foto è della Legione Carabinieri Emilia-Romagna


Le RAGIONI del SI e del NO si confrontano in Comune a Vergato.



Anna Maria Testa, per conto dei comitati 'Vergato Dice Si' e  'Per Il No 'A. Baldini' di Bologna, informa di un incontro-confronto sui temi relativi al quesito referendario del 4 dicembre, in programma per domani, martedì 29 novembre, alle 20.30, nella SALA CONSILIARE del COMUNE di VERGATO.


Tana Termini, c'è puzzo di crisi.

Marco ha inviato l'articolo apparso su 'Quinews Pistoia', che tratta di un tema, quello dei compostaggi rifiuti, che interessa anche alcuni comuni della vallata e che verrà discusso oggi in consiglio dell'Unione a Vergato.


PITEGLIO — Il sindaco di Piteglio Luca Marmo ha chiesto l'unità di crisi alla Regione per l'impianto di compostaggio rifiuti di Tana Termini.
L'impianto è ancora chiuso in seguito ai problemi di emissione di cattivi odori. In ballo c'è anche il futuro di cinque dipendenti, più altri venti se si considera l'indotto.
"Da alcuni mesi, a causa di problemi dell’impianto, sono aumentate le richieste ricevute da più parti di intervenire sulla attività produttiva dell'impresa Sistemi Biologici srl - si legge in un comunicato a firma del sindaco Luca Marmo e del suo capogruppo Giulio Baldassarri - Come autorità sanitaria locale e come socio Cosea, consorzio proprietario dell'impianto, il Comune ha preso una serie di provvedimenti atti al contenimento delle emissioni di cattivi odori che, nei fatti, si sono dimostrate persistenti". 
Il primo cittadino di Piteglio aveva anche escogitato un sistema piuttosto curioso per misurare i cattivi odori provenienti dall'impianto: un team di annusatori umani (vedi articolo collegato).
"Le difficoltà aziendali e le continue emissioni maleodoranti potrebbero portare, secondo le dinamiche attuali del processo produttivo, alla continua perdita di soldi pubblici, di posti di lavoro e a continui disagi per i cittadini e le altre imprese del territorio. La montagna pistoiese - prosegue la nota del sindaco e del capogruppo - Non può permettersi, specie laddove viene impegnato capitale pubblico, l'ennesima debacle dell'economia locale". 
Da qui la decisione del Comune montano di richiedere alla Regione Toscana, ente che autorizza l'attività di stoccaggio e di lavorazione dei rifiuti, l'unità di crisi per Tana Termini.

domenica 27 novembre 2016

A Sasso Marconi un verde 'I Love You'.

Un romantico agricoltore ha voluto esternare il suo 'momento magico' lanciando il suo 'I Love You' nel modo più originale e incisivo. In un grande campo affianco della strada a  Mongardino è apparso un grande cuore realizzato falciando l'erba. 

Ne esce un quadro di grande impatto, sia per la location scelta, sia perchè l'autunno ha voluto partecipare con la sua tavolozza di colori. 

Complimenti per la bravura dimostrata e per la fantasia. 



 

Vergato. La crisi dell'impianto di compostaggio Piteglio in Consiglio dell'Unione.

Domani, lunedì 28 novembre, alle 18, a Vergato, è in programma il consiglio dell'Unione dei Comuni dell'Appennino dove si discute l'ODG relativo all'impianto di compostaggio di Piteglio presentato dal M5S. 

Relaziona Sara Boselli, su 'stato attuale e prospettive nel breve e medio termine concernente l'Azienda compartecipata Sistemi Biologici srl'. 

 

Legambiente: "Potenziate la linea ferroviaria Bologna-Vignola".


Dal Circolo LEGAMBIENTE SettaSamoggiaReno

Legambiente con un comunicato dal titolo 'Casalecchio di Reno, zona Palasport-via del lavoro, ci vai, acquisti cose e respiri gas di scarico', critica l'attuale organizzazione del polo commerciale di Casalecchio di Reno.

Il circolo SettaSamoggiaReno scrive infatti:

La zona commerciale di Casalecchio di Reno, che già ospita realtà commerciali a grande attrazione di persone per acquisti ai grandi empori: Shopville Granreno, IKEA, LeroyMarlin, ora è oggetto di una serie di interventi che comporteranno un ulteriore aumento dell’affluenza di persone.
Aumento di automobili di clienti e spettatori, di camion per i prodotti da vendere, quindi AUMENTO DI GAS di scarico da autocombustione.
In particolare ci riferiamo all’AMPLIAMENTO dell’Unipol Arena che accoglie spettacoli e avvenimenti sportivi, e alla prossima apertura di una nuova MEGA sede della catena Decathlon.
Ad oggi la viabilità  della zona è già  congestionata. L’uscita sull’asse attrezzato non è in grado di assorbire il traffico che si dirige alla zona commerciale causando quotidianamente ingorghi e file sulle strade adiacenti che si prolungano anche per chilometri arrivando, nei casi peggiori, fino agli svincoli di autostrada e tangenziale a Casalecchio.
Tralasciando la non lungimiranza della scelte fatte in fase di progettazione della zona, ciò che preoccupa ora è cosa accadrà  una volta effettuati gli ampliamenti sopracitati.
Il traffico congestionato, oltre a rappresentare una logico fastidio per chi ci si trova invischiato, rappresenta anche e soprattutto un indubbio fattore di INQUINAMENTO, per gli abitanti della vicina collina, per gli stessi acquirenti, per i lavoratori dei grandi empori.
In generale non crediamo che la soluzione sia da ricercare in un ampliamento delle vie attualmente presenti, Così facendo non si farebbe altro che impermeabilizzare ulteriore suolo senza riuscire a risolvere i problemi causati da scelte sbagliate in partenza.
La soluzione possibile è quella di rendere la zona accessibile in maniera comoda e funzionale anche senza l’auto.

In questo senso, -dichiara Claudio Corticelli  di LEGAMBIENTE (nella foto) - andrebbe potenziata la linea ferroviaria Bologna-Vignola in entrambi le direzioni con frequenza ogni 30 minuti dalle 6 alle 22 durante i giorni feriali e frequenza ogni ora nei giorni festivi tra le 8 alle 22 con ampliamento alle 24 in occasione di spettacoli. Con navette che colleghino i vari empori, oppure con autobus dedicati, con cadenze ravvicinate, la creazione di una rete di piste ciclabili, la messa a disposizione di biciclette pubbliche a tempo.
Tutto questo andrebbe fatto subito, anche a prescindere dalle nuove aree commerciali, in quanto sia il sistema ferroviario che quello filotranviario sono già attualmente notevolmente insufficienti.
In questo modo si otterrebbe un indubbio beneficio sia sul traffico sia per tutti coloro che risiedono o lavorano sulla tratta Bologna-Vignola.




Il SI e il NO sui banchi del Fantini di Vergato.

Domani, lunedì 28 novembre, è in programma nella sede dell'Istituto Fantini di Vergato un incontro informativo sui temi legali al Referendum costituzionale che si terrà domenica prossima, 4 dicembre. 
Illustreranno la materia referendaria gli studenti stessi. 

La partecipazione è aperta a tutti.
 

A Salvaro si confrontano il SI e il NO.


Domani, lunedì 28 novembre, alle 20.30, nella Sala Civica di Salvaro a Grizzana Morandi si terrà un dibattito sulla RIFORMA COSTITUZIONALE.

Si confronteranno i consiglieri regionali GIUSEPPE PARUOLO  e IGOR TARUFFI. Modera RICCARDO TAGLIATI.

                   

sabato 26 novembre 2016

TARIFFE AGEVOLATE DI ABBONAMENTO ANNUALE DI TRASPORTO PER il 2016.

Marco scrive: “ REPERITO FACILMENTE SULLA PAGINA PRINCIPALE DEL COMUNE DI GRIZZANA , DI SEGUITO UN AVVISO DI INTERESSE PER I CITTADINI RESIDENTI NEI COMUNI ADERENTI ALL'UNIONE APPENNINO BOLOGNESE. INSPIEGABILMENTE NON SONO RIUSCITO A TROVARE L'AVVISO NELLA PAGINA PRINCIPALE DELL'UNIONE. 

Ecco l'avviso PUBBLICO A VALERE PER TUTTI I COMUNI DEL DISTRETTO DELL’APPENNINO BOLOGNESE, PER L’EROGAZIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DI CATEGORIE SOCIALI BENEFICIARIE DI TARIFFE AGEVOLATE DI ABBONAMENTO ANNUALE DI TRASPORTO PER ANNO 2016.

PREMESSO che presso gli sportelli TPER è possibile acquistare abbonamenti agevolati della tipologia “MI MUOVO INSIEME” per l’anno 2016, destinati alle seguenti categorie di beneficiari:

1. Famiglie numerose (con 4 o più figli) e con ISEE non superiore a € 18.000; 2. Persone con disabilità e altre categorie di invalidi e assimilati, l’accesso alla tariffa agevolata avviene senza ISEE; 3. Anziani; di sesso maschile di età non inferiore a 65 anni, di sesso femminile di età non inferiore a 63 anni, con ISEE del nucleo famigliare non superiore a € 15.000; 4. Vedove di caduti in guerra e dei caduti per cause di servizio, l’accesso alla tariffa agevolata avviene senza ISEE; 5. Ex deportati nei campi di sterminio nazisti (KZ) o perseguitati per motivi politici religiosi o razziali, l’accesso alla tariffa agevolata avviene senza ISEE; 6. Vittime di tratta di essere umani e grave sfruttamento, l’accesso alla tariffa agevolata avviene senza ISEE; 7. Rifugiati e richiedenti asilo, l’accesso alla tariffa agevolata avviene senza ISEE.

ACQUISTABILI AI SEGUENTI IMPORTI:
• “Mi Muovo Insieme” urbano (monozonale) € 147,00 Abbonamento annuale senza limitazione di corse, valido per l’intera rete urbana della città di residenza • “Mi Muovo Insieme” extraurbano (plurizonale) € 147,00 Abbonamento annuale senza limitazione di corse, valido per un percorso extraurbano o suburbano sui servizi autofiloviari e ferroviari: • “Mi Muovo Insieme” cumulativo € 216,00 Abbonamento annuale senza limitazione di corse, valido per un percorso extraurbano o suburbano sui servizi autofiloviari e ferroviari, più la rete urbana della città di destinazione, oppure, a scelta dell’utente, della città di residenza.



TIPOLOGIA BENEFICIARI
Soglia ISEE 2016 ulteriori agevolazioni con FONDO SOCIALE MOBILITÀ
Tariffa ulteriormente agevolata MI MUOVO INSIEME abbonamento annuale urbano o extra urbano
Tariffa ulteriormente agevolata MI MUOVO INSIEME abbonamento annuale cumulativo
Quota ulteriore riduzione a rimborso abbonamento annuale urbano o extra urbano
Quota ulteriore riduzione a rimborso abbonamento annuale cumulativo
Famiglie numerose con 4 o più figli
8.000,00 € 80,00 € 147,00 € 67,00 € 69,00
Persone con Disabilità Non si applica ISEE € 80,00 € 147,00 € 67,00 € 69,00
Anziani € 7.750,00 € 80,00 € 147,00 € 67,00 € 69,00
Vedove di caduti in guerra e dei caduti per cause di servizio
Non si applica ISEE € 80,00 € 147,00 € 67,00 € 69,00
Ex deportati nei campi di sterminio nazisti (KZ) o perseguitati per motivi politici religiosi o razziali
Non si applica ISEE € 80,00 € 147,00 € 67,00 € 69,00
Vittime di tratta di esseri umani e grave sfruttamento
Non si applica ISEE
Abbonamento gratuito
Abbonamento gratuito € 80,00 € 147,00

A seguito della verifica di ammissibilità della domanda, l’Istituzione Servizi Sociali, Educativi e Culturali dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese provvederà alla redazione della graduatoria distrettuale, all’individuazione dei beneficiari e all’erogazione dei relativi contributi agli utenti. La graduatoria verrà formulata secondo l’ordine di presentazione delle istanze (data e ora). L'assegnazione del contributo avverrà scorrendo la graduatoria fino ad esaurimento dei fondi disponibili.
L’istanza, sottoscritta dall’interessato, deve essere redatta in forma di dichiarazione sostitutiva, ai sensi del d.p.r. 445/2000 e compilata unicamente su moduli predisposti dall’Istituzione, allegati al presente bando, e disponibili presso gli sportelli sociali comunali. I moduli di domanda sono reperibili anche sul sito internet dei singoli Comuni e dell’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese.
Le domande raccolte dovranno essere presentate dal 23 NOVEMBRE AL 23 DICEMBRE 2016, presso gli sportelli sociali comunali.
Istituzione dei Servizi Sociali, Educativi e Culturali
CASTEL D’AIANO CASTEL DI CASIO CASTIGLIONE DEI PEPOLI GAGGIO MONTANO GRIZZANA MORANDI MARZABOTTO MONZUNO SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO VERGATO


Sede: Piazza della Pace 4 - 40038 Vergato (BO) C.F: 91362080375 Tel. 051/6746742 – PEC unioneappennino@cert.provincia.bo.it

CONTROLLI: l’Istituzione procederà, ai sensi del D.P.R. 445/2000, ad idonei controlli, anche a campione, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive rilasciate dai richiedenti il contributo e laddove sussistano ragionevoli dubbi sulla veridicità del loro contenuto.
Gli operatori di sportello non assumono responsabilità per la dispersione delle domande, della documentazione e delle comunicazioni dipendenti da inesatte indicazioni fornite dal richiedente né per eventuali disguidi imputabili a fatto di terzi, a caso fortuito o forza maggiore.

Per informazioni rivolgersi allo Sportello Sociale del Comune di residenza.