lunedì 31 ottobre 2016

Quanta gente ieri alla Tartufesta di Sasso Marconi! Si replica domani e il prossimo fine settimana

E' stata una autentica celebrazione dei prodotti tipici gastronomici quella che ieri è stata messa in scena per le vie di Sasso Marconi in occasione della Tartufesta 2016. Le migliaia di visitatori che hanno letteralmente invaso il centro cittadino hanno potuto scegliere tra le tantissime offerte e gustare dapprima con l'olfatto, poi con la vista e il gusto prelibatezze italiane di ogni genere. “Dove si mangiucchia, Dio ci conducca”, si ripetevano incontrandosi amici e conoscenti.

Immancabili ovviamente tartufi e funghi, offerti in vari modi, anche accompagnati a polenta e tagliatelle preparate nei ristoranti e nelle cucine in tenda in vari punti del percorso di festa.



Poi salumi, formaggi, vini, prodotti da forno, frutta e verdure, oli tutti di produzione italiana rispettosa rigorosamente della natura e poi i mieli. 



Tra questi, quelli dell'azienda 'Apicoltura Pancaldi', fedele presenza della Tartufesta di Sasso e appena insignita dei prestigiosi premi conferiti dal concorso 'Grandi Mieli Italiani': tre gocce d''oro ( riconoscimento massimo) al miele di Girasole vinto per il quinto anno consecutivo, due gocce per il miele d'acacia, prodotto sulle locali colline lagunesi e una per il Millefiori. Lara, la titolare, si è solo rammaricata di non aver potuto presentare la 'melata di bosco', riuscitissima, a causa del ritardo nella smielatura e quindi oltre il limite di tempo per il concorso. “Abbiamo dovuto rispettare i tempi delle nostre api: in questa annata in cui abbiamo avuto il 70 % di prodotto in meno a causa dei cambiamenti climatici, abbiamo preferito seguire le api perchè è il loro benessere che ha la precedenza”, ha concluso.

I tanti estimatori della Tartufesta di Sasso Marconi avranno comunque ancora numerose occasioni per soddisfare il loro desiderio di buon cibo. La Tartufesta ritorna infatti domani, martedì 1 novembre, festa di Ognissanti e il prossimo fine settimana, sabato 5 e domenica 6 novembre. 
 
Il salumiere Venturoli





Le Enews 449 di Renzi: il terremoto.


L'anima dell'Italia è inquieta.
Il terremoto più forte dai tempi dell'Irpinia, dal 1980, ha devastato il cuore della nostra Penisola.
Non ci sono morti, stavolta. E questa notizia ci dà enorme sollievo. Ma i danni al patrimonio abitativo, economico, culturale e religioso sono impressionanti. Questi borghi sono l'identità italiana: dovremo ricostruirli tutti, presto e bene. Lo faremo perché noi - tutti noi - siamo l'Italia.  Ma adesso la priorità è restituire un briciolo di tranquillità alle popolazioni. E farlo è un'impresa difficilissima. Del resto chiunque abbia anche solo sentito la scossa di domenica mattina a distanza di centinaia di chilometri dall'epicentro potrà comprendere il dolore di chi vive in quelle zone. Chi ha vissuto un grande spavento da lontano, può solo immaginare il terrore che ha attraversato persone che da due mesi con le scosse ci convivono quotidianamente.

Le cose da fare sono difficili, ma chiare.
Primo, mettere in sicurezza. Ne parleremo anche oggi, nel consiglio dei ministri straordinario che abbiamo convocato per le 17, dove saranno presenti anche i 4 Presidenti di Regione, il commissario Errani e il capo della Protezione Civile Curcio. Non possiamo avere le tende per qualche mese in montagna, sotto la neve. Gli alberghi ci sono, per tutti. Ma molti dei nostri connazionali non vogliono lasciare quelle terre nemmeno per qualche settimana. Dunque dovremo gestire al meglio questa prima fase, l'emergenza.

Poi la ricostruzione. A regola d'arte. Con il controllo dell'opinione pubblica e di tutti i cittadini. Non va sprecato nemmeno un centesimo e dobbiamo dimostrare chi siamo: persone che - a differenza di alcune vicende del passato - sanno fare opere pubbliche senza sprechi e senza ladri.

Infine, il Piano Casa Italia. Un piano strategico per il futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Non solo l'emergenza, non solo la ricostruzione: ma - finalmente - la prevenzione. Il lavoro è già partito ma richiederà anni, "un paio di generazioni" come ci ha spiegato Renzo Piano illustrandone i concetti.

La reazione organizzativa è stata notevole, anche stavolta. Protezione civile, vigili del fuoco, amministratori locali, forze dell'ordine e forze armate, volontari: ancora una volta l'Italia si è mostrata capace di rispondere subito. A tutti coloro che ormai da settimane sono in prima linea sul fronte dell'emergenza l'abbraccio grato mio e soprattutto di tutti gli italiani.

La settimana è stata ricca di tanti eventi, manifestazioni, incontri. Ma stavolta mi perdonerete se non vi faccio il solito elenco, rimandando gli eventuali interessati alla pagina
facebook dove troverete tutte le notizie. Oggi infatti siamo altrove, tutti. Con la testa e con il cuore. E questo altrove è situato nel cuore del Paese, nelle aree del sisma. Sono stato a Norcia qualche settimana fa, col Sindaco, col Vescovo, con la Presidente della Regione. Oggi si stringe il cuore pensando a quella piazza piena di macerie. Ma ricostruiremo. Ricostruiremo tutto, ricostruiremo tutti insieme. Ci sono dei momenti in cui le divisioni politiche contano zero e si lavora tutti nella stessa direzione.


Segnalo che la Protezione civile ha riattivato il numero 45500 per inviare un SMS solidale. Trovate tutte le info
qui

Turismo in Appennino, un corso di aggiornamento per rilanciare le imprese turistiche, rivolto a operatori per aggiornarli e formarli sui temi del marketing digitale, dello storytelling territoriale e della necessità di promuovere il proprio territorio attraverso gli strumenti tecnologici più innovativi.

Riceviamo:

L'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese crede nelle potenzialità turistiche del territorio e propone un corso di aggiornamento gratuito sulle strategie di promozione turistica. Il corso "Nuove strategie di turismo 3.0 per l'Appennino bolognese", organizzato dall’ente di formazione accreditato COM2 e finanziato dalla Regione Emilia-Romagna attraverso il Fondo Sociale Europeo, è rivolto a titolari, manager, dipendenti, collaboratori di imprese e realtà operanti nel settore turistico, alberghiero, culturale, artistico con sede nella provincia di Bologna (prioritariamente nella zona dell’Appennino Bolognese).
Il corso si terrà a Vergato presso la sede dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese e prevede una lezione settimanale dalle 14 alle 18: le lezioni obbligatorie per ricevere l’attestato sono 14 e cominceranno da dicembre.
I partecipanti avranno modo di familiarizzare con temi quali il marketing digitale turistico, i new media, il marketing online, il "local branding" o “branding territoriale”, ricevendo non solo una formazione specialistica, ma una vera e propria consulenza personalizzata per lo sviluppo di un piano di marketing innovativo. Ogni azienda avrà infatti diritto a 12 ore di accompagnamento di un consulente presso la propria sede per la progettazione di un prodotto audiovisivo all’interno di una campagna di promozione e marketing aziendale.
Partendo dall'analisi dell’offerta e della domanda turistica dell'Appennino bolognese si individueranno punti di forza, debolezza, opportunità e rischi del territorio, cercando di prevedere i comportamenti di acquisto e consumo del turista e identificando quei servizi innovativi che integrano e completano l'offerta turistica. 
Come spiegano gli organizzatori, infatti, “è indispensabile prima di tutto definire l'utenza che si desidera attrarre, coerentemente con l'infrastruttura turistica esistente; poi interpretarne i bisogni e tradurli in offerte reali. Quando parliamo di marketing turistico digitale 3.0 pensiamo alla necessità di integrare strumenti digitali quali Instagram, TripAdvisor o Youtube con una narrazione e uno stile comunicativo adeguati al target che ci siamo prefissati. Gli strumenti tecnologici sono preziosi ma poco efficaci se non coadiuvati da un racconto del territorio, o travel storytelling, che individui ed esalti valori centrali per l'Appennino come quelli del turismo ecosostenibile”.
L'obiettivo è quello di fornire nuove competenze per rendere le aziende più competitive e incrementare i flussi turistici, la clientela, il giro di affari, il posizionamento sul mercato attraverso strategie di web marketing a basso costo per l’impresa. Oltre a docenti provenienti dal mondo accademico e della ricerca, i partecipanti potranno incontrare professionisti del settore che illustreranno alcuni casi di successo presso hotel e catene alberghiere.
Il corso sarà presentato lunedì 7 novembre alle ore 15.30 presso la Rocchetta Mattei. Alla presentazione prenderà parte anche Romano Franchi, presidente dell'Unione dei comuni dell'Appennino bolognese, a testimonianza di quanto i sindaci credano nelle prospettive turistiche del territorio.
Per maggiori informazioni sul corso è possibile contattare l’Ufficio Formazione Professionale dell'Unione dei comuni dell'Appennino Bolognese - Lucia Ori - Tel 051.911056*207 – e/o all'indirizzo email: lucia.ori@unioneappennino.bo.it

A San Lorenzo di Sasso Marconi l'anteprima nazionale di 'Mothers'.


Domani, martedì 1 novembre, alle 20.30, nell'auditorium parrocchiale di S. Lorenzo
a Sasso Marconi, anteprima nazionale in lingua italiana del film “Mothers” di Liana Marabini.


Il film girato in parte a Sasso Marconi e interpretato, tra gli altri, da Christopher Lambert e Remo Girone, tratta il tema dei ‘foreign fighters’, puntando l’attenzione sul dramma vissuto dai genitori (e in particolare dalle madri) dei ragazzi occidentali e musulmani che si arruolano tra le fila dell’Isis.

Per assistere alla proiezione, occorre acquistare il biglietto d’ingresso (10 €) presso la parrocchia di S. Lorenzo, negli orari indicati nel volantino allegato - Il ricavato dalla vendita dei biglietti verrà utilizzato per la ricostruzione delle aule di catechismo della parrocchia


domenica 30 ottobre 2016

Sasso Marconi. Anche il cimitero denuncia una crisi.

La cappelletta del cimitero trasformata in ricovero materiali, luci votive spente da tempo e, a rendere ancor più preoccupante la visita ai morti, il rischio di essere rapinati. Questo è quello che aspetta i tanti che in questi giorni visitano i loro defunti al cimitero di San Lorenzo a Sasso Marconi.

Negli ultimi giorni sono stati evidentemente effettuati lavori di sistemazione alla struttura muraria e gli operatori hanno creduto bene di ricoverare i materiali ancora utilizzabili all'intero dell'oratorio che, oltre a denunciare un grave stato di abbandono, è stato così riconvertito a magazzino. E pensare che siamo alla vigilia della giornata dedicata ai morti e al cimitero verranno celebrate funzioni religiose di suffragio. C'è poi che lamenta di aver informato gli addetti della necessità di ripristinare la luce della tomba di famiglia poiché spenta da mesi, ma è ancora in attesa di vedere i tecnici all'opera anche dopo numerosi solleciti. “ Ma la tassa votiva dovrò pagarla per intero,” si lamenta, “ e se ritardo, dovrò pure pagare la mora?” si chiede.

Ma ciò che più preoccupa e la denuncia di rapine avvenuto ai danni di signore in visita al cimitero. Denuncia che corre di bocca in bocca e che consiglia ormai a non frequentare il cimitero da soli. Secondo chi ha subito questo increscioso incontro, due persone si nasconderebbero in un'ala del cimitero, attenderebbero che qualcuno rimanga salo per minaccialo mostrando un coltello o un cutter e intimando di consegnare il denaro. 

L'oratorio

Persino la scopa reclama la sostiuzione.
 

Aperture straordinarie della Rocchetta Mattei. Prime date, 31 ottobre e 1 novembre.




E' stato reso pubblico un programma di aperture straordinarie della Rocchetta Mattei.

La prima è per domani, lunedì 31 ottobre e la seconda è il 1 novembre, con orario continuato dalle 10 alle 15.

Quindi:
8 e 9 dicembre, 10-15 orario continuato
26 e 31 dicembre, 10-13
dal 27 al 30 dicembre, 10-15 orario continuato
Infine dal 2  al 6 gennaio, dalle 10 alle 15, orario continuato


La Rocchetta sarà invece chiusa il giorno di Natale e il primo dell'anno 2017.


Per informazioni, tel. 051 916845, martedì e giovedì dalle 15 alle 18.





Sasso Marconi. Festa di Halloween in piazza con buffet e giochi per bambini.

Il Comune di Sasso Marconi invita i bambini alla Festa di Halloween che si terrà domani, lunedì 31 ottobre, alle 18.30, nella piazza del borgo,
e, dopo il classico 'dolcetto o scherzetto' per le vie del centro, la festa si concluderà in luogo coperto, con giochi e buffet per tutti.

Sono necessarie scarpe sportive e un travestimento spaventosissimo.

L'incontro è organizzato dal CSI  in collaborazione con Pro Loco di Sasso Marconi.




Appello dell'Osservatorio Indipendente morti sul lavoro di Bologna a Vasco Errani, commissario straordinario per il terremoto.




di Carlo Soricelli 
curatore dell'Osservatorio Indipendente d Bologna morti sul lavoro,


Caro Vasco Errani, conosciamo la Sua professionalità e la preparazione da ex Presidente della Regione Emilia Romagna.

Il terremoto in Emilia ha dimostrato la vulnerabilità della fabbriche costruite negli anni sessanta, ottanta e novanta e anche di quelle più recenti. Molte delle vittime del terremoto in Emilia erano lavoratori rimasti schiacciati per il crollo dei capannoni.

Lo stesso terremoto di tre giorni fa che ha colpito l'Umbria e le Marche ha evidenziato che i capannoni industriali in Italia sono per la maggior parte a rischi sismico. E' un miracolo che non ci siano stati morti nella cartiera a Pioraco di Macerata. Il tetto è crollato nel cambio turno, quando nella fabbrica stavano lavorando solo 20 persone che sono riuscite a scappare. L’intero tetto della sala macchine è crollato. Nella cartiera ci lavorano complessivamente 146 lavoratori e se fossero stati tutti all'interno ci sarebbe stata una strage.
E' stato un miracolo, come nel terremoto in Emilia che, pur provocando vittime tra i lavoratori , è avvenuto di notte e in orari nei quali all'interno delle fabbriche vi erano pochissime persone.

In Italia la maggioranza dei capannoni industriali è stata costruita in anni in cui non si teneva in nessun conto il rischio sismico. Se non si avvia una fase di messa in sicurezza è a rischio la vita di chi ci lavora sotto e parliamo di milioni di lavoratori.

La prego di non sottovalutare questo rischio. Del resto con incentivi e detassazioni si potrebbero mettere tutti in sicurezza con una spesa non eccessivamente alta.

Inaugurazione della pista ciclo-pedonale Sasso Marconi-Fontana.



Domani, lunedì 31 ottobre, alle 17, alla presenza delle autorità locali, dei progettisti e della ditta che ha effettuato i lavori, verrà inaugurata la pista ciclo-pedonale di collegamento tra il capoluogo e la frazione di Fontana.

L’appuntamento è zona Fosso del Diavolo, nei pressi della nuova scala di accesso al percorso nei pressi dell’edicola votiva dedicata alla Beata Vergine del Sasso.  I ciclisti possono accedere alla pista imboccando il lungofiume Reno da via Ponte Albano.
 Si percorre poi a piedi il tracciato che, costeggiando il fiume Reno, permette di raggiungere il borgo di Fontana, dove è previsto il taglio del nastro seguito da un piccolo buffet offerto dalla Consulta di Frazione di Fontana.  



sabato 29 ottobre 2016

Anziana avvelenata dai funghi, figlio ok. Avevano mangiato 'amanita phalloides' sull'Appennino bolognese.

Da ANSA 

Una donna di 85 anni, Noemi Guidotti, è morta avvelenata da funghi del tipo 'amanita phalloides', tra i più velenosi, mentre il figlio 61enne è stato dimesso dall'ospedale dopo aver superato la fase critica. 

E' accaduto a Castel di Casio, sull'Appennino bolognese.
L'anziana - riferisce il Resto del Carlino - è deceduta dopo cinque giorni di ricovero all'ospedale Maggiore di Bologna a causa di un'epatite fulminante. Era stato il figlio a raccogliere i funghi, confondendoli con un altro tipo di amanita commestibile che cresce in quella zona.
Alcune ore dopo averli consumati, madre e figlio hanno accusato gravi malori e sono stati visitati al pronto soccorso di Alto Reno Terme, dove i sanitari hanno capito subito la gravità della situazione e hanno disposto il loro trasferimento a Bologna.

Bignami. “Questa riorganizzazione del servizio postale non va. La posta impiega 15 giorni a fare cinque chilometri”.

La consegna giornaliera della posta è un dovere di Poste Italiane ed un diritto di tutti i cittadini, compresi quelli che risiedono in zone svantaggiate. Lo ha sancito anche il Parlamento europeo. Cara Regione Emilia Romagna cosa si sta facendo per garantire tale diritto ? Lo chiede in una interrogazione al presidente della regione, Galeazzo Bignami, consigliere regionale di Forza Italia nella quale scrive:

Premesso che Poste Italiane, in un'ottica di ottimizzazione dei processi di lavorazione della corrispondenza, a partire dal mese di aprile 2016 ha progressivamente "implementato" in ulteriori aree del territorio nazionale la Fase II del nuovo modello di recapito a giorni alterni della corrispondenza.
Tale riorganizzazione aveva già fatto molto discutere nell'ottobre 2015 e, allo stato attuale, l'ulteriore allargamento di tale modalità di consegna della corrispondenza, estesa anche ad aree montane e svantaggiate, rischia di minare alla base le caratteristiche di quello che dovrebbe essere un "servizio universale" quale il recapito della corrispondenza.
Tra i Comuni interessati figura quello montano di Vergato i cui cittadini sono stati informati nel maggio 2016 dell'avvio della Fase Il del modello di consegna deciso da Poste Italiane e che è relativo alla consegna degli invii postali a giorni lavorativi alterni, dal lunedì al venerdì, su base bisettimanale (lunedì, mercoledì e venerdì nella prima settimana - martedì e giovedì nella settimana successiva).
A giugno 2016 l'Unione dell'Appennino bolognese ha approvato un ordine del giorno per invitare Poste Italiane a rivedere questo modello organizzativo ribadendo che non è ulteriormente accettabile una logica fondata esclusivamente su criteri dì redditività e che occorrerebbe una maggiore concertazione con le amministrazioni che invece, allo stato attuale, possono solo prendere atto di tali decisioni. Altra segnalazione riguarda il Comune di Castel d'Aiano (Bo) la cui amministrazione, di recente, ha segnalato che la corrispondenza spedita dal Comune impiega 15 giorni per raggiungere il Comune di Montese (Mo), distante appena 5 chilometri.
Considerato che a ribadire la strategicità e l'importanza del servizio postale è intervenuta, di recente, una risoluzione del Parlamento Europeo (settembre 2016), votata dalla maggioranza degli eurodeputati i quali si sono espressi a favore del mantenimento di un servizio "universale", ovvero per la garanzia che la corrispondenza venga recapitata tutti i giorni lavorativi; in particolare, nella risoluzione votata dall'Europarlamento si afferma "l'importanza di fornire un servizio universale di alta qualità a condizioni accessibili, comprendente almeno cinque giorni di consegna e raccolta a settimana per tutti i cittadini" e che "anche se una certa flessibilità è consentita dalla direttiva, le legislazioni non dovrebbero eccederla"; la risoluzione di cui sopra ricorda inoltre, che "il servizio universale deve evolvere in funzione del contesto tecnico-economico e sociale e delle esigenze degli utenti" e che "l'accessibilità ai servizi universali per la consegna dei pacchi possono e debbono essere migliorate, specialmente nel caso dei cittadini con disabilità e delle persone con mobilità ridotta e di quanti risiedono in zone remote". Rilevato che nell'aprile 2016 la Regione Emilia-Romagna è intervenuta nel dibattito chiedendo un confronto con Poste Italiane e che ha sostenuto di essere al fianco dei Comuni "affinché Poste italiane garantisca la qualità dei propri servizi su tutti i territori dell'Emilia Romagna”.

Si INTERROGA la Giunta regionale per sapere: se quanto affermato corrisponda al vero e quale giudizio si dia del piano di riorganizzazione di Poste Italiane; nel caso specifico del Comune di Vergato e dell'Unione Appennino Bolognese, quali iniziative abbia intrapreso la Regione per rispondere ai dubbi e alle perplessità sollevati dagli amministratori locali; per quel che attiene il Comune di Castel d'Aiano, a cosa siano dovuti i ritardi e i rallentamenti nella consegna della corrispondenza; se Poste Italiane ha risposto positivamente alla richiesta di incontro avanzata dalla Regione, se tale incontro si sia svolto e con quale esito; se la Regione Emilia-Romagna abbia tenuto incontri con gli amministratori dei Comuni coinvolti dal piano di riorganizzazione e dalle nuove modalità di consegna della corrispondenza e con quale esito; - quali ulteriori azioni la Regione intenda mettere in campo, anche sollecitando il Governo nazionale, affinché sia garantita l'erogazione di un servizio universale quale la consegna della corrispondenza in tutti i giorni lavorativi.

Il comune di Sasso Marconi è ‘in lite’ per IMU-ICI con la società Missionaria padre Kolbe di Borgonuovo.


Diversi sono i contribuenti sassesi che hanno proposto ricorso avanti la Commissione tributaria Provinciale di Bologna avverso gli avvisi di accertamento IMU ICI del Comune di Sasso Marconi e fra questi vi è appunto anche quello presentato dalle missionarie di Borgonuovo.

La notizia appare sulla delibera di Giunta di autorizzazione al Comune a resistere nel contenzioso e di conferimento dell’incarico all’avvocato che dovrà sostenere la discussione avanti al giudice e sostenere la tesi dell’ente pubblico.

Ritenuto che l’incarico in oggetto abbia carattere fiduciario” precisa la delibera, “ e possa, per analogia, essere equiparato agli incarichi di tutela legale e rappresentanza in giudizio per l’affidamento dei quali, secondo recente e conforme dottrina e giurisprudenza in materia, si possa procedere all’affidamento diretto, sono stati richiesti due preventivi al professionista di fiducia dell'Amministrazione, la quale e ha ritenuto di individuare nel dott. Alessandro Carloni il professionista cui affidare i diversi incarichi”.

Appennino bolognese: per il 2016-2017 occhi puntati sull'agricoltura.




L' Unione dei comuni dell'Appennino bolognese scrive:


Seconda edizione per 'Che ti frulla per la testa?', l’iniziativa di promozione imprenditoriale voluta dall'Unione dei comuni dell'Appennino bolognese, con una novità: quest'anno la precedenza sarà data alle proposte imprenditoriali nel settore agricolo.
Il progetto è partito nel novembre 2015 e ha coinvolto numerosi aspiranti imprenditori, con l’obiettivo di incentivarli a proporre nuove idee e verificarne la fattibilità, grazie alla consulenza gratuita messa a disposizione dal Servizio Progetti d’impresa dello Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) dell’Unione Appennino bolognese, in collaborazione con l’omonimo servizio presso la Città Metropolitana di Bologna.
Lo Sportello Unico dell’Unione si è proposto per affiancare chi volesse avviare un’attività per analizzare l’idea imprenditoriale, studiare le condizioni del mercato, verificare le eventuali possibilità di finanziamento. Oltre ovviamente a fornire un servizio che guidi i neo-imprenditori a districarsi tra gli adempimenti burocratici che a prima vista potrebbero spaventare i meno esperti. Durante la prima edizione sono state attivate circa 30 consulenze relative alla presentazione di nuove idee imprenditoriali nei settori dell’agroalimentare, artigianato, ristorazione, servizi hi-tech, fitness, servizi all’infanzia, attività turistiche.
Gli interessati possono rivolgersi allo Sportello Unico per le Attività Produttive dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese a Vergato, dove incontreranno operatori a disposizione per offrire un servizio di consulenza gratuito, redarre un business plan e guidare nel percorso che porti alla realizzazione imprenditoriale. Tenendo presente che i possibili indicatori di successo da parte di chi vuole fare impresa in Appennino sono legati a parametri quali grado di innovazione, legame con il territorio e capacità di utilizzarlo come risorsa, non delocalizzabilità, capacità di creare sinergie con altre realtà imprenditoriali, sostenibilità ambientale, prospettive occupazionali e ricadute socioculturali.
Anche per questa edizione l'obiettivo è arrivare a presentare tra maggio e giugno le idee che possono ambire ad essere pienamente realizzate. 

 

A Sasso Marconi, mostra personale della pittrice Fiorenza.

Si apre oggi, sabato 29 ottobre, alle 10, la mostra personale della pittrice Fiorenza Righetti che, in occasione di Tartufesta , presenta i propri lavori nella Sala comunale Renato Giorgi.
Intitolata Civiltà contadina, fiori, cavalli e… lagotti, la mostra comprende una selezione di opere realizzate dall’artista bolognese in oltre trent’anni di attività, durante i quali Fiorenza Righetti (in arte Fiorenza) si è dedicata in particolar modo alla riproduzione degli antichi ambienti rurali, del mondo contadino e dei suoi animali, soprattutto i cavalli.
In esposizione anche una serie di dipinti dedicati alla raccolta del tartufo: un omaggio al pregiato tubero nei giorni di Tartufesta.

Formatasi al Liceo Artistico, Fiorenza Righetti ha poi intrapreso l’attività di decoratrice miniaturista in stile fiammingo. Nel solco di una tradizione figurativa improntata al realismo di stampo classico, l’artista si è dedicata alla documentazione pittorica della civiltà contadina, riproducendo architetture rurali e ‘interni’ di antiche cucine del nostro Appennino. Le opere più recenti (presentate nel 2011 a Modena da Vittorio Sgarbi), sono invece improntate a un figuratismo neorealista ricco di simbolismi e citazioni dall’arte del passato.


La mostra, realizzata con il patrocinio del Comune di Sasso Marconi, sarà visitabile sino a domenica 6 novembre, il lunedì-mercoledì-giovedì e venerdì dalle 10 alle18.30; il sabato, la domenica e il martedì dalle10 alle 19.30.

L’ingresso è libero.

Sasso Marconi. A passo di musica, visita guidata all'Aula della Memoria.


Domani, domenica 30 ottobre, dalle 17, visita guidata al Borgo di Colle Ameno ( nella foto)  e all’Aula della Memoria, dove sono conservate testimonianze sui fatti avvenuti a Colle Ameno durante la II Guerra Mondiale, quando il borgo divenne sede di un campo di detenzione e smistamento di civili sotto il comando delle SS. 

La visita sarà seguita dal recital classico 'Virtuosismi d’autore', in cui il musicista Fabio Montomoli, vincitore di numerosi concorsi musicali per chitarra in Italia e all’estero, presenterà alcuni dei grandi pezzi del repertorio classico per chitarra.

L'incontro chiude la rassegna di escursionismo musicale 'A passo di Musica', promossa dal Gruppo di Studi Progetto 10 Righe e dall'Associazione Le Rossignol con il sostegno del Comune di Sasso Marconi.
Partecipazione gratuita a visita guidata e concerto.

Info e prenotazioni: 051 6758409 (infoSASSO)





venerdì 28 ottobre 2016

Smascherati dalla 'grigliata': denunciati dieci rumeni che si erano accampati abusivamente in un ex colorificio.


Più che la prudenza potè la fame: un gruppo di rumeni hanno approfittato di un edificio abbandonato per cuocersi una pietanza sulle braci al riparo dalla pioggia e dal vento. Ma il barbecue fa fumo e il fumo è notoriamente 'una spia' e gli imprudenti rumeni hanno quindi dovuto prolungare il digiuno.
I Carabinieri di Granarolo Emilia hanno infatti denunciato dieci rumeni, di età compresa tra i 17 e i 28 anni, senza fissa dimora e con precedenti di polizia, per invasione di terreni o edifici in concorso, poiché si erano insediati abusivamente all’interno di un ex colorificio situato in via San Donato. 
Foto dello stabile occupato scattata
dai Carabinieri di Granarolo.
La scoperta è stata fatta a seguito della segnalazione di un cittadino, preoccupato da una nube di fumo che aveva visto uscire dalla finestra dello stabile riconvertito a cucina. Nessun incendio, ma soltanto una 'grigliata di carne mista', è quanto i Carabinieri hanno trovato durante l’intervento, unitamente a diversi materassi e tende da campeggio che i dieci rumeni avevano allestito senza alcuna autorizzazione.




Venerdì 4 novembre sciopero generale.


Le organizzazioni sindacali Usi-Ait, Cub, Cobas pt-Cub_Usb, Sgb e Slg-Cub hanno proclamato uno sciopero generale per tutto il personale delle categorie pubbliche e private per la giornata di venerdì 4 novembre. Per quanto riguarda l’Azienda Usl di Bologna, lo sciopero interessa i lavoratori dell’area comparto, della dirigenza amministrativa, sanitaria medica e veterinaria, tecnica e professionale.


L’Azienda USL di Bologna garantisce, oltre alle urgenze, parte dell’attività programmata. Saranno assicurati, infatti, i livelli minimi di attività previsti dall’accordo sindacale in caso di sciopero, in linea con le disposizioni normative di riferimento.  

E ora, la parola agli agricoltori.

Domani, sabato 29 ottobre, dalle 9.30 alle 13, ospiti dell’azienda biodinamica AL DI LA’ DEL FIUME a Marzabotto, PARLANO GLI AGRICOLTORI dell'Appennino per enunciare progetti, ipotesi di lavoro (coltivazioni da reddito), esempi di fattibilità, criticità (molte, moltissime) ecc...

 

Legambiente liquida come 'follia' il progetto di collegamento tra gli impianti sciistici del Corno con Abetone e Doganaccia.


Legambiente comunica:

In questi giorni si parla di rilancio turistico dell’Appennino, attraverso un progetto sovra regionale che vuole unire le tre stazioni sciistiche di Corno alla Scale, Doganaccia e Abetone, rispolverando un’idea del 1963 che prevedeva una funivia Doganaccia/Scaffaiolo ed un impianto di seggiovia con partenza da Tavola del Cardinale ed arrivo sotto al vecchio rifugio del lago.
15 milioni di euro la spesa prevista per la realizzazione delle opere, di cui 11 milioni reperibili da un possibile finanziamento nazionale con fondi destinati al rilancio dell’Appennino Tosco-Emiliano.

«Il percorso per il finanziamento di queste opere è cominciato qualche giorno fa, ora si tratta di realizzarlo in tempi brevi» è l’annuncio fatto dal dirigente del settore Turismo della Regione Emilia Romagna a Vidiciatico, in occasione di un convegno tenutosi negli scorsi giorni.

In pieno periodo di cambiamenti climatici, di tagli ai bilanci pubblici e di riflessione sull'economia verde appare assurdo che a  cavallo di Emilia Romagna e Toscana si stia parlando di un progetto di implementazione della rete di seggiovie e funivie per sviluppare il turismo sciistico invernale. Se si da uno sguardo a piovosità e temperatura media dal 1961 al 2008 a Lizzano in Belvedere, si nota come la temperatura media annuale sia aumentata di 1 grado e la piovosità media annuale sia diminuita di 117 mm all’anno. Dati che, se incrociati al trend delle nevicate su tutto l’Appennino emiliano romagnolo negli ultimi 50 anni, rimarcano la costante diminuzione dagli anni ‘90 sia dei giorni nevosi che dell’altezza media del manto nevoso (Dati atlante idroclimatico Arpae )
Risulta preoccupantemente evidente che puntare tutto sulla stagione sciistica sia un azzardo che il nostro territorio non può più permettersi.
Con le stesse risorse si potrebbero avviare decine di start-up, cooperative di comunità o aziende giovanili incentrate su sostenibilità ed innovazione, con ricadute occupazionali di certo più promettenti.

Il progetto evidenzia ancora una volta la visione miope del turismo appenninico nella nostra regione: invece di puntare sulla riapertura delle antiche vie transappenniniche, pulire i belvederi e favorire un turismo di montagna sostenibile, attento alle peculiarità locali e continuativo nell’arco dei 12 mesi, si punta a riproporre il modello “rivierasco” anche in vetta.
Pensare di risollevare le sorti del territorio appenninico attraverso la promozione di un turismo mordi e fuggi concentrato nei soli mesi invernali, neve permettendo, è una visione poco lungimirante di sviluppo delle aree interne, che può solo peggiorare la già difficile situazione di spopolamento di piccole località sparse sul territorio, come ad esempio la nota Pianaccio.
Realtà che possono essere rilanciate solo attraverso la promozione delle tipicità e della storia locale, come la nostra associazione aveva già evidenziato con il progetto “Parchi di Vita”.


Due fine settimana di Tartufesta a Sasso Marconi, capitale del tartufo per cinque giorni.

Prende il via domani, sabato 29 , la tartufesta di Sasso Marconi e proseguirà domenica 30 ottobre, l' 1, il 5 e il 6 novembre.
Coinvolto l'intero centro storico: la piazza centrale si trasformerà in una vera e propria “Piazza del Gusto” dove i ristoratori locali proporranno specialità a base di tartufo dall’antipasto al dolce. Fra le novità, mascarpone al tartufo, cioccolatini tartufati, crescentine con formaggio, salsa di tartufo nero e tigelle farcite con salumi e crema al tartufo.
C’è poi lo stand-ristorante dell’associazione “Tartufai” con un menu a base di tartufo.

Anche nei migliori ristoranti della città si possono degustare menu tartufati .

Ma il tartufo è solo una scusa per promuove e celebrare tutti i prodotti dell’autunno in Appennino, infatti Tartufesta offre golose occasioni come sorseggiare un bicchiere di vino nell’Enoteca allestita in piazza, da abbinare ad una selezioni di formaggi e salumi. I vini provengono dalle cantine di Sasso Marconi: nove aziende e un’ampia proposta di etichette, per soddisfare le esigenze di tutti i palati! C’è anche una selezione di birre artigianali dell’Appennino!
Durante il giorno (dal mattino) a creare un piacevole clima di festa contribuiscono un centinaio di bancarelle sparse per le vie del centro cittadino e cariche di prodotti tipici dell’Appennino (funghi, castagne, formaggi, salumi, miele e dolci montanari oltre, naturalmente, al tartufo bianco e nero), di artigianato artistico, oggetti da collezione e specialità regionali italiane da Emilia-Romagna, Liguria, Piemonte, Trentino Alto Adige, Toscana, Umbria, Basilicata, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.


Il Tartufo, infine, offre un filo conduttore per nuove incursioni in altri mondi come quello dell’Olio Extra Vergine d’Oliva, del cioccolato e della confetteria per originali e inconsueti abbinamenti di forma e sapore…

Per gli avventori:
Chi arriva a Sasso Marconi in auto, prima di arrivare in centro, può servirsi dei parcheggi indicati e raggiungere la piazza con le apposite navette (solo nei giorni festivi). Ma c’è anche il treno: i convogli della linea ferroviaria Bologna-Porretta fermano a Sasso Marconi, e dalla stazione il centro del paese può essere raggiunto a piedi. Attenzione però i treni finiscono verso le 21.


Per maggiori informazioni tel. “infoSASSO”, 051-6758409

giovedì 27 ottobre 2016

I giovani Anci di centro destra. CASO GORINO, IL PRESIDENTE DI ANCI, DANIELE MANCA, DIMENTICA IL SUO RUOLO SUPER PARTES.

L'affermazione del presidente di Anci Giovani Emilia Romagna in merito ai fatti di Gorino ( nella foto) non trova la condivisione di tutti i consilieri dell'associazione, anzi c'è che lo smentisce e ne chiede le dimissioni. 

Battistini, Miranda e Cesario scrivono infatti: 
 
Fermo restando che l’episodio di Gorino, nel ferrarese, riaccende uno spinoso dibattito su una gestione dell’accoglienza che ormai è totalmente fuori controllo per l’inadeguatezza delle politiche nazionali messe in campo in tema di immigrazione ma anche di rimpatri qualora lo status di protezione internazionale non venga riconosciuto, riteniamo che le parole del presidente Anci Emilia-Romagna di questa mattina siano davvero inopportune.
Ancora una volta Daniele Manca dimostra di non assolvere al suo ruolo super partes, dimenticando le difficoltà di tanti sindaci e di tanti Comuni ai quali viene letteralmente imposta l’accoglienza senza possibilità di proferire parola. Paragonare l’episodio di Gorino ai rastrellamenti nazisti, poi, rievoca momenti bui della nostra storia che non sono minimamente accostabili all’odierna storia del nostro Paese che, tra sforzi, difficoltà e imposizioni, accoglie centinaia di migliaia di persone delle quali solo una minima percentuale ottiene di fatto l’asilo politico o una qualche forma di effettiva protezione internazionale. Peccato non aver sentito le stesse critiche, da parte di Manca, quando il sindaco Pd di Capalbio si è lamentato dell’arrivo di 50 profughi nella cittadina dei vip e degli intellettuali "radical chic".
Quanto accaduto a Gorino è il segnale chiaro ed evidente di una esasperazione popolare che sta toccando il culmine. E il sindaco Manca, invece di usare le solite accuse di “nazismo” che sistematicamente si tirano in ballo quando un Comune prova a respingere questa accoglienza forzata, dovrebbe attivarsi come presidente di Anci regionale per dare respiro ai Comuni su queste politiche che non sono più sostenibili. Non si è mai fatta la scelta seria di dare priorità a donne e bambini (le nostre strutture sono piene di uomini giovani e perfettamente in grado di lavorare che però vengono mantenuti in quanto senza documenti), con la conseguenza poi che quelle poche donne e bambini che effettivamente arrivano finiscono nel tritacarne mediatico per effetto di quella esasperazione che fa dire alla gente “non ne possiamo più”. A titolo esemplificativo, ricordiamo che nell'Hub regionale Mattei di Bologna sono arrivate, tra il primo gennaio e il 31 maggio 2016, 2616 persone di cui 2371 uomini (quasi tutti in età compresa tra i 15 e i 45 anni) e appena 245 donne.
Paradossalmente l’intervento di Matteo Renzi è stato decisamente più equilibrato, avendo parlato di una necessità di gestire meglio la situazione da parte dello Stato. Ecco, questo diciamo a Daniele Manca. Cominci a stare nel merito delle questioni. Si batta, all’interno di Anci regionale, affinché ai sindaci vengano dati gli strumenti per poter decidere sulle politiche di accoglienza e senza che si ritrovino, dall’oggi al domani, con strutture turistiche requisite per far posto ai profughi. Dica davvero che la priorità va data a donne e bambini. Affronti con gli altri sindaci il tema dei minori stranieri non accompagnati, che hanno famiglie nei loro Paesi di origine e che sono mantenuti dai nostri servizi sociali. Altrimenti, se Manca non se la sente di accettare queste sfide, rassegni le dimissioni da Anci regionale affinché sia eletto un sindaco maggiormente rappresentativo degli interessi collettivi.
Brigida Miranda - consigliera comunale Castel Guelfo di Bologna
Morris Battistini - consigliere capogruppo in consiglio comunale a Marzabotto
Wendalina Cesario - consigliera comunale Castel San Giovanni 
componenti Anci Giovani Emilia-Romagna

REFERENDUM: IL NO PROTESTA: “ NON C'E' UNA INFORMAZIONE LEALE E IMPARZIALE DEL SERVIZIO PUBBLICO RADIO-TELEVISIVO”.

Riceviamo


Presidio di protesta sabato 29 ottobre davanti alla sede  Rai  a Bologna; in prossimità  delle prefetture in tutti i restanti capoluoghi di provincia. A seguire il 30 ottobre festa/incontro pubblico, dalle ore 15 alle 21, in piazza Nettuno.

Il Coordinamento regionale dei comitati per il NO al referendum costituzionale dell'Emilia Romagna, ha indetto per SABATO 29 OTTOBRE, una giornata di mobilitazione per rivendicare il diritto ad un'informazione equilibrata, imparziale e distribuita equamente fra le due opzioni SI’- NO. L'invadenza ossessiva di tutti i canali televisivi e radiofonici, pubblici e commerciali, da parte del Governo Renzi e dei suoi sostenitori  a favore del sì prefigura un vero e  proprio vulnus democratico.

I dati sulla sproporzione nell'occupazione degli spazi informativi a favore del sì alla revisione costituzionale, riportati in questi giorni da diversi organi di stampa e istituti di rilevazione, sono desolanti e inaccettabili. Spot governativi, interviste, talk show, tg nazionali e locali, compresi i programmi di intrattenimento, sono tutte occasioni  per colonizzare mezzi e spazi per la comunicazione politica. Il fine è fin troppo chiaro, si intende  influenzare l'opinione pubblica nel tentativo di instillare la convinzione che vi sia una  e una sola risposta possibile al quesito referendario del 4 dicembre.

Per queste ragioni, il Comitato metropolitano di Bologna per il NO, ha indetto un presidio di protesta sabato 29 ottobre, dalle ore 11.30, sotto la sede della RAI Emilia Romagna e contemporaneamente davanti a tutte le prefetture dei capoluoghi di provincia al fine di richiamare l’attenzione su una situazione totalmente squilibrata, degna di una democrazia malata e prevaricatrice.

Il Comitato chiede con forza,  agli organi preposti alla vigilanza del sistema radio-televisivo nazionale, che vengano immediatamente e pienamente ripristinate le condizioni per una corretta e leale applicazione dei principi costituzionali  sanciti negli articoli 3 e 21 della nostra Costituzione.
Si chiede quindi, ai prefetti delle diverse provincie ed ai responsabili degli organi d'informazione pubblici e privati di garantire il pieno rispetto della par condicio e l'accesso paritario di tutte le posizioni in campo.

A Bologna la manifestazione di protesta davanti alla RAI proseguirà dirigendosi  verso piazza Verdi dove si terrà un presidio informativo con volantinaggi in tutta la zona universitaria.

Infine, DOMENICA 30 OTTOBRE a partire dalle ore 15.00 alle ore 21.00 in piazza Nettuno si svolgerà una manifestazione festosa a sostegno della ragioni del NO con la partecipazione di Umberto Romagnoli presidente del comitato per il NO di Bologna,  Maurizio Landini segretario generale FIOM, il professor Gianfranco Pasquino, l'attore Ivano Marescotti, Francesca Chiavacci presidente dell'ARCI, Alessandro Pollio Salimbeni  vice presidente ANPI. Testimonianze di Stefano Bonaga, Alessandro Bergonzoni e Katia Zanotti. Stand informativi, volantinaggi, animazione, vignettisti del NO, musica dal vivo, filmati. Non mancheranno di far sentire la loro voce il mondo della Scuola e dell’Università, dell’Acqua pubblica e dell’Ambiente.



FORESTALE, SMEMBRAMENTO INACCETTABILE.


Riceviamo: 
 
Andrea Bertani ( nella foto) , consigliere regionale del M5S, aveva presentato un ordine del giorno per chiedere alla Giunta di impugnare il decreto attuativo della legge Maida che prevede lo smembramento del Corpo Forestale e il passaggio nell’Arma dei Carabinieri, Polizia, Guardia di Finanza e VVF.
 
 
 
 “Il PD dice ancora una volta no al salvataggio del Corpo Forestale”. È questa la denuncia di Andrea Bertani, consigliere regionale del M5S, dopo che l’Assemblea Legislativa ha bocciato un ordine del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle in cui si chiedeva alla Giunta di impugnare il decreto attuativo della legge Maida davanti alla Corte Costituzionale che, di fatto, smembra il Corpo Forestale dello Stato. “Il governo Renzi sta stravolgendo l'assetto democratico di questo Paese, attraverso la de-forma costituzionale e la militarizzazione di una forza di polizia ad ordinamento civile. Non è da sottovalutare anche il fatto che la Regione ha in essere una convenzione con il Corpo Forestale per una serie di interventi su protezione civile e reati ambientali. Tutte competenze che con la sua scomparsa perderemmo creando così un vuoto difficilmente colmabile. Ecco perché davanti a tutto questo scempio – spiega Andrea Bertani – non si può di certo restare indifferenti e per questo abbiamo presentato un ordine del giorno per chiedere alla Giunta di impugnare il decreto attuativo della legge Maida. Lo smembramento del Corpo Forestale, che questa norma mette in atto, va assolutamente contro anche lo stesso impegno che l’Assemblea aveva preso nei mesi scorsi approvando una risoluzione del PD in cui si auspicava la creazione di una polizia ambientale. Un impegno che oggi quelli della maggioranza hanno di fatto rinnegato dando l’ok allo smembramento del Corpo Forestale tra Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia, VVF e Ministero. In questo modo – conclude Andrea Bertani – lo Stato, di fatto, fa un invasione di campo per quanto riguarda le competenze regionali, non tenendo in alcun conto le convenzioni e le attività in essere, ancora oggi, tra Regione e Corpo Forestale basate su norme tutt’ora vigenti”.


DA VALERIO BRECCI 

 

E' una realtà L’OLIO EXTRAVERGINE DELLE COLLINE BOLOGNESI.


 Siamo in piena campagna di raccolta dell’ulivo e arriva a Bologna l’olio extravergine biologico prodotto sulle colline a ridosso della città felsinea.
Sabato prossimo, 29 ottobre, infatti, al mercato di Campagna Amica che si svolge al centro commerciale Navile in via Colombo 7, dalle 9 alle 12.30, si terrà un laboratorio didattico, destinato ai bambini, ma anche agli adulti, in cui verrà spiegato il ciclo della produzione dell’olio extravergine, con degustazione finale.
Praticamente scomparsa sul finire dell’Ottocento , la coltura dell’ulivo sta ritornando nel bolognese, favorita dai cambiamenti climatici, dalla necessità di cercare colture alternative e dalla passione di chi nei propri terreni ha comunque sempre mantenute delle piante di ulivo.
Negli ultimi dieci anni in provincia di Bologna la superficie coltivata ad ulivo è aumentata del 130 per cento, passando dal 134 ettari del 2006 ai 308 ettari del 2015, con una produzione di 4.750 quintali di olive per 341 quintali di olio extravergine. Si tratta di una produzione di alta qualità grazie all’attenta scelta delle varietà delle olive, dalla “Nostrana” alla “Ghiacciola”, dalla “frantoio” alla “Colombina”. La ripartenza della produzione di olio extravergine è anche merito della riscoperta della “Dieta Mediterranea” di cui l’olio extravergine è uno dei pilastri grazie ai contenuti di grassi monoinsaturi e di polifenoli, importanti per la protezione nei confronti delle malattie cardiovascolari e nella prevenzione dei tumori.

mercoledì 26 ottobre 2016

E' morto il pittore Castagnoli.

Il morto ieri il pittore Cesare Castagnoli. Ne ha dato notizia la figlia Sonia. Il decesso è avvenuto all'ospedale di Vergato dove il pittore era ricoverato. Sofferente di bronchite cronica l'artista è stato stroncato da una crisi respiratoria.

Cesare Castagnoli era nato a Montese nel 1921 e ha vissuto e operato per molti anni a Sasso Marconi. Nei suoi lavori si è ispirato moltissimo all'abbandono dell'Appennino, raffigurando vecchie cascine cadenti, scheletri di alberi non più curati tra una natura che irrimediabilmente cedeva spazio ai rovi. Da questi dipinti si evinceva tutto il suo affetto per questi luoghi dell'Appennino e il grande dolore per il degrado che stava subendo.

I funerali si terranno nella chiesa della Certosa di Bologna, sabato prossimo, 29 ottobre, alle 11.