GAGGIO
MONTANO – Si riaccende la tensione attorno alla ex Saga Coffee, oggi Gaggio
Tech. A tre anni dall'acquisizione dell'azienda, la decisione di metterla in
liquidazione volontaria, appresa dai legali della società e non direttamente
dalla proprietà, ha scatenato la reazione indignata dei sindacati.
La
notizia è emersa lunedì scorso, 3 marzo, durante un incontro tra le rappresentanze
sindacali unitarie (Rsu) e le sigle sindacali nello stabilimento di Gaggio
Montano. Secondo quanto riferito dalla Fiom-Cgil, il socio di maggioranza
Alessandro Triulzi avrebbe preso questa decisione “in assoluta clandestinità”,
senza alcun confronto preventivo con i lavoratori e le istituzioni.
La reazione del sindacato: "Un atto scellerato"
I
sindacati non hanno esitato a definire la scelta come “sleale e indecorosa”,
sottolineando le pesanti ripercussioni occupazionali ed economiche che la
liquidazione avrebbe sull’Appennino bolognese. La Fiom-Cgil ha immediatamente
informato l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Giovanni Paglia,
sollecitando un incontro urgente con i soci di Gaggio Tech e il liquidatore
designato. L’appuntamento è stato fissato per venerdì prossimo, 7 marzo, alle 16:30 in
Regione. Per l’occasione, il sindacato ha chiesto anche la presenza dell’ex
assessore Vincenzo Colla, già protagonista delle precedenti vertenze legate
alla ex Saga Coffee.
Nel
frattempo, martedì 4 marzo si è svolta un’assemblea con i 131 lavoratori dello
stabilimento. Il clima è stato descritto come di "incredulità collettiva e
sbigottimento", accompagnato però da una forte condanna nei confronti
della proprietà. “Triulzi ha tradito il suo impegno per il rilancio
dell’azienda, assunto solo tre anni fa, infliggendo un colpo durissimo ai lavoratori
e al territorio”, ha dichiarato Fiom-Cgil in una nota ufficiale.
Tentativi di salvataggio e pressioni sulle istituzioni
Nella
speranza di scongiurare la chiusura totale dello stabilimento, il sindacato ha
avviato un dialogo con il socio di minoranza, il quale sembrerebbe intenzionato
a proseguire almeno con una parte del progetto industriale, salvaguardando
circa 30 posti di lavoro. Tuttavia, il futuro di Gaggio Tech appare incerto e
le organizzazioni sindacali chiedono con forza che Triulzi si presenti davanti
alle istituzioni regionali per fornire spiegazioni su una decisione ritenuta
“vile nei modi e incomprensibile dal punto di vista industriale”.
Al
vertice del 7 marzo parteciperà anche il sindaco di Gaggio Montano, Giuseppe
Pucci, con l'obiettivo di fare pressione sulle istituzioni affinché si trovino
soluzioni concrete per tutelare i dipendenti e il tessuto produttivo locale.
La ex Saga Coffee, un tempo punto di riferimento nella produzione di macchine da caffè professionali, rischia dunque di chiudere definitivamente i battenti, lasciando nell’incertezza decine di famiglie e infliggendo un duro colpo all’economia del territorio.
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