martedì 31 maggio 2022

Sospeso il consiglio Comunale di Marzabotto nel mezzo della seduta.

 


Singolare episodio fuori programma nel consiglio comunale di Marzabotto. La sindaca Valentina  Cuppi pochi minuti fa ha sospeso la seduta consiliare a seguito dell’atteggiamento da lei ritenuto inadeguato dei consiglieri di centro destra.

Il sindaco stava presentando in contemporanea due punto all’ordine del giorno, il 3 e il 4,  per poi arrivare a una votazione parallela, mentre i consiglieri del gruppo di opposizione, capitanato da Morris Battistini, si opponeva,  chiedendo che avvenisse una presentazione e una votazione separata dei temi in discussione.

La Cuppi, nella certezza  di procedere in modo corretto con la presentazione parallela,  ha continuato la  descrizione dei temi posti in discussione. Di fronte all’evidente rifiuto di soddisfare la richiesta degli oppositori, i consiglieri contrari hanno  esternato il loro disappunto con forte insistenza. Dopo diversi tentativi dei consiglieri di opposizione di convincere il primo cittadino a ritornare su i suoi passi e presentare separatamente i due punti, il sindaco, sconcertata per inaccettabile resistenza,  ha deciso di sospendere la seduta e i consiglieri di Battistini hanno chiesto l’intervento della Forza Pubblica perché si continuasse la seduta.

“L’unione dei due punti non era stata annunciata nè richiesta durante l’incontro dei capigruppo. Ciò ha reso inaccettabile il comportamento della sindaca,” ha voluto precisare il capogruppo Battistini.

I Carabinieri, arrivati nella sala consigliare, hanno controllato i documenti ai consiglieri, hanno fatto domande ai presenti e hanno chiesto tempo per inquadrare in modo preciso l'accaduto.

Intanto la sindaca ha riaperto la seduta consiliare che è ripresa in modo quasi sereno: la Cuppi ha continuato la presentazione unita dei due punti e il gruppo di Centro Destra ha continuato la sua protesta.

 

Covid in Emilia Romagna: casi sotto quota mille su circa 15mila tamponi

Ancora nove decessi e ricoveri stabili in terapia intensiva. A Bologna e provincia 334 nuovi contagi.

Sono 898 i nuovi casi di coronavirus in Emilia-Romagna, sotto quota mille da un paio di giorni, rilevati su quasi 15mila tamponi delle ultime 24 ore.

In regione i pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive sono 31 (stabili rispetto a ieri), mentre negli altri reparti Covid sono 838 (-28 rispetto a ieri).

Sono registrati anche nove decessi, di età compresa tra 68 e 91 anni. I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 19.275, di cui il 95,5% del totale in isolamento domiciliare.

A Bologna e provincia 334 nuovi contagi. Tra i 334 nuovi casi di positività in provincia di Bologna, 43 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, 3 per contact tracing, mentre per 288 sono in corso le indagini epidemiologiche.

Tutti i nuovi casi sono sporadici. Nessun caso è stato importato da altre regioni, nè dall’estero.

I primi 10mila della Regione invitati alla quarta dose

I soggetti eleggibili alla quarta dose sono tutti gli immunodepressi over12, i 60-79enni fragili e tutti gli over80. A Bologna 160 nuovi positivi

L’Azienda USL di Bologna informa

In partenza da oggi,  martedì 31 maggio, oltre 10mila sms per invitare la popolazione eleggibile a prenotare la quarta dose.

In particolare l'Azienda USL di Bologna invita circa 10mila soggetti tra i 60-79enni fragili o immunodepressi e gli over80 a prenotare la quarta dose di vaccino anticovid tramite tutti i canali cup (comprese le farmacie), oppure a rivolgersi al proprio medico di Medicina generale per concordare la vaccinazione.

I soggetti immunocompromessi di età compresa tra i 12 e i 59 anni (complessivamente 800 persone che hanno già maturato nelle ultime settimane i 120gg dal ciclo primario con 3 dosi) riceveranno un sms contenente un link attraverso il quale potranno prenotare l'appuntamento. 

Dalle ultime evidenze scientifiche dell'ISS risulta che i vaccinati con dose booster abbiano il 68% in meno di rischio di contrarre il covid e il 91% di rischio in meno di contrarre il covid in modo severo e dunque di ospedalizzazione. A fronte di tali dati l'Azienda USL ricorda in particolare ai soggetti immunocompromessi e ai soggetti estremamente vulnerabili al covid-19 per età e/o fragilità, così come a tutti i cittadini, l'importanza e l'efficacia del completamento del ciclo vaccinale attraverso la somministrazione del booster.

Coronavirus - 160 nuovi positivi  a Bologna

Tra i 160 nuovi casi di positività in provincia di Bologna, 3 hanno effettuato il tampone per presenza di sintomi, mentre per 157 sono in corso le indagini epidemiologiche. Tutti i 160 nuovi casi sono sporadici. Nessun caso è stato importato da altre regioni, nè dall’estero.

Oggi è la giornata mondiale “Stop al fumo di tabacco”

 L’ambiente in fumo – tutte le iniziative della sanità bolognese

L'Azienda USL di Bologna, il Policlinico S.Orsola e l’Istituto Ortopedico Rizzoli ricordano:

 

L’abitudine al fumo rappresenta in tutto il mondo uno dei più grandi problemi di sanità pubblica ed è uno dei maggiori fattori di rischio per lo sviluppo di patologie neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie.

Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, è responsabile del decesso di 6 milioni di persone ogni anno, che si traducono in 1 decesso ogni 6 secondi. In particolare, oltre 5 milioni di queste morti sono il risultato dell’esposizione diretta al tabacco mentre oltre 600 mila sono causate dall’esposizione al fumo passivo.

Secondo i dati dell’indagine Eurobarometro 2017 il 26% degli europei fuma (30% tra gli uomini e 22% tra le donne), valore riscontrato già nel 2014; sono in aumento, però, i fumatori nella classe di età 15-24 anni (da 24% a 29%). Tale indagine mostra nel 2017 l’Italia al decimo posto in Europa con una prevalenza del 24%, inferiore alla media europea.

Nel periodo 2017-2020, dai dati del sistema di sorveglianza PASSI, relativi alle persone con un’età compresa tra i 18 e i 69 anni, emerge che in Italia la maggioranza degli adulti 18-69enni non fuma (58%) o ha smesso di fumare (18%), ma 1 italiano su 4 è un fumatore attivo (24%), si riconferma una maggiore prevalenza tra le classi socioeconomiche più svantaggiate e negli uomini.

I dati bolognesi

Sempre secondo i dati PASSI, nel territorio dell’Azienda USL di Bologna, il 27% dei 18-69enni fuma sigarette (pari a circa 159mila persone).  Il 26% è un ex-fumatore mentre il 47% non ha mai fumato.  La percentuale di fumatori è uguale a quella regionale (27%) ma di poco superiore a quella nazionale (25%).

Anche nell’Azienda USL di Bologna, come a livello regionale e nazionale, l’abitudine al fumo mostra forti differenziali demografici e socio-economici: la percentuale di fumatori è più alta  negli  uomini  (30%, le donne si fermano al 25%),  tra  i più giovani  e fra le persone  con  molte  difficoltà  economiche  (tra i  quali fuma quasi un   intervistato   su   due).  Tra i fumatori adulti  il 6%  è  un  fumatore  occasionale (meno  di  una  sigaretta  al  giorno), mentre  il  17%  è  un forte fumatore (20 sigarette o più al giorno). Il confronto tra Distretti, poi, evidenzia delle differenze anche se non significative: la percentuale di fumatori risulta più alta nei Distretti Appennino Bolognese e Città di Bologna (30%), mentre la percentuale più bassa si osserva nel Distretto Reno, Lavino e Samoggia (22%).

Interessanti anche i dati sull’uso della sigaretta elettronica: nel territorio dell’Azienda USL di Bologna il 5,5% delle  persone 18-69enni (circa 9000) ha  riferito  di  farne  uso. In particolare, il 3,5% degli intervistati usa sia la sigaretta di tabacco sia quella elettronica; ciò implica che tra i fumatori il 13% fa uso di entrambe.

I centri antifumo

L’Azienda USL di Bologna, insieme al Policlinico di S. Orsola e all’Istituto Ortopedico Rizzoli, da anni è impegnata nella lotta al fumo e dal 2018, con i suoi Centri Antifumo (12 attivati nel 2021), a oggi ha seguito oltre 1000 fumatori, il 60% dei quali è riuscito a smettere di fumare.
Le informazioni su come accedere ai Centri Antifumo sono disponibili sul sito www.ausl.bologna.it (Alla voce “Info su esami visite e sedi”, scrivendo “antifumo” nel campo ricerca), o sul sito www.mappadellasalute.it, (alla voce “senza fumo”)

Le iniziative

In occasione della Giornata Mondiale contro il fumo, le tre organizzazioni sanitarie hanno ideato una serie di iniziative: in Appennino, in particolare nei comuni di Castiglione dei Pepoli, San Benedetto Val di Sambro e Camugnano, si terrà, in collaborazione con le scuole locali, un convegno tra ragazzi sul rapporto tra fumo e ambiente, mentre al Sant’Orsola, al Rizzoli e al Maggiore, insieme a gruppi di volontari si raccoglieranno le cicche lasciate a terra. Insieme al Comune di San Lazzaro, infine, “Non fumo, vado in bici” biciclettata contro il fumo.

Referendum del 12 Giugno 2022: certificazioni sanitarie per gli elettori.

 Come richiedere il voto a domicilio, i certificati di impedimento fisico per l’espressione autonoma del voto (per l’accompagnamento in cabina da parte di un accompagnatore liberamente scelto) o gli attestati di capacità ridotta per l’accesso a sedi di voto prive di barriere architettoniche.



In occasione delle prossime consultazioni referendarie del 12 Giugno, è possibile richiedere il rilascio dei certificati per elettori disabili ed impediti fisicamente o non deambulanti recandosi in  accesso diretto e quindi senza prenotazione negli ambulatori e nelle giornate indicate nel prospetto allegato.

Gli elettori affetti da gravissime infermità tali che l’allontanamento dall’abitazione in cui dimorano risulti impossibile anche con l’aiuto dei servizi di cui all’art. 29 della Legge 104/92 e quelli affetti da gravi infermità che si trovano in condizioni di dipendenza vitale e continuativa da apparecchiature elettromedicali possono richiedere l’esercizio domiciliare del voto.

In questo caso, la relativa certificazione medica necessaria è rilasciata presso l’abitazione dell’elettore, previo accertamento medico della sussistenza di tali condizioni attestate da certificazione sanitaria.

Per prenotare l’accertamento, gli interessati dovranno inviare richiesta per email all’indirizzo medicina.legale@pec.ausl.bologna.it (l’indirizzo riceve sia email che PEC) o per fax allo 051 3172208, allegando documento di identità e documentazione sanitaria aggiornata sulle attuali condizioni di salute, segnalando eventuali attuali casi di positività o isolamento per Covid-19.

La richiesta dovrà obbligatoriamente contenere nome e cognome dell’elettore per il quale è richiesta la certificazione medica al domicilio, indirizzo e recapito telefonico al quale si può essere rintracciati, dichiarazione che l’elettore appartiene ad una delle due categorie di cui sopra, previste dalla Legge 46/2009.

Per maggiori informazioni, è possibile contattare i seguenti numeri di telefono: 051/6079728, 051/6478992, 051/3172140 oppure 051/3172031.

File allegati

lunedì 30 maggio 2022

Covid: scendono sotto i mille i nuovi casi in Emilia-Romagna

In leggera crescita i pazienti ricoverati, tre morti


Scendono sotto i mille i nuovi casi quotidiani di positività in Emilia-Romagna, benché su un numero inferiore di tamponi (poco più di seimila) come abitualmente avviene nel fine settimana.

Crescono leggermente i ricoveri, mentre si contano tre decessi, una donna di 89 anni nel Bolognese, un uomo di 78 in provincia di Ferrara e uno di 96 nel Ravennate.

    I casi accertati nelle ultime 24 ore sono 826. In terapia intensiva ci sono 31 pazienti, due in più rispetto a ieri, mentre negli altri reparti Covid i positivi sono 866 (+17). Cala ancora il numero dei casi attivi, appena sopra i ventimila.
    (ANSA).

Due 14enni inglesi si sono persi tra i monti di Alto Reno Terme

Erano impegnati in una  un’escursione sull’Appennino tosco-emiliano. Ritrovati dai Carabinieri dopo due ore dall’allarme.

Dall’archivio Carabinieri Bologna.


Poco dopo le  15 di ieri i Carabinieri della Centrale Operativa di Vergato sono stati informati che due 14enni inglesi risultavano dispersi nei boschi dell’Appennino Tosco-Emiliano.

I ragazzi stavano trascorrendo una vacanza  in un casolare affittato dai genitori di uno dei due giovani e si erano inoltrati negli invitanti sentieri della zona per conoscere meglio il luogo che li ospitava. 

I Carabinieri della Stazione Alto Reno Terme si sono immediatamente coordinati nelle ricerche con i colleghi dell’Arma Forestale, del Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco. 

Il piano delle ricerche ha consentito di rintracciare i due dispersi dopo circa due ore dalla segnalazione dei genitori, lungo un sentiero situato in località Case Boni, a pochi chilometri di distanza da dove erano partiti.

Spaventati, ma in buone condizioni di salute, i due amici, dopo essere stati visitati dai sanitari del 118, sono stati affidati ai genitori. 

L’occasione è utile per ricordare l’importanza dei comportamenti da tenere in alta quota con i consigli dell’Arma dei Carabinieri nella sezione: “ESCURSIONI IN MONTAGNA” – Link: https://www.carabinieri.it/in-vostro-aiuto/consigli/in-vacanza/in-montagna/escursioni-in-montagna

  

Dal Comando Provinciale Carabinieri Bologna

Il Comune di Bologna ha indetto un concorso per formare una graduatoria per assunzioni di ‘operatori ai servizi prima infanzia’

 


E' stato indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per la formulazione di una graduatoria per assunzioni a tempo indeterminato e determinato di ‘Operatori ai servizi prima infanzia’ .

E’ garantita la parità e pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro e il trattamento sul lavoro.

Gli assunti verranno assegnati incarichi di carattere tecnico manuale comportanti uso e manutenzione ordinaria di ambienti, strumenti ed arnesi di lavoro. L'attività inoltre comporta il coordinamento e la collaborazione con gli altri lavoratori del servizio, la pulizia degli ambienti, il rapporto con i bambini ed i genitori.

La domanda di ammissione deve essere presentata esclusivamente in via telematica, compilando il modulo reperibile all’indirizzo: https://moduli.retecivica.lepida.it/ComuneBologna_BandoOperatoriServiziInfanzia_B_2022

Il modulo sarà disponibile fino alle 12 del 27 giugno 2022. 

La consultazione del testo di questo documento é possibile, durante il periodo di affissione:
- nel sito del Comune di Bologna www.comune.bologna.it
- presso l'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) , Sportello Presa Visione e Rilascio Atti Amministrativi di P.zza Maggiore, 6
- presso gli Uffici dell'Albo Pretorio in via Ugo Bassi, 2

(Dubbio)

Novità in libreria: esce “L’invidia del mare” la nuova avventura del maresciallo dell’Appennino bolognese.

 Tra Castiglione dei Pepoli e Vergato, il militare è chiamato a fare i conti con un passato fatto di misteri, tradimenti e violenze difficili da dimenticare  


Torna in libreria Carmine Caputo con un nuovo romanzo, “L’invidia del mare”, edito da Damster Edizioni, con un’ambientazione piuttosto varia che coinvolge Milano, Bologna, la Puglia, terra natia dell’autore che da quasi trent’anni vive a Bologna, e ovviamente l'Appennino bolognese.

Protagonista della nuova avventura è infatti ancora Antonio Luccarelli, il carabiniere dell'Appennino, al centro delle vicende di diversi racconti e romanzi tra cui #Stodadio - L’enigma di Artolè, edito nel 2020 e vincitore del premio della giuria al Premio Letterario Montefiore Conca 2021.

La trama

Antonio Luccarelli è un solitario maresciallo dei carabinieri pugliese. Da anni lavora in una malinconica vallata sul fiume Setta, nell’Appennino bolognese e sostiene di non avere mai avuto troppa fortuna con le donne. Dopo essere stato convocato a Vergato dal capitano, che non è troppo contento dei suoi risultati professionali, Luccarelli invita a cena Mara, la sua compagna. L’incantevole scenario di Castiglione dei Pepoli però farà da testimone alla fine della relazione. Non ha funzionato neanche stavolta.

Ma è davvero sempre andata così, o quella vecchia cartolina nascosta in un cassetto nasconde qualcosa? Una mano femminile più di vent’anni prima aveva scritto sul retro, prima di spedirgliela: “Non so se invidiare più te, che hai di fronte il mare, o il mare, che ha di fronte te”. Cosa è successo alla donna? Perché Luccarelli fatica a parlarne?

Per scoprire la verità il lettore dovrà fare un viaggio indietro negli anni Novanta, perché sono tanti i segreti che il nostro militare non vuole raccontare, tra le ombre lunghe di una Milano diffidente, ancora scossa da Tangentopoli, una città apparentemente cupa, ma capace di sorprendere con i suoi gioielli nascosti il giovane in servizio di leva. Altri segreti si celano nelle feste rumorose della gioventù spensierata di Bologna che si muove tra ritrovi universitari, discoteche e locali che hanno segnato la storia di tanti giovani fuorisede e non. Nel passato di Luccarelli ci sono omicidi, violenze, comportamenti di cui un carabiniere non dovrebbe andare fiero. Ma anche tanta voglia di riscatto.

“L’invidia d’amore” è un giallo, un romanzo di formazione, una storia d’amore, o forse niente di tutto ciò, perché come tutte le storie sfugge a una identità predefinita e gioca a mettere in discussione le certezze del lettore. Un romanzo che esplora temi classici come il tradimento, l’amicizia, la lealtà, in cui nessuno è davvero quello che sembra.


L’autore

Ho scritto questo romanzo durante i lunghi mesi del lockdown” spiega Carmine Caputo “per cui è inevitabile che, accanto a momenti di leggerezza e di umorismo che da sempre contraddistinguono la mia prosa, ci sia anche un po’ di nostalgia, di amarezza, una riflessione sulla morte, sui sentimenti e sul nostro bisogno di addolcire certe verità difficili con piccole e grandi bugie. Menzogne articolate con talmente tanta cura che alla fine ci crediamo anche noi”.

Carmine Caputo è un giornalista nato a Statte (Taranto) che opera presso l’ufficio stampa della Regione Emilia-Romagna. Sempre per Damster edizioni ha pubblicazione di “#Stodadio – L’enigma di Artolè”. Altri suoi lavori: “Bello dentro, fuori meno” e “Bologna l’oscura” (Nonsoloparole Edizioni), “Ballata in sud minore” (0111 Edizioni), “Chiamami Legione” (Sesat Edizioni). Nonostante si atteggi a giallista tenebroso, la verità è che i suoi romanzi riscuotono un inspiegabile successo soprattutto tra le donne di una certa età, forse come cura contro l'insonnia. È tifoso del Taranto ma questo sinora non ha inciso più di tanto sulla sua stabilità mentale.

Il romanzo sarà presentato il 21 giugno alle 18 nelle Librerie.coop Zanichelli di piazza Galvani 1/h a Bologna, cui seguiranno diversi appuntamenti in città e provincia.

A Casalecchio di Reno assemblea pubblica per la presentazione dei Patti di Collaborazione

Martedì 31 maggio, alle 18, nel centro sociale 2 Agosto 1980


Il Comune informa:

 

Si terrà domani,  martedì 31 maggio, , alle  18, presso il centro sociale 2 Agosto 1980, in via Canale 20, l’assemblea pubblica di presentazione dei “Patti di Collaborazione”, il nuovo strumento per la collaborazione tra cittadini e Comune. Nell’occasione verranno raccolte anche le proposte del pubblico presente. 

Sono previsti gli interventi di Massimo Bosso, sindaco di Casalecchio di Reno e di Matteo Ruggeri,  assessore a Sport, Benessere e Aggregazione sociale. 

Il Patto di Collaborazione prevede che un bene comune possa diventare oggetto di azioni di cura, rigenerazione, riuso o gestione per iniziativa di cittadini singoli o associati, ovvero su proposta dei funzionari o dei responsabili politici comunali. Tale proposta proviene “dall’alto” o “dal basso” ma risulta sempre come azione, materiale e/o immateriale, che non può prescindere dal responsabilizzare le diverse parti contraenti che si impegnano a rispettare gli impegni pattuiti. 

“I Patti di Collaborazione sono un’opportunità per tutta la nostra comunità” – afferma l’assessore Matteo Ruggeri – “Casalecchio è cresciuta anche grazie alla fiducia e alla collaborazione reciproca tra  cittadini e amministrazione: contando sul volontariato e sull’impegno di tante persone si sono potuti sviluppare molti progetti utili alla città. I Patti di Collaborazione sono un’importante evoluzione di come poter vivere il volontariato. Il rinnovato patto tra cittadini e Comune sarà quindi per i cittadini interessati lo strumento per prendersi cura di tanti angoli della nostra città curando sia il decoro sia la socialità degli spazi che ognuno di noi quotidianamente vive”.

domenica 29 maggio 2022

Intervento particolarmente impegnativo per il Soccorso Alpino sulla Via degli Dei a Borgonuovo

Un escursionista scivola sul fango del sentiero  e si rompe una  gamba. I soccorritori costretti a un lungo tragitto a piedi per raggiungerlo e portarlo in salvo


di Danilo Righi


Un gruppo di amici, nel pomeriggio di oggi, domenica  29 maggio, stava percorrendo il sentiero della Via degli Dei diretto a  Firenze, quando, giunto all’altezza dei laghetti del Maglio, destra orografica del fiume Reno, uno dei camminatori, un uomo di 64 anni residente in provincia di Brescia, è scivolato riportando un doloroso trauma alla gamba che non gli  più consentito di proseguire.

Mancava poco alle 13 quando gli amici hanno chiamato il 118 per chiedere aiuto.

Sul posto sono stati inviati l’ambulanza della Pubblica Assistenza di Sasso Marconi e il Soccorso Alpino e Speleologico stazione Rocca di Badolo che ha  attivato la squadra della Valle del Reno e i Vigili del Fuoco.

A causa del fango lungo il sentiero, reso particolarmente scivoloso per la pioggia in atto,  il personale del CNSAS è stato costretto a lasciare il fuoristrada a 1500 metri dal luogo dell’incidente e a proseguire a piedi.



Giunti sul posto, i soccorritori hanno  immobilizzato l’arto dolorante e, dopo aver  posizionato il ferito sulla barella portantina, lo hanno trasportato con tecniche alpinistiche, per molte centinaia di metri, fino all’ambulanza.

Dopo una prima valutazione da parte dei sanitari del 118,  l’uomo è stato trasferito all’ospedale Maggiore di Bologna in codice di bassa gravità.



Covid: in Emilia Romagna 1.228 nuovi casi, un morto nel Parmense

Prosegue il calo dei contagi, sostanzialmente stabili i ricoveri


Prosegue in Emilia-Romagna il calo dei contagi al Coronavirus, con 1.1228 nuovi casi.

Il numero dei ricoveri è sostanzialmente stabile, mentre c'è una nuova vittima, un uomo di 86 anni nel Parmense.

    Nelle ultime 24 ore, infatti, i nuovi casi sono stati individuati sulla base di oltre 8mila tamponi. Nelle terapie intensive ci sono 29 pazienti ricoverati, tre in più di ieri, mentre negli altri reparti Covid i positivi sono 849, uno in meno rispetto a ieri. I casi attivi continuano a calare, sono poco meno di 22mila, il 95,9% dei quali in isolamento domiciliare. (ANSA).

I Caduti nella Prima Guerra Mondiale di Monzuno, Loiano e Monghidoro in un libro


 

E’ stato presentato a Monzuno il libro di Vittorio Nanni che raccoglie il frutto di una lunga e dettagliata ricerca sui caduti della Prima Guerra Mondiale dei Comuni di Monzuno, Loiano e Monghidoro. Partner del progetto, il Gruppo di Studi Savena Setta Sambro.

Il volume porta il titolo significativo ‘Soldato Senza Nome e Senza Storia: Tu sei la Storia’, frase coniata  in occasione della tumulazione del Milite Ignoto, il 4 Novembre 1921, all’Altare della Patria di Roma. Il monumento al Milite Ignoto fu voluto  per dare ai famigliari dei tanti caduti che non era stato possibile identificare, circa 700.000,  un luogo dove pregare e riconoscere in quella salma il loro congiunto perduto.

In queste tre comunità, come in tante altre,  ci sono stati caduti della Prima Guerra Mondiale. Tanti giovani  che furono nostri antenati di cui ora nemmeno conosciamo il valore del sacrificio.

Sono oltre seicento i caduti dei tre Comuni, circa 200 per ciascuno. Di essi vengono forniti  tutti i dati che li identificano: atto di nascita, stato civile con note sui eventuali figli, attività precedente all’arruolamento, luogo di residenza, grado, numero e foglio matricolare, data e luogo di morte e ove è stato possibile la causa precisa e il luogo di sepoltura. Tra i caduti, non tutti morirono sul campo battaglia, uno si suicidò, un altro morì ricoverato all’ospedale psichiatrico. Altri, pur non risultando suicidi, avevano perso la vita con un colpo alla tempia.

Alla ricerca hanno collaborato Eugenio Nascetti per Loiano, Ermanno Pavesi per Monzuno e Arnaldo Vitelli per Monghidoro.

L’autore ha dedicato il libro al bisnonno, Enrico Benni, morto  in prigionia vicino a Praga e là sepolto nel cimitero militare italiano.

Ha voluto anche riferire la mole di lavoro che ha comportato questa ricerca, 2500 ore di ricerca, 11.000 chilometri di percorrenza in auto e decine di migliaia di files raccolti in una chiavetta allegata al libro. Inoltre ha assicurato che la sua ricerca continuerà per chiarire molti dati ancora oscuri. 

Infatti Nanni si augura che qualcuno leggendo il frutto di questo suo lavoro possa aggiungere altri particolari che gli sono sfuggiti e fornisce la sua mail: vottorio.nanni@libero.it




Nella foto, oltre ai protagonisti della ricerca storica, Daniele Ravaglia, il secondo da sinistra, direttore generale di  Aemil Banca, che ha sostenuto la spesa delle chiavette. 

A Sasso Marconi la mostra “Rivolti al cielo. Le icone a Bologna, eredità di don Giuseppe Dossetti”.

 L'esposizione sarà visitabile tutti i week-end fino al 17 Luglio . Programmati inoltre,  un convegno sull’arte sacra ( 4 giugno) e un corso di doratura con la tecnica del bolo armeno (18-19 giugno). 


Promossa dall’Assessorato al Turismo del Comune di Sasso Marconi, in collaborazione con la Diocesi di Bologna e l’associazione  “Arte e Fede”, la mostra è allestita nelle sale di Villa Davia a Colle Ameno di Pontecchio Marconi e propone un focus sull’iconografia bizantina contemporanea, una delle eccellenze artistiche del territorio bolognese. A Bologna esiste infatti una consolidata tradizione che risale agli anni ’70/80, quando don Giuseppe Dossetti avviò un ispirato lavoro di ricerca e confronto con l’iconografia russa, operando a stretto contatto con alcuni dei principali maestri dell’ex Unione Sovietica.


Un lavoro che ha portato alla formazione di diversi maestri iconografi bolognesi, ancor oggi attivi e riferimento di eccellenza nel panorama internazionale.

La mostra “Rivolti al cielo” intende ripercorrere e raccontare questa esperienza. Il percorso espositivo, curato da don Gianluca Busi, raccoglie infatti le icone realizzate dai maestri iconografi bolognesi e dedicate a diversi soggetti sacri: opere che invitano alla contemplazione e racchiudono un significato simbolico, un intrinseco messaggio spirituale veicolato con il linguaggio dell’arte.


Nelle foto, il sindaco Roberto Parmeggiani e l'assessora Marilena Lenzi mostrano alcune delle opere esposte nella mostra

“Con questa mostra vogliamo riflettere sull’incontro tra Oriente e Occidente, evidenziando lo stretto legame che esiste con l’eccellenza artistica bolognese dell’iconografia bizantina, eredità spirituale di don Dossetti”, dice Marilena Lenzi, Assessora al Turismo del Comune di Sasso Marconi. “L’obiettivo è offrire ai visitatori e agli escursionisti in cammino lungo la Via della Lana e della Seta - che costeggia Villa Davia - un evento capace di celebrare la bellezza ed evocare il fascino di terre lontane: la magia di Colle Ameno, la Città Ideale di stampo illuministico, centro fin dal ’700 di importanti attività artistiche e culturali, è la cornice perfetta per valorizzare questo patrimonio”.



La mostra è visitabile tutti i week-end fino al 17 Luglio (sabato apertura h. 16-21, domenica h. 10-12.30 e 16-21) - Ingresso: 5 Euro, gratis per gli under 20


Nei giorni della mostra, a Colle Ameno sono programmati altri due appuntamenti: un convegno sull’arte sacra (sabato 4 giugno, ore 9.30-17.30, Sala delle Decorazioni) e un corso di doratura con la tecnica del bolo armeno (18-19 giugno - evento rivolto in modo specifico agli addetti ai lavori).

Per informazioni e prenotazioni, tel. 051 6758409 (infoSASSO)

 

C'è lavoro per 'operatori ai servizi scolastici’

 


Il Comune di Bologna ha indetto un concorso pubblico, per titoli ed esami, per la formulazione di una graduatoria per assunzioni a tempo indeterminato e determinato di ‘operatori ai servizi scolastici’

E’  garantita la  pari opportunità tra uomini e donne per l'accesso al lavoro e il trattamento sul lavoro.

La domanda di ammissione deve essere presentata esclusivamente in via telematica, compilando il modulo reperibile all’indirizzo: https://moduli.retecivica.lepida.it/ComuneBologna_BandoOperatoriServiziScolastici_B_2022

Il modulo sarà disponibile fino alle ore 12 del 27 giugno 2022.

Eventuali informazioni potranno essere richieste all’Unità Programmazione, acquisizione e assegnazione risorse umane: tel. 051/2194905-04

Il bando completo:

http://alboonline.comune.bologna.it/albopretorio/albo.nsf/0/D950433A6769D669C125884F0030E440?OpenDocument

(Dubbio) 

Chiesa: morto a Bologna monsignor Ernesto Vecchi

Aveva 86 anni, era il vescovo ausiliario emerito


E' morto a Bologna monsignor Ernesto Vecchi, vescovo ausiliario emerito della diocesi.

Aveva 86 anni.

Il decesso è avvenuto in serata, a causa di un malore improvviso.
    Era atteso in Cattedrale, come ogni sera, per la preghiera del Rosario davanti alla Madonna di San Luca. In Cattedrale è stato dato l'annuncio all'inizio della preghiera, mentre i campanari, impegnati sul campanile di San Pietro, hanno eseguito l'annuncio funebre.
    Mercoledì scorso, Vecchi aveva sostituito il cardinale Matteo Zuppi nella benedizione alla città in Piazza Maggiore, in occasione della settimana dedicata alla Madonna di San Luca.
    Conosciutissimo in città anche per la sua ironia e le sue battute fulminanti, originario di San Matteo della Decima, nella Bassa bolognese, è stato ordinato sacerdote dal cardinale Lercaro nel 1963 e ne divenne segretario particolare fino al 1969. E' stato parroco al Cuore Immacolato di Maria a Borgo Panigale per vent'anni e nel dicembre 1987 divenne pro-vicario generale della diocesi con il vescovo Biffi. Il 18 luglio 1998, fu eletto vescovo titolare di Lemellefa e ausiliare dell'arcivescovo di Bologna.
    Il 28 maggio 2004 fu nominato vicario generale dal Cardinale Carlo Caffarra, incarico che esercitò fino all'8 febbraio 2011, quando Benedetto XVI accolse la sua rinuncia per motivi di età.
    Il 2 febbraio 2013 Papa Francesco lo nominò amministratore apostolico della diocesi di Terni-Nanni-Amelia, incarico che terminò il 21 giugno 2014. (ANSA).

Aggiornamento per i lavori della Nuova Porrettana a Casalecchio di Reno

Dal 30 maggio, modifiche alla viabilità in via Ronzani per posa condotte gas e fognatura


Il Comune informa:

 

Domani, lunedì 30 maggio,  inizieranno in via Ronzani i lavori di HERA propedeutici alla posa delle condotte gas e fognatura collegate alla realizzazione della Nuova Porrettana. 

Per eseguire le operazioni in sicurezza sarà necessario modificare temporaneamente la viabilità della via, nel dettaglio: 

-       dal 30 maggio per 2 settimane circa è previsto il restringimento della carreggiata del tratto di via Ronzani fronte ex Hatù, con mantenimento del doppio senso di marcia. 

-       dal 15 giugno fino a fine luglio/inizio agosto è in programma l’istituzione di un senso unico alternato in via Ronzani nel tratto compreso tra la fine dell’edificio ex Hatù fino a prima dell’incrocio con via Allende. Il senso unico alternato sarà regolato da semaforo. 

sabato 28 maggio 2022

Covid: poco meno di 1.500 positivi in Emilia Romagna, sei morti

Fra le vittime anche un uomo di 57 anni a Reggio Emilia

Sono poco meno di 1.500 i nuovi casi di positività in Emilia-Romagna, dove si registrano anche un lieve calo dei ricoveri e sei morti, fra i quali un uomo di 57 anni in provincia di Reggio Emilia.

    Nelle ultime 24 ore, infatti, sono stati individuati 1.483 positivi, sulla base di 12.770 tamponi.

Dei circa 25mila casi attivi, il 96,5% è in isolamento domiciliare perché non necessita di particolari cure. In terapia intensiva ci sono 26 pazienti (uno in più di ieri), mentre negli altri reparti Covid i positivi sono 860 (-21). (ANSA).

Controlli dei Carabinieri nei cantieri edili

77  lavoratori controllati,  4 “in nero” e  5 non regolari. 5 sospensioni dell’attività d’impresa e 19  violazioni in materia di sicurezza. Sanzioni per 42.000 euro. 


I Carabinieri del Comando Tutela del Lavoro – Nucleo Ispettorato del Lavoro di Bologna comunicano:

 

Nell’ambito dei controlli straordinari nel settore edile “cd 110 in sicurezza”, hanno intensificato i controlli nella provincia felsinea.

 Le attività ispettive sono state finalizzate alla verifica della regolare occupazione dei lavoratori e al rispetto delle norme in materia di legislazione sociale dei rapporti di lavoro, alla prevenzione e repressione dei fenomeni di sfruttamento del lavoro e di quello sommerso ed al rispetto della normativa in materia di sicurezza, salute ed igiene sui luoghi di lavoro.

L’esito dei controlli  ha consentito di individuare lavoratori non registrati (in nero), impiego manodopera non regolare sul territorio nazionale, nonché inadempienze in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro quali omessa vigilanza sulle condizioni di sicurezza dei lavoratori e mancanza di applicazione delle prescrizioni del piano di sicurezza.

Sono state controllate 42 ditte operanti nel settore dell’edilizia individuate a seguito di attività info-operativa sequenziale all’analisi di dati provenienti dall’Arma territoriale e dall’esame di banche dati. Sono stati 77 i lavoratori controllati tra i quali 4 “in nero” e  5 non regolari sul territorio nazionale. Sono state 5 le sospensioni dell’attività d’impresa e 19 le violazioni in materia di sicurezza accertate. Complessivamente sono state irrogate sanzioni amministrative per 42.000,00

 

In particolare:

 

Calderara di Reno, Maxi Sanzione per lavoro “nero”- Sospensione dell’attività imprenditoriale,  sanzioni amministrative per 17.280,00 euro ed ammende per 12.800,00 euro. Deferite in stato di libertà 6 soggetti, tra persone fisiche e giuridiche .

All’accesso ispettivo eseguito presso un cantiere presente in Calderara di Reno, il controllo ha permesso, di individuare n. 4 lavoratori clandestini i quali nella circostanza indossavano cartellini di riconoscimento di altri lavoratori regolarmente assunti e dichiaravano false generalità. Mediante approfonditi accertamenti si è potuto risalire alle corrette generalità delle maestranze presenti. Sono 6 le persone fisiche e giuridiche  deferite in stato di libertà per impiego di manodopera irregolare sul territorio dello stato, per falsa attestazione o dichiarazione a un Pubblico Ufficiale sulla propria identità oltre che ad ammende per violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro  pari euro 12.800,00 e Maxi Sanzione per lavoro “nero” pari a euro 17.280,00.

 

Molinella, Maxi Sanzione per Lavoro “nero” impiego di manodopera non regolare e violazioni in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro Si tratta di un cantiere edile, all’interno del quale veniva rilevata la presenza di 2 maestranze non regolarmente assunte. Sono state riscontrate violazioni della normativa in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro in particolare legate alla mancata adozione di impalcatura o ponteggi idonei a garantire la sicurezza dei lavoratori per le lavorazioni in quota. Maxi sanzione per lavoro nero e sospensione attività imprenditoriale

 

Pieve di Cento,  lavoro “nero” impiego di manodopera non regolare e violazioni in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro

Si tratta di un cantiere edile, all’interno del quale veniva rilevata la presenza di 2 maestranze dei quali 1 lavoratore irregolare sul territorio nazionale e 1 lavoratore in “nero”. Sono state riscontrate violazioni della normativa in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro in particolare legate alla mancata adozione di impalcatura o ponteggi idonei a garantire la sicurezza dei lavoratori per le lavorazioni in quota. Maxi sanzione per lavoro nero  e sospensione attività imprenditoriale. 

Pianoro - Sospensione dell’attività imprenditoriale per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro

Attività di impresa sospesa per non formato in modo adeguato i propri lavoratori sui rischi collegati in materia di sicurezza. 

BentivoglioSospensione dell’attività imprenditoriale per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, per omessa redazione del Piano Operativo di Sicurezza e mancata formazione del lavoratore dipendente della ditta sanzionata. Le sospensioni disposte rimarranno in atto fino al ripristino delle regolari condizioni di sicurezza.

 

I controlli nel settore edile da parte del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro di Bologna e dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro continueranno nei prossimi giorni.