Coloro
che credono nel rilancio della coltivazione della mela Rosa Romana
sull'Appennino bolognese e da tempo hanno avviato una serie di
incontri per trovare il modo migliore di operare, hanno deciso
durante l'ultima riunione di aderire all'associazione Salviamo
l'Agricoltura che già si adopera per la conservazione e la
riqualificazione del territorio appenninico attraverso una azione
qualificata di sostegno politico-organizzativo – commerciale
all'agricoltura.
Nella
resoconto della serata infatti si legge:
L'incontro
è iniziato ovviamente in ritardo. Colpevole? La solita ottima
zuppa!
Ad ogni modo, per prima cosa, si è imbastito un confronto tra due tesi:
1 lavorare insieme in una associazione o
2 lavorare insieme in un consorzio.
Valutate le alternative, si è deciso di partire con l'associazione, che consente una maggiore semplicità operativa, e non esclude la costituzione di un consorzio con un fine specifico non appena possibile e utile.
Il confronto si è poi spostato sulla opportunità di creare una nuova associazione o di unirsi alla associazione "Salviamo l'agricoltura", già incontrata in precedenti riunioni.
L'Associazione Salviamo l'Agricoltura è già costituita da tempo, ha finalità assolutamente in linea con le persone che erano presenti, ha già un certo numero di soci sia consumatori che produttori e modalità rodate di promozione prodotti e supporto agli agricoltori.
Dal confronto è emerso che la costituzione di una nuova associazione, pur non essendo particolarmente difficile o costosa, non avrebbe portato a vantaggi significativi.
Si è quindi optato per confluire in ASA realizzando una sorta di "sezione locale" (che si vedrà poi come regolamentare).
La decisione di aderire ad ASA consente di accelerare l'avvio delle attività e rafforzare la linea di azione soprattutto nella capacità di dialogo con le istituzioni.
Ad ogni modo, per prima cosa, si è imbastito un confronto tra due tesi:
1 lavorare insieme in una associazione o
2 lavorare insieme in un consorzio.
Valutate le alternative, si è deciso di partire con l'associazione, che consente una maggiore semplicità operativa, e non esclude la costituzione di un consorzio con un fine specifico non appena possibile e utile.
Il confronto si è poi spostato sulla opportunità di creare una nuova associazione o di unirsi alla associazione "Salviamo l'agricoltura", già incontrata in precedenti riunioni.
L'Associazione Salviamo l'Agricoltura è già costituita da tempo, ha finalità assolutamente in linea con le persone che erano presenti, ha già un certo numero di soci sia consumatori che produttori e modalità rodate di promozione prodotti e supporto agli agricoltori.
Dal confronto è emerso che la costituzione di una nuova associazione, pur non essendo particolarmente difficile o costosa, non avrebbe portato a vantaggi significativi.
Si è quindi optato per confluire in ASA realizzando una sorta di "sezione locale" (che si vedrà poi come regolamentare).
La decisione di aderire ad ASA consente di accelerare l'avvio delle attività e rafforzare la linea di azione soprattutto nella capacità di dialogo con le istituzioni.
Una
delle cose illustrate da Valerio Eternati, Presidente di Salviamo
l'agricoltura, è l'azione in corso nei confronti della regione
Toscana, rispetto alla sua pessima gestione ungulati.
Ora
che si è definito "chi siamo" possiamo e dobbiamo
(finalmente) iniziare a "fare".
A questo scopo, abbiamo deciso di trovarci nuovamente.
A questo scopo, abbiamo deciso di trovarci nuovamente.
Nessun commento:
Posta un commento