sabato 31 marzo 2018

Francesco Benini: "E' ora di risolvere il pericolo stradale di Lama di Reno"

Il recente incidente avvenuto alcuni giorni fa a Lama di Reno che ha coinvolto una vettura e uno scooter, nel quale il motociclista ha riportato serie ferite e ha dovuto essere ricoverato all'ospedale in condizioni preoccupanti, ha spinto il residente della frazione Francesco Benini a riportare all'attenzione generale la pericolosità del punto della viabilità che vede l'uscita da un'area privata in prossimità di una curva. Già in passato quel punto era stato testimone di situazioni analoghe che fortunatamente si erano concluse in modo positivo.

Benini da tempo ha tentato di sensibilizzare concittadini e amministratori affinchè si affronti il problema e si cerchi una qualche soluzione.
Anche recentemente, in un consiglio di frazione, Benini ha portato il tema alla discussione.
Preoccupato per non avere ancora ottenuto alcun risultato, ha scritto una lettera per la pubblicazione.


Francesco Benini
Questo è ciò che egli scrive:


In riferimento all'articolo 'Incidente a Lama di Reno' (pubblicato il 27 / 3 / 2018) , sono a segnalare nuovamente il problema della pericolosità del punto in cui è avvenuto, avendolo già sollevato durante il consiglio di frazione a Lama di Reno del 4 dicembre 2017. L'esigenza è che chi di competenza verifichi eventuali operatività da mettersi in atto nel tratto di strada interessato, nella speranza di evitare in futuro altri dolorosi episodi.”

Marzabotto. Il Soccorso Alpino porta in salvo un biker caduto su sentiero di Luminasio.

Il Soccorso Alpino, ha predisposto una calata di oltre 1500 metri con la barella

I tecnici del Soccorso Alpino sono intervenuti ieri sera, venerdì 30 marzo, in aiuto di un giovane ventunenne di Bologna, che in seguito a una caduta dalla propria Mountain bike ha riportato una frattura alla clavicola. Il giovane stava percorrendo il sentiero CAI 180 nelle vicinanze di Luminasio, in sella alla propria bicicletta. Per cause ancora da chiarire, è caduto riportando un forte dolore alla spalla e all'arto superiore; in poco tempo si sono arrivati i soccorsi e sul posto sono confluiti i tecnici del Soccorso Alpino, i sanitari del 118 e i Vigili del Fuoco. Il Soccorso Alpino, dopo che il ventunenne è stato stabilizzato e immobilizzato, ha predisposto una lunga calata (oltre 1500metri) con la barella lungo un tratto di sentiero particolarmente impervio,mentre i Vigili del Fuoco hanno liberato il percorso per rendere il passaggio il piú agevole possibile. Una volta raggiunta la sede stradale, il biker è stato affidato all'ambulanza e quindi condotto all'Ospedale Maggiore di Bologna.


La pasquetta a Casalecchio di Reno si fa “So e Zò par i Bregual”

Lunedì 2 aprile , alle 8.30, con ritrovo in Piazza della Repubblica, camminata fino a San Luca e ritorno lungo lo storico sentiero dei Bregoli 

Dal Comune di Casalecchio di Reno  
La Pro Loco Casalecchio Insieme, organizza per il giorno di Pasquetta la passeggiata che unisce Casalecchio e Bologna. Partenza da Piazza delle Repubblica e religiosa 'scarpinata' fino alla Basilica di San Luca lungo lo storico sentiero dei Bregoli.
Con “So e Zò par i Bregual” si rinnova ogni anno l’antica tradizione dei casalecchiesi e dei bolognesi di onorare le festività pasquali recandosi a piedi a San Luca.

L’iniziativa è patrocinata dall’Amministrazione comunale.

Il programma:

- 8.30 - Ritrovo in Piazza della Repubblica (prima del ponte sul Reno), incrocio via Marconi – via Porrettana.

- 9.00 - Benedizione e partenza dalla Chiesa di San Martino. A metà percorso è previsto un punto di ristoro a cura della Polisportiva Masi.

- 11.00 - Ritorno in Piazza della Repubblica per il tradizionale spuntino a base di uova, salame e vino Pignoletto.






Tornano in scena i commercianti di Sasso Marconi con la commedia ' Buona la Seconda'.


di Michele Davalli

Visto il risultato più che incoraggiante dei due spettacoli precedenti, i commercianti di Sasso Marconi ci riprovano e tornano a calcare le scene con 'Buona la Seconda'.
Con la regia di Francesco Orlotti coadiuvato da Davide Puccetti, i “Mercanti in Scena”, questo il nome della loro associazione, saranno sul palco del Teatro Comunale di Sasso Marconi il 17 aprile alle 21 con una travolgente sketch comedy che trascinerà gli spettatori a ridere della quotidianità.
I “Mercanti in Scena” vi aspettano numerosi viste le finalità benefiche dell’iniziativa.
I biglietti sono in vendita presso la cartoleria 1000 Idee a Sasso Marconi in via Porrettana 268, telefono 0516751560. 

 
 

Il partigiano Giuseppe Pasqui ha ricevuto l’alto riconoscimento del Ministero della Difesa

Si è tenuta a Castiglione dei Pepoli la cerimonia di consegna del riconoscimento che il partigiano non aveva potuto ritirare personalmente in prefettura alcuni mesi fa per motivi di salute

L'Unione dei Comuni dell'Appennino bolognese invia:
 
Il 26 marzo scorso è stato consegnato a Giuseppe Pasqui l'alto riconoscimento del Ministero della Difesa a firma del ministro Roberta Pinotti, per l'impegno prestato in prima persona nella guerra di liberazione.
Alcuni mesi fa infatti il cittadino castiglionese, che è anche presidente della sezione ANPI di Castiglione, per motivi di salute non aveva potuto presiedere ad una cerimonia di consegna delle medaglie d'oro e di una pergamena celebrativa, consegnate dal prefetto ai partigiani protagonisti della liberazione dal nazifascismo. In quella circostanza avevano ricevuto il riconoscimento le famiglie dei partigiani Arciso Battistini, Giuseppe “Decano” Baldi e Silvano Nerini.
Si è dunque recuperato quell'appuntamento mancato con una consegna ufficiale, alla presenza del sindaco Maurizio Fabbri, dell'assessore Davide Mazzoni, del segretario dell'ANPI di Castiglione Luca Stanghellini e del presidente dell'ANPI di Cantagallo Mauro Bolognesi
Giuseppe Pasqui è stato per lungo tempo comandante della polizia municipale di Castiglione dei Pepoli e negli ultimi anni ha rivitalizzato l'ANPI locale con l'aiuto di diversi cittadini, coinvolgendo anche molti giovani, tra cui il segretario Stanghellini e raggiungendo ottimi risultati, come la realizzazione di nuovo monumento dedicato ai partigiani e il patto d'amicizia siglato fra le amministrazioni di Castiglione dei Pepoli e Cantagallo (Prato) legate, oltre che dalla tragedia della guerra, anche da episodi di solidarietà che per fortuna la caratterizzarono.
"In tempi come questi – ha commentato il sindaco Maurizio Fabbri - in cui si assiste al tentativo di far ritornare un certo passato dobbiamo ringraziare Giuseppe per il suo impegno e per la determinazione con cui continua a tenere alti i valori della Resistenza e della democrazia. Anche quando i partigiani che hanno vissuto la liberazione non ci saranno più, ci impegneremo per tramandare la loro memoria, considerando anche il fatto che Castiglione è il comune della Città metropolitana di Bologna ad aver dato più partigiani e volontari della guerra civile in Spagna".

Bologna, redditi diseguali

La media provinciale è di 25.083 euro. Bene la città, arranca la montagna. E a Monte San Pietro si festeggia il reddito medio più alto della provincia


BOLOGNA - La maggior parte dei comuni cresce, ma un gruppo ridotto scende avvitandosi in una crisi che sembra non avere fine. Il database dei redditi pubblicato nei giorni scorsi dal ministero dell’Economia e delle finanze tratteggia una provincia che annovera i redditi medi tra i più alti in Italia e in crescita, ma una montagna che continua a perdere terreno.
La classifica
I dati sono basati sulle dichiarazioni 2017 (su redditi 2016). In testa alla classifica dei 55 comuni del Bolognese ci sono i soliti noti, ma con una rivoluzione in testa: Monte San Pietro è il municipio più ricco della provincia, con una media di 29.518 euro a contribuente. Media che si ottiene dividendo il reddito complessivo (quindi la somma delle entrate per le varie fasce di reddito) per il numero dei contribuenti censiti dal Mef. I dati differiscono lievemente dalle cifre pubblicate dal ministero (seguendo questo metodo l’Emilia-Romagna si attesta a 22.736 euro, mentre per il Mef la nostra regione ha un reddito medio di 23.020), ma il trend non cambia: Monte San Pietro è cresciuta in un anno del 12,5%, un boom inaspettato e lontano da ciò che è successo nel resto del territorio. Ed è passata in testa superando in un colpo San Lazzaro, Bologna e Sasso Marconi, che la seguono con redditi medi rispettivamente di 28.435 euro (+1,15%), 27.127 euro (+1%) e 26.637 euro (+0,57%). Complessivamente in provincia il reddito medio è di 25.083 euro, circa 290 in più rispetto al dato delle dichiarazioni 2016. Oltre ai quattro comuni più ricchi, gli altri sopra la media della Città metropolitana sono Zola Predosa, Pianoro, Castenaso, Casalecchio di Reno, Granarolo dell’Emilia e Ozzano dell’Emilia. Ma a parte Zola Predosa e Ozzano, che vedono i redditi medi crescere intorno al 2% (più 500 euro), per gli altri le variazioni sono più contenute.

Il caso di Monte San Pietro
A vedere i propri introiti crescere di più in percentuale è San Giorgio di Piano, che registra il trend migliore dopo l’irraggiungibile Monte San Pietro (+3,53%). Ma è sul medio periodo che si possono valutare meglio i cambiamenti nelle dinamiche dei redditi, tra chi sale e chi scende. Perché in uno scenario che anno su anno vede variazioni minime, e che nelle posizioni di testa registra comunque pochi scossoni, se il paragone è tra il 2012 e il 2016 la situazione è più fluida. C’è chi sale in maniera netta: Bentivoglio è passata in appena un quadriennio da essere il ventesimo Comune più ricco della provincia ad essere il quattordicesimo. Un balzo simile lo fanno Sant’Agata Bolognese, che passa dal trentaseiesimo al trentesimo posto, e Crevalcore, dal trentanovesimo (ma il 2012 era l’anno del sisma) al trentunesimo. Lo scenario però non è tutto rose e fiori. E ci sono anche municipi che tra il 2015 e il 2016 si sono impoveriti. Potrebbero sembrare eccezioni, ma riflettono tutte le difficoltà di ampie parti della provincia per cui la campana della ripresa non ha suonato.
I comuni in calo
Minerbio e Malalbergo hanno visto flessioni minime (meno 0,2% e meno 0,3%), mentre in montagna il 2016 è stato un anno da dimenticare. I cinque Comuni in cui il calo è stato più pesante sono tutti in Appennino. A partire da Gaggio Montano: nell’anno in cui si è chiusa (con 243 licenziamenti) la vertenza Saeco i contribuenti hanno perso lo 0,59% del loro reddito, vale a dire 120 euro a testa. A Castiglione dei Pepoli gli introiti sono calati dello 0,7%, meno 130 euro. Il «rosso» si fa più marcato a Lizzano in Belvedere, dove la recessione è stata dello 0,98% (meno 190 euro). A Monghidoro, nei mesi in cui i dipendenti della Stampi Group presidiavano i cancelli della fabbrica per avere i loro stipendi, i redditi medi calavano di 200 euro. Fino ad arrivare ad Alto Reno Terme, la città della Demm, i cui quasi 200 lavoratori sono in cassa integrazione: nel 2017 i residenti di Porretta e Granaglione dichiaravano mediamente 21.386 euro, l’1,62% in meno dell’anno prima. Significa una perdita di 350 euro all’anno, un euro al giorno.
Provincia a due velocità
A testimoniare una provincia che viaggia a due velocità: alta nei vagoni di testa, molto più bassa — se non in retromarcia — nelle retrovie, dove si registrano numeri anche sensibilmente più bassi del resto d’Italia. Con qualche eccezione. Castel del Rio, storicamente il Comune con i redditi più bassi del territorio, registra nel 2016 una media di 17.923 euro: sempre il dato peggiore, ma con una crescita del 2,37%.


venerdì 30 marzo 2018

Polstrada e Finanza intercettano in A1 a Castiglione dei Pepoli un carico di 28.000 litri di gasolio di contrabbando.

Gli agenti insospettiti dall'odore del combustibile: il carico doveva trasportare olio esausto


Trasportavano contenitori dove doveva esserci olio esausto, ma in realtà era diesel per camion, destinato probabilmente a rifornire il mercato sottobanco. Nei giorni scorsi gli uomini della Sezione della Polizia Stradale di Pian del Voglio e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna hanno sequestrato un autotreno con targa polacca, che trasportava 28mila litri di gasolio di contrabbando, denunciando a piede libero i due autisti.
In particolare, nel pomeriggio dello scorso 26 marzo, una pattuglia della Polizia Stradale in servizio lungo l’autostrada A1 Milano – Napoli ha controllato un autotreno che viaggiava in direzione sud nei pressi del casello autostradale di “Badia”, nel territorio comunale di Castiglione dei Pepoli.
I conducenti, anch’essi di nazionalità polacca, hanno dichiarato di trasportare, in 28 contenitori da mille litri ciascuno, oli esausti, esibendo documentazione apparentemente regolare. Tuttavia la presenza di un caratteristico ed evidente odore proveniente dai contenitori, oltre alle particolari modalità di trasporto, hanno fatto insospettire gli agenti, che hanno chiamato in aiuto il personale specializzato della Guardia di Finanza.
Dopo i controlli sul liquido è risultato quello che si sospettava: circa 28mila litri di gasolio da autotrazione, non dichiarato e non sottoposto ad accisa per un totale di 17mila euro. Di conseguenza, carico e camion sono stati sequestrati, mentre i due conducenti denunciati a vario titolo per contrabbando ed evasione fiscale. Uno dei due autisti avrebbe già precedenti specifici. Scattate anche multe per il trasporto pericoloso dei carburanti.
Un traffico occulto, quello di gasolio per camion, che conta già diversi precedenti registrati. A gennaio era stato fermato e sequestrato sull’A1, dagli stessi Agenti della Polizia Stradale di Pian del Voglio, un altro carico di 28mila litri di gasolio sempre diretto al sud. Sul finire del 2016, invece, erano stati sequestrati dalla Guardia di Finanza felsinea, in due diversi interventi, quasi 100mila litri di prodotto mentre venivano scaricati in alcuni capannoni industriali situati in provincia pronti per essere poi distribuiti sul territorio.

Da BolognaToday

Idrosadenite suppurativa, visite gratis

Tappa al Sant'Orsola di Bologna campagna di sensibilizzazione

 
Da ANSA

Nuova tappa a Bologna della Campagna nazionale di sensibilizzazione sull'idrosadenite suppurativa "Che nome dai alle tue cisti?", che prevede visite dermatologiche di screening gratuite su prenotazione in tutta Italia.
    Le visite gratuite si terranno sabato 7 Aprile nella Clinica di Dermatologia, Policlinico Sant'Orsola, diretta dalla professoressa Annalisa Patrizi. Chi soffre di Hs potrà usufruire di una visita gratuita, previa prenotazione.
    L'Hs, malattia cronica della pelle, si manifesta con la formazione di cisti e lesioni dolorose nella zona ascellare, inguinale e in altre zone specifiche del corpo. Dal momento che il quadro clinico non è sempre facile da riconoscere, la diagnosi precoce è fondamentale per evitare la progressione verso forme invalidanti.
    Prenotazioni al numero 3928077216 dalle 9 alle 17.


Zona residenziale Parco della Chiusa: vietata la sosta ai non residenti di domenica e nei festivi

Il Comune di Casalecchio di Reno informa:  

Come ogni anno entra in vigore l’estensione della zona residenziale Parco della Chiusa: il provvedimento è valido, dalle 14 alle 20, di domenica e nei giorni festivi per il periodo che  va dal 1° maggio al 30 settembre, ma include anche i giorni di Pasqua, Lunedì dell’Angelo e 25 Aprile. 

Nel periodo e nella fascia oraria indicati, la sosta è riservata ai soli residenti muniti di tagliando nelle seguenti strade: via Canale, via Andrea Costa, via Don Gnocchi
via Scaletta, via Ercolani, via Chierici, via Cerioli, via del Municipio, via Risorgimento, Piazza Kennedy, via Baracca, via Fermi, Vicolo dei Santi, via Galvani, via Giordani, via Turati, via IV Novembre, via Cesare Battisti, via del Reno.

Nelle vie Panoramica e Bregoli le limitazioni alla sosta valgono anche il sabato pomeriggio e nei prefestivi. Invece via Porrettana, dal n. civico 137 al n. 336, rimane aperta alla sosta di qualunque veicolo secondo le modalità attuali.

Come si ritirano i tagliandi per poter sostare
I tagliandi vengono rilasciati presso lo Sportello Polifunzionale Semplice del Comune,  n. verde 800 011837.

Parcheggi consentiti e gratuiti
Tutti i parcheggi nelle zone limitrofe al Parco della Chiusa sono gratuiti nei giorni festivi:
- Parcheggi nei pressi del Municipio in via dei Mille e via dello Sport collegati alla zona del Parco della Chiusa attraverso la passerella pedonale Ponte di Pace
- Parcheggione vicino alla Casa della Conoscenza collegato alla zona del Parco attraverso il Ponte sul Reno
- Parcheggio in Piazza Stracciari, collegato alla zona del Parco attraverso il Ponte sul Reno
- Parcheggi dell'area sportiva di via Allende, vicini all'ingresso al Parco in zona ex SAPABA.



Furto al Policlinico Sant’Orsola Malpighi: italiana arrestata dai Carabinieri.


Si introduce furtivamente all'ospedale per 'ripulire' il ripulibile. Sorpresa nel suo tentativo di razzia, finge malori nel tentativo di motivare la sua presenza in ospedale , ma i medici 'non ci cascano' e per la ladra è finita male.

I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato una trentottenne di Monterenzio per tentato furto aggravato. E’ successo ieri notte quando, all’interno del Padiglione 23 del Policlinico Sant’Orsola Malpighi, è stata vista una persona che stava rovistando negli armadietti di un ambulatorio. All’arrivo dei Carabinieri, è stato appurato che la donna era entrata di nascosto nel Policlinico per rubare, ma non ci era riuscita perché era stata vista dal personale della sicurezza che ha chiamato il 112. La donna, gravata da numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e la persona ha cercato di guadagnare tempo e rallentare l’attività dei Carabinieri simulando diversi malori in maniera teatrale. Visitata dai sanitari del 118, la donna è stata trovata in forma e dimessa senza giorni di prognosi. La trentottenne ha trascorso la notte in camera di sicurezza, in attesa di essere accompagnata nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna, per l’udienza di convalida dell’arresto.

Casalecchio di Reno: marocchino arrestato per un tentativo di furto alla Carrefour.


Ancora un furto alla Carrefour di Casalecchio di Reno con la tecnica di staccare alla merce i dispositivi di controllo e passare indenni i segnalatori dell'uscita. Questa volta però gli addetti alla sicurezza si sono accorti del tentativo di furto e hanno chiesto l'intervento dei Carabinieri di Casalecchio di Reno. I militari hanno intercettato e bloccato il ladro, un quarantenne marocchino, prima che lasciasse il supermercato e lo hanno arrestato per aver tentato di allontanarsi, dopo aver rubato dei capi di abbigliamento cui aveva rimosso le placche dell’antitaccheggio con una tronchesina. La refurtiva è stata recuperata. Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il quarantenne, gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e in materia d’immigrazione, è stato rinchiuso in camera di sicurezza in attesa di comparire in Tribunale per l’udienza di convalida dell’arresto.
 

giovedì 29 marzo 2018

Giocattoli confiscati dalla Finanza donati a scuole dell’infanzia ed associazioni Onlus




da Sassuolo 2000

Nella mattinata odierna, presso la sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna, le Fiamme Gialle felsinee hanno consegnato alla Scuola dell’Infanzia Statale di Vergato ed alle associazioni “Bimbo tu Onlus” (operante presso l’Ospedale Bellaria) e “AMACI” (operante presso il Policlinico Sant’Orsola e l’Ospedale Maggiore) i giocattoli confiscati nel corso di attività di servizio svoltesi nel territorio del Comune di Vergato.
La donazione dei beni è stata autorizzata, su richiesta specifica da parte degli operanti, dal Servizio Intercomunale di Polizia Municipale dei Comuni di Castel d’Aiano, Marzabotto, Monzuno e Vergato che ne ha disposto la consegna ai menzionati enti, in prima linea nel campo dell’educazione e dell’assistenza all’infanzia.
L’iniziativa di solidarietà, testimonianza dell’elevata sensibilità del Corpo nonché dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, verso le tematiche dell’assistenza ai più bisognosi, nasce da un intervento a garanzia della legalità e tutela della concorrenza e valorizza ancor di più il ruolo della Guardia di Finanza come Corpo di Polizia a forte vocazione sociale.

Arrivano 142 nuove aree per l’elisoccorso: ecco il dettaglio per singole province della regione

Informativa dei tecnici della giunta in Commissione. Tra le nuove, 83 verranno realizzate in zone montane. In totale, dunque, le aree diventeranno 159. Oltre 3.000 missioni nel 2017


di Margherita Giacchi

Nuove aree per il decollo e l’atterraggio delle eliambulanze su tutta la regione, operative già dal biennio 2018-2019. Il nuovo piano è stato presentato oggi dai tecnici della giunta in commissione Politiche per la salute, presieduta da Paolo Zoffoli. Ne sono previste altre 142, anche per l’atterraggio notturno, di cui oltre la metà (83) in zone montane. In più, sarà previsto un nuovo elicottero dotato di tecnologia Nvg (Night Vision Goggles, visori a intensificazione di luce) che consentirà di utilizzare anche basi di atterraggio non illuminate. L’obiettivo è principalmente uno: “Raggiungere in tempi sempre più rapidi le persone che hanno bisogno di ricevere un soccorso  tempestivo”.
Nel 2017 il servizio dell’elisoccorso ha effettuato 3.213 missioni, con 1.960 ore di volo. Con il tavolo di confronto messo in piedi da Regione, Ausl e Conferenze territoriali socio-sanitarie, si è raggiunto un accordo per individuare le 142 nuove aree che complessivamente diventeranno 159, attrezzate per l’elisoccorso anche notturno, comprese quelle ospedaliere.
Le nuove aree sono distribuite in questo modo: 17 a Piacenza (che ne avrà quindi in totale 18), 21 a Parma (che arriverà complessivamente a quota 23), 19 a Reggio Emilia (21 in totale), 21 a Modena (che arriverà, a fine biennio, ad averne 26), 16 a Bologna e 5 a Imola (con quelle già attive diventeranno 24), 12 a Ferrara (che ne avrà quindi in totale 14), 7 a Ravenna (con quella già attiva diventeranno 8), 12 a Forlì-Cesena (che saranno 13) e 12 a Rimini.
Saranno comunque previsti, probabilmente ad aprile, incontri nelle varie province insieme a referenti del 118, delle aziende sanitarie e dei comuni coinvolti, per poi decidere al meglio le aree più adatte.
Il tema principale sollevato dai consiglieri, in particolare da Andrea Bertani (Movimento 5 Stelle) e da Giuseppe Boschini (Partito Democratico) è stato quello del meteo: “Quanti voli non sono saltati per via delle avverse condizioni metereologiche?”, ma i tecnici hanno spiegato che ogni elicottero potrà viaggiare, se rientra nelle condizioni minime indispensabili necessarie per decollo e atterraggio. Da Daniele Marchetti (Lega Nord) è arrivata la richiesta di “approfondire la situazione di Novafeltria”, dove ci sono stati problemi, in passato, con l’area per l’elisoccorso.




Attività termale 2018: elenchi delle strutture convenzionate

Sono stati pubblicati gli elenchi aggiornati degli alberghi e degli stabilimenti termali convenzionati che potranno ospitare gli assicurati dell’Istituto avviati alle cure nella stagione termale 2018.

Sollecitato 

Come indicato nel messaggio 19 marzo 2018, n. 1201 la domanda di ammissione alle cure termali, inviata esclusivamente in via telematica, dovrà essere presentata dall’assicurato dal 1° gennaio al 30 settembre dell’anno di effettuazione delle cure.
La sede INPS competente, ricevuta ed esaminata la domanda, invierà il provvedimento di accoglimento, con allegato il calendario dei turni per l’anno 2018, che costituirà presupposto per l’ammissione dell’interessato alle cure da parte della struttura convenzionata.
L’assicurato, pena la mancata ammissione al beneficio, dovrà iniziare le cure termali nella struttura prescelta tra quelle indicate negli elenchi entro 90 giorni dal ricevimento del provvedimento di accoglimento della domanda. A tale scopo prenderà diretti contatti con la struttura almeno 10 giorni prima dell’inizio del turno.
Nel messaggio sono infine illustrate ulteriori modalità operative per le attività della stagione termale 2018.

“Il treno e’ pieno: consigliamo di prendere quello successivo!” Bocciato il gruppo FS.


di Valerio Giusti
Comitato per la Ferrovia Porrettana

La comunicazione del gruppo FS è completamente allo sbando. I pendolari sono tenuti completamente all’oscuro di ritardi e soppressioni, ma “i consigli vergognosi” sono trasmessi in tempo reale.
In questi giorni avevamo chiesto una particolare attenzione per superare col minor disagio possibile il trasbordo che già ci colpiva pesantemente e siamo stati accontentati.
Treno 6336 partito da Riola alle 5:45 con 30 minuti di ritardo, treno 6340 partito quasi in orario alle 7:23 e giunto a Bologna con 30 minuti di ritardo, treno 6343 partito da Bologna con circa 40 minuti di ritardo. L’apoteosi è stata raggiunta con la soppressione del treno 11430 delle 6:19 che doveva giungere da Bologna ma è stato fermato a Pioppe lasciando centinaia di lavoratori furibondi per non aver potuto raggiungere in tempo il luogo di lavoro.
Il treno successivo 6340 ha maturato mezzora di ritardo trasportando gli utenti stipati come bestiame mentre gli annunci nelle stazioni invitavano gli utenti (sbalorditi e inferociti per la soppressione del treno precedente), a non salire. Non avrebbero potuto salire comunque visto che la calca era insopportabile ed insostenibile: una viaggiatrice è stata colta da malore e portata via in ambulanza. Ma può accadere questo in un paese civile??
Cosa volete che sia prendere il treno successivo, magari per un lavoratore precario a tempo determinato che ha appena trovato un’occupazione dopo mesi di ricerche? Perché dovrebbe preoccuparsi di arrivare al lavoro alle 8:30/9:00 anziché alle 7:20 ?? Basta spiegare al datore di lavoro (che non gli vuol rinnovare il contratto per i continui ritardi) che abbiamo delle aziende ferroviarie che non riescono a garantire un servizio decente a prescindere dai soldi spesi dalla Regione, abbonamenti e biglietti.
A pochissime ore dal nostro ultimo appello che supplicava una particolare attenzione nei confronti della nostra linea devastata dalla frana, abbiamo vissuto un’altra odissea e come al solito, la completa assenza di organizzazione e integrazione comunicativa, non ha permesso di avvisare in tempo i viaggiatori che sono stati portati in bus a Riola e costretti a salire, mezzora dopo, su un vecchio locomotore diventato in fretta una sorta di carro bestiame. Ma i vecchi treni obsoleti non dovevano essere tolti dalla linea dal mese di ottobre??? Questa sì che è grande attenzione!!!
Per non parlare degli annunci automatici che, come ci scrive un collega pendolare, “alla Stazione Casalecchio Garibaldi stamattina, annunciavano il treno in arrivo; timbrato il biglietto, sono passati 12 minuti prima che un altro annuncio comunicasse 15 minuti di ritardo. Il ritardo è aumentato così ho perso pure la coincidenza e buttato i biglietti inutilizzati”. E conclude: “Amen. Adesso però, ho capito che gli annunci sui treni in arrivo sono solo finzioni, proiezioni probabilistiche e molto ottimistiche: non si basano nemmeno su rilevamenti automatici dell'andamento dei treni. A me sembra incredibile. Per riassumere: non fidarsi MAI di Trenitalia”.
Abbiamo pubblicato il suo messaggio quasi integralmente perché la realtà supera la fantasia.
La Regione Emilia Romagna non è stata indifferente alle nostre continue segnalazioni e ha organizzato una riunione per la prossima settimana per affrontare tutte le problematiche emerse in questi giorni e conoscere i tempi di ripristino della linea. In quella sede proveremo a chiedere gli interventi necessari ad affrontare in un modo sufficientemente dignitoso e senza ulteriori disservizi questo lungo periodo che ci vede sopportare trasbordi e riduzione di servizi.

Gli studenti di Castiglione 'studiano' per diventare imprenditori.


Grazie alla collaborazione tra l’istituto superiore di Castiglione dei Pepoli, l’amministrazione comunale e
l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese un gruppo di di studenti ha potuto mettersi alla prova nella stesura di un piano finanziario per l’avvio di una start-up

Venerdì scorso, 23 marzo, i ragazzi della 3A dell’Istituto Caduti della Direttissima di Castiglione dei Pepoli hanno presentato in municipio un loro progetto di impresa.
Con l’aiuto degli insegnanti, del personale di Progetti d’impresa e in collaborazione con Officina15, i ragazzi hanno simulato il percorso per creare una nuova impresa, dalle fasi iniziali alla conclusione, con tanto di piano finanziario (business plan) e strategia di mercato.
Il loro progetto si è basato sull’idea di creare una società di comunicazione e marketing che permetta alle aziende del territorio di promuovere prodotti ed eventi tramite fotografie e video, da pubblicare sui social media o stampare in cataloghi.
I ragazzi hanno dimostrato di conoscere i limiti di queste agenzie e le difficoltà a cui devono far fronte: un mercato di clienti piuttosto limitato, un numero elevato di professionisti coinvolti che può rendere la gestione poco redditizia, ma hanno dimostrato anche di credere nelle potenzialità dei nuovi strumenti di
comunicazione.
Hanno anche considerato la necessità di investimenti iniziali (la ricerca di una sede, la necessità di acquisire strumenti) e di aspetti che talvolta si trascurano quali quelli amministrativi e fiscali.
Il lavoro non si è limitato alla sola teoria, poiché è stato anche messo in pratica con un primo evento promozionale: la realizzazione di foto e video per promuovere la nuova collezione primavera-estate di un negozio di abbigliamento locale. I giovani aspiranti imprenditori si sono occupati di tutto: allestimento di uno studio di registrazione, uso della strumentazione audio-video, disbrigo di pratiche amministrative, supporto logistico, arrivando a posare anche come modelli.
All’incontro erano presenti il vicesindaco di Castiglione dei Pepoli, Daniela Aureli, e il responsabile del SUAP dell’ Unione dei comuni dell’Appennino bolognese Michele Deodati, che hanno seguito con interesse e curiosità il lavoro degli studenti. Il vicesindaco, tra i promotori dell’iniziativa, ha spiegato come “ siamo contenti che questa iniziativa sia partita da Castiglione, ma siamo convinti che possa essere esportata con successo anche altrove”.
Da parte sua Michele Deodati ha fatto notare
come “questi progetti sono importanti perché non si limitano alla teoria, ma chiamano i ragazzi a confrontarsi anche con gli aspetti pratici con cui si
raffronta un giovane imprenditore”.

Cara neve sei giunta gradita, però quanto ci costi.


E' salato il 'conto neve' di Sasso Marconi. Le spese che il comune deve sostenere ammontano a 409.500 euro, di cui 256.000 per i servizi neve e  sale, 150.000 per chiusura buche/ripristino asfalti e 3500 mila per ripristino viabilità a seguito di frane e smottamenti. 
E' quanto ha riferito l'assessore ai lavori pubblici Renzo Corti all’Ufficio di Protezione Civile dell’Unione dei Comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia che ha richiesto agli uffici tecnici dei Comuni di redigere un report riguardante eventi neve, criticità idrogeologica, criticità idraulica, temperature estreme con ghiaccio e gelicidio, per il periodo che va dal 21 febbraio al 12 marzo, interessato da 14 allerte meteo gialle e 6 allerte meteo arancioni le cui conseguenze tutti hanno avuto modo di constatare.

 “La situazione che abbiamo dovuto affrontare a Sasso Marconi non è dissimile da quella verificatasi negli altri due comuni prevalentemente appenninici dell’Unione, Monte San Pietro e Valsamoggia. Cosa diversa e meno problematica sono quelle di Zola Predosa e di Casalecchio di Reno,  caratterizzati da un
territorio meno collinare e in prevalenza pianeggiante” ha sottolineato l' assessore che ha anche precisato: “ Nel nostro territorio abbiamo avuto frane e smottamenti che hanno interessato nove strade comunali immediatamente risolti in giornata grazie all’intervento rapido dei cantonieri comunali nella maggior parte dei casi e di ditte locali quando con i nostri mezzi non potevamo intervenire. Le strade interessate sono state le vie Tignano, Monte Capra, Nugareto, Rasiglio, Sant’Anna, Ancognano, Lagune, Brento e Colliva.
Anche le strade provinciali via Mongardino e Pieve del Pino hanno sofferto per smottamenti importanti, immediatamente risolti anche con l’intervento dei Vigili del Fuoco”.
 
Il numero dei dissesti e l'impatto che hanno generato hanno richiesto spese ingenti che i bilanci dei comuni non sono in grado di coprire per intero ed è per questo che è stato redatto il report che la Protezione Civile dell’Unione provvederà a trasmette alla Regione insieme alla richiesta di somme aggiuntive che consentano ai comuni di coprire interamente le spese.


mercoledì 28 marzo 2018

Sanità Bologna. Lo scorporo dell’ortopedia di Vergato nel mirino di Marchetti (Lega Nord)

L’esponente del Carroccio chiede alla giunta se sia adatto l’ospedale di Porretta Terme ad accogliere le operazioni chirurgiche, come previsto dal piano.

di Margherita Giacchi

Il rischio di uno scorporo del reparto di Ortopedia dell’ospedale di Vergato finisce al centro di un’interrogazione del consigliere della Lega Nord Daniele Marchetti ( nella foto) . L’esponente del Carroccio, infatti, sottolinea come “i pazienti potrebbero essere presi in carico all’ospedale vergatese, mentre l’eventuale intervento chirurgico sarebbe effettuato all’ospedale di Porretta Terme”.
Ma, secondo Marchetti, “l’ospedale di Vergato risulta più centrale sull’asse della Valle del Reno, meno distante da Bologna e meglio servito dai trasporti pubblici, condizioni che potrebbero portare un maggior carico di lavoro per la stessa struttura”. 
Dunque, al consigliere sembra quasi che questo scorporo introduca “il riordino sanitario previsto a livello metropolitano”. Scorporo di cui, però, non esiste una bozza definitiva. Quindi Marchetti interroga la giunta per sapere “per quale motivo il riordino del distretto dell’Appennino bolognese anticipa di fatto la più generale riorganizzazione metropolitana e se tale scelta non può portare a commettere degli errori difficilmente rimediabili e -infine- quali sono le dimensioni e le caratteristiche dei locali che verrebbero utilizzati a Porretta Terme in seguito al trasferimento”.

Gaggio Montano e Alto Reno Terme: riaprono le provinciali chiuse per frana

Il miglioramento del meteo ha permesso l'intervento sui movimenti franosi che hanno interessato varie strade


Il miglioramento delle condizioni meteorologiche ha permesso l'intervento del personale della Città metropolitana sui movimenti franosi che hanno interessato varie strade provinciali

1) La realizzazione di una pista di emergenza sulla SP 25 "Vergato Zocca" in corrispondenza del km 3+670 permette da oggi la riapertura al traffico in sicurezza con senso unico alternato e con limite di velocità a 30 km/h fino al ripristino in sicurezza dell'intera sede stradale. La pista, realizzata dalla Città metropolitana in accordo con il comune di Vergato, consente così di mantenere percorribile questa importante arteria stradale, anche nel caso in cui il dissesto porti alla chiusura totale della strada danneggiata da un movimento franoso.

2) Riapre oggi al transito anche la SP 67 "Marano Canevaccia" dal km 7+200 al km 8+000, nel territorio del comune di Gaggio Montano, con limite di velocità a 30 km/h e senso unico alternato fino al ripristino in sicurezza della circolazione a tutta la sezione stradale. 


3) Riaprirà domattina alle 11 la strada provinciale SP 632 "Traversa di Pracchia", nel Comune di Alto Reno Terme. La riapertura in corrispondenza del km 2+000 sarà con limite di velocità a 30 km/h e a senso unico alternato fino al ripristino della circolazione in sicurezza sull'intera sezione stradale.


Da Bologna Today



La rete interaziendale metropolitana Stroke

Da Ausl Bologna

Improvvisa difficoltà nel parlare, paralisi facciale, rapida perdita di forza in un braccio o in una gamba, sono i sintomi principali dell’ictus. Vanno riconosciuti immediatamente ed altrettanto rapidamente va chiamato il 118. E’ fondamentale, infatti, sciogliere o rimuovere prima possibile il trombo che ostruisce l’arteria cerebrale interessata, per evitare gravi disabilità o la morte.

Gli operatori della Centrale Operativa 118 Emilia Est sanno individuare un paziente con potenziale ictus, grazie ad un protocollo specifico che prevede poche semplici domande, ed attivare così il percorso più tempestivo che dal luogo dell’evento si conclude al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore, se il paziente è candidabile alle terapie di riperfusione (trombolisi e/o trombectomia). Se il quadro clinico, invece, pur in presenza di un ictus, non evidenza l’indicazione ai trattamenti trombolitici, il paziente viene trasportato al Pronto Soccorso di uno degli ospedali che compongono la rete stroke metropolitana: Policlinico di S.Orsola, ospedali di Bentivoglio, Porretta Terme e San Giovanni in Persiceto.

Dallo scorso 6 novembre, infatti, il Maggiore è Hub metropolitano per la terapia riperfusiva in fase acuta di questa patologia, al centro di una rete che comprende gli altri snodi stroke attivi al S.Orsola e presso gli ospedali di Bentivoglio, Porretta Terme e San Giovanni in Persiceto.

Dopo la prima valutazione dell’infermiere della Centrale Operativa 118, già sul luogo dell’evento il personale dei mezzi di soccorso procede alla verifica immediata della presenza dei sintomi dell’ictus e condivide in tempo reale, 24 ore su 24, il quadro clinico con il neurologo dello Stroke Team dell’Ospedale Maggiore.
Se la diagnosi è confermata viene attivato il Codice Giallo Ictus ed allertato il Pronto Soccorso del Maggiore che attiva lo Stroke Team, che sarà così pronto ad accogliere il paziente non appena giunto in PS.

All’arrivo al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore, il paziente è tempestivamente rivalutato dallo Stroke Team, composto dal neurologo della Stroke Unit, e da un medico ed un infermiere dell’Area Rossa del Pronto Soccorso. Vengono eseguiti tutti gli accertamenti diagnostici necessari, per definire il quadro clinico ed eventualmente procedere con le terapie di riperfusione (trombolisi), che possono avvenire attraverso somministrazione endovena del farmaco trombolitico o con procedura di neuroradiologia interventistica intra-arteriosa (trombectomia). Entrambi i trattamenti, potenzialmente in grado di evitare una grave disabilità o la morte, permettono, rispettivamente, di sciogliere o di rimuovere il trombo che ostruisce l'arteria cerebrale interessata.
Successivamente il paziente viene ricoverato nella Stroke Unit all’8° piano del Maggiore. Nel corso del ricovero verranno eseguiti ulteriori approfondimenti diagnostici utili ad individuare le cause dell’episodio di ictus e a prevenirne quindi il ripetersi in futuro.
Il nuovo percorso metropolitano prevede il rientro del paziente all’ospedale di riferimento, entro 48/72 ore dal trattamento riperfusivo. Agli ospedali della rete stroke vengono accolti anche tutti i pazienti non candidabili ai trattamenti trombolitici per completare il quadro diagnostico e avviare il percorso terapeutico e riabilitativo più vicino a casa.

Un quarto dei pazienti sottoposti a trombolisi o trombectomia viene dimesso in buone condizioni. Gli altri presentano spesso disabilità negli ambiti delle funzioni sensitivo-motorie, cognitive e psicologiche. Per loro, le Aziende Sanitarie offrono percorsi dedicati di recupero presso i nodi della rete stroke, Policlinico di S.Orsola e ospedali di Bentivoglio, Porretta Terme e San Giovanni in Persiceto. Percorsi riabilitativi, inoltre, vengono offerti presso le Medicine Riabilitative del Policlinico di S.Orsola e degli ospedali Maggiore e Bentivoglio e di Villa Bellombra.
 
La Stroke Unit dell’Ospedale Maggiore
La nuova Stroke Unit, all’8 piano ala lunga del Maggiore, si sviluppa in un’area di oltre 1.200 metri quadrati con 19 posti letto in area Stroke e altrettanti in area geriatrica. Uno spazio totalmente ristrutturato per un investimento, da parte dell’Azienda Usl di Bologna, di circa 1 milione e 700 mila euro.
La ristrutturazione ha consentito di ridisegnare un nuovo reparto di degenza con camere a 2 letti con personal TV flat 32 pollici ad alta risoluzione, climatizzate e dotate di servizi igienici. I materiali utilizzati per le finiture, scelti secondo criteri di soft quality, privilegiano la diversificazione degli ambienti per colore e disegni dei pavimenti, assicurando la facilità dell’identificazione delle funzioni e l’orientamento, oltre a garantire durabilità e manutenibilità.
La rinnovata Stroke Unit ha comportato anche investimenti sul personale. In particolare sono stati assunti 3 neurologi, 1 neuroradiologo, 1 anestesista, 15 infermieri, 3 tecnici di radiologia, 2 fisioterapisti, 1 logopedista e 4 operatori socio sanitari.
La Stroke Unit è dotata di tecnologie diagnostiche di ultima generazione, per un investimento da parte dell’Azienda Usl di Bologna di circa 3 milioni e 200 mila euro, che anticipano i tempi di trattamento. In particolare, una TC volumetrica multistrato a 64 strati in grado di selezionare, tra i pazienti con esordio da ictus non databile con precisione, coloro che potrebbero trarre beneficio dal trattamento endovascolare.
La Stroke Unit del Policlinico di S.Orsola
Al Policlinico di S.Orsola è da tempo attiva presso l’unità operativa di Medicina Interna Zoli una Stroke Unit, modello organizzativo di provata efficacia nel trattamento in fase acuta e post acuta dell’ictus, dotata di 10 posti letto monitorati, attorno a cui ruota un team di professionisti esperti, internisti, infermieri dedicati, neurologi, fisiatri e fisoterapisti, neuroradiologi e chirurghi vascolari.

Dallo scorso 6 novembre sono stati trattati alla Stroke Unit del Maggiore 598 pazienti, il 53% dei quali con ictus ischemici, il 14% con ictus emorragici e i restanti per sintomatologie che suggerivano un probabile stroke non confermato poi dai riscontri diagnostici. Una media di 35 casi alla settimana, l’81% dei quali giunto con mezzi del 118.
119 i trattamenti di riperfusione effettuati. Di questi, 83 trombolisi endovena e 7 trombectomie intra-arteriosa, mentre 29 pazienti sono stati sottoposti sia a trombolisi che a trombectomia.
Si tratta di dati in aumento, soprattutto per quanto riguarda i pazienti sottoposti a trattamento di riperfusione, che testimonia della maggiore efficienza della rinnovata rete interaziendale stroke.

Nello stesso periodo sono stati 145 i pazienti registrati per sospetto ictus al Pronto Soccorso del Policlinico di S.Orsola, 37 dei quali giunti con mezzi propri. 28 pazienti sono stati inviati all’Ospedale Maggiore per essere sottoposti a eventuale trattamento di riperfusione. 81, invece, i pazienti trasferiti dalla Stroke Unit del Maggiore alla Stroke Unit del Policlinico di S.Orsola, per il proseguimento dell’iter terapeutico e riabilitativo.
Cos’è l’ictus e perché si verifica?
L’ictus si verifica in seguito alla riduzione, o all’interruzione, dell’afflusso di sangue al cervello e alla conseguente morte delle cellule cerebrali. Si distinguono due forme, la più frequente delle quali, l’ictus ischemico, si verifica quando un coagulo di sangue ostruisce un’arteria che porta sangue al cervello. L’altra forma, l’ictus emorragico, è causato invece dalla rottura di un’arteria.
L'ictus cerebrale è tra le patologie più frequenti e gravi e rappresenta in Italia la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, con il 10-12% di tutti i decessi annui. E’ la prima causa di invalidità nelle persone anziane con un rilevante impatto individuale, familiare e sociosanitario, e la seconda causa di demenza.

Ogni anno, in Italia, circa 200 mila persone sono vittime dell’ictus, 9 mila delle quali in Emilia Romagna, 1.800 nella provincia di Bologna. Il rischio di ictus aumenta con l’età, raddoppiando ogni 10 anni a partire dai 45 anni, per raggiungere il valore massimo negli ultra ottantenni.
Negli ultimi anni la prevalenza dell’ictus è quasi raddoppiata, dal 2,7% al 4,9% per l’ictus ischemico e dal 1,0% al 1,9% per l’ictus emorragico. La mortalità, invece, si e ridotta del 20% nell’ictus ischemico e del 25% nell’ictus emorragico.



Commercio. Il PC bolognese sta con chi sciopera

Federico Feliziani, responsabile Comunicazione PCI Bologna, invia:

Il Partito Comunista Italiano di Bologna, aderisce e sostiene lo Sciopero proclamato dalle sigle sindacali, nel settore del commercio, per i giorni 1 e 2 aprile.
Sì ritiene che sia una violazione dei diritti fondamentali dei lavoratori costringere gli stessi a lavorare durante le festività pasquali.

Noi Comunisti riteniamo che nessuna lavoratrice e nessun lavoratore può, in modo diretto o indiretto, essere costretto, sotto ricatto, a lavorare nei giorni festivi.
Tutto questo è la conseguenza delle scellerate Controriforme che hanno, man mano, eliminato i diritti delle classi lavoratrici, spesso purtroppo senza una adeguata resistenza da parte delle organizzazioni sindacali e nel silenzio e con la complicità delle forze politiche che hanno governato il territorio, in nome di un profitto che passa sopra la dignità delle persone.

I Comunisti si batteranno sempre al fianco dei lavoratori per la difesa della loro dignità lavorativaSi invitano tutti i consumatori, in solidarietà con lavoratori in lotta, a disertare i centri commerciali nelle giornate dell'1 e del 2 aprile


Il Governo non c'è ancora, ma i parlamentari sono già all'opera.


Turismo Emilia-Romagna. Bignami-Aimi (FI) hanno presentato un progetto di legge per la valorizzazione degli appartamenti a uso turistico

I consiglieri regionali di Forza Italia, Galeazzo Bignami ed Enrico Aimi (nella foto)  hanno presentato un progetto di legge che punta a regolamentare, nell’ottica della loro valorizzazione, gli appartamenti ad uso turistico i quali rappresentano “una fetta importante dell’attività ricettiva extralberghiera non organizzata sotto forma di impresa”.
Tali modalità ricettive – secondo i consiglieri - non sembrano ancora essere sufficientemente regolate a livello regionale secondo una disciplina che consenta di sfruttarne appieno le potenzialità e senza eccessivamente gravare, dal punto di vista fiscale e burocratico, sui proprietari o gli usufruttuari che intendano mettere tali strutture a servizio del settore turistico”.
I consiglieri propongono pertanto la modifica dell’art. 12 della LR 16/2004 che disciplina le tipologie di strutture ricettive, secondo quanto già messo in atto, nel rispetto della normativa nazionale, anche da altre Regioni quali Lombardia e Liguria.
Disposizioni volte, pertanto, a dare il giusto riconoscimento anche a questa tipologia di struttura ricettiva i cui adempimenti, di natura fiscale e burocratica, devono necessariamente essere semplificati e snelliti pur nel rispetto delle norme di sicurezza e di igiene che devono restare basilari in attività di questo tipo”. Tra le misure proposte, l’equiparazione di tali appartamenti alle utenze domestiche nell’applicazione della TARI (data la natura di una attività che non ha carattere di impresa) e la possibilità per i proprietari e gli usufruttuari di poter pubblicizzare tali strutture sulle piattaforme on line pubbliche e private.

Domenica 1 aprile, VESPRI D’ORGANO IN SAN MARTINO


Dominica Paschæ in Resurrectione Domini
  Musiche per il giorno di Pasqua. Basilica di San Martino Maggiore, Via Oberdan 25 BOLOGNA



Nella affascinante cornice della Basilica di San Martino Maggiore proseguono gli appuntamenti con i “Vespri d’Organo in S. Martino”, la prima domenica di ogni mese alle 17.45. L’iniziativa si ripete da quando l’organaro friulano Franz Zanin ha portato a termine il restauro del prezioso organo costruito nel 1556 con mano finissima dal ferrarese Giovanni Cipri.
Negli anni i Vespri d’Organo hanno visto alternarsi alla tastiera i più qualificati musicisti della scena internazionale. Si possono citare alcuni tra i più noti: Luigi Ferdinando Tagliavini, Guy Bovet, Monika Henking, Lorenzo Ghielmi, Ludger Lohmann, Luis Gonzales Uriol, Liuwe Tamminga, Francesco Cera.
Domenica 1 Aprile 2018 si esibirà Matteo Bonfiglioli, musicista bolognese attivo in ambito nazionale e internazionale, anche come compositore. Il titolo del Vespro indica la destinazione pasquale delle musiche che verranno eseguite, così come avviene normalmente nelle più importanti città europee, dove in questo giorno vengono offerti a cittadini e turisti concerti su questo tema. Le molteplici suggestioni offerte dalla festività verranno realizzate in composizioni che vanno dal XVII al XXI secolo.


L'ingresso è libero e l'iniziativa ha il contributo LLFondazione Cassa di Risparmio in Bologna

Per informazioni e per il calendario completo: www.accademiasanmartino.it



Natale con i tuoi Pasqua e pasquetta con gli Etruschi. Lo propone Marzabotto.


La Soprintendenza Archeologia di Bologna ricorda:


Museo Etrusco e scavi Kainua aperti dalle 11 alle 18.30 a Pasqua (ingresso gratuito) e Pasquetta (ingresso euro 3)
 
Anche il giorno di Pasqua, domenica 1 aprile, il Museo Nazionale Etrusco "Pompeo Aria" di Marzabotto e l'area archeologica dell'antica città di Kainua sono aperti gratuitamente dalle 11 alle 18.30 grazie all'iniziativa del MiBACT #domenicalmuseo che prevede l’ingresso gratuito in tutti i luoghi della cultura statali la prima domenica di ogni mese.
Inoltre il 2 aprile, in occasione della Pasquetta, museo e scavi rinunciano alla consueta chiusura del lunedì restando aperti dalle 11 alle 18.30 al costo ordinario di 3 euro.
Due ragioni in più per visitare il vasto pianoro su cui si snodano i resti dell’abitato e le ampie strade, salire alle costruzioni sacre dell’acropoli e ridiscendere alle aree funerarie situate subito al di fuori della città dei vivi.

Nel museo si possono ammirare le suggestive testimonianze della vita della città che prosperò dalla fine del VI alla metà del IV secolo a.C., con i ricchi corredi delle necropoli, le ricostruzioni di tetti e degli alzati delle case, le statuette votive in bronzo e una preziosa testa di Kouros, insieme a testimonianze dal territorio circostante, tra cui gli splendidi corredi funerari recuperati a Sasso Marconi.

info : tel.  051 932353
pm-ero.museonazionaletrusco@beniculturali.it