Dal
Circolo SettaSamoggiaReno di Legambiente.
Da
oltre un anno il Circolo LEGAMBIENTE SettaSamoggiaReno,
in collaborazione con una rete di Comitati e Associazioni, ha
posto l'attenzione sul progetto di ampliamento delle cave a
Campuzzano e Cà dei Boschi nel Comune di Loiano.
L'ampliamento
di una cava di ghiaia minaccia 9 ettari boschivi in una zona di
particolare interesse paesaggistico e ambientale. Si tratta di un
territorio fortemente instabile, già parzialmente coinvolto da una
frana, nel quale verrebbero abbattuti circa 16.000 alberi.
Lo
scorso dicembre, congiuntamente con le altre Associazioni, avevamo
inviato una lettera all'attenzione del Presidente della Regione,
Stefano Bonaccini, nella quale venivano espresse tutte le nostre
preoccupazioni e le osservazioni a tutela dell'ambiente per le
quali ci opponiamo al progetto. Non ultima, seppur non relativa a
temi ambientali, quella che evidenzia come la cava sia di una ditta
oggi in crisi e di possibile chiusura, ovvero Coop-Costruzioni.
Ubaldo
Radicchi referente per il Circolo LEGAMBIENTE SettaSamoggiaReno,
sottolinea, inoltre, che “alla base della nostra opposizione c'è
anche l'assenza di qualsiasi processo partecipativo o di condivisione
con la cittadinanza da parte dell'Amministrazione e dell’Assessore
all’Ambiente, ma direi “delle Cave” di Loiano”.
E'
di qualche giorno fa la risposta del Presidente regionale
Bonaccini alla nostra lettera. Non ci rassicura leggere che -
sono state rispettate tutte le valutazioni ambientali e che, quindi,
la Regione approva il piano estrattivo – come riportato nella
sua comunicazione, ma che la Regione valuterà ancora tutte le nostre
argomentazioni contrarie e questo piano devastante interessato al
territorio di Lioano.
Radicchi
ricorda a Bonaccini e all'Assessore Rocca di Loiano che: “la
prevista compensazione della trasformazione del bosco, con 9 ettari
rimpiazzati a lotti, non garantisce la tenuta del delicato equilibrio
dell'ecosistema locale”.
Nell'articolo
di Repubblica Bologna del 31 gennaio scorso l'Assessore Rocca
aveva evidenziato che il contributo alla conferenza di pianificazione
del Piano Infraregionale delle attività estrattive (PIAE) era stato
“firmato anche dagli ambientalisti”.
La
memoria dell'Assessore, però, è parziale. Dimentica, infatti, di
dire che in quello stesso documento erano previsti diversi altri
punti, ad oggi disattesi dal Piano.
Innanzitutto,
il documento degli AMIBIENTALISTI, WWF, ITALIA NOSTRA E
LEGAMBIENTE, prevedeva che alcuni vincoli ambientali condizionati
venissero trasformati in assoluti, non permettendo l'attività
estrattiva. In secondo luogo, si chiedeva che venissero
riconsiderati i criteri utilizzati per il calcolo del fabbisogno,
in quanto si faceva riferimento a quelli contenuti nel PIAE
precedente (periodo 2002-2011) e da allora lo scenario economico,
sociale e produttivo è fortemente mutato.
Ora,
il Presidente Bonaccini nella sua risposta si è impegnato ad
incontrare i Comuni delle zone interessate dal progetto,
sottolineando che il Comune di Loiano dovrà controdedurre alle
osservazioni sollevate, come previsto per l'approvazione della
variante generale al Piano delle Attività Estrattive.
La
Regione, inoltre, non ha nascosto il problema relativo alle ultime
vicende che coinvolgono Coop-Costruzioni.
Ci
auguriamo, quindi, conclude Ubaldo Radicchi, “che dal Comune di
Loiano arrivino risposte puntuali, di disimpegno estrattivo e che
l'Assessore Rocca non strumentalizzi più le firme delle
Associazioni, ma torni ad occuparsi di salvaguardia dell’ambiente”.
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