venerdì 4 novembre 2016

Come preparare uno zaino d'emergenza per scappare dal terremoto.

di Martina Nasso
 
La Commissione Europea e la Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa hanno stilato una lista di oggetti che possono aiutare chi si trova ad affrontare una catastrofe naturale.



Le prime 24 ore successive a un terremoto o a un altro evento catastrofico sono le più difficili da organizzare per gli aiuti e i soccorsi. Una torcia, una bottiglia d’acqua, un telefono cellulare e un kit di pronto soccorso possono diventare beni preziosi e difficili da reperire. Per questo motivo la Commissione Europea, in collaborazione con la Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, nel 2016, ha stilato una lista di cose che una persona deve sempre tenere in uno zaino di prima emergenza da portare con sé nel momento del bisogno.

L’elenco è stato redatto prendendo spunto dalle indicazioni dell’Agenzia federale americana della protezione civile, la Fema. Gli zaini devono essere personali, uno per ogni membro della famiglia e, nel caso di bambini piccoli, il materiale dovrà essere diviso tra i genitori. Il consiglio è quello di posizionarli in un punto facilmente raggiungibile prima di lasciare la propria abitazione. Si tratta di un accorgimento che potrebbe aiutare ad affrontare difficoltà che sembrano banali nella quotidianità, ma che diventano enormi nel momento dell’emergenza dopo la catastrofe.

Ecco la lista completa:

  • Copie dei documenti personali
  • Contatti di emergenza e dei familiari
  • Pen drive USB con le documentazioni più importanti (documenti e schede sanitarie)
  • Copia delle chiavi di casa e della macchina
  • Denaro contante (anche 100 euro sono sufficienti)
  • Mappa dei luoghi circostanti (non è detto che i luoghi dopo un terremoto siano facilmente riconoscibili)
  • Acqua potabile (almeno 1 litro in ogni zaino)
  • Kit di pronto soccorso
  • Torcia a batterie o ricaricabile a molla
  • Materiale per la sanificazione e l’igiene personale (gel disinfettante, sapone e un asciugamano)
  • Cibi a lunga conservazione (cioccolato, miele, gallette)
  • Medicine generiche e copia di ricette per farmaci particolari (per esempio chi prende cardioaspirina)
  • Accendini (almeno 2)
  • Coltellino multiuso (i tipici coltellini svizzeri)
  • Batterie di riserva (almeno 4)
  • Una radio portatile per essere aggiornati su comunicazioni alla popolazione
  • Bloc-notes con piano di emergenza o di evacuazione (chi avvisare, chi chiamare, a chi fare riferimento)
  • Un telefono cellulare con caricabatteria a celle solari o batterie di riserva
  • Pochi giochi per bambini di piccole dimensioni

1 commento:

Anonimo ha detto...

Impegnativo seguire le indicazioni.
Le schede sanitarie vorrebbero tenute aggiornate.
L'acqua vuole periodicamente rinnovata.
I cibi scadono e devono essere periodicamente rinnovati.
Anche i farmaci scadono e devono essere rinnovati.
Le batterie con il tempo si scaricano quindi vogliono periodicamente rinnovate.
Finita la Naia mi era rimasta la mania (da patriota convinto)di potermi mobilitare nel più breve tempo possibile ed oltre ad uno zaino simile tenevo pronti:
Tenda canadese con materassino e sacco a pelo + fornellino, tegami da campeggio, posate, bicchiere in plastica , borsa cucito militare carta igienica ed altro.
Mantenere tutto in efficienza non era cosa da poco.