sabato 27 aprile 2024

Strage Suviana, nominati quattro esperti per chiarire le cause del disastro

Il fascicolo è contro ignoti, l'incarico il 3 maggio


Quattro esperti per accertare cause e dinamica di quanto successo alla centrale elettrica di Bargi di Suviana, dove il 9 aprile sono morti 7 lavoratori e sei sono stati feriti.

La Procura di Bologna, che procede per disastro, omicidio e lesioni colpose a carico di ignoti, ha nominato un professore ordinario di sistemi elettrici per l'energia, Carlo Alberto Nucci, un esperto di meccanica applicata alle macchine, il prof.

Vincenzo Parenti Castelli, il professore esperto di idraulica Enio Paris, infine Domenico Pianese, ordinario di costruzioni idrauliche, marittime e idrologia. L'incarico sarà conferito il 3 maggio.

(Redazione ANSA)

Pasquariello e Tonelli: "I solleciti CNA, riflettono il nostro programma per Casalecchio di Reno"

 Il candidato sindaco del centrodestra a Casalecchio, Enrico Pasquariello e capolista della lista di centrodestra di Casalecchio, Andrea Tonelli, dettano la loro ricetta per un futuro più in salute di Casalecchio di Reno


Riceviamo:

“Raccogliamo con piacere i solleciti di CNA su Casalecchio, anche perché ricalcano ampiamente il nostro programma elettorale,” sostengono Pasquariello ( nella foto) e Tonelli . “Da tempo, infatti, proponiamo il potenziamento del parco stalli auto, fortemente diminuito a causa delle scelte discutibili. Siamo l’unica forza in campo in grado di poter sostenere, senza smentire i propri voti in consiglio o le posizioni politiche del partito di riferimento, che è necessario aumentare i posti auto nel nostro Comune. Il diritto alla mobilità è stato ampiamente compromesso e a  subirne le conseguenze sono gli esercenti e i cittadini di Casalecchio.

Serve recuperare subito 100 stalli auto lungo via Marconi e le vie limitrofe; i cantieri, invece, vanno riprogrammati. Inoltre, va istituito un fondo per risarcire i commercianti delle gravi perdite subite .

Va poi potenziata la mobilità sostenibile, senza con questo andare a incidere ancora sui posti auto. Inoltre, è necessario cominciare a gestire meglio i grandi eventi che da tempo interessano la nostra città. Devono diventare occasione di arricchimento per tutti. Altrimenti i cittadini di casalecchiesi continueranno solo a subirne i disagi senza trarne benefici. Ancora, è necessario potenziare il dialogo e la collaborazione con le scuole, per tramandare le conoscenze e le capacità degli artigiani e delle botteghe del nostro territorio, che hanno rappresentato nel tempo la nostra fortuna nonché la parte più solida del nostro tessuto produttivo. Si tratta di capacità che non possono essere disperse, ne perderemmo tutti.

"Infine,” concludono il candidato sindaco e il capolista, “ il tessuto commerciale deve tornare a essere considerato come un elemento importante anche dal punto di vista sociale, perché dà lavoro, costituisce un presidio naturale del territorio, favorisce e permette lo sviluppo di occasioni di socialità ed è una componente ineludibile di quell’insieme di fattori che ha portato ricchezza a Casalecchio”.

Confabitare inaugura la sua nuova delegazione a San Benedetto Val di Sambro


di Eleonora Carboni

 

Oggi, sabato 27 aprile, alle  15, verrà inaugurata a Pian del Voglio di San Benedetto Val di Sambro, la nuova sede di Confabitare.

Alla cerimonia  parteciperanno i sindaci di San Benedetto Val di Sambro,  Monghidoro,   Monzuno,  Castiglion dei Pepoli,  Camugnano e l'Assessore Regionale alla Montagna Igor Taruffi. 

Sarà inoltre presente il presidente nazionale di Confabitare, Alberto Zanni, insieme alla responsabile della nuova delegazione, Stefania Faldini. 

Questo nuovo traguardo segna un passo importante per Confabitare nell'espansione dei suoi servizi sull’Appennino bolognese.


"Riteniamo fondamentale offrire supporto e servizi a chiunque abbia bisogno, contribuendo così a migliorare la qualità della vita sia per i residenti che per i visitatori temporanei dell'area appenninica,” spiega il presidente Zanni. “La nostra missione è quella di facilitare l'accesso a soluzioni abitative sicure e sostenibili, promuovendo nel contempo lo sviluppo economico e sociale delle comunità montane”.

Con la nuova sede di San Benedetto Val di Sambro, Confabitare mette a disposizione dei proprietari immobiliari la gamma completa dei suoi servizi direttamente sul territorio, rispondendo in modo più efficace alle esigenze degli associati e della comunità nel suo complesso.

venerdì 26 aprile 2024

La bicipolitana accanto alla Porrettana si farà così come progettata

Lo ha riconfermato il Consiglio Comunale di Sasso Marconi bocciando la richiesta del Gruppo Consiliare Dimmi di modificarla

 

Il ‘boato stampa’ per un confronto più che acceso fra due consiglieri comunali di Sasso Marconi a chiusura della discussione  sulla bicipolitana,  ha incuriosito non poco il paese. Nel Consiglio comunale infatti era all'ordine del giorno la richiesta corredata da più di 700 firme di variare il tracciato allontanandolo dai parcheggi dei servizi commerciali. 

Il tracciato della nuova bicipolitana, che dovrà affiancare la Porrettana in direzione sud fino alla rotonda di San Lorenzo, va bene così come progettata, ha invece ribadito il consiglio Comunale di Sasso Marconi respingendo così la mozione dei consiglieri di opposizione che chiedeva la modifica del tracciato della nuova pista nel tratto dei Borghetti poiché così come previsto è  ritenuto di ostacolo alla funzionalità delle attività   commerciali   tra   via   del   Chiù   e   il centro della borgata. 

La denuncia dei contrari rileva infatti che, venendo collocata la nuova arteria ciclabile  fra la statale e i servizi commerciali,  restringe lo spazio libero utilizzato per il parcheggio e gli accessi.  Inoltre appesantisce le operazioni di scarico e carico delle merci.

Chi ritiene di essere fortemente danneggiato è lo storico negozio del Chiù che, trattando principalmente carne e essendo frequentato da chi ordina pesanti forniture, vede nella nuova presenza un fattore disincentivante per la clientela.  Le denunce sono state accolte dalle minoranze consiliare che hanno quindi chiesto una ricollocazione del tracciato delle ciclabile in una posizione che superi le eccezioni poste dai commercianti e dagli operatori di Borghetti. A sostegno di questa richiesta è stata avviata una raccolta di firme che ha registrato oltre settecento sottoscrizioni.

La proposta di rivedere il tracciato però non è stata accolta dalla maggioranza e il diniego è stato motivato dall’assessore Raschi che, dopo aver asserito che non esistono altre alternative praticabili,  in una lunga trattazione ha smentito i timori degli operatori sostenendo che in merito alla diminuzione dei parcheggi si provvederà ricavandone altri dagli spazi tolti al vicino dosso che verrà eliminato e che si potrà eventualmente provvedere in caso di necessità accertata,  all’allargamento del vicino parcheggio di Colle Ameno. Ha poi sostenuto che la ciclabile potrebbe portare ai servizi una nuova clientela, quella appunto di coloro che utilizzeranno la  bicipolitana. Ha sottolineato inoltre che la nuova presenza garantirà un transito in sicurezza e che la nuova riorganizzazione del traffico nel borgo  darà migliore praticabilità  anche all’innesto di via Chiù nella Porrettana. Infine è stato ricordato che la bicipolitana utilizzerà esclusivamente spazi pubblici. All’atto del voto la richiesta di modifica è stata negata con il voto compatto della componente consiliare di centro sinistra.

La testimonianza degli studenti

Il consiglio è iniziato con  il racconto della trasferta di quattro scolaresche della scuola media a Mauthausen al fine di far toccare con mano agli allievi la concretezza di quella che è stata una esperienza di disumanità devastante e lasciarne memoria alle giovani generazioni. 

E’ stata data poi informazione che il centro accoglienza di Villa Angeli, dopo interventi di risistemazione, da venerdì scorso ospita i primi profughi minori non accompagnati. 


Inoltre il sindaco ha precisato che le cataste di legname accumulate alle Ganzole dopo il  disastro del maggio scorso, sono già state in parte sgomberate ed entro pochi giorni ne verrà trasferita un'altra quantità. Infine si provvederà a completare la pulizia dell’area a carico del Comune. I ritardi  per la manutenzione e il ripristino del Rio Ganzole sono dovuti alle verifiche di eventuali abusi edilizi.

Corte dei conti richiama Viminale su comune Marzabotto

Per la sezione Emilia Romagna, criticità derivate dai ritardi del ministero



La Corte dei conti dell'Emilia-Romagna richiama il Viminale dopo il caso del comune di Marzabotto, finito in crisi di liquidità di cassa.

A quanto si apprende, la Sezione regionale di controllo ha richiamato l'attenzione del ministero dell'Interno affinché, coerentemente con l'obiettivo legislativo della massima efficacia, efficienza e rapidità nell'attuazione dei progetti finanziati dal Pnrr, adotti tutte le misure possibili affinché situazioni come quella accaduta al Comune nel Bolognese non si ripetano.

    La vicenda è emersa circa un mese fa: il Comune di Marzabotto nel 2022 ha varato un progetto per riqualificare un'ex cartiera sul suo territorio, finanziato con fondi Pnrr. Al progredire dei lavori ha anticipato i soldi per le aziende, ma le risorse non sono arrivate. Alla richiesta di aiuto della sindaca Valentina Cuppi, la prefettura ha chiesto altri dati per valutare l'avvio del pre-dissesto. Quando il caso è esploso, poi, il Viminale ha fatto sapere di aver proceduto con le prime erogazioni.
    Il faro dei giudici si accende nell'ambito di una prima indagine sull'applicazione dei principi contabili in materia di 'gestione' della cassa degli enti locali, del fondo rischi da contenzioso e sui fondi Pnrr. L'indagine ha coinvolto 103 Comuni dell'Emilia-Romagna. Non sono emerse situazioni di grave problematicità, ma il lavoro ha consentito di mettere in luce un fenomeno che potrebbe mettere in seria difficoltà gli enti locali: quello che i ritardi nell'erogazione delle risorse da parte del Viminale causino una criticità di cassa degli enti locali prosciugandone le disponibilità monetarie. Secondo la ricostruzione dei giudici, è quanto accaduto a Marzabotto e su questo fenomeno la sezione regionale ha richiamato l'attenzione del ministero dell'Interno. (ANSA)