venerdì 8 agosto 2025

Liste d’attesa sanitarie: Mastacchi (Rete Civica) denuncia gravi criticità nell’applicazione delle normative

 



di  Letizia Rostagno​

 

«Serve un cambio di passo nella gestione delle liste d’attesa sanitarie: le norme ci sono, ma troppo spesso restano inapplicate». È questo il senso dell’interpellanza presentata in Assemblea Legislativa da Marco Mastacchi ( nella foto), consigliere regionale di Rete Civica, che denuncia una forte disconnessione tra il quadro normativo e la sua attuazione concreta da parte delle Aziende Sanitarie.

Al centro dell’intervento, la mancata applicazione del Decreto Legislativo 124/1998, che garantisce ai cittadini tempi massimi per le prestazioni sanitarie e, in caso di superamento, il diritto a ottenerle in regime di libera professione intramuraria (pagando solo il ticket), o in regime privato con rimborso da parte del Servizio Sanitario Nazionale. «Una tutela fondamentale – afferma Mastacchi – ma spesso ignorata nella pratica e anche nei provvedimenti più recenti».

Tra questi, anche la Delibera della Giunta Regionale n. 620/2024, che ha introdotto misure straordinarie per contenere le liste d’attesa, imponendo alle Aziende Sanitarie di mantenere agende sempre aperte e accessibili, attivare preliste con contatto attivo dei pazienti entro tempi certi e presentare Piani Straordinari di produzione per ampliare l’offerta e ridurre i tempi.

Ma, secondo Mastacchi, l’applicazione è lacunosa: la presa in carico diretta da parte degli specialisti – che dovrebbero prescrivere e prenotare direttamente esami e controlli – rimane un’eccezione. Nella realtà, i pazienti sono spesso costretti a tornare dal Medico di Medicina Generale (MMG) per farsi prescrivere quanto già indicato dallo specialista, con conseguenti disorientamento, ritardi e aggravi burocratici.

Una situazione particolarmente critica per i pazienti cronici, che si vedono talvolta negare l’accesso a controlli esenti da ticket. Se lo specialista non prenota, il MMG può prescrivere solo in caso di riacutizzazione o monitoraggio della malattia. In mancanza di disponibilità per visite di controllo, viene spesso indicata una "prima visita", che annulla l’esenzione e occupa spazi riservati ai nuovi pazienti.

Mastacchi denuncia inoltre che, nonostante le norme vigenti – come l’art. 1, commi 282 e 284 della Legge 266/2005, che vietano la sospensione delle attività di prenotazione e prevedono sanzioni –, le agende non risultano sempre aperte, e i pazienti inseriti nelle preliste non vengono sistematicamente contattati nei tempi previsti, compromettendo la gestione delle priorità cliniche.

Grave anche, secondo il consigliere, la mancata presa in carico continuativa per controlli e approfondimenti, in contrasto con i principi sanciti dalla L.R. 29/2004 e dal Piano Regionale della Prevenzione, che richiamano l’importanza di appropriatezza e continuità assistenziale.

Con l’interpellanza, Mastacchi chiede al Presidente della Regione e alla Giunta di:

·         attivare sistemi di monitoraggio e verifica pubblici sull’attuazione delle norme da parte delle Aziende Sanitarie;

·         garantire il rispetto dell’obbligo di presa in carico da parte degli specialisti, anche presso le strutture private accreditate;

·         rendere effettivamente prenotabili le visite di controllo e gli accertamenti di monitoraggio, in particolare per i pazienti cronici, assicurando loro il pieno diritto all’esenzione dal ticket.

«Non bastano nuove delibere – conclude Mastacchi –. Serve un controllo concreto sull’attuazione e un impegno per semplificare i percorsi, eliminando gli ostacoli che oggi gravano soprattutto sui pazienti più fragili».

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Giusto

Anonimo ha detto...

Giusto!

Anonimo ha detto...

bravo, bravissimo, super!!!!!! COME NO.

Anonimo ha detto...

Ha scoperto l'acqua calda.