martedì 28 febbraio 2023

Oltre 11 milioni di euro per la manutenzione e il potenziamento delle strade di montagna.

 L’assessore Taruffi: “Il nostro impegno per garantire la sicurezza nelle strade di montagna. Indispensabile, per renderla sempre più attrattiva”


Notizie Emilia Romagna

di Mara Cinquepalmi

Potenziare le strade della nostra montagna e intervenire nella manutenzione e contro il dissesto per renderle più sicure.  

Sono 6,2 i milioni di euro (di cui 6.108.271 dal Fondo Sviluppo Montagne Italiane e 111.560 dal riparto di residui del Fondo Nazionale per la Montagna) che il Fondo Nazionale per la Montagna ha assegnato alla Regione Emilia-Romagna per la manutenzione delle strade e per contrastare gli effetti del dissesto idrogeologico e del maltempo.

Risorse destinate a Comuni montani e parzialmente montani, Unioni di comuni montani e al Nuovo Circondario Imolese, a cui si aggiungono i 5 milioni di euro del Fondo regionale montagna 2021-2023, già assegnati alle Unioni di Comuni montani e anche in questo caso destinati in via prioritaria a interventi per la viabilità.

In totale, dunque, 11,2 milioni per la montagna dell’Emilia-Romagna.

“Le risorse a disposizione della montagna- sottolinea l’assessore regionale alla Montagna, Igor Taruffi- sono più che raddoppiate rispetto al 2022. Siamo passati da 5 a 11 milioni. E’ anche questa una conferma del segno dell’attenzione che la Regione Emilia-Romagna rivolge all’Appennino. In particolare, le risorse del Fondo Nazionale per la Montagna, cui si aggiungono quelle regionali, mettono al centro la qualità delle strade per migliorare l’accessibilità di chi vive, lavora o frequenta la montagna per turismo”.

Gli enti beneficiari del contributo dovranno inviare alla Regione entro il 31 agosto 2023 i progetti e concludere i lavori entro il 31 dicembre 2023, salvo proroghe all’anno successivo e, quindi, non oltre il 31 dicembre 2024. I contributi richiesti saranno concessi dalla Regione entro il 15 ottobre 2023. 

I finanziamenti per provincia

Complessivamente, dunque, le risorse ammontano a oltre 11,2 milioni di euro e saranno così distribuite: 1.149.557,69 alla provincia di Piacenza, di cui 638.281,04 del Fondo sviluppo montagne italiane - FOSMIT); 1.663.385,95 alla provincia di Parma, di cui 1.031.809,62 del FOSMIT; 1.204.784,16 a quella di Reggio Emilia, di cui 653.957,39 del FOSMIT. E ancora 1.722.284,61 alla provincia di Modena di cui 1.066.847,49 del FOSMIT; 2.599.529,76 alla provincia di Bologna di cui 1.481.240,19 del FOSMIT; 250.714,10 al Nuovo Circondario Imolese, di cui 206.756,94 del FOSMIT; 396.240,73 alla provincia di Ravenna di cui 206.756,94 del FOSMIT; 1.574.855,12 a quella di Forlì-Cesena di cui 684.182,77 del FOSMIT; 690.076,43 alla provincia di Rimini di cui 384.693,36 del FOSMIT.


 

Gli abbandoni abusivi ai lati della stazione ecologica di Sasso Marconi sono addirittura aumentati

A nulla sono valse le denunce di alcuni giorni fa



La denuncia sui social e sui quotidiani di Mauro Poluzzi è diventato uno spot per gli incivili che abbandonano i rifiuti in vari punti del Comune di Sasso Marconi, addirittura ai lati della stazione ecologica di Vizzano. 

Infatti Poluzzi, che non demorde nella sua battaglia contro l'inciviltà degli 'sporcaccioni',  ha inviato foto a riprova che, non solo non sono stati puliti gli ammassi di rifiuti che lui aveva già fotografato alcuni giorni fa e di cui aveva mandato la documentazione fotografica ai media, ma ora addirittura questi ammassi si sono ingranditi e  tra il materiale c'è anche qualcosa di sospetto nocivo all'ambiente. 

 

Egli infatti, oltre alle foto, ha mandato un altro suo amaro commento: 

 

Fabbriani carissimo,  ad una settimana dall'articolo sul Carlino ecco la situazione delle discariche abusive a fianco della stazione ecologica... Poco ecologica!!! Se possibile, le cose sono peggiorate dato che sono aumentati gli abbandoni di materiale tra i quali probabilmente (non sono un tecnico) ci sono anche delle tettoie in eternit (in alto a destra).... Possibile che nessuno faccia nulla??? Mah.....



Escursioni culturale di Savena Setta Sambro

 

Il Gruppo informa:

Domenica prossima,  5 marzo, alle 9.30, dal Circolo tennis di Brento ( Monzuno) , parte la passeggiata didattica di natura e storia: MONTE ADONE, ULTIMO BALUARDO SULLA LINEA GOTICA.

 

- Percorso di media difficoltà, km 6 .

- Rientro alle  16 .

- Abbigliamento e calzature adeguate.

- Acqua e pranzo al sacco.

 

Accompagnerà gli escursionisti un autore che presenterà la sua opera.

La passeggiata è gratuita ma è necessaria la prenotazione, al n. tel. 366 7062145 ( Loris) 

Gli inviti di Agenda Casalecchio di Reno


 

 Il Comune informa:

 

Gli appuntamenti dal 28 febbraio al 2 marzo 3 a Casalecchio di Reno, tra presentazioni di libri, incontri per genitori e professionisti e appuntamenti culturali. Eccoli nel dettaglio:


Oggi, martedì 28 febbraio

Ore 14.30 – Casa della Solidarietà (via del Fanciullo, 6)
Parla con me
Incontro settimanale di conversazione tra donne straniere e italiane livello medio e avanzato, condotto da Milli Ruggiero, referente per intercultura e pari opportunità del servizio LInFA - Luogo per Infanzia Famiglie Adolescenza.
Informazioni e iscrizioni (solo al primo incontro): linfa@comune.casalecchio.bo.it

Ore 18.00 – Online su Google Meet
Adolescenza e dintorni – La sessualità in adolescenza
Appuntamento del ciclo di incontri gratuiti Adolescenza e dintorni, rivolto ai genitori di adolescenti, insegnanti ed educatori a cura di Cooperativa Sociale Alveare, in coprogettazione con LinFA nell'ambito di Scuola Bene Comune. L’adolescenza è la fase evolutiva fondamentale per lo sviluppo dell’identità: un momento straordinario, ma allo stesso tempo anche fonte di disorientamento sia per i ragazzi che per gli adulti che stanno loro vicino. Questo incontro intende fornire alcune chiavi di lettura per capire come interpretare il ruolo di sostegno genitoriale in una fase così delicata della vita di un individuo alle prese con modificazioni psicofisiche e con nuove sensazioni corporee, emotive e sessuali. L’incontro sarà condotto dalla dottoressa Alessandra Ricciardi, psicologa psicoterapeuta cognitivo comportamentale (Cooperativa Alveare).
Informazioni e iscrizioni:
 linfa@comune.casalecchio.bo.it


Domani, mercoledì 1 marzo

Ore 18.00 – Sala Giulio Regeni, Casa per la Pace "La Filanda" (via Canonici Renani, 8)
Quei matti di antifascisti
Presentazione e letture del libro Quei matti di antifascisti. Cinquantatrè storie di sovversivi finiti in manicomio durante il fascismo (Pendragon, 2022) di Renato Sasdelli, studioso anche di altre vicende storiche sul fascismo. L'autore dialoga con Luca Alessandrini, storico, già direttore dell'Istituto Parri Emilia-Romagna di Storia della Resistenza. A cura di Percorsi di Pace.

Ore 18.00 – Piazza delle Culture, Casa della Conoscenza (via Porrettana, 360)
A conti fatti - 
I BTP Italia e gli altri titoli indicizzati
Qual è il rendimento di un titolo indicizzato? Una semplice strategia per investire in titoli di Stato. Ritorna in Casa della Conoscenza A conti fatti, il ciclo di incontri di educazione finanziaria curati dal consulente Corrado Festa per aiutarci ad acquisire maggiore consapevolezza su economia e risparmio. Partecipazione gratuita con prenotazione obbligatoria: 051 598300 - biblioteca@comune.casalecchio.bo.it

Giovedì 2 marzo

Ore 17.00 – Piazza delle Culture, Casa della Conoscenza (via Porrettana, 360) e in diretta sulle pagine Facebook e YouTube della biblioteca
Voci di donne – Filo d’erba
Presentazione del libro Filo d'erba di Elli Signani (Il Ponte Vecchio, 2022). Racconti brevi, o brevissimi, dipingono un mosaico di voci femminili che aleggiano sul filo d'erba della solitudine, o meglio, delle tante solitudini che compongono queste storie.
Questo è il quinto appuntamento di 
Voci di donne, rassegna di appuntamenti tutti al femminile partita in occasione del 25 novembre - Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne per concludersi per la Festa della Donna 2023.

Programma dettagliato:   http://tiny.cc/CalendarioAppuntamenti


lunedì 27 febbraio 2023

Febbraio si chiude a Bologna senza taxi

 Riceviamo: 




Evangelisti (FDI) : “Al Ponte Da Vinci di Sasso Marconi, cantiere dinamico e organizzato"

 


La capogruppo FDI in Regione, Marta Evangelisti,  presente al sopralluogo di questa mattina al Ponte Da Vinci con il Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami, e con un’ampia rappresentanza tecnica, ha emesso un comunicato con le sue valutazioni sulla stato dei lavori e ha detto tra l’altro:

 “Ho preso atto di un cantiere davvero dinamico, allineato nella tempistica progettualmente  dichiarata, in cui lavora peraltro una ditta della nostra Regione e dal quale emerge la volontà di restituire un’opera perfettamente funzionale. Dopo tante vicissitudini ritengo che finalmente si sia nella direzione giusta per risolvere un problema infrastrutturale che ha penalizzato e penalizza tutta la viabilità e quindi quotidianità, economia e turismo di tutta la vallata del Reno e non solo. Ringrazio il viceministro Bignami per l’attenzione costantemente dimostrata per la nostra provincia, attestata anche dalla presenza odierna sul cantiere” 




Le Primarie PD nelle valli del Reno e del Setta

 

Il Partito Democratico dell'Appennino bolognese informa: 

 


Dopo lo straordinario risultato a livello nazionale (più di 150.000 votanti) dei Congressi di Circolo, ieri, un milione di Italiani si è recato alle urne ed ha scelto la nuova Segretaria Nazionale del nostro Partito: Elly Schlein.

Anche noi, nel nostro piccolo, abbiamo raccolto 1455 votanti; elenchiamo i risultati qui di seguito:

Pronti a ripartire con la nostra attività politica tutti insieme, uniti in vista delle future scadenze elettorali.


Il viceministro Bignami a Sasso Marconi per il ponte Da Vinci.

 Sopralluogo con rappresentanti di Anas. A marzo inizierà la  decostruzione dell’impalcato e del piano di scorrimento


Sono state avviate le attività di decostruzione della struttura del ponte 'Da Vinci' di Sasso Marconi, chiuso al traffico da febbraio 2021.

Il ponte è oggetto di una manutenzione che vede un investimento di 21 milioni di euro.

E oggi c'è stato un sopralluogo sul cantiere con il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami, l'amministratore delegato di Anas Aldo Isi, il responsabile struttura territoriale Emilia-Romagna Aldo Castellari e il sindaco di Sasso Marconi Roberto Parmeggiani.
    Questa fase di lavori, ora in corso dal lato opposto rispetto alla ferrovia, consiste nella rimozione parziale della struttura di sostegno del ponte (ovvero l'impalcato esistente in calcestruzzo armato) grazie all'utilizzo di due gru di grandi dimensioni che vanno a sezionare e rimuovere le parti dell'impalcato che successivamente saranno ricostruite in struttura mista acciaio-calcestruzzo.
    Per la realizzazione dell'intervento è stato designato come commissario straordinario di Governo l'ingegner Eutimio Mucilli, direttore investimenti e realizzazione di Anas. (ANSA).

L'agonia di febbraio ha portato la neve

E c'è chi spera che non sia la coda, ma il ritardo dell'inverno e che non sia finita. 


Previsioni azzeccate: la neve è arrivata ieri fino a bassa quota, anche se in fondo valle ha fatto solo una visita frettolosa, senza lasciare traccia. A bassa quota si gode però il passaggio di auto coperte di neve provenienti dalla collina e dalla montagna. Uno spettacolo divenuto raro.  

Ma il maltempo ( si fa per dire poichè la mancanza di precipitazioni  è divenuto un problema) non è terminato: Arpae prevede pioggia, neve e  temperature invernali  anche per i prossimi giorni. 

Chissà se la speranza dell'avvio di una fase invernale vera non venga soddisfatta. L'ambiente e l'agricoltura lo richiedono. 

L'OGGI di Arpae: 


Domani: 


Mercoledì:



Il grido d’allarme di Arca Appennino Bolognese.

Appennino bene culturale che aspetta il salvatore .

L'Appennino bolognese, un vero e proprio museo a cielo aperto in preda ai vandali e ferito dall’incuria.

Dopo 10 anni di lavoro dobbiamo cominciare a denunciare pubblicamente il fatto che quasi tutto quello che è il nostro patrimonio storico si trova in completo totale stato di abbandono, alla mercè di vandali e in preda all'incuria. Questo disastro è dovuto prevalentemente al totale disinteresse, ma sopratutto all'impotenza delle amministrazioni preposte nel curare e promuovere questa ricchezza, che sono la più 'importante attrattiva turistica’ per le nostre vallate.

Da qualche settimana stiamo lavorando con diversi professori e con persone di buona volontà per sensibilizzare la nostra collettività su questo gravissimo danno per noi e per il nostro territorio.

Sulla destra l'indimenticabile Pietro Vicinelli 

A breve mandiamo un report alle amministrazioni territoriali (Regione, Città Metropolitana, Soprintendenza) per chiedere una risposta in tempi brevi su cosa intendono fare per mettere in condizione le persone di buona volontà di lavorare per curare, valorizzare e promuovere tutto il patrimonio storico in stato di abbandono nell'Appennino bolognese. (I volontari sono la parte migliore dell’Appennino e l'unica che nei fatti e nel concreto riesce a intervenire efficacemente con risorse equilibrate e con tempi ragionevoli), e se non si vogliono trovare soluzioni (che ci sono) cominciare un'importante campagna di raccolta firme per la tutela del nostro patrimonio storico.

Per ora alleghiamo una parte della lista (circa 50 siti dei 400 per ora segnalati e ritrovati) per cominciare far conoscere questa importante ricchezza alla nostra collettività.

Qui l’elenco:

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0JtiJMXfeLaWCfmVFZrambNrAYkRfEm3E89ZwmsNQDT7NTxh16AV3Xzn9ukQfE1z7l&id=100068674093551

 

Se anche voi pensate che questa iniziativa per tutelare la nostra storia è importante vi chiediamo di condividere il più possibile.


(Costituzione-art. 9)
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica .
Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.
Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.

Gli enti pubblici, responsabili della cura del patrimonio storico, artistico e culturale se lasciato in stato di abbandono, al degrado e alla vandalizzazione altrui, e altresì tutti coloro che erano tenuti alla conservazione ed alla vigilanza del medesimo bene culturale, rispondono innanzitutto ai sensi degli artt. 677 e 733 c.p. dei danneggiamenti strutturali e dei pericoli di crollo che siano stati immediatamente e direttamente causati dalla mancanza di manutenzione.

Un patrimonio storico e culturale così ingente e prezioso come quello italiano, definito in questo modo dalle ultime statistiche mondiali curate dall’UNESCO, e il possesso di un patrimonio storico-culturale-artistico, in particolare, che dovrebbe costituisce i due terzi delle risorse planetarie, non può lasciare indifferenti.

Usa il cellulare con intelligenza: tutela la salute e l’ambiente

Al via la campagna di comunicazione negli ospedali e nelle Case della Comunità per promuovere un uso consapevole dei dispositivi mobili, nel rispetto degli altri, della propria salute e dell’ambiente

 


L’Azienda USL di Bologna informa:

 

Il telefono è sempre più intelligente, ma non basta. Bisogna saperlo usare con consapevolezza, conoscendo i rischi e le buone abitudini per tutelare la propria salute, quella dei più piccoli e il nostro ambiente.

Per questo l’Azienda USL di Bologna lancia una campagna di comunicazione negli ospedali, nelle Case della Comunità e nei poliambulatori, per ricordare ai cittadini alcune semplici raccomandazioni per utilizzare consapevolmente i dispositivi mobili.

“Silenzio, qui si cura” è uno dei messaggi della campagna, per chiedere a chi accede alle strutture sanitarie di mantenere silenzioso il cellulare, per evitare di disturbare le altre persone in attesa e gli operatori al lavoro, ma anche per evitare di essere distratti involontariamente durante la relazione con gli operatori sanitari, che è a tutti gli effetti tempo di cura, in cui vengono fornite informazioni importanti per la propria salute, da non perdere.

Da oggi saranno affissi nelle strutture aziendali poster e locandine con le principali buone abitudini per migliorare il proprio utilizzo dello smartphone in sicurezza, evitando distrazioni, potenziali effetti nocivi dati dalle radiazioni in caso di utilizzo eccessivo e a contatto con il corpo, e consigli per un corretto smaltimento per tutelare anche l’ambiente. 

Prevista anche la distribuzione di pieghevoli sul tema e una sezione dedicata sul sito web ausl.bologna.it dove approfondire le evidenze scientifiche sull’argomento e le raccomandazioni delle società scientifiche per un uso corretto per i bambini e gli adolescenti.

La campagna informativa nasce da un progetto di miglioramento aziendale, all’interno del Piano Regionale della Prevenzione, che ha visto confrontarsi sul tema i professionisti dei Dipartimenti di Sanità Pubblica, Materno Infantile, delle Cure Primarie e l’UO Governo Clinico, Ricerca, Formazione e Sistema Qualità.

A partire dall’esperienza dei reparti di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Maggiore, dove dal 2019 l’uso dei cellulari è vietato negli spazi di degenza, il progetto ha sondato, approfondito e allargato il tema dell’uso corretto del cellulare ad altri contesti aziendali, dove non si può escluderne l’utilizzo ma è importante adottare regole di sicurezza e promuovere comportamenti corretti da parte di tutti.

A questo fine è stata condotta un’indagine conoscitiva nelle sale d’attesa delle pediatrie di comunità, nei consultori  e percorsi nascite per rilevare la percezione dei genitori e degli operatori sanitari dell’utilizzo degli smartphone nei luoghi di cura. Alla fase conoscitiva è seguita un’iniziativa formativa rivolta ai professionisti per approfondire i rischi e le opportunità di un uso maggiormente consapevole dei dispositivi, da cui sono emersi i contenuti della campagna informativa. 

Per maggiori info:  https://www.ausl.bologna.it/seztemi/usa-il-cellulare-con-intelligenza

Gli agricoltori aspettano collaboratori

 Servono continuamente risorse umane per il settore primario: bisogna colmare il vuoto di competenze anche digitali. Presentati i dati della ricerca sulla manodopera, che ha coinvolto oltre 600 aziende associate, alla presenza degli assessori Vincenzo Colla e Alessio Mammi 


 di Barbara Bertuzzi

 

L’agricoltura emiliano-romagnola è alla continua ricerca di manodopera. Nel 2021 le assunzioni hanno raggiunto quota 130 mila unità, di cui la stragrande maggioranza a tempo determinato, incluso l’apprendistato e il lavoro somministrato, mentre solo 1.100 a tempo indeterminato. Il numero di attivazioni sale poi a 133 mila unità stimate nel 2022. Bisogna sottolineare che nell’ultimo quinquennio gli assunti a tempo indeterminato sono cresciuti, passando dalle 910 unità del 2018 alle 1.307 del periodo ottobre 2021 settembre 2022 (fonte: elaborazione OML Agenzia regionale per il lavoro su dati Siler). 

Se n’è parlato a Bologna al convegno “L’agricoltura dalla manodopera alla robotopera: i profili ricercati in Emilia-Romagna”, promosso da Confagricoltura Emilia Romagna in collaborazione con Umana, fra le principali agenzie per il Lavoro in Italia, che ha presentato i risultati dell’indagine svolta in regione tra le aziende socie di Confagricoltura, più di 600 rappresentative delle varie province. 

Oltre la metà delle imprese coinvolte (il 57%) prevede nuove assunzioni nei prossimi mesi, sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato, ma fatica a reperire forza lavoro. Il 52% non trova operai agricoli specializzati, dal potatore al raccoglitore all’operatore agricolo esperto di agricoltura di precisione, ma risultano di difficile reperibilità, almeno per il 27%, pure i trattoristi o conduttori di macchine agricole anche 4.0 per semina, aratura e concimazione dei terreni. 

Dall’analisi di Umana emerge che in un contesto caratterizzato dalla ricerca di competenze sempre più profilate, le aziende del settore prediligono il canale formativo degli Istituti agrari o Professionali e (per il 23% degli intervistati) cresce l’attenzione verso gli ITS-Istituti tecnici superiori. 

Si evince inoltre che più del 45% del personale impiegato usa già strumenti innovativi: impianti di irrigazione e fertirrigazione per il risparmio idrico, macchine da raccolta meccanica, sistemi di automazione delle operazioni di allevamento e robot intelligenti di alimentazione e mungitura. Il 91% degli intervistati ritiene che l’impatto delle nuove tecnologie sul comparto agricolo sia quanto meno significativo ma solo il 52% dichiara di aver fatto negli ultimi 5 anni investimenti importanti in tale direzione. 

I driver di crescita per il futuro? La competitività fa rima con produttività per il 29% delle aziende intervistate e con innovazione per il 28%. Ma è necessario pensare a una strategia di “industry branding” poiché la maggioranza degli intervistati (83%) afferma di non aver mai sviluppato alcuna attività con l’obiettivo di attrarre nuovi dipendenti.

domenica 26 febbraio 2023

Primarie PD: Sasso Marconi sceglie Bonaccini

 

Hanno votato in 798. Bonaccini ha avuto 459 (57,5%) preferenze e Schlein 322 (40,3 %). Lo 2,2 % , bianche o nulle.

 

Sasso centro:

Bonaccini 249,

 Schelin 171,

bianche 4

Votanti 249

 

Borgonuovo 

Bonaccini 138

Schelin 121

nulle 1

bianche 2

262 votanti 

 

Tignano

Bonaccini 72

Schlein 30

Votanti 102

La viabilità delle valli del Reno e del Setta allo studio di tecnici e politici


Grandi manovre per tentare lo sblocco di soluzioni  viarie  da tempo in discussione, ma che potrebbero essere un elemento importante per il rilancio dell'alta valle del Reno e dell'Appennino bolognese. 

Mercoledì prossimo, 1 marzo, sei sindaci della montagna saranno ricevuti a Roma dal viceministro delle Infrastrutture Galeazzo Bignami per la bretella Reno - Setta e martedì 7 marzo, i sindaci avranno un incontro in Regione con la Società Autostrade per l'Italia in merito al completamento dei lavori al casello autostradale di Rioveggio.  

Il collegamento Reno - Setta è in discussione da circa trent'anni e consentirebbe a chi si trova nell'alta valle del Reno di arrivare velocemente al casello di Rioveggio. Uno studio aggiornato dei tecnici di Autostrade per l'Italia, che utilizza soluzioni di alta tecnologia, ha calcolato che per realizzare una strada a doppio senso di marcia da Carbona ( vicino a Vergato) a Pian di Setta ( poco distante da Rioveggio), per una lunghezza di 7,1 Km comporterebbe una spesa di circa 600 milioni di euro. Tale infrastruttura permetterebbe tempi di percorrenza molto ridotti da Bologna al Corno alle Scale, alle Terme di Porretta e ai poli industriali dell'alta valle del Reno. 

Inoltre l'ammodernamento della statale Porrettana è già stato preso in esame dalla Regione. Il progetto è già stato presentato a tutti i sindaci interessati e prevede una serie di varianti con la realizzazione anche di gallerie, come quelle per le tangenziali di Vergato e di Marzabotto e la creazione di un nuovo ponte per superare la strettoia sotto la Rupe di Sasso Marconi. Questo intervento faciliterebbe i trasferimenti anche per gli abitanti di Pioppe di Salvaro e Lama di Reno, dove sopravvivono ancora alcune realtà à industriali.   L'importante programma è tuttora allo studio anche per individuare per i veicoli possibili alternative anche in presenza dei cantieri.  

Anche questo tema verrà certamente affrontato nell’incontro di mercoledì con il viceministro. I sei sindaci che hanno chiesto l’incontro sono: Marco Aldrovandi (Castel di Casio), Giuseppe Argentieri (Vergato), Barbara Panzacchi (Monghidoro), Bruno Pasquini (Monzuno), Giuseppe Pucci (Gaggio Montano) e Alessandro Santoni ( San Benedetto).

Si considera anche che la bretella Reno- Setta  offrirebbe una buona alternativa viaria durante la realizzazione del progetto sulla vecchia Porrettana. Ciò però fa temere che l’avvio dei lavori per  questo secondo progetto si allontani nel tempo se venisse preferita prima quella. Una soluzione potrebbe essere l'avvio contemporaneo dei due interventi, facendo per la Porrettana le opere  (come per esempio il ponte sotto la Rupe) che consentono ugualmente il fluire del traffico sulla statale.


Nuove strutture ludiche nei parchi di Casalecchio di Reno

 Un primo investimento di 30.000 euro per la sostituzione delle strutture ludiche nei Parchi Carrettieri, Meridiana, Romainville, San Biagio e Ventura


Il Comune informa:

 

È in corso di realizzazione il programma di sostituzione e rinnovo delle strutture ludiche presenti in molte aree pubbliche e parti del Comune di Casalecchio di Reno.

L’Amministrazione, in seguito al piano di dismissione messo in campo nel 2022 delle vecchie strutture presenti, molte delle quali vetuste e con problematiche riguardanti il pieno rispetto dei criteri di sicurezza, ha stanziato nello scorso anno un fondo di 30.000 euro finalizzato all’acquisto di nuove strutture ludiche. 

Il piano di consegna ha visto alcuni ritardi a causa dell’emergenza Covid, prima, e dell’aumento dei costi e della difficoltà di reperimento dei materiali. 

Negli scorsi giorni sono stati già installate le nuove strutture ludiche nel Parco Carrettieri, Parco Meridiana e presso la Collina di San Biagio e nei prossimi giorni è prevista la conclusione dell’installazione anche nel Parco Ventura. 

Previste infine entro il mese di Aprile la manutenzione e la riqualificazione delle strutture ludiche nel Parco Romainville. 

Le nuove strutture saranno tutte in materiale metallico, preferibilmente al legno per la migliore resistenza agli agenti atmosferici, e vedranno una pavimentazione sottostante, secondo le norme UNI EN 1176, con superfici antitrauma in ghiaia o in plastica riciclata. 

Si tratta di una prima tranche di lavori che proseguiranno ulteriormente nei prossimi mesi, ricordiamo che a Casalecchio sono circa 200 le strutture ludiche presenti sul territorio.

Allerta telefonica nei comune dell’Unione Valli del Reno Lavino e Samoggia

 Attivo Alert System, il servizio di allerta è disponibile anche come App

L’unione informa:

Per raggiungere in modo rapido il più alto numero di cittadini in caso di emergenza, l’Unione dei Comuni Valli del Reno Lavino e Samoggia, che comprende i Comuni di Casalecchio di Reno, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Valsamoggia e Zola Predosa, si è dotata di Alert System, un importante servizio telefonico per comunicare eventuali emergenze alla popolazione.

Il servizio è completamente gratuito per i cittadini e permette di raggiungere in pochissimo tempo coloro che hanno un’utenza telefonica fissa e coloro che si sono iscritti al servizio, anche registrando numeri telefonici di operatori “mobile”, con un messaggio vocale registrato per informare la popolazione su eventi di pubblica utilità e di protezione civile (a titolo di esempio non esaustivo allerte meteo, evacuazioni, ecc.).

numeri di telefono fissi disponibili negli elenchi pubblici sono inseriti automaticamente nel sistema Alert System.

Per registrare il proprio numero di cellulare al fine di essere contattati in caso di emergenza, basta seguire le istruzioni sul sito https://registrazione.alertsystem.it/urenolavinosamoggia

In caso di allerta o emergenza i cittadini registrati riceveranno una chiamata dai seguenti numeri:

·      Unione Valli Reno Lavino e Samoggia – 051 7173002

·      Comune di Casalecchio di Reno – 051 7173003

·      Comune di Monte San Pietro – 051 7173004

·      Comune di Sasso Marconi – 051 7173005

·      Comune di Valsamoggia – 051 7173006

·      Comune di Zola Predosa – 051 7173007

È consigliabile salvare in rubrica i numeri di telefono per non ignorare erroneamente la chiamata.

Alert System è disponibile anche come App.

Per ulteriori info: tiny.cc/alertsystemurls