lunedì 13 gennaio 2020

Viale degli ippocastani al Parco della Chiusa ha un progetto di rigenerazione

di Laura Lelli 

Dopo il primo incontro pubblico del 12 ottobre 2019, domani martedì 14 gennaio, alle 17.30, nella Sala consiliare del Municipio di Casalecchio di Reno si terrà un secondo incontro per entrare nel merito dell’imminente intervento di rigenerazione del viale di ippocastani che segna lo storico ingresso del Parco della Chiusa in via Panoramica vicino alla Chiesa di San Martino.

Il progetto ha ottenuto a dicembre il parere positivo dell’ultimo Ente coinvolto, la Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna, cui spettava la sintesi dei dati raccolti dopo aver ricevuto i pareri tecnico-scientifici dei consulenti e degli altri Enti preposti alla salvaguardia del Parco della Chiusa.

All’incontro interverranno Barbara Negroni, assessore alla qualità dell’Ambiente e del Territorio sul tema “Presentazione del percorso autorizzativo e del progetto di rigenerazione”, Vincenzo Blotta, dottore forestale, sul “Viale di ingresso del Parco della Chiusa: stato di fatto” e Maria Luisa Boriani, agronomo, sulla “Presentazione dei risultati della ricerca Viale di ingresso del "Parco Talon": analisi storica”.

Come già evidenziato nel primo incontro pubblico e sul numero di dicembre del trimestrale istituzionale Casalecchio Notizie, le piante che compongono il viale sono infatti in fase di senescenza (hanno probabilmente 100 anni) e nella maggior parte dei casi presentano problematiche fitosanitarie e di stabilità. Lo studio sullo stato fitosanitario di ogni singola alberatura componente il viale, indagato sia a terra sia in quota, ha evidenziato nel complesso un cattivo stato vegetativo delle piante e la necessità di provvedere in tempi brevi a un intervento di rigenerazione differenziato che comporta abbattimenti di numerose piante, il consolidamento della struttura delle branche di altre e la sostituzione delle alberature con una distanza di impianto maggiore rispetto alla attuale per garantire una corretta crescita delle stesse.

1 commento:

Anonimo ha detto...

La sovrintendenza ha espressamente richiesto di ripiantare la stessa specie arborea (ippocastani) che verra' sostituita.